venerdì 26 agosto 2011

Film 293 - I guardiani del destino

Dopo l'uscita americana a marzo, attendevo l'arrivo nelle nostre sale di questa pellicola con impazienza...


Film 293: "I guardiani del destino" (2011) di George Nolfi
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Michele
Pensieri: Curioso di vedere questa pellicola col duo Matt Damon-Emily Blunt, ho aspettato ansioso che uscisse anche in Italia "The Adjustment Bureau" (titolo originale), film tratto da un racconto del solito Philip K. Dick e che, dal trailer, si dimostrava potenzialmente interessante.
Sulla tematica del libero arbitrio umano, di quanto influiscano certi eventi nella nostra vita, se possa o meno esistere qualcuno al di sopra di noi a 'guidarci' si è molto detto, scritto, e girato. Qui l'argomento - certamente intrigante - è trattato piacevolmente nella prima parte, con un certo tocco thriller che dona allo svolgimento una marcia in più (finché tutto rimane misterioso), ma poi si perde nel finale con virata mistica che declassa il risultato finale a sostanziale boiata.
Ammetto che, non avendo letto il racconto originale, non posso fare un vero e proprio confronto, ma posso certamente dire che, rispetto alle mie aspettative, "I guardiani del destino" sia stato deludente.
Critiche varie (e competenti), poi, hanno voluto la Blunt sottotono, rasente al minimo sindacale. Non posso certo supporre che aspirasse all'Oscar con questo ruolo, ma devo ammettere che non mi è parsa poi così fuori forma (ma i tempi de "Il diavolo veste Prada" sono lontani!).
In tutto questo, comunque, cio che più mi ha colpito è l'ostinazione caparbia di David Norris/Damon, capace di sfidare il soprannaturale pur di poter rimanere con la donna che ama. Amore come motore di una rivolta, unico appiglio per la restistenza e l'affermazione di sé stessi è, chiaramente, molto poetico (quasi eroico), ma, da cinico, non ho potuto fare a meno di chiedermi quanto concretamente - supponendo questa quale situazione reale - un individuo si metterebbe in pericolo solo per coronare il sogno di una storia appena sbocciata (ma proprio appena appena!). L'incertezza caratteristica di tale sentimento può essere effettivamente ignorata tanto da rendere il sentimento 'amore' unico motore di questa storia?
Suppongo che, nel racconto, un'incertezza di base nel suo protagonista sia resa con più efficacia. Qui, invece, stupisce un po' l'agire sicuro e senza indugi di David nonostante, come si diceva, la storia tra lui e Elise sia appena cominciata.
Una caratterizzazione un attimo più approfondita dei due personaggi avrebbe, forse, reso più giustizia ad una storia intrigante (sulla carta), ma sciupata in nome di effetti speciali e idee più facilmente commerciabili.
Consigli: Macchinoso e un po' banale nel finale, può essere giusto un intrattenimento senza pretese, più commerciale di quanto non si sperasse potesse essere.
Parola chiave: Amore.

Trailer

Ric

1 commento:

  1. Ciao!!
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