lunedì 31 gennaio 2022

Film 2081 - Don't Look Up

Intro: Costretti a casa per un mio contatto stretto da Covid-19, ci (ri)dedichiamo al cinema, questa volta scegliendo il titolo Netflix del momento. Comodamente goduto dal divano letto di casa mia.

Film 2081: "Don't Look Up" (2021) di Adam McKay
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: tra chi lo ha detestato e chi lo ha amato, mi sento di dire che io questo "Don't Look Up" l'ho trovato più divertente del previsto. Tragicamente divertente.
Segnato da un cast pazzesco capitanato da 5 premi Oscar e una trama che mette alla berlina non pochi aspetti della contemporeneità, l'ultimo di film di Adam McKay rappresenta la quintessenza della cinematografia del regista e sceneggiatore: una marea di personaggi di cui molti al limite dell'assurdo, una sovrabbondanza di sottotrame di cui si fa fatica a tenere il conto, uno stile tagliente a tratti sopra le righe. In più, in questo caso, il focus su una vicenda che ha certamente dell'incredibile - cosa succederebbe se una cometa stesse per schiantarsi sulla terra? - anche se per niente impensabile, specialmente nel modo in cui McKay decide di ritrarre la società e i suoi modi di confrontarsi con l'imminente catastrofe. Il finale prevede un momento alla "Melancholia" e una scena post titoli esilarante e senza veli (da non perdere).
Poi sì, bisogna ammettere che "Don't Look Up" sia un po' lunghino (2 ore e 18 minuti) e vista la miriade di storie raccontate a volte si possa percepire più "corposo" di quanto non lo sia nella realtà, comunque tutto sommato se se ne apprezza l'irona disarmante e ci si concentra sulla magica performance di DiCaprio e l'irresistibile Meryl Streep versione preseidente americano politicamente scorretta, ci si accorge che questa pellicola ha molto da dire e non poco su cui far ragionare. Ps. Ariana Grande e Kid Cudi - entrambi nel cast del film - cantano la canzone portante del film, "Just Look Up", che è uno spasso da ascoltare parol(acci)a per parol(acci)a.
Cast: Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Meryl Streep, Cate Blanchett, Rob Morgan, Jonah Hill, Mark Rylance, Tyler Perry, Timothée Chalamet, Ron Perlman, Melanie Lynskey, Himesh Patel, Paul Guilfoyle, Ariana Grande, Kid Cudi.
Box Office: $1.5 milioni
Vale o non vale: Non per tutti, ma sicuramente se preso con lo spirito giusto è un film divertente e con non poco su cui far riflettere. Forse molti si aspettavano una pellicola più leggera (o superficiale) dal momento che veniva proposta direttamente nel catalogo Netflix, ma chi ha familiarità con la filmografia di Adam McKay sa che i suoi film sono tutt'altro che un mero divertissement.
Premi: Candidato a 4 Golden Globes nella categoria musical o commedia per Miglior film, attore protagonista (DiCaprio), attrice protagonista (Lawrence) e sceneggiatura. 4 nomination ai BAFTA per Miglior film, attore protagonista (DiCaprio), sceneggiatura originale e colonna sonora.
Parola chiave: Real.
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Bengi

giovedì 27 gennaio 2022

Film 2080 - The Matrix Resurrections

Intro: Il Natale è passato, io, Karen & Lucas ci siamo trasferiti da casa di zia al mio appartamento e ci stiamo "godendo" qualche giorno di confinamento a casa dopo il mio contatto con una persona positiva al Covid. Nell'attesa di scoprire se siamo positivi o meno in vista del Capodanno, recuperiamo il film che tenta di riportare in auge una saga cominciata 23 anni fa...

Film 2080: "The Matrix Resurrections" (2021) di Lana Wachowski
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: francamente non sentivo per nulla la necessità di riaffacciarmi al mondo di "The Matrix", specialmente considerati i due terribili sequel che hanno distrutto l'eredità del primo, straordinario film. Detto questo, vista l'enorme pubblicità ovunque e il fatto che a) fossimo obbligati in casa e b) il grande schermo non offrisse nulla di nuovo particolarmente interessante ("Spider-Man 3" a parte), siamo ricaduti nell'inevitabile: "The Matrix Resurrections".
Credo che quantomeno il titolo sia azzeccato, perché di resurrezione di fatto si tratta. Il franchise, nonostante la qualità non esattamente costante, si è ritagliato uno spazio nel mondo del cinema pop (e non solo) e il tutto andava bene così. C'era bisogno di scomodare nuovamente Neo, Trinity, Morpheus e compagnia bella? Era necessario veicolare nuovamente la stessa storia, semplicemente questa volta svecchiata da nuove meraviglie digitali? Aveva senso riportare in vita personaggi qui interpretati da altri attori? Per me, lo dico onestamente, no.
Per quanto Lana Wachowski abbia provato a dare al tutto una nuova chiave di lettura rianalizzando e riproponendo elementi e aspetti della vecchia storia e per quanto si sia sforzata di creare quell'"effetto wow" derivato da una sorta di meta-storia a scatole cinesi, bisogna ammettere che il tutto non funziona. Ed è difficile scrollarsi di dosso l'idea che "The Matrix 4" non sia altro che un modo per far su qualche soldo facile (così non è stato).
La "nuova", intricatissima storia che ci viene raccontata qui vuole Neo (Keanu Reeves) ora programmatore di giochi e creatore di Matrix, in realtà videogioco di sua invenzione/costruzione. L'idea iniziale è che adesso Neo si troverebbe in difficoltà nel distinguere tra reale e gioco. C'è quindi tutta il preambolo/disputa su cosa sia vero e cosa sia immaginazione, suggestione o ricordo, una messa in scena francamente stantia consideriamo che sappiamo tutti dal primo secondo che il focus della storia sia ribadire che Matrix sia realtà e che al di fuori della sua trappola informatica esista il mondo vero e proprio in cui vive chi lotta e si ribella alle macchine. Sì, la storia è, appunto, sempre la stessa.
La differenza, questa volta, è che gli unici due protagonisti rimasti - Reeves e Carrie-Anne Moss -abbiano oggi 50 anni suonati e le scene di combattimento non le reggano proprio come 20 anni fa. Per non parlare del fatto che - immagino per necessità e non per scelta - siano stati rimpiazzati tutti gli altri personaggi principali con nuovi attori. E i problemi legati a questo aspetto per la saga di "Matrix" sono due: il fatto che il film abbia avuto sin dal principio 4 personaggi chiave principali (5 se consideriamo l'Oracolo), ovvero Neo, Trinity, Morpheus e l'agente Smith e che questi personaggi siano diventati nel tempo tutti iconici a modo loro. Il fatto che in "The Matrix Resurrections" metà di questo valore iconico venga rimpiazzato (con altri attori) e diluito dall'inserimento di una miriade di altri personaggi accessori di cui non frega niente a nessuno... non aiuta.
Per non parlare del fatto che la storia sia di una lentezza inenarrabile, per di più considerato che siamo di fronte ad un prodotto figlio di una saga che ha ridefinito il concetto di scena d'azione. Come già detto prima, i due protagonisti non hanno certo l'elasticità di un tempo - e nessuno glielo rinfaccia, ci mancherebbe! - però è innegabile che tutto il rallenty e gli effetti speciali del mondo non potranno mai compensare per quanto ci eravamo abituati a vedere nei precedenti 3 film.
Insomma, diciamo che "The Matrix Resurrections" ha resuscitato il mondo delle Wachowski solo in termini di idea e concetto, perché nella pratica questo film è tanto distante dal primo capitolo che, non fosse perché sappiamo che la mente che ha concepito questo progetto è la stessa dell'originale, sembrerebbero prodotti portati alla luce da team creativi diversi.
Ps. In realtà, di ritorno dalle pellicole originali ci sono anche Lambert Wilson (ah.) e Jada Pinkett Smith nei panni di Niobe. La verità è che per quanto non ricordassi assolutamente nulla sul suo personaggio, la cosa che mi ha colpito di più qui è quanto terribile sia il make-up per invecchiarla. Alle Wachowski piace giocare con l'aspetto e le età dei propri attori (vedi "Cloud Atlas" o "Jupiter Ascending"), ma qui proprio non ci siamo.
Pps. Per nessun motivo, in un cameo di tipo 10 secondi appare Christina Ricci a cui è data una battuta e che no nrivedremo più per il resto del film. Boh.
Film 1463 - The Matrix
Film 1464 - The Matrix Revolutions
Film 2080 - The Matrix Resurrections
Cast: Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Yahya Abdul-Mateen II, Jessica Henwick, Jonathan Groff, Neil Patrick Harris, Priyanka Chopra Jonas, Lambert Wilson, Christina Ricci, Jada Pinkett Smith.
Box Office: $148,597,454 (ad oggi)
Vale o non vale: L'aspetto patinato/glam e artificiale derivato dal green-screen ed effetti speciali che niente c'entrano con l'originale distaccano questo quarto episodio dall'estetica dei precedenti, rovinando l'esperienza e rendendo disomogeneo il tutto. In più dubito che chi non abbia visto i film precedenti riuscirebbe a seguire questa storia (per non parlare del fatto che, non aveste mai visto la saga di "Matrix" prima, questa pellicola non è certo quella con cui cominciare la visione!). Di fatto "The Matrix Resurrections" è più un film a servizio dei fans hardcore del franchise, perché questa pellicola non ha davvero molto altro da dire agli altri spettatori. Peccato.
Premi: Candidato ai BAFTA per i Migliori effetti speciali.
Parola chiave: Real.
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Bengi

lunedì 24 gennaio 2022

Film 2079 - Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello

Intro: Vigilia di Natale a casa di zia (ma da soli) accendiamo la tv e ci sintonizziamo su uno dei miei film preferiti di sempre (che credo addirittura Karen non avesse MAI visto prima!) che fortunatamente passava su uno dei canali. Perfetto regalo di Natale...

Film 2079: "Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello" (2001) di Peter Jackson
Visto: dalla tv di zia
Lingua: italiano
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: Karen si è sorpresa che sapessi quasi tutti i dialoghi a memoria (specialmente la parte in cui c'è Galadriel), ma tant'è, questo è il film che ha dato inizio a tutto per me, la passione per il cinema, la voglia di condividerlo, il piacere di lasciarsi trasportare da una storia ben raccontata. Per me "La Compagnia dell'Anello" è sempre e ancora tutto questo e non importa che 20 anni siano passati, la magia che per me questo film è in grado di suscitare è la stessa del primo giorno.
Film 159 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 313 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1270 - Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello
Film 1515 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1803 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 2079 - Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Film 314 - Il signore degli anelli - Le due torri
Film 1279 - Il Signore degli Anelli - Le due torri
Film 1295 - Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re
Film 2214 - The Lord of the Rings: The Return of the King
Cast: Elijah Wood, Ian McKellen, Liv Tyler, Viggo Mortensen, Sean Astin, Cate Blanchett, John Rhys-Davies, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, Christopher Lee, Hugo Weaving, Sean Bean, Ian Holm, Andy Serkis.
Box Office: $897.7 milioni
Vale o non vale: Noi abbiamo visto la versione estesa che aggiunge mezzora alle originali quasi 3 ore di film. A me non è pesato per nulla, ma mi rendo conto che la sfida non affascini tutti. Per chi ama "Il Signore degli Anelli" non sarà che un altro modo per celebrare questa saga, per tutti gli altri - specialmente chi si dovesse approcciare a questo franchise per la prima volta - consiglio di cominciare dalla versione cinematografica e vedere come va.
Premi: Candidato a 13 Oscar (tra cui Miglior film, regia, sceneggiatura non originale, attore non protagonista per McKellen, canzone originale per "May It Be" di Enya), ne ha vinti 4 per Miglior fotografia, trucco, colonna sonora ed effetti speciali; 4 nomination ai Golden Globes (Film, regia, colonna sonora, canzone originale); candidato a 13 BAFTA, ne ha vinti 3 per Miglior film, regia ed effetti speciali. 2 nomination ai Grammy e vittoria nella categoria Best Score Soundtrack Album for a Motion Picture, Television or Other Visual Media.
Parola chiave: Sauron.
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Bengi

domenica 23 gennaio 2022

Film 2078 - Hunger Games: La ragazza di fuoco

Intro: Tornato in Italia e come sempre accampato a casa di zia, questa volta abbiamo avuto due ospiti speciali, finalmente approdati in Europa dopo quasi due anni in Australia: Karen e Lucas!
Dopo che mi hanno fatto visita a Dublino in novembre, a esattamente un mese di distanza, il 22 dicembre ci siamo trovati a Bologna per passare le feste nuovamente insieme (dopo che due anni fa le abbiamo passate in Argentina a Cordoba). Due persone meravigliose, la loro compagnia è sempre un piacere!

Film 2078: "Hunger Games: La ragazza di fuoco" (2013) di Francis Lawrence
Visto: dalla tv di zia
Lingua: italiano
Compagnia: Karen, Lucas, zia
In sintesi: dei quattro film della saga usciti forse il mio preferito, "The Hunger Games: Catching Fire" possiede quel dono raro non solo di replicare alla perfezione le atmosfere del primo film, ma anche di proporre qualcosa di nuovo in grado id mettere in moto una macchina narrativa che, non avessero completamente toppato con il terzo film, sarebbe stata quasi perfetta.
In ogni caso, sempre una certezza.
Film 412 - Hunger Games
Film 461 - Hunger Games
Film 541 - Hunger Games
Film 1551 - The Hunger Games
Film 634 e 635 - Hunger Games: la ragazza di fuoco
Film 699 - Hunger Games: La ragazza di fuoco
Film 1171 - The Hunger Games: Catching Fire
Film 1552 - The Hunger Games: Catching Fire
Film 2078 - Hunger Games: La ragazza di fuoco
Film 836 - Hunger Games: il canto della rivolta - Parte I
Film 1176 - The Hunger Games: Mockingjay - Part 1
Film 1056 - Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2
Film 1460 - The Hunger Games: Mockingjay - Part 2
Film 2239 - The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes
Cast: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Lenny Kravitz, Philip Seymour Hoffman, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Donald Sutherland.
Box Office: $865 milioni
Vale o non vale: Ben fatto e narrativamente intelligente, riesce nell'ardua impresa di rievocare le intriganti quanto inquietanti atmosfere del primo "The Hunger Games" pur riuscendo a proporre qualcosa di nuovo e altrettanto appagante. Un ottimo sequel.
Premi: La canzone "Atlas" dei Coldplay candidata la Golden Globe per la Miglior canzone originale e al Grammy per Best Song Written for Visual Media.
Parola chiave: Ghiandaia imitatrice.
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sabato 22 gennaio 2022

Film 2077 - Spider-Man: No Way Home

Intro: Ultimo film al cinema del 2021, io e Oisin abbiamo addirittura prenotato i biglietti per non richiare di perdercelo (ed evitare gli spoiler, più che altro). E il 19 dicembre, 2 giorni prima di tornare in Italia, siamo finalmente andati a recuperare forse il film più atteso della stagione.

Film 2077: "Spider-Man: No Way Home" (2021) di Jon Watts
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Oisin
In sintesi: considerato che Doctor Strange è forse il mio personaggio cinematografico Marvel preferito, devo dire che l'idea di una combo Peter Parker - Stephen Strangemi avesse esaltato non poco. Specialmente perché, dopo il deludente (per quanto godibile) "Spider-Man: Far From Home", c'era veramente bisogno di riportare Spidy su un percorso narrativo più interessante. Con questo "Spider-Man: No Way Home" si sono davvero superati.
Solitamente quando una storia cerca di mettere insieme troppi elementi e chiama in gioco troppi personaggi sono il primo a lamentarsene - vedi per esempio il caso di un altro Spider-Man, ma di un altro universo "The Amazing Spider-Man 2" - eppure in questo caso il tutto funziona alla perfezione. Tanto bene che si stenta a crederci, bisogna ammetterlo. Considerati, poi, i pasticci che sono stati gli ultimi "Eternals" e "Venom 2", c'è ancora di più da festeggiare.
Questo terzo Spider-Man con protagonisti Tom Holland e Zendaya (finalmente più parte dell'intreccio) è certamente il migliore della trilogia e combina intelligentemente le componenti positive dei primi due titoli: il tono simpatico e scanzonato del primo insieme a quella (solo in parte) ambizione grandiosa del secondo, il tutto mixato in un risultato finale che definirlo elettrizzante è dire poco.
Numerosi ritorni fortunatamente non in formato cameo (Green Goblin, Doctor Octopus, Electro, Lizard, Sandman) per un moltiplicarsi di Parker in formato triplo che, onestamente, è un piacere vedere collaborare sul grande schermo. Tobey Maguire fa un po' effetto nostalgia - per quanto mi riguarda il suo Spider-Man è quello che ha un po' dato inizio al mio interesse per le pellicole sui supereroi - mentre ad Andrew Garfield viene regalata l'opportunità di una sorta di riscatto rispetto alla sua versione di Parker. C'è anche tanto che perdiamo in questo "No Way Home", e non solo in termini di memoria (ma qualche spoiler me lo tengo per me, dai).
Insomma, le critiche erano positive, le reazioni dei fans erano entusiaste e, per una volta, non solo le mie alte aspettative erano giustamente riposte e sono state rispettate, ma sono anche riuscito ad evitare quasi ogni spoiler importante prima della visione. Il che di per sé è valso quanto la visione stessa, se devo essere onesto, perché il piacere di scoprire la trama passo passo e l'essere talmente coinvolto dal portarmi a fare ipotesi sui possibili risvolti della trama non mi capitava da moltissimo tempo ed è stata una sensazione fantastica.
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 1781 - Spider-Man: Far from Home
Film 2077 - Spider-Man: No Way Home
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
Cast: Tom Holland, Zendaya, Benedict Cumberbatch, Jacob Batalon, Jon Favreau, Jamie Foxx, Willem Dafoe, Alfred Molina, Benedict Wong, Tony Revolori, Rhys Ifans, Charlie Cox, J. K. Simmons, Tom Hardy, Thomas Haden Church, Marisa Tomei, Andrew Garfield, Tobey Maguire.
Box Office: $1.691 miliardi (ad oggi)
Vale o non vale: Un ottimo esempio di blockbuster riuscito e ben confezionato, anche se molti dei grandi ritorni in scena di questo film avranno più valore per gli appassionati e chi conosce già non solo questa storia, ma anche le precedenti raccontate (in quelli che ora sono universi paralleli). Personalmente ho trovato "Spider-Man: No Way Home" geniale per molteplici punti di vista e capace di tirare fuori il meglio da ogni personaggio richiamato in campo. Non solo, ma la fusione tra il mondo di Parker e quello di Strange è veramente riuscita. Insomma, se non lo avete ancora fatto, correte al cinema a recuperare questa perla mainstream molto rara!
Premi: /
Parola chiave: "And with great power, there must also come great responsibility."

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lunedì 17 gennaio 2022

Film 2076 - Sorry We Missed You

Intro: Completamente sconnesso dall'atmosfera natalizia del mese scorso, decido di vedere questa pellicola citata in un servizio di Report che stavo guardando su YouTube. Perché ogni tanto - anche quando il periodo è un po' difficile - bisogna anche ricordarsi che il cinema non è solo intrattenimento.

Film 2076: "Sorry We Missed You" (2019) di Ken Loach
Visto: dal portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non sono l'estimatore numero 1 di Ken Loach, ma sicuramente quello che ho visto l'ho apprezzato, compreso questo "Sorry We Missed You".
Un filino meno tragico (quantomeno nel finale) del precedente "I, Daniel Blake", l'ultima fatica del grande regista inglese è nuovamente localizzata nel contemporaneo, come sempre nel mondo del lavoro, questa volta in particolare concentrandosi sulla categoria dei corrieri.
Il film parte con toni quotidiani piuttosto normali, caratteristica tipica di prodotti di questo genere e del regista in particolare, per poi man mano contorcesi in un susseguirsi di difficoltà, ostacoli e complicazioni che portano i protagonisti all'inevitabile confronto con una situazione - il vero cuore della storia - tanto estrema quanto ormai inevitabile. E' frustrante e doloroso assistere all'inevitabile complicarsi di un quadro clinico già precario, è impossibile non provare empatia per una famiglia che, come tante altre, fa del suo meglio per stare a galla e vorrebbe semplicemente poter lavorare onestamente. Lo standard di impiego, invece, è basso, le persone sono lasciate al loro destino, il lavoro e la possibilità di svolgerlo con dignità non sono più un diritto, ma una concessioni che vengono dall'alto - da entità non ben definite - e a cui la persona deve attaccarsi con le unghie e con i denti.
Ken Loach è il regista perfetto a portare sul grande schermo queste realtà e questi racconti sia per un interesse personale che per un background cinematografico che lo rendono uno dei più appassionati artisti ancora oggi interessati a mettere al centro delle proprie opere l'elemento sociale e umano. E, neanche a dirlo, se "Sorry We Missed You" funziona e va a toccare le corde giuste è certamente grazie a lui (senza nulla togliere a chiunque altro abbia partecipato al progetto).
Cast: Kris Hitchen, Debbie Honeywood, Rhys Stone, Katie Proctor.
Box Office: $8.5 milioni
Vale o non vale: Pellicola non facile, ma bella e onesta. Un gran pugno allo stomaco per un'infinità di motivi (da vedere), eppure un film che lascia lo spettatore con la soddisfazione di aver visto qualcosa che abbia un valore e che sia in grado di sollecitare un dibattito. E non è poco.
Premi: Candidato al BAFTA come Outstanding British Film of the Year e candidato ai David di Donatello come miglior film straniero. In concorso a Cannes 2019.
Parola chiave: Chiavi.

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sabato 15 gennaio 2022

SAG Awards 2022: nomination e vincitori

28th Screen Actors Guild Awards

Nomination: 12 gennaio
Cerimonia: 27 febbraio

Outstanding Performance by a Cast in a Motion Picture
Belfast — Caitríona Balfe, Judi Dench, Jamie Dornan, Jude Hill, Ciarán Hinds, Colin Morgan
CODA — Eugenio Derbez, Daniel Durant, Emilia Jones, Troy Kotsur, Marlee Matlin, Ferdia Walsh-Peelo
Don’t Look Up — Cate Blanchett, Timothée Chalamet, Leonardo Dicaprio, Ariana Grande, Jonah Hill, Jennifer Lawrence, Melanie Lynskey, Scott Mescudi, Rob Morgan, Himesh Patel, Ron Perlman, Tyler Perry, Mark Rylance, Meryl Streep
House of Gucci — Adam Driver, Lady Gaga, Salma Hayek, Jack Huston, Jeremy Irons, Jared Leto, Al Pacino
King Richard — Jon Bernthal, Aunjanue Ellis, Tony Goldwyn, Saniyya Sidney, Demi Singleton, Will Smith

Outstanding Performance by a Female Actor in a Leading Role
Jessica Chastain (The Eyes of Tammy Faye)
Olivia Colman (The Lost Daughter)
Lady Gaga (House of Gucci)
Jennifer Hudson (Respect)
Nicole Kidman (Being the Ricardos)

Outstanding Performance by a Male Actor in a Leading Role
Javier Bardem (Being the Ricardos)
Benedict Cumberbatch (The Power of the Dog)
Andrew Garfield (Tick, Tick … Boom!)
Will Smith (King Richard)
Denzel Washington (The Tragedy of Macbeth)

Outstanding Performance by a Female Actor in a Supporting Role
Caitriona Balfe (Belfast)
Cate Blanchett (Nightmare Alley)
Ariana DeBose (West Side Story)
Kirsten Dunst (The Power of the Dog)
Ruth Negga (Passing)

Outstanding Performance by a Male Actor in a Supporting Role
Ben Affleck (The Tender Bar)
Bradley Cooper (Licorice Pizza)
Troy Kotsur (CODA)
Jared Leto (House of Gucci)
Kodi Smit-McPhee (The Power of the Dog)

Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Motion Picture
Black Widow
Dune
The Matrix: Resurrections
No Time to Die
Shang Chi and the Legend of the Ten Rings

Outstanding Performance by an Ensemble in a Drama Series
The Handmaid’s Tale — Alexis Bledel, Madeline Brewer, Amanda Brugel, Ann Dowd, O-T Fagbenle, Joseph Fiennes, Sam Jaeger, Max Minghella, Elisabeth Moss, Yvonne Strahovski, Bradley Whitford, Samira Wiley
The Morning Show — Jennifer Aniston, Shari Belafonte, Eli Bildner, Nestor Carbonell, Steve Carell, Billy Crudup, Mark Duplass, Amber Friendly, Janina Gavankar, Valeria Golino, Tara Karsian, Hannah Leder, Greta Lee, Julianna Margulies, Joe Marinelli, Michelle Meredith, Ruairi O’Connor,Joe Pacheco, Karen Pittman, Victoria Tate, Desean K. Terry, Reese Witherspoon
Squid Game — Heo Sung-Tae, Jun Young-Soo, Jung Ho-Yeon, Kim Joo-Ryoung, Lee Byung-Hun, Lee Jung-Jae, Oh Young-Soo, Park Hae-Soo, Anupam Tripathi, Wi Ha-Jun
Succession — Nicholas Braun, Juliana Canfield, Brian Cox, Kieran Culkin, Dagmara Dominczyk, Peter Friedman, Jihae, Justine Lupe, Matthew Macfadyen, Dasha Nekrasova, Scott Nicholson, David Rasche, Alan Ruck, J. Smith-Cameron, Sarah Snook, Fisher Stevens, Jeremy Strong, Zoë Winters
Yellowstone — Kelsey Asbille, Wes Bentley, Ryan Bingham, Gil Birmingham, Ian Bohen, Eden Brolin, Kevin Costner, Hugh Dillon, Luke Grimes, Hassie Harrison, Cole Hauser, Jen Landon, Finn Little, Brecken Merrill, Will Patton, Piper Perabo, Kelly Reilly, Denim Richards, Taylor Sheridan, Forrie J. Smith, Jefferson White

Outstanding Performance by a Male Actor in a Drama Series
Brian Cox (Succession)
Billy Crudup (The Morning Show)
Kieran Culkin (Succession)
Lee Jung-jae (Squid Game)
Jeremy Strong (Succession)

Outstanding Performance by a Female Actor in a Drama Series
Jennifer Aniston (The Morning Show)
Jung Ho-yeon (Squid Game)
Elisabeth Moss (The Handmaid’s Tale)
Sarah Snook (Succession)
Reese Witherspoon (The Morning Show)

Outstanding Performance by an Ensemble in a Comedy Series
The Great — Julian Barratt, Belinda Bromilow, Sacha Dhawan, Elle Fanning, Phoebe Fox, Bayo Gbadamosi, Adam Godley, Douglas Hodge, Nicholas Hoult, Florence Keith-Roach, Gwilym Lee, Charity Wakefield
Hacks — Rose Abdoo, Carl Clemons-Hopkins, Paul W. Downs, Hannah Einbinder, Mark Indelicato, Poppy Liu, Chris McDonald, Jean Smart, Megan Stalter
The Kominsky Method — Jenna Lyng Adams, Sarah Baker, Casey Thomas Brown, Michael Douglas, Lisa Edelstein, Ashleigh Lathrop, Emily Osment, Haley Joel Osment, Paul Reiser, Graham Rogers, Melissa Tang, Kathleen Turner
Only Murders in the Building — Aaron Dominguez, Selena Gomez, Jackie Hoffman, Jayne Houdyshell, Steve Martin, Amy Ryan, Martin Short
Ted Lasso — Annette Badland, Kola Bokinni, Phil Dunster, Cristo Fernández, Brett Goldstein, Brendan Hunt, Toheeb Jimoh, Nick Mohammed, Sarah Niles, Jason Sudeikis, Jeremy Swift, Juno Temple, Hannah Waddingham

Outstanding Performance by a Male Actor in a Comedy Series
Michael Douglas (The Kominsky Method)
Brett Goldstein (Ted Lasso)
Steve Martin (Only Murders in the Building)
Martin Short (Only Murders in the Building)
Jason Sudeikis (Ted Lasso)

Outstanding Performance by a Female Actor in a Comedy Series
Elle Fanning (The Great)
Sandra Oh (The Chair)
Jean Smart (Hacks)
Juno Temple (Ted Lasso)
Hannah Waddingham (Ted Lasso)

Outstanding Performance by a Male Actor in a Television Movie or Limited Series
Murray Bartlett (The White Lotus)
Oscar Isaac (Scenes From a Marriage)
Michael Keaton (Dopesick)
Ewan McGregor (Halston)
Evan Peters (Mare of Easttown)

Outstanding Performance by a Female Actor in a Television Movie or Limited Series
Jennifer Coolidge (The White Lotus)
Cynthia Erivo (Genius: Aretha)
Margaret Qualley (Maid)
Jean Smart (Mare of Easttown)
Kate Winslet (Mare of Easttown)

Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Comedy or Drama Series
Cobra Kai
The Falcon and the Winter Soldier
Loki
Mare of Easttown
Squid Game

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venerdì 14 gennaio 2022

Film 2075 - Single All the Way

Intro: Un altro gay Christmas movie che avrei dovuto vedere con Ciarán, ma in questo momento non eravamo proprio al top della forma in termini di comunicazione...

Film 2075: "Single All the Way" (2021) di Michael Mayer
Visto: dal portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: film innocuo e tutto sommato piacevole, "Single All the Way" cavalca l'onda della romcom natalizia e la declina in salsa gay per un risultato finale che funziona, anche se non aggiunge niente di mai visto prima al genere (anche perché "The Christmas Setup" ci era già arrivato con un anno di anticipo).
Poi, per carità, è sempre piacevole quando la rappresentazione della comunità LGBTQI+ viene veicolata in termini mainstream - specialmente su una piattaforma di streaming popolare come netflix - per cui tanto di cappello, senza contare che la presenza delle iconiche Jennifer Coolidge ("American Pie", "Legally Blonde", "2 Broke Girls", "The White Lotus") e Kathy Najimy ("Sister Act", "Hocus Pocus", "Veronica's Closet") non fa che aumentare il valore aggiunto di un prodotto di consumo come questo.
In sintesi, per quanto questo titolo non sia niente di che in termini di qualità, in generale comunque porta avanti un messaggio positivo e di normalizzazione che è bene non dare mai per scontato.
Ps. Inaspettati comeback dalle serie tv del passato, qui ritroviamo come protagonista Michael Urie da "Ugly Betty" e come comprimario "Luke Macfarlane di "Brothers & Sisters".
Cast: Michael Urie, Philemon Chambers, Luke Macfarlane, Barry Bostwick, Jennifer Robertson, Jennifer Coolidge, Kathy Najimy.
Box Office: /
Vale o non vale: Piacevole e facile facile, un titolo natalizio che spegne la mente e fa sperare in un mondo di normalità e accettazione (in salsa Hollywood) che possa andare oltre il 25 dicembre.
Premi: /
Parola chiave: Famiglia.

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mercoledì 12 gennaio 2022

Film 2074 - House of Gucci

Intro: E' dal 31 dicembre 2021 che ho questa recensione in coda e, fino ad oggi, non ero ancora riuscito a pubblicarla. Sono state settimane intense, tra l'Italia, gli amici, gli affetti, le feste, il ritorno a Dublino, il nuovo lavoro e altre cose che hanno pesato e contribuito. Ma eccoci, ci risiamo: che il 2022 abbia inizio anche per HollywoodCiak!

Film 2074: "House of Gucci" (2021) di Ridley Scott
Visto: al cinema
Lingua: inglese, italiano
Compagnia: nessuno
In sintesi: ho visto questo film una sera di dicembre al cinema da solo. Ero in un mood un po' altalenante da giorni, per cui la decisione di recuperare questa pellicola era propedeutica a uno spegnimento cerebrale e nulla più. Zero attese, zero aspettative (anzi, forse qualche aspettativa l'avevo, ma in negativo).
Non particolarmente apprezzato dalla critica, "House of Gucci" è riuscito però a ritagliarsi una nicchia di mercato e ad assicurarsi un pubblico (a mio avviso) principalmente nei fan di Lady Gaga, del fashion e in particolare del brand Gucci e degli appassionati di biopic (qui a tinte assassine). Tutto grasso che cola considerando che gli ultimi due film di Ridley Scott, "The Last Duel" e il terribile "All the Money in the World", hanno incassato rispettivamente $30.6 milioni (su un budget di $100 milioni) e $57 milioni (su un budget di $50 milioni)...
Devo dire, comunque, che a me "House of Gucci" non è per niente dispiaciuto. 2 ore e 38 minuti di durata sono troppe e sicuramente ci sono molti aspetti di questo prodotto che si sarebbero potuti migliorare - a partire dal casting di Jared Leto, sempre più un fallimento attoriale - eppure nel complesso l'esperienza cinematografica è stata sufficientemente positiva da rendere il tutto di godibile intrattenimento. Niente di eclatante, ma comunque un risultato finale conforme alle promesse over-the-top e sopra le righe. Senza contare la colonna sonora pazzesca.
Chiaro che non si tratti di un prodotto per tutti - sia in termini di qualitativi che tecnici - però "House of Gucci" ha un grande alleato nella gigantesca performance di Lady Gaga nei panni di Patrizia Reggiani che porta avanti da sola tutta la baracca. Trascinante, intrigante, esagerata e molto Marisa Laurito, Gaga conferma che quando si tratti di riproporre una versione della sua caleidoscopica personalità la performance poi non delude. E' stato così in "American Horror Story: Hotel", poi in "A Star Is Born" e adesso qui e tutte le volte che Gaga interpreta Gaga si è certi in un risultato esplosivo.
Meno esplosivo, qui, tutto il resto: Adam Driver molto pacato e a tratti sottotono per copione, Jeremy Irons malconcio ma pur sempre iconico e Al Pacino versione tamarro di lusso (che francamente gli si addice) a cui si accolla la ridicola performance di Jared Leto che non solo sminuisce il suo personaggio, ma non fa altro che distrarre lo spettatore da ogni altro elemento della pellicola. Non mi è ben chiaro se la sua sia stata una scelta dettata dal voler rispettare i modi di Rodolfo Gucci o se si sia voluta calcare la mano per renderlo il giullare della situazione, in ogni caso una scelta infelice e macchiettistica che genera solo fastidio. Da ultima, un'inaspettata Salma Hayek in chiave chiaroveggente che interpreterà uno dei ruoli cardine di tutta la vicenda e, al contempo, dei più ridicoli.
Ciò detto, ribadisco che "House of Gucci" non è un capolavoro, eppure tutto sommato non manca di intrattenere e, ancora più importante, mantenere le promesse di tutta una campagna pubblicitaria: una Lady Gaga unica, indiscussa protagonista.
Ps. Non ho ben capito il senso di girare a Roma, raccontare una storia ambientata in Italia e poi assumere comparse palesemente non italiane e dar loro qualche battuta da recitare nel film.
Cast: Lady Gaga, Adam Driver, Jared Leto, Jeremy Irons, Salma Hayek, Al Pacino, Camille Cottin, Reeve Carney, Jack Huston.
Box Office: $135.5 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Secondo me vederlo in italiano non ha senso. Gaga ha sbandierato in lungo e in largo (anche da Fazio) quanto si sia spesa per apprendere l'accento di un italiano che parla in inglese e anche solo per questo motivo vale la pena vedere questa pellicola in lingua originale (non tanto perché sia brava, quanto perché il tutto è maledettamente ridicolo, specialmente considerato che un sacco di parti sono recitate in italiano... anche se non sottotitolate).
Detto cioò, un film non per tutti e non per ogni occasione, ma sicuramente un prodotto da recuperare se si vuole rimanere al passo con la conversazione globale, considerato per quanto si è parlato di Gaga e di questo suo nuovo ruolo iconico (ma da qui ad attrice affermata ci vuole ancora un po'). E per poterla veder recitare: "Father, son and House of Gucci."
Premi: Candidato al Golden Globe per la Miglior attrice protagonista drammatica (Lady Gaga). 3 nomination ai BAFTA per Miglior attrice protagonista (Gaga), trucco e film britannico (???) dell'anno.
Parola chiave: Famiglia.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi