venerdì 26 febbraio 2010

Film 82 - Forrest Gump

Martedì sera avevo voglia di un bel film, magari un classico...


Film 82: "Forrest Gump" (1994) di Robert Zemeckis
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Chi non ha mai visto "Forrest Gump" merita l'esilio. E' uno di quei film che non puoi non aver visto. Non del tipo "Titanic", che ti sfasci l'anima mentre subisci le 3 ore, ma più della tipologia film-piacevole-americano-classico-e-bello. Non è certo IL capolavoro, ma sicuramente ha costituito un caso nel suo genere ai tempi. Per svariati motivi. Il primo e più evidente è l'enorme successo di pubblico ($673,800,000) e critica per un finto biopic sulla vita di un ragazzo dalle scarse abilità mentali. E poi per il clamoroso successo che, dopo questo film, Tom Hanks ha ottenuto: è stato, infatti, uno dei pochissimi attori nella storia degli Oscar a vincere per due anni consecutivi la statuetta come miglior attore protagonista (l'anno precedente aveva vinto per "Philadelphia"). Oltre a lui, poi, il film ha vinto altri 5 Oscar (miglior film, regia, sceneggiatura, montaggio ed effetti speciali).
Perchè mi piace tanto questo film? Ale mi ha detto - facendomi pensare - che per certi versi questa pellicola è una sorta di auto celebrazione americana. Non posso dire che non sia vero, però secondo me il trucco che la rende divertente è la chiave in cui è stata resa. Non c'è un auto compiacimento fine a sé stesso nella storia, ma quasi una goliardica serie di casualità divertenti ed assurde che, messe assieme, formano la storia del Gump tardone. Lo chiamano scemo e lo insultano, ma, tra le altre cose, è miliardario grazie alla pesca dei gamberi, ha inventato il logo dello smile, è uno degli investitori della Aplle, ha combattuto in Vietnam ricevendo una medaglia al valore, è campione di ping-pong, è stato alla Casa Bianca due volte, ecc... Insomma, senza che lo sceneggiatore abbia sbandierato volgarmente i primati di Forrest, è riuscito ad inserire qualcosa di reale in una storia completamente inventata. In questo vedo la bellezza del film, perchè nonostante io sappia quanto siano assurde certe cose, non posso fare a meno di pensare che siano idee geniali!
Di altrettanto interessante c'è il cast, costituito da non pochi attori stra-famosi: Sally Field in primis, l'attrice due volte premio Oscar adesso in tv con lo show "Brothers & Sisters"; Robin Wright Penn, l'adorabile moglie dello Sean del cognome, in questa pellicola giovane e davvero bellissima; Gary Sinise, volto oggi conosciuto per lo show "CSI: NY".
Insomma, un film bello e divertente, ricco di motivi veramente validi per essere visto. Cosa aspettate?!
Consigli: Se siete tristi guardatelo e vi sentirete sollevati. Mette davvero di buon umore!
Parola chiave: Corri Forrest, CORRI!



Ric

giovedì 25 febbraio 2010

Film 81 - Angeli e demoni

Dopo aver visto questa pellicola al cinema a maggio, ho scoperto di recente che i miei non erano riusciti ad andarlo a vedere. Così, come regalo di natale ho comprato loro il dvd (quello del primo film glielo avevo già comprato) e poi, una volta che lo hanno visto, me lo sono fatto prestare.


Film 81: "Angeli e demoni" (2009) di Ron Howard
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Al cinema mi era sembrato migliore del primo episodio, però effettivamente ora come ora non ne sono più tanto convinto... Sarà che il cinema propone un'esperienza visiva ovviamente migliore e più appagante, comunque certi passaggi un po' lenti li ho accusati (ma è anche vero che ero super stanco). Diciamo che c'è sicuramente un aspetto di questo film che più di tutti ho adorato: la colonna sonora!
Hans Zimmer è un mago nello scrivere e condurre la musica, in questo caso particolare ho trovato la sua produzione davvero ben riuscita! Ho perfino salvato sull'ipod la prima traccia del cd della colonna sonora (per chi fosse interessato è "I60 BPM"). Meno male che di certi blockbuster americani c'è almeno qualcosina da salvare, perchè altrimenti ci sarebbe da strapparsi i capelli al cinema...
Comunque, per tornare a questo sacro e profano versione 2000, posso dire che effettivamente il mistero è meno intrigante. Ale mi aveva (e si era) gasato un casino nella prima parte girata al CERN di Ginevra con l'acceleratore di particelle e quant'altro, però mi ha fatto notare le numerose informazioni errate riferite durante il film (ma per questa considerazioni lascio a lui il piacere di deliberare). Diciamo che, volendo sorvolare sulle quisquiglie da cervelloni, rimangono un po' di dubbi sulla natura del film. Io capisco che con gli oltre 700milioni di $ incassati con "Il codice Da Vinci" un sequel era quasi d'obbligo - tanto il libro c'era già - però farlo un po' alla buona non ha senso... Tom Hanks non ha più lo smalto di un tempo e recita come vezzo da accompagnare alla sua ormai fortunata carriera da produttore. Ron Howard dirige senza aggiungere niente di particolare al mondo della cinematografia. La storia già fa acqua sulle questioni scientifiche. Tutti gli attori sembrano incazzati con l'universo. E poi: alle 8 di sera c'è il sole che neanche a mezzogiorno, documenti dal CERN possono arrivare a Roma in un'ora - evidentemente non con poste italiane - e Pierfrancesco Favino recita meglio che in "Baciami ancora". Insomma, di roba strana ce n'è in abbondanza!
Tutto sommato, comunque, è un intrattenimento piacevole per chi ama non pretendere troppo. Quando lo abbiamo visto, lunedì, eravamo entrambi stanchi e decisi a spegnere il cervello. Missione assolutamente compiuta! Ps. Ma Dan Brown ce l'ha un po' con la Chiesa, eh?
Film 1237 - Inferno
Film 1287 - Angeli e demoni
Consigli: Da guardare di seguito a "Il Codice Da Vinci" per comprendere bene il personaggio un po' saccente del prof. Robert Langdon.
Parola chiave: Illuminati.



Ric

mercoledì 24 febbraio 2010

Film 80 - Che fine hanno fatto i Morgan?

Questo film lo volevo vedere quando lo avevo scoperto consultando IMDb americano! Una commedia con la divina dello stile e dello shopping non può che essere un piacere per il mio dopo giornata lavorativa!


Film 80: "Che fine hanno fatto i Morgan?" (2009) di Marc Lawrence
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Cavoli, ormai neanche Sarah Jessica è più una di cui potersi fidare. Siamo arrivati al punto di non ritorno, SJ?! Intendo proprio quel punto, quando pur di stare al cinema fai dei film cagata e te ne freghi a gogo della tua Carrie-ra un tempo così ben costruita. Non c'è più religione, se il tuo dio della moda si perde tra Hugh Grant e i cappelli da cow-boy... Non per girare il coltello nella piaga, ma gli ultimi film di SJ al cinema sono stati ("Sex and the City" a parte): "La neve nel cuore" (orrendo per non dire osceno), "A casa con i suoi" (scontato come la mosca sulla cacca) e questo. Non ci siamo, eh...
Ora, io le commedie americane le ADORO, ma questa NO. A) Non fa ridere; B) non ha protagonisti appetitosi e affiatati; C) è di una banalità sconfortante.
Se sull'opzione "C" sono abituato a soprassedere, mi spiace ma sulle altre non si può proprio. Ma che diavolo è successo a SJ, al suo viso, ai suoi capelli, alle sue labbra, al suo naso, ai suoi zigomi...? Bella non lo è mai stata, ma sistemata per bene faceva la sua figura. Qui è cessa da far paura alla befana! Ma si può, Carrie?! E poi: ma scegliere una sceneggiatura che abbia almeno un vago ritmo, del brio, delle trovate divertenti?
Lo spunto c'era: coppia separata prossima al divorzio assiste ad un omicidio ed è costretta ad entrare nel programma protezione testimoni. Poi però prende la piega noiosa e prevedibile, tanto prevedibile che è la stessa trama che se lo ripete da sola!!! Quando la polizia annuncia di doverli trasferire in un luogo meno pericoloso per farli stare lontani dal killer, SJ dice: "Non ci mettere mica in una cittadina imbucata dell'America desertica?" (leggi: è troppo prevedibile, porca miseria! Troppo già stravisto!!!). E dove finiscono? A Ray, cittadina del non-so-dove che ha addirittura un medico solo. Top, Allora ditevelo da soli che siete prevedibili, ma ditelo prima che un poveretto si spenda 8 euro di biglietto... Io, fortuna!, vivo di pane e streaming, quindi ringrazio il dio minore che lo ha creato.
In ogni caso non perdo neanche tempo parlando di quanto rigido e imbalsamato sia quella mummia di Hugh Grant, perchè penso sia evidente per chiunque.
Concludo con un appello a Sarah Jessica Carrie: ti prego, ti supplico, leggi i copioni prima di accettare! Hai 4 Golden Globes a casa, cazzo, datti un tono!!! Ps. La trama mi ha ricordato moltissimo quella del film "In ricchezza e in povertà", film del '97 con Tim Allen e Kirstie Alley che si fingono amish per sfuggire alle loro sventure.
Consigli: Guardare con cautela: annoia...
Parola chiave: Deserto.



#HollywoodCiak
Bengi

domenica 21 febbraio 2010

Film 79 - Il Concerto

Al cinema questa volta a vedere un film che ha scelto mio padre.


Film 79: "Il Concerto" (2009) di Radu Mihaileanu
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Papà
Pensieri: Allora, ho decisamente metabolizzato questo film. L'ho visto la settimana scorsa, quindi ho avuto tempo per pensarci. Appena uscito dalla sala io e mio padre concordavamo sul fatto che questa fosse un'ottima pellicola, ben realizzata, a tratti divertente, che avvicina ad un mondo che, personalmente, io non conoscevo.
Si sa che la musica classica fa sempre cultura e un film sulla cultura non può che essere un film di valore. Sono d'accordo, ma non al 100%. Le musiche sono effettivamente stupende e il film sa dare tutto lo spazio che serve ad una musica così importante. Però poi strizza l'occhio alla commedia, al caos delle usanze e manie russe, quasi fosse un grosso grasso matrimonio greco. E, nonostante le risate, si scivola un po'. Peccato, perchè il resto è convincente. Il protagonista Aleksei Guskov è perfetto nella parte del direttore d'orchestra sfortunato, che ritrova la sua fama alla fine di un percorso - tra complotti e necessità di campare - che dura 30 anni. Tutto questo grazie, anche, alla collaborazione dei suoi amici e colleghi musicisti dell'orchestra, che per lui (e non solo), tornano a suonare sul palco del teatro parigino Châtelet. Ad affiancarli la giovanissima e talentuosa violinista Anne-Marie Jacquet che poi si scoprirà essere legata all'orchestra del teatro russo Bolshoi di cui la sgangherata orchestra fa parte.
Tra il marasma di inutilità su pellicola che ultimamente siamo abituati a seguire, questo "Il Concerto" è sicuramente un piccolo caso di cinematografia franco-russa da vedere a tutti i costi, finalmente liberi di respirare un'aria diversa da quella classica hollywoodiana (ma, per carità, non sto rinnegando il mio primo amore!) cui ci hanno forzatamente abituati. Forse la scelta di buttarla molto sul comico con gag un po' facili sulle dicerie e i costumi del popolo russo non è sempre vincente, però dimostra che non ci sono solo gli americani che sanno fare del cinema divertente e intelligente (io Apatow non è che lo capisco così tanto...).
Recitazione molto buona, solo ogni tanto un po' di 'ho-sempre-la-stessa-espressione' sul viso della giovane (e bella) Mélanie Laurent ("Bastardi senza gloria"), comunque migliore di tantissime poveracce che si spacciano per attrici.
In definitiva direi che vale la pena di andare addirittura al cinema per godersi questa pellicola nella piacevole oscurità della sala. Chiudendo gli occhi sembrerà di stare ad un vero concerto! Potente ed emozionante.
Consigli: Assolutamente da vedere!
Parola chiave: Tchaikovsky.



Ric

mercoledì 17 febbraio 2010

Film 78 - Ritorno a Cold Mountain

Siccome Ale non lo aveva mai visto, lunedì ci siamo dedicati al film romantico con sfumature epiche in dvd. E se compro il dvd di un film, vuol dire che mi è proprio piaciuto molto...


Film 78: "Ritorno a Cold Mountain" (2003) di Anthony Minghella
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Non rivedendo questo film di Minghella da un po', mi ero dimenticato del vero viso della Kidman prima del botox. Non che qui non si fosse già riempita, ma almeno la sua originale bellezza traspare ancora. Questo è, però, già il periodo del biondo Barbie che mi ha sempre infastidito da quando ha deciso di lasciare il rosso che tanto bene la distingueva. Le labbra sono ancora sottili, la fronte non traslucente e i lineamenti naturali. Ora, come sappiamo (e vediamo) e tutta un'altra cosa...
Il film, comunque, mi era piaciuto moltissimo già al cinema, cosa strana per un film di Minghella che non è stato certo il mio autore preferito. La stessa sceneggiatura di "Nine" è stata scritta da lui, il che mi aveva fatto nasare un po' il tranello. Ma qui gli elementi mi sembrano al punto giusto.
Per essere un film sul viaggio con percorso di formazione e storia d'amore a distanza annessi, direi che è una pellicola piuttosto inusuale. Non tanto per le caratteristiche scene di guerra e i momenti sdolcinati, ma per la stranissima sensazione che nessun personaggio sia lì per restare. Chi è veramente in viaggio, insieme al protagonista? Come Inman/Jude Law vogliamo tornare a casa, a Cold Mountain, dove la vita era piacevole e sana e gli amici e l'amore presenti. E, come lui, passiamo in mille luoghi incrociando tantissime persone (che sono altrettanti attori famosi: Brendan Gleeson, Philip Seymour Hoffman, Natalie Portman, Giovanni Ribisi, Jena Malone, Emily Deschanel, Cillian Murphy), sapendo che non li rivedremo mai più.
E' triste, maledettamente triste sotto certi aspetti, ma anche una storia ricca di sentimento e passione (la scena di sesso Law-Kidman è una roba pazzesca, di lei si vede tutto, anche la mano di Jude che sta bella piazzata tra le cosce...), amicizia e valore. E poi c'è Renée Zellweger che ha un ruolo veramente perfetto per lei (Oscar 2004 come miglior attrice non protagonista), rustica e diretta, simpatica e tenera: la si adora da subito! Un Oscar meritato, a mio avviso.
Insomma, tra i film di guerra+amore sdolcinato credo di poter dire che "Ritorno a Cold Mountain" sia uno dei miei favoriti.
Ps. Il cast è ricchissimo: Jude Law, Nicole Kidman, Renée Zellweger, Anthony Minghella, Eileen Atkins, Kathy Baker, Brendan Gleeson, Philip Seymour Hoffman, Charlie Hunnam, Cillian Murphy, Natalie Portman, Giovanni Ribisi, Donald Sutherland, Jack White, Ray Winstone, Emily Deschanel, Jena Malone.
Consigli: Muoiono in tanti: preparatevi psicologicamente fin da subito!
Parola chiave: Dagherrotipo.



Ric

martedì 16 febbraio 2010

Film 77 - Tra le nuvole

Dato che al cinema, con i biglietti gratis, io e Ale eravamo riusciti a perdercelo in favore di quel capolavoro di oscenità che è "Baciami ancora", abbiamo dovuto scaricarlo per dare un'occhiata a uno dei film della stagione che parrebbe voler farla da padrone. Sarà vero?


Film 77: "Tra le nuvole" (2009) di Jason Reitman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Perchè mi sa un po' di "Michael Clayton" in chiave scanzonata? Sarà che il protagonista è lo stesso (George Clooney in Canalis) e che il suo lavoro è sempre sgradevole: o risolve/copre/insabbia cosucce che non si devono sapere o è un mercenario del licenziamento. Insomma, tralasciando atmosfere e toni ci ho visto qualche somiglianza.
Comunque è cominciato il countdown per gli Oscar di marzo e anche io mi metto in riga, prontissimo a vedermi i film mancanti che quest'anno concorrono per la statuetta. Tra i favoriti, con 6 nomination, questo "Tra le nuvole" pareva il capolavoro del 2009 che non si poteva prescindere dal vedere.
In realtà credo che questa commedia un po' desolante sulla particolarissima visione della vita di un uomo che si sente a casa solo non essendoci mai, non vincerà una svalangata di Oscar come i rumors vorrebbero, ma si aggiudicherà, forse, qualcosa di contorno. Magari un bel premio alla sceneggiatura Jason Reitman se lo merita tutto. Ma regia e categorie attoriali dubito, men che meno il miglior film.
Però non si può proprio dire che non sia gradevole, tutto sommato. Forse che il finale sia quello - ma proprio quello - ad un certo punto te lo aspetti, perchè lui scongela finalmente i suoi sentimenti e non poteva essere tutto così facile. Magra consolazione quella della carta speciale per le 1000 miglia, che perde di valore paragonata al momento in cui arriva.
Tutto sommato è un lavoro onesto e ben fatto, anche se mi ero immaginato qualcosa di un attimo più serio. Certi momenti un po' da mestruata di Natalie (Anna Kendrick) non me li aspettavo, perchè dal trailer l'idea che mi ero fatto del suo personaggio era molto più rigida, competente e professionale.
In ogni caso ho trovato gradevole anche quella specie di ibrido trans-gelido che è Vera Farmiga, una che non tollero solitamente (ma l'avete vista 'recitare' in "The Departed"?!) che, però, qui non solo sembra umana nonostante gli occhi di ghiaccio, ma mi è pure piaciuta (scena di nudo: 10! Complimenti!). Riesce a rendere elegante qualsiasi vestito abbia in dosso. Non è da tutte, bisogna ammetterlo.
Clooney, invece, mi pare sempre uguale a sé stesso. Io, a parte per " L'uomo che fissa le capre", non noto la differenza con altri film di e con George che ho visto. Sicuramente è bravo in questa parte, ma non vorrei che fosse perchè ormai è specializzato NELLA parte...
Insomma, per tirare un po' le somme, questo film è caruccio. Non sarà il migliore dell'anno, ma sicuramente vale la pena di passare una serata in sua compagnia. Per poi sparlare della coppia più gossippata dopo i Brangelina: i Cloonalis!
Ps. Come per ogni commedia agrodolce che si rispetti, come per ogni film del moderno (e odierno) umorismo americano, è previsto un ruolo per Jason Bateman, uno che pare amico di tutti. Alcuni dei film più famosi in cui potete trovarlo: "L'isola delle coppie", "State of Play", "Hancock, "Non mi scaricare", "Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie", "Juno", "Ti odio, ti lascio, ti... ", "Palle al balzo - Dodgeball " e "La cosa più dolce". Niente male per uno che se citi il suo nome a chiunque per strada non verrebbe nemmeno identificato...
Consigli: L'aereo come una casa, l'aeroporto come luogo di riposo: la visione ideale per chi ha paura di volare!
Parola chiave: Natalie: "Questo è razzismo!" Ryan: "Sono come mia madre, mi affido agli stereotipi: si fa prima!"



Ric

venerdì 12 febbraio 2010

Film 76 - Nine

Cosa meglio di un cinema per attendere l'ora giusta e festeggiare il mio compleanno allo scoccare della mezzanotte?!


Film 76: "Nine" (2009) di Rob Marshall
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Ale, Gloria, Claudia, Alice
Pensieri: Se non sapessimo che "Nine" è un film musical ispirato ad una famosissima opera cinematografia di Fellini, potremmo provare ad interrogarci sul perchè di tale titolo. Mi spiego meglio: perchè quel 1/2 in più? Perchè la storia è musicata? Perchè Hollywood si auto-attribuisce un valore aggiunto? Di sicuro a) nessuno darà a questa pellicola 9 stelline b)gli attori (famosi) non sono 9, ma 8 (Daniel Day-Lewis, Marion Cotillard, Penélope Cruz, Nicole Kidman, Judi Dench, Kate Hudson, Sophia Loren e Fergie) c)... non c'è una 'c'! Quindi già il titolo mi rimane un mistero.
Passiamo al film: la parte iniziale con una canzone di eterni - e soli - 'la-la-la' è snervante. Poi tutte - e sottolineo tutte - le canzoni di Daniel Day-Lewis sono orrende e, tra l'altro, lui è sempre un po' sudaticcio e undo che fa un po' schifo.
In generale, comunque, le canzoni non sono niente di che, sono estremamente ripetitive per quanto riguarda la parte testo e alcune sono di una volgarità inaspettata. Durante il film mi sono spesso domandato se Rob Marshall (regista baciato in bocca con la lingua dalla fortuna) non abbia creduto un po' troppo nel suo ruolo di regista che rende omaggio a (o si ispira? o copia?) Fellini e abbia voluto appositamente rendere quella passionalità carnale, quella piacevole malizia, quell'occhio un po' guardone che di certo lui (Marshall) non è capace né di reinterpretare né di rendere minimamente. Il risultato, purtroppo, visto il potenziale, è spesso pacchiano e volgare (Fergie - ma quando è ingrassata per sto film?? - in primis: va bene che fai la battona, ma strizzarti le tette mentre canti e dici di passare a dare un salutino là dove non batte il sole... ecco, mi lascia un po' così...) e, c'è bisogno di dirlo?, maledettamente banale.
La mia adorata Claudia, alla fine della proiezione, si è data una pacca in fronte per aver fatto antecedere la visione dell'originale "8 1/2" a quella dell'americano "Nine", incavolata per la banalizzazione delle tematiche originali. Sì Clà, siamo tutti con te (anche quelli che di "8 1/2" hanno visto solo la prima metà).
Se è vero che un musical si contraddistingue per vivacità e leggerezza di toni, è anche vero che non puoi totalmente azzerare la determinazione psicologica dei personaggi... Guido Contini è: senza ispirazione, donnaiolo e geniale. Luisa Contini è: bellissima, buona e in pena. L'amante Carla è: arrapatissima, innamoratissima di Guido e oca. E si può andare avanti a 3 aggettivi per ogni personaggio (per la Loren il primo sarebbe: drag queen). Ecco, è un peccato perchè il potenziale c'era, porca miseria! Solo che confrontarsi con certi colossi... Io mi chiedo a cosa pensi certa gente quando produce ste robe. Mah. Adesso attendiamo il remake di "Gli uccelli" di Hitchcock e vediamo...
Note positive:
- un cast internazionale comunque preparato;
- Marion Cotillard è uno splendore, davvero un angelo (e quindi troppo in linea con i 3 aggettivi del suo personaggio);
- Penélope Cruz si conferma attrice versatile e sempre brava (anche quest'anno nominata all'Oscar proprio per questa parte);
- due belle canzoni (e rispettivi numeri musicali: 'Cinema Italiano' e 'Bee italian', la prima cantata da Kate Hudson e la seconda da Fergie (che pensandoci un attimo è uguale ad Alba Parietti);
- una moltitudine di attori italiani (Tognazzi, Mastandrea, Germano... e Martina Stella...) che, se il film non fosse stato il flop del 2009, sarebbero stati decisamente messi in buona luce.
In conclusione direi che sommando 8 attori (di cui 6 premi Oscar, con 8 statuette totali) che rendono il cast un 'ensamble' da urlo a un budget elevatissimo e avendo alle spalle un mito del cinema a cui ispirarsi NON è detto che il risultato sia memorabile. Qui è solo mediocre.
Ps. "Nine" ha ottenuto 4 nomination all'Oscar: Penélope Cruz, scenografie, costumi e canzone "Take It All")
Consigli: Evitate il film e godetevi i bellissimi trailer. Sono entusiasmanti trascinanti e ben montati! In particolare le versioni che allego a questo post sono le mie preferite.
Parola chiave: "Italia".




Ric

giovedì 11 febbraio 2010

Film 75 - Zombieland

Cosa c'è di meglio di un bel film sugli zombie alle 8 di mattina se il tuo coinquilino scemo ti sveglia alle 7 perchè canta mentre si asciuga i capelli con il phon?! Niente!!


Film 75: "Zombieland" (2009) di Ruben Fleischer
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Wow, ma che fico sto film! Dopo gli zombie di "L'alba dei morti dementi" questo non poteva che essere un degno avversario! Anche perchè c'è Woody Harrelson (nominato agli Oscar di marzo per il film "The Messenger") che interpreta un cowboy veramente divertente, duro fuori, dal cuore stra-tenero dentro! E poi il classico nerd sfigato pieno di fobie (Jesse Eisenberg) che però si salva dal virus zombie proprio grazie alle sue pazzesche manie antisociali e due sorelle furbette, di cui una ha il viso noto di Abigail Breslin, piccola bambina prodigio del fantastico "Little Miss Sunshine". Il quartetto improbabile è forse l'unico sopravvissuto alla malattia-zombie e, per forza di cose, si ritrova in viaggio verso una meta che preveda gente viva.
Ovviamente l'originalità di questo filmetto (indipendente?) sta nella storia, nella narrazione dei fatti (le scritte con le regole di sopravvivenza agli zombie sono divertenti!) e nei protagonisti semi-sconosciuti che non si atteggiano a divi dall'espressione consumata. Recitano bene, senza pretese e con divertimento. Io personalmente, alle 8 del mattino, da un film non posso chiedere di meglio!
E poi c'è azione, sparatorie, uccisioni, corse in macchina, Bill Murray che fa Bill Murray (e fa ridere davvero!), ma, soprattutto, il cinema che cita il cinema. Sì sì, avevo la bava alla bocca, ovvio! Il parco divertimenti come scena di distruzione zombie di massa fa moltissimo film horror; la figura dello sfigatino che compie il suo percorso di formazione e supera i suoi ostacoli (psicologici) e alla fine riesce a conquistare la sua bella è proprio la stessa che va molto di moda oggi in film come "40 anni vergine", "Molto incinta" o "Zack and Miri Make a Porno"; il personaggio di Tallahassee è il classico dal grilletto facile, molto da far west con il suo cappello e gli stivali da texano; e poi ci sono le sorelle, un po' angeli di Charlie un po' 'Occhi di gatto' che danno colore (ma non sto parlando solo di sfumature rosa) al racconto.
Carino, carino davvero e divertente! Chissà se in italia qualcuno avrà voglia di distribuirlo... Intanto in America preparano il 2! Let the zombies begins!
Ps. per Ilaria e Luca: dato che siete stati voi a farmi vedere "L'alba dei morti dementi", allora io vi consiglio vivamente di guardare questo!
Consigli: Sottotitolato è un attimo più chiaro. Certi accenti non aiutano la comprensione...
Parola chiave: Rule #17: don't be a hero.


Ric

lunedì 8 febbraio 2010

Film 74 - Vincere

L'ho visto così, preso dalla voglia di buon cinema! Pazzia?


Film 74: "Vincere" (2009) di Marco Bellocchio
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Pare che in Italia, per farti apprezzare come attrice, la devi far vedere al cinema. Come che cosa?!
Allora, già le tette della Mezzogiorno le avevo viste a quella famosa finestra di fronte. Ora però esageriamo un po'... La passera mostrata all'allestimento di una mostra d'arte futurista?! E poi cosa, un po' di culo dal parrucchiere? Ma ti pare che sia funzionale alla storia far tirar su la gonna alla santa Mezzodì mentre, truccata da clown?!, Filippo Timi/Mussolini sta a farsi spiegare i quadri tra la folla?! Boh...
Cosa ci viene da pensare, poi? Che nessuno ricordi quel famoso discorso della donna oggetto in un Paese maschilista governato da una classe politica dalla zip facile? Micaela Ramazzotti, ora santissima lady Virzì, prima mostra la striscia di pelo in "Tutta la vita davanti" e poi si becca a) carriera cinematografica sfolgorante b) un marito ricco che spinge ed alimenta la già citata carriera c) il massificato perdono e conseguente cancellamento di reato da parte del pubblico (anche perchè la bella è incinta e non può essere mamma e zoccolona allo stesso tempo).
Ma poi ce ne sono anche altre, chiaro, che si sono immolate per la causa. Forse la primissima che mi viene in mente è la Bellucci, che - è proprio vero! - quando non parla regala prestigio ai suoi film ("Malèna"). Poi di recente la Chiatti in "Il caso dell'infedele Klara" e, non so, mille altre patatine di Rocco.
Non fraintendete, però, non sono certo il bigotto di turno e il moralismo mi appartiene poco. Dico solo che certe volte è fuori luogo. Non perchè la passera non sia bella in sé, ma perchè, diciamocelo, non ci sta a dire un cazzo.
Ora, sicuramente Bellocchio voleva fare un film sulla passione davvero carnale tra Mussolini e la Dalser, però secondo me non c'è riuscito. Ci sarà tutto il sesso che vuoi (e la miseria, trombano sempre!), ma a parte l'imbarazzo per gli accoppiamenti più psicotici della terra non c'è molto... La storia è sì importante, ma non esattamente centrale, perchè la Dalser viene presto messa da parte da Benito double-wife, e rimane sempre una certa confusione narrativa di fondo che scoraggia la comprensione storica (penso: se vuoi farlo vedere all'estero, dove la storia dell'Italia la sanno in 4, forse è meglio se rendi tutto comprensibile. Non dico che devi semplificare, ma almeno gli snodi centrali li dovrai spiegare eh...).
Io sono dell'idea che per un film storico l'intreccio narrativo spezzato non aiuti. I flashback confondono, specialmente quando non c'è nulla di fermamente rintracciabile nelle immagini. La Mezzodì non invecchia mai, mentre Timi alla fine viene sostituito da immagini di repertorio, quindi cambia completamente i connotati, ma nel film ce lo spacciano per identico.
E poi quelle scritte tipo giornale che ogni tanto sbucano fuori?! Ne vogliamo parlare??? Cos'è, post-futurismo cinematografico del giornalistico?
In definitiva non mi è piaciuto e ho trovato la recitazione un po' sopra le righe in certi punti (la Dalser che, agli 'arresti domiciliari' se ne esce con certe pretese da regina che fa solo venir da ridere...) oltre che Timi veramente strano: sembra tantissimo Sergio Castellitto, solo con due mani orrende! E poi la recitazione in dialetto è ridicola. Passo e chiudo.
Consigli: Strano. Da vedere forse, ma non da rivedere.
Parola chiave: Benito Albino.


Ric

domenica 7 febbraio 2010

Film 73 - Baciami ancora

Il primo film del 2010 che vedo nel 2010...


Film 73: "Baciami ancora" (2010) di Gabriele Muccino
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Ci terrei subito a precisare che NON volevamo assolutamente vedere questa disgrazia del cinema italiano, ma avevo dei biglietti gratis per il cinema e, traditori, hanno cambiato il film in cartellone a sorpresa dopo una sola settimana di "Tra le nuvole" preferendo questa oscenità al film con Clooney.
Detto questo, non credo nemmeno che si possa parlare di film riferendoci al suddetto prodotto di massificazione e smercio di falsità sui sentimenti umani over 30. Io dubito seriamente che la realtà italiana che ci regala questa (che potrebbe essere una puntata di una qualunque fiction italiana di oggi) 'pellicola' riferita agli adulti di oggi possa anche solo avvicinarsi alla realtà.
Ovviamente è sempre il pisello a farla da padrone, nel senso che una scopata vale sempre molto di più di un sentimento. Si tradisce perchè infelici, ma poi si ritorna all'ovile da brave sperdute pecorelle; ci si fa mettere incinta dall'ex marito mentre il nuovo boy è fuori casa; ci si urla in faccia perchè il bambino avuto con un altro è troppo piccolo per capire che mamma si sbatte il migliore amico del(l'ex) babbo.
Io non so Muccino che idea di persone sui 30-40 abbia, ma di sicuro qui non ci siamo. E' tutto un sussurro, una recitazione posticcia, una serie di situazioni frustranti. Al cinema, giuro!, è stata un'agonia dover seguire i 155 minuti di interminabili cazzate.
La Puccini sembra sempre sperduta nella foresta di Bambi; Accorsi è arrugginitissimo con la recitazione; l'Impacciatore a volte è talmente sopra le righe che neanche Ambra Angiolini mi aveva fatto venire una pelle d'oca simile; Santamaria sembra Gesù Cristo strabico e strambo; e, dulcis in fundo, Pasotti: ma che gli hanno fatto?!?! Ma è stato uno sfogo del truccatore o ha un senso renderlo così brutto?! E' inguardabile, ma senza motivo! Solo perchè te ne stai in giro per il mondo diventi quasi calvo e brutto?! Oppure dovrebbe rappresentare la punizione del suo personaggio per le colpe commesse? O, più semplicemente, un vezzo di trucco?
Io, scusate, ma non mi capacito della bruttezza di un film del genere, di un narratore come Muccino che, non so se per sua volontà, pretende di passare per l'analista favorito degli ex giovanissimi. Io non biasimo la sua necessità di cavalcare l'onda finchè c'è (a proposito: non poteva mancare la famigliola davanti alla tv che si guarda uno degli ultimi film di Will Smith, "Io sono leggenda"... Ma Muccino caro, tanto valeva autocitarsi e farla finita!), però tirando troppo la corda si rischia sempre che si spezzi!
Orrendo, veramente bruttissimo. Ringrazio il cielo di non aver pagato.
Ps. L'unica che si salva è Valeria Bruni Tedeschi, sorellastra di Carla Bruni, che è anche l'unica che riesca a recitare degnamente. Ma che sia Muccino che non ha saputo dirigere il proprio cast? Mah...
Consigli: Non andatelo a vedere. E' una cosa che non si guarda, davvero!
Parola chiave: Boh... La noia?!


Ric

venerdì 5 febbraio 2010

Film 72 - (500) giorni insieme

Questo film mi è stato consigliato da Ale a cui era molto piaciuto!


Film 72: "(500) giorni insieme" (2009) di Marc Webb
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Come nella divertente nota iniziale dell'originale film "Dogma", anche qui l'incipit del film vuole sottolineare qualcosa... "AUTHOR'S NOTE: The following is a work of fiction. Any resemblance to persons living or dead is purely coincidental.
Especially you Jenny Beckman.
Bitch."
E già questo mi ha fatto morire dal ridere! Non è mai capitato a nessuno di pensare a qualche stravagante vendetta da mettere in pratica contro qualche partner particolarmente stronzo?! Io sì. Uno in particolare. E, guarda un po', io avevo un po' pensato allo stesso tipo di sputtanamento, magari senza nome e cognome in bella vista, però. Insomma, evviva la crudeltà spietata!
La storia è quella classica, con l'amore di mezzo che c'è, ma non da entrambe le parti. Chi si fa male questa volta, però, non è chi si è soliti immaginare col cuore infranto... Il particolarissimo Joseph Gordon-Levitt, che presta viso e corpo a Tom Hansen, soffre le pene dell'inferno in questo film, solo perchè ha commesso l'errore di innamorarsi di Summer Finn/Zooey Deschanel, una che nell'amore proprio non ci crede. O almeno non ci crede con Tom.
Sarà che oggi è una giornata particolare per me, un po' faticosa, ma non posso fare a meno di pensare quanto male ci si possa infliggere solo a causa di una persona. Voglio dire, nel mondo siamo più di 6 miliardi! Ma se troviamo quel qualcuno che ci fa girare la testa, e noi non la facciamo girare a lui/lei, allora non c'è niente da fare, siamo maledettamente fregati. Chi non ha provato quella sensazione di impotenza e di dolore profondo?! E per quanto tempo, poi.
In questi 500 giorni, il povero Tom sperimenta a fasi alterne le gioie e le pene che l'amore incondizionato può causare. Non solo Summer (il titolo originale è "(500) Days of Summer"), anche se mette subito in chiaro le cose, non ama Tom, ma comunque lo tiene lì in sospeso con sé, lo vuole ma non del tutto, ossia finché durerà (per lei).
Ora, so benissimo che non la si può etichettare come stronza solo perchè anche io sono stato un po' Tom, però devo ammettere che per come è caratterizzato il personaggio non si può fare a meno di pensare che sia quantomeno antipatica. E' un po' 'figa di legno', tutta immersa negli anni '60, con vestitini talvolta veramente orrendi (il nastro in testa la fa sembrare Minnie... costumista, ma ci vedevi?!) e certe espressioni con occhi a palla che fa un po' impressione... Quando la voce narrante introduce Summer, viene descritta come una dal fascino innato, che un po' tutti prima o poi hanno amato o desiderato. Ecco, io Zooey Deschanel non la vedo così bella o interessante da potermela inquadrare bene come Summer. Cioè, ha il doppiomento e sembra un furetto... Non esattamente la figa per definizione.
Sorvolando, parliamo un secondo del film prima di chiudere: oltre alla sorpresa Gordon-Leitt, questa pellicola ha un intenso sapore indipendente ed è veramente ben realizzata. La storia è ben scritta, il montaggio scombinato è aiutato da una specie di calendario dei 500 giorni in cui Tom e Summer si frequentano e che, a più riprese, viene usato per indicare in che momento della storia siamo e come sta andando (c'è un albero stilizzato: se è rigoglioso e fiorito la storia è al suo top, altrimenti se è appassito e secco allora non siamo nel miglior periodo della coppia...). E' un film che ho visto con piacere, che mi ha fatto riflettere su quanto non sia vero che 'mal comune mezzo gaudio' e che rivedrei volentierissimo per il fresco sapore che lascia alla fine della visione. Di estate? No! Primavera...
Consigli: Regalate il dvd a chi vi ha fatto soffrire!
Parola chiave: The Smiths.


Ric

mercoledì 3 febbraio 2010

Film 71 - Amelia

Sembrava essere un bel film. Anche se mi domandavo perchè nessuno fosse andato a vederlo, nonostante fosse uscito durante il periodo natalizio e con nel poster due attori stra-famosi. Venerdì ho scoperto il perchè...


Film 71: "Amelia" (2009) di Mira Nair
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: No no no! Ma cos'è?! Hilary, ti sei rincitrullita??? Vinci due Oscar e poi fai sto film? Non è brutto, eh, ma non è neanche bellissimo, bello o anche solo carino...
Innanzitutto la coppia Hilary Swank/Amelia Earhart-Richard Gere/George Putnam non mi piace. Non trovo l'affiatamento né tanto meno l'appeal giusto. Non stanno bene insieme. Lei è di un mascolino pauroso, lui sembra 80enne. Insieme fanno nonno e nipote, non è un bel vedere...
La storia poi non è che prenda moltissimo, il montaggio incasina molto la resa finale e la pellicola alla fine risulta un po' sconnessa perchè non sempre tra passato e presente c'è un qualcosa di abbastanza caratterizzante da far capire lo sbalzo temporale. E poi, comunque, il tutto manca di mordente. Io personalmente non mi sono appassionato alle vicende delle Earhart, non tanto perchè non siano avvincenti (lo sarebbe! Anzi, dovrebbero esserlo), ma a causa di una narrazione che privilegia l'aspetto sentimentale in una coppia atipica per i tempi.
Evidentemente il materiale buono c'era perchè parlare della prima donna che abbia affrontato il giro del mondo in volo già di per sé fornisce molti spunti (capito, signori Ronald Bass e Anna Hamilton Phelan sceneggiatori?!), ma il tutto in questo film viene ammassato e concentrato in una serie di cartucce da sparare in 111 minuti di pellicola senza ben razionalizzare le scorte.
Finisce e pensi: dunque? Qual è il punto? Ma c'era un punto?
Consigli: Da vedere? Senza dispiacermene troppo vi dico di no...
Parola chiave: Libertà.


Ric

martedì 2 febbraio 2010

Film 70 - Welcome

Dopo aver visto il trailer di questa pellicola, ho capito subito che avrei dovuto vederla!


Film 70: "Welcome" (2009) di Philippe Lioret
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Questo è il classico film che piacerebbe alla mia amica Alice. Anche lei è un'appassionata di cinema e di solito mi consiglia sempre ottimi film! Questa volta, però, voglio consigliarne io uno a lei.
"Welcome" parla in maniera molto semplice della capacità dell'uomo di amare sé stesso e gli altri. Sul sé stesso è facile, ma è sugli altri che scivola un po'. In questo caso particolare, poi, non ci siamo proprio. Bilal/Firat Ayverdi è un ragazzino curdo che, dalla Francia, vuole arrivare nel Regno Unito per ritrovare la sua innamorata. E' clandestino e tenta di passare una prima volta la frontiera in un camion, costretto ad indossare un sacchetto di plastica in testa al momento del controllo doganale per non far avvertire la sua presenza dai sofisticati marchingegni scova-clandestino: non resiste e beccano lui e tutti gli altri sul camion. Ma il ragazzo non si arrende e decide che nuoterà fino all'altro Stato. La piscina sarà la sua evasione e il contatto più vicino ad una realtà umanamente accettabile che avrà fino all'incontro con Simon/Vincent Lindon, istruttore di nuoto della piscina. Prima le lezioni di nuoto, poi un'amicizia che porterà a entrambi un sacco di guai.
Sì perchè se non fosse chiaro, il 'benvenuto' del titolo è decisamente ironico. Perfino Simon sulle prime non accetta il ragazzo. Già la vita da clandestino non è per niente facile, se poi aggiungiamo l'accanimento di una città, Calais, che ha tolleranza zero su chi tenti di espatriare senza permesso e una nazionalità d'origine che al giorno d'oggi è reputata pericolosa, penso che chiunque sarebbe scoraggiato! E invece Bilal è determinato a non cedere, ad affrontare la sua prova e tutto solo per amore. La tenerezza di un ragazzino come lui fa sciogliere il cuore anche a chi non ce l'ha, davvero!
Insomma, questo è davvero un bel film, perchè tocca tantissimi pulsantini delicati dell'analisi 'uomo' (razzismo, accettazione del diverso, famiglia, solitudine, disperazione, motivazione) e lo fa con leggerezza e delicatezza, senza toni accesi (e qui il merito va soprattutto ai due azzeccatissimi e pacatissimi protagonisti, in particolare Simon/Philippe Lioret che più stropiacciato non si può!) e senza voler dimostrare niente a nessuno. Non c'è buonismo, non c'è l'happy end e, grazie al cielo!, non ci si piange addosso. Si racconta una storia, punto.
Per chi ha voglia di non spegnere per forza il cervello dopo una lunga giornata, "Welcome" è un bellissimo film che vale davvero la pena di vedere e far vedere!
Consigli: Pronti, commossi, via!
Parola chiave: Mina.


Ric

Oggi le nomination agli Oscar! ...Ma ieri quelle dei Razzie!

Ed eccoci finalmente al giorno più importante di febbraio dopo quello del mio compleanno: l'annuncio delle nominations agli Oscar!
Questo pomeriggio, ma all'alba in America, si terrà l'annuncio delle candidature di quest'anno agli Academy Awards, il premio che praticamente tutti quelli del mondo del cinema vorrebbero stringere tra le mani. Basta premietti di serie B, qui siamo finalmente allo scontro finale, quello fra titani!
Che cosa prevediamo accadrà? Innanzitutto ricordo la nuova regola di quest'anno: per la categoria miglior film, i nominati passano da 5 a 10, per dare la possibilità a più film di concorrere alla statuetta più ambita. E, da quello che ho potuto intuire, le (mie personalissime) previsioni dei fortunatissimi candidati sono:
- Miglior film: "Tra le nuvole", "Avatar", "The Hurt Locker", "Bastardi senza gloria", "Preciouss", "Nine", "Up" e, forse, "A Single Man", "Invictus", "The Last Station" e "An Education";
- Miglior attore: George Clooney, Colin Firth, Jeff Bridges e... Joseph Gordon-Levitt(?), Matt Damon(?), Morgan Freeman(?);
- Miglior Attrice: (pare proprio sicura la nomination a) Sandra Bullock, Meryl Streep, Gabourey Sidibe, Carey Mulligan e Marion Cotillard(?).

Mentre aspettiamo ansiosi, lascio il link alle nomination ai Razzie di quest'anno, ovvero il peggio del cinema (americano) del 2009!
http://www.razzies.com/history/30thNoms.asp

Ric