domenica 31 marzo 2019

Film 1539 - Finding Nemo

Intro: Ogni tanto un bel film d'animazione non guasta!
Film 1539: "Finding Nemo" (2003) di Andrew Stanton
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: sempre carino e divertente, "Finding Nemo" è sicuramente una delle pellicole Pixar più riuscite, di quelle che non ti stanchi mai di rivedere;
inutile dire che il personaggio di Dory (Ellen DeGeneres) è assolutamente magnifico, in grado di rubare la scena in maniera memorabile. Il sequel/spin-off a lei dedicato è forse meno d'impatto, ma allo stesso tempo un buon esempio di come si possa portare avanti una storia e un personaggio senza snaturare quanto di buono si fosse fatto in precedenza. Due film che si completano a vicenda;
spassoso e geniale, capace di regalare al pubblico non solo una storia ben scritta, ma allo stesso un perfetto esempio di come si possa consegnare al pubblico - di bambini e adulti - un film d'animazione esteticamente bellissimo da guardare.
Film 295 - Alla ricerca di Nemo
Film 1175 - Alla ricerca di Nemo
Film 1539 - Finding Nemo
Film 1227 - Alla ricerca di Dory
Film 1573 - Finding Dory
Cast: Albert Brooks, Ellen DeGeneres, Alexander Gould, Willem Dafoe, Brad Garrett, Allison Janney, Stephen Root, Austin Pendleton, Vicki Lewis, Joe Ranft, Geoffrey Rush, Elizabeth Perkins, Eric Bana.
Box Office: $940.3 milioni
Vale o non vale: Uno dei miei film d'animazione preferiti. Ben fatto e scritto, divertente e godibile, da guardare e riguardare.
Premi: Candidato a 4 Oscar (tra cui Miglior sceneggiatura originale) ne ha vinto 1 per il Miglior film d'animazione; 1 candidatura ai Golden Globe (Miglior film commedia/musical) e 1 ai BAFTA (Miglior sceneggiatura).
Parola chiave: Dentista.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

Film 1538 - Roman J. Israel, Esq.

Intro: Un altro titolo tra quelli candidati agli Oscar 2018. La corsa per mettersi in pari non è ancora finita però!
Film 1538: "Roman J. Israel, Esq." (2017) di Dan Gilroy
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: mah, mah, mah. Questo "Roman J. Israel, Esq." partiva già con un titolo impronunciabile, figuriamoci cosa mi potevo aspettare dal resto. Personalmente ho trovato tutto il film assolutamente difficile da sopportare, sia a causa del protagonista, sia perché la storia non racconta nulla di nuovo, né lo fa in maniera interessante. E per quanto Denzel Washington possa essere bravo, non riesco a superare il fatto che mi stia antipatico. Lui come il suo personaggio qui;
ho trovato questo prodotto poco godibile, noioso - per non dire faticoso - e spesso antipatico. E' impossibile entrare in sintonia con Roman J. Israel, il che esclude un approccio empatico nei suoi confronti: è antipatico, strano, sopra alla righe non in un modo piacevole. Quello che fa, poi, non migliora la situazione e la storia finisce, sì, con un epilogo inaspettato, eppure si fatica a provare totalmente compassione per il protagonista. Era questo lo scopo di Dan Gilroy?;
i film della famiglia Gilroy mi lasciano sempre con un certo livello di insoddisfazione: magari non li capisco(?). Da "Nightcrawler" a "Michael Clayton", passando per le sceneggiature di "Real Steel", "The Bourne Legacy", "State of Play", "Rogue One: A Star Wars Story" e "The Great Wall", a tutti i loro titoli mi sembra manchi qualcosa o, per lo meno, qualcosa che piaccia a me. C'è sempre una certa dose di aspettativa inattesa, di 'mi aspettavo di più' e "Roman J. Israel, Esq." non si esime da questa considerazione.
Cast: Denzel Washington, Colin Farrell, Carmen Ejogo, Shelley Hennig, Lynda Gravatt, Hugo Armstrong, Sam Gilroy, Tony Plana.
Box Office: $13 milioni
Vale o non vale: Francamente una pellicola che si può evitare. Apprezzeranno i fan di Denzel Washington o quelli dell'approccio artistico di Gilroy.
Premi: Nomination come Miglior attore protagonista per Washington sia agli Oscar che ai Golden Globes 2018.
Parola chiave: Ricompensa.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 28 marzo 2019

Film 1537 - A Plastic Ocean

Intro: Finalmente un documentario, questa volta su un tema di attualità.
Film 1537: "A Plastic Ocean" (2016) di Craig Leeson
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: oggi attuale più che mai, un documentario su quello che sta accadendo al nostro pianeta per colpa della plastica, pericolosa per l'uomo e per l'ambiente, ormai impossibile da contenere. "A Plastic Ocean" presenta uno scenario sconcertante e avverte sui pericoli che stiamo correndo e facciamo correre al nostro pianeta, tutto in nome di consumismo e pigrizia quando, a volte, basterebbe partire anche solo dal buonsenso.
Cast: David Attenborough, Sylvia Earle, Ben Fogle, Barack Obama, Craig Leeson.
Box Office: /
Vale o non vale: Non c'è molto da dire se non che è da vedere.
Premi: /
Parola chiave: Plastica.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 27 marzo 2019

Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow

Intro: Qualcosa di diverso rispetto alle ultime pellicole viste.
Film 1536: "Il mistero di Sleepy Hollow" (1999) di Tim Burton
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Fre
In sintesi: una delle mie pellicole preferite, ho visto "Sleepy Hollow" per la prima volta al cinema e da allora non perdo occasione per rivederlo anche se, praticamente, lo so a memoria...;
questo è il Tim Burton che mi piace: cupo, disturbante, magico e a tratti poetico (grazie alla bellissima colonna sonora di Danny Elfman), per un mix finale di eleganza e bizzarria che mi ha sempre affascinato. Un grande narratore, oltre che un artista capace di magnifiche suggestioni (anche se ultimamente mi pare abbia perso il suo smalto);
Johnny Depp e Christina Ricci, una strana coppia che funziona e convince. Mitico Christopher Walken nei panni del cavaliere senza testa - che definirei inquietante quanto basta - e stupenda Miranda Richardson nei panni della cattivissima padrona del galoppante decapitatore;
"Il mistero di Sleepy Hollow" è, per me, un grandissimo film: intrattiene alla perfezione e confeziona un colpo di scena magnifico per il finale; è intrigante e disgustoso, spaventoso e impossibile da smettere di guardare; le lugubri ambientazioni sono semplicemente magnifiche. Insomma, un film che funziona e lo fa bene ancora oggi.
Film 98 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 2059 - Sleepy Hollow
Cast: Johnny Depp, Christina Ricci, Miranda Richardson, Michael Gambon, Casper Van Dien, Jeffrey Jones, Christopher Walken, Richard Griffiths, Ian McDiarmid, Michael Gough, Lisa Marie, Christopher Lee.
Box Office: $207 milioni
Vale o non vale: Capace di intrigare lo spettatore sia per il mistero dietro alla figura del cavaliere, sia grazie alla trama, questo lugubre horror burtoniano non finisce mai di lasciarmi piacevolmente soddisfatto. Che siate fan degli horror, di Depp prima che perdesse il suo smalto o Burton prima che si regalasse alla Disney, fatevi un regalo: lasciatevi trasportare nell'inquietante Sleepy Hollow e lasciatevi inseguire dal suo famoso cavaliere. Vi regalerete un paio d'ore davvero interessanti.
Premi: Candidato a 3 Oscar, ne ha vinto 1 per le scenografie. 2 BAFTA (per costumi e scenografie) su 3 candidature.
Parola chiave: Teschio.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

domenica 24 marzo 2019

Film 1535 - Deadpool

Intro: Pausa agli Oscar, si torna ai supereroi. Quelli divertenti (o irriverenti?).
Film 1535: "Deadpool" (2016) di Tim Miller
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: La prima volta che ho visto questa pellicola sono rimasto perplesso, più che altro per il fatto che non riuscissi ad inquadrare questo prodotto all'interno del più convenzionale e strutturato universo Marvel. Come al solito le cose nuove che rompono gli schemi fatico a digerirle senza un certo periodo di "riflessione" in proposito. E' stato così con il primo "Animali fantastici", con "Lo hobbit" o "The Last Jedi", per cui suppongo che la mia sia una combinazione di diffidenza e aspettative che trova voce nella mia testa nel momento in cui mi approccio a prodotti di questo genere, ovvero che hanno una collocazione ben precisa in un universo che già conosco bene. E non solo "Deadpool" si inseriva all'interno della cronologia Marvel - seppure parallelamente -, ma si presentava anche come comeback di un personaggio già visto ("X-Men Origins: Wolverine") e che non mi era piaciuto. Seppure non possa dire che questo primo film su Wade Wilson mi faccia impazzire, devo ammettere che in parte l'ho rivalutato, principalmente per il ruolo centrale che gioca la dissacrante ironia perfettamente messa in scena da un Ryan Reynolds in magnifica forma (tutte le forme possibili e immaginabili sono contemplate); ancora fatico a venire a patti con l'incredibile violenza presentata qui. Non faccio moralismi né il finto sconvolto, semplicemente non mi trovo totalmente a mio agio di fronte alla messa in scena sfacciata della carneficina. Detto ciò, comprendo che, per dare quella sferzata drastica ad un prodotto altrimenti più convenzionale o difficile da far emergere dalla massa di supereroi oggi in circolazione, anche questo tipo di approccio possa risultare vincente;
nonostante la sensazione che si tratti di un prodotto a budget più basso rispetto ad altri simili (58 milioni di dollari non sono così tanti) bisogna ammettere che a livello di azione e intrattenimento a "Deadpool" non manchi nulla: un lavoro ben fatto.
Film 622 - X-Men - Conflitto finale
Film 276 - X-Men: L' inizio
Film 582 - X-Men - L'inizio
Film 728 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1092 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1166 - X-Men: Apocalisse
Film 1778 - Dark Phoenix
Film 275 - X-Men le origini - Wolverine
Film 583 - Wolverine - L'immortale
Film 1489 - Logan
Film 1100 - Deadpool
Film 1535 - Deadpool
Film 1644 - Deadpool 2
Film 1925 - The New Mutants
Cast: Ryan Reynolds, Morena Baccarin, Ed Skrein, T. J. Miller, Gina Carano, Brianna Hildebrand, Karan Soni, Stefan Kapicic, Leslie Uggams.
Box Office: $783.1 milioni
Vale o non vale: Se si apprezzano i supereroi o le pellicole particolarmente irriverenti, questo film è una scelta perfetta. Per chi non apprezza la violenza gratuita o un linguaggio volgare, meglio lasciar perdere. Per tutti gli altri, "Deadpool" è un prodotto talmente fuori controllo che è difficile prevedere come possa risultare fin quando non lo si veda per intero.
Premi: 2 candidature ai Golden Globe 2017 per Miglior film e Miglior attore nella categoria musical/commedia.
Parola chiave: Ossigeno.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 21 marzo 2019

Film 1534 - The Shape of Water

Intro: La "corsa" agli Oscar continua con uno dei film più chiacchierati e meglio accolti dalla critica. Ergo, altissime aspettative!
Film 1534: "The Shape of Water" (2017) di Guillermo del Toro
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: da Guillermo del Toro mi aspetto sempre un po' di tutto, diciamo. E' un grande regista, un artista in grado di raccontare storie fantastiche e al contempo terrificanti attraverso immagini particolarmente poetiche, colorate e sicuramente molto personali. Potremmo dire che ha un suo stile. Per "The Shape of Water" avevo particolari aspettative, sia per via delle ottime critiche, i premi a pioggia e, personalmente, la presenza di Sally Hawkins finalmente protagonista. Tutti questi elementi assieme hanno condizionato non poco il mio giudizio finale che, diciamolo subito, non è stato positivo quanto mi sarei immaginato. Per farla semplice: il film è bello, ma non quanto "Three Billboards Outside Ebbing, Missouri" e "Call Me by Your Name". Facile immaginare il mio disappunto, quindi, quando questa pellicola ha vinto come Miglior film agli Oscar 2018;
metto in conto una serie di fattori, prima di proseguire: la mia visione del film non era in buona qualità, il mio mood pre Oscar è sempre piuttosto concitato (per non dire "fagocitativo"), mi aspettavo un capolavoro. Niente di tutto questo ha favorito una fruizione quanto più possibile oggettiva, mancando premesse di imparzialità e qualità video; detto ciò, ribadisco che per me questo titolo è stato una piccola delusione. Per carità, ci sono tutti gli elementi per una romanticamente bizzarra storia d'amore, eppure la sensazione è che più che di una fiaba dark contemporanea si tratti di qualcosa più sponsorizzato dalla critica che dall'entusiasmo genuino dello spettatore. Probabilmente dovrei riguardare il film e concedergli una seconda possibilità;
Sally Hawkins è una grandissima protagonista, in questo ruolo più che mai. Muta e spesso nuda per copione, l'ho trovata capace di spingersi oltre i personaggi fino ad ora interpretati, riuscendo a dimostrare genuinamente un talento troppo spesso relegato in secondo piano. Frances McDormand era imbattibile, ma sicuramente la Hawkins si è difesa egregiamente. Trovo, invece, esagerate le candidature per Richard Jenkins e Octavia Spencer, bravi, ma di certo non eccezionali o indimenticabili;
ricordo di aver trovato intriganti le musiche di Alexandre Desplat - sempre in grado di far risaltare le immagini - e davvero belle le scenografie, capaci di combinare l'atmosfera anni '60 con un certo grado di moderno/futuristico (quasi spaziale) che esalta lo stile particolare del film. Perfetto anche il montaggio della scena iniziale, in grado di sottolineare la monotona routine di Elisa prima di conoscere la creatura. Relativamente a quest'ultima, onestamente mi sarei aspettato una candidatura per gli effetti speciali che, invece, agli Oscar non è arrivata;
tutto sommato "The Shape of Water" è un bel prodotto che, sicuramente, ho giudicato molto severamente per via delle condizioni di cui sopra. Ne ho un ricordo piacevole e al contempo di delusione, perché mi aspettavo di più. Manca di quell'atmosfera magica che vende il trailer proponendo, invece, una certa crudezza inattesa; lancia un bel messaggio di inclusione e umanità, ma in maniera spietata; vive di uno humor assolutamente personale che, alle volte, mi è risultato più strano che piacevole. Insomma, relativamente a questo titolo sono ancora diviso abbastanza equamente tra ciò che mi è piaciuto e quello che, invece, non mi ha lasciato soddisfatto. Sicuramente non il mio miglior film del 2017.
Cast: Sally Hawkins, Michael Shannon, Richard Jenkins, Doug Jones, Michael Stuhlbarg, Octavia Spencer, Martin Roach.
Box Office: $195.2 milioni
Vale o non vale: Da vedere, se non altro per farsi un'opinione propria relativamente a una delle pellicole (e storie) che ha più conquistato critica e pubblico della stagione 2017.
Premi: Candidato a 13 Oscar, ne ha vinti 4 (Miglior film, regia, colonna sonora e scenografia); 7 nomination ai Golden Globes e 2 vittorie (Miglior regia e colonna sonora); 12 nomination ai BAFTA e 3 vittorie (regia, colonna sonora e scenografia); Leone d'Oro a Venezia 2017.
Parola chiave: Uovo.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

Film 1533 - Noi siamo infinito

Intro: Una scelta sicura, ma sempre giustissima.
Film 1533: "Noi siamo infinito" (2012) di Stephen Chbosky
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Fre
In sintesi: un film dolcissimo, a tratti molto triste, eppure che racconta una storia piena di vita, positiva. Le difficoltà di Charlie (Logan Lerman) non lo abbattono, ma lo spingono a cercare altrove aiuto, tra una famiglia che lo adora e dei nuovi amici che impareranno presto a volergli bene, per un finale di riscatto forte di una prospettiva per il futuro. Lasciarsi fa male, ma non vuol dire perdersi;
casting perfetto, gruppo di comprimari davvero affiatati per un trio di teenager alle prese con adolescenza, quotidiano e progetti per il futuro che, qui, fa davvero il botto. Percy Jackson (Lerman), Hermione Granger (Emma Watson) e Barry Allen (Ezra Miller) quando svestono i panni da supereroe sono decisamente efficaci;
libro, sceneggiatura e regia di Stephen Chbosky che, evidentemente, nel suo progetto ha creduto molto. Ha fatto bene, il risultato finale funziona, commuove, piace.
Film 521 - Noi siamo infinito
Film 571 - Noi siamo infinito
Film 1533 - Noi siamo infinito
Cast: Logan Lerman, Emma Watson, Ezra Miller, Mae Whitman, Kate Walsh, Dylan McDermott, Joan Cusack, Paul Rudd, Johnny Simmons, Nina Dobrev.
Box Office: $33.4 milioni
Vale o non vale: "The Perks of Being a Wallflower" è uno dei film che, nel suo genere (adolescenza, coming-of-age) preferisco: ben costruito, calibrato, con una certa dose di dramma e, al contempo, leggero quanto basta. Bella colonna sonora, cast tra l'indie e il cool, risultato finale riuscito.
Premi: /
Parola chiave: Amicizia.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 20 marzo 2019

Film 1532 - Girl with a Pearl Earring

Intro: Era da un po' di tempo che volevo rivedere questo film, abbiamo colto l'occasione al volo.
Film 1532: "Girl with a Pearl Earring" (2003) di Peter Webber
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: è una pellicola che racconta una sorta di dietro le quinte di uno dei quadri più famosi di sempre, una storia romanzata certamente, ma al contempo interessante ed intrigante tratta dal romanzo di Tracy Chevalier;
pazzesca la somiglianza tra Scarlett Johansson e la ragazza del titolo. Da questo punto di vista sicuramente una scelta di casting azzeccata;
il triangolo amoroso raccontato non è certo particolarmente originale, eppure immerso in questo contesto si connota di un'interessante tinta romantica e melanconica. Tutto sommato "Girl with a Pearl Earring" è un film che funziona.
Film 220 - La ragazza con l'orecchino di perla
Cast: Colin Firth, Scarlett Johansson, Tom Wilkinson, Judy Parfitt, Cillian Murphy, Essie Davis, Joanna Scanlan, Alakina Mann, Rollo Weeks, Anna Popplewell.
Box Office: $31.4 milioni
Vale o non vale: Credo che questa pellicola viva principalmente di atmosfere, un prodotto in grado di immergere lo spettatore nei quadri che racconta attraverso una fotografia perfetta e un'attenzione maniacale per i dettagli. Il risultato finale racconta una storia passabile, non particolarmente originale, eppure riuscita nel suo intento di narrare la storia di un pittore e la sua musa attraverso un punto di vista immerso in un'immobile vitalità che ricorda quadri ed evoca un passato affascinante. Sicuramente un prodotto esteticamente curato e consapevole che non perde il suo fascino visione dopo visione.
Premi: Candidato a 3 Oscar (fotografia, costumi, scenografia), 2 Golden Globe (attrice protagonista e colonna sonora) e 10 BAFTA tra cui Miglior film britannico, attrice protagonista, attrice non protagonista (Judy Parfitt) e sceneggiatura.
Parola chiave: Quadro.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

domenica 17 marzo 2019

Film 1531 - Percy Jackson & the Olympians: The Lightning Thief

Intro: E ogni tanto qualcosina di semplice per passare il pomeriggio in tranquillità...
Film 1531: "Percy Jackson & the Olympians: The Lightning Thief" (2010) di Chris Columbus
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: niente più che un film per ragazzi, simpatico nell'idea di mixare divinità greche e fantascienza, per un risultato finale che intrattiene, pur non riuscendo a regalare al pubblico un'avventura indimenticabile;
Logan Lerman dimostra già qui di essere un valido protagonista, mentre Alexandra Daddario, pur nella sua inespressiva immobilità, non riesce a non rimanere impressa (inutile elencare i motivi). Il resto del cast, tra alcuni sconosciuti, propone non poche star in ruoli secondari, da Pierce Brosnan a Steve Coogan, da Rosario Dawson a Catherine Keener e Uma Thurman: sorprendente quanto questa saga fosse riuscita a catturare la Hollywood che conta. Senza apparente motivo;
effetti speciali così così a servizio di una serie di idee - dal libro di Rick Riordan - che con la giusta tecnica sarebbero risultate sicuramente più appassionanti e di impatto. Peccato.
Film 94 - Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo: Il ladro di fulmini
Film 592 - Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri
Film 1531 - Percy Jackson & the Olympians: The Lightning Thief
Cast: Logan Lerman, Brandon T. Jackson, Alexandra Daddario, Jake Abel, Sean Bean, Pierce Brosnan, Steve Coogan, Rosario Dawson, Catherine Keener, Kevin McKidd, Joe Pantoliano, Uma Thurman.
Box Office: $226.4 milioni
Vale o non vale: Carino, ma niente di più di un film per ragazzi.
Premi: /
Parola chiave: Scudo.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 13 marzo 2019

Film 1530 - Call Me by Your Name

Intro: Continuiamo il nostro percorso di preparazione alla notte degli Oscar con uno dei film che più ho atteso di vedere, carico di speranze ed aspettative.
Film 1530: "Call Me by Your Name" (2017) di Luca Guadagnino
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Un film che ho trovato imperfetto e bellissimo. Non subito, a dire il vero, ho maturato questa consapevolezza col tempo, la lettura dell'omonimo libro di Aciman da cui è tratto e una successiva seconda visione. Il punto, per me, è che "Call Me by Your Name" è plausibile. Mi ricorda le mie prime storie, le delusioni, l'inconsapevolezza giovanile, il desiderio. Io sono stato Elio e anche se a volte ha fatto male, è stato al contempo una bellissima scoperta di me stesso. Questa storia racconta il primo viaggio di un ragazzo che viene a contatto con una parte di sé che non si aspettava di trovare. Lo spettatore vive con lui quest'esperienza e, forse, non fatica a farla sua. Del resto chi non è mai stato innamorato, chi non si è mai ritrovato in una storia destinata a finire nonostante il sentimento reale e martellante? Quella certa dose di ossessione mescolata ad amore ed irrazionalità, con il martellante scandire di un tempo che passa a prescindere da quanto si vorrebbe poter fermarlo, quel momento magico ed irripetibile che solo certe circostanze della vita riescono a creare. In "Call Me by Your Name" si trovano tutti questi elementi combinati insieme, portati in vita da una bellissima storia, una sceneggiatura consapevole, un gruppo di attori perfetti;
Chalamet davvero bravo, un'interpretazione sensibile e molto umana, assolutamente veritiera e plausibile. Non è stato difficile immedesimarsi nel suo Elio, così apparentemente imperscrutabile e sicuro di sé, eppure fragile e, giustamente, acerbo. Un personaggio costruito in tanti piccoli significativi gesti, sfumature, modi di atteggiarsi che lo rendono incredibilmente vero, quasi un amico che si conosce da tanto tempo. Colpisce la sua vulnerabilità, vorresti abbracciarlo, consigliarlo, rassicurarlo e fargli sapere che non è sempre così dura;
belle figure maschili, personaggi riusciti e magnificamente interpretati, per un'idea d'insieme che lascia un bel ricordo oltre che la speranza di più famiglie capaci di guidare e consigliare, oltre che dimostrare amore;
belle musiche, davvero in grado di trasportare il film. La regia di Guadagnino a volte mi è parsa troppo statica, forse a riflettere un'immobilità estiva tipica del paesino italiano anni '80. Avrei preferito che si rianimasse un po' con lo svilupparsi della storia d'amore fra Elio e Oliver, ma rimane spesso incastrato tra le viuzze di paese o la natura in cui il film è immerso;
"Call Me by Your Name" è una bella pellicola davvero ben realizzata. La sceneggiatura è scritta in maniera impeccabile e si rende (nuovamente) giustizia ad una storia d'amore omosessuale senza stereotiparne contorni e dinamiche. L'attrazione capita tra due persone, quali siano i loro gusti sessuali ci interessa poco. E il riassunto di quanto sia speciale quello che ci viene raccontato qui sta nelle dolci parole del padre di Elio;
è un film molto fisico, corporeo. I due protagonisti si mettono a nudo e, per farlo, ci mostrano anche i loro corpi, raccontano la storia attraverso la loro pelle scoperta. Il che mi è parso di capire sia anche un tratto distintivo dei titoli di Guadagnino che, inoltre, pare solito richiedere ai "suoi" attori e rispettivi personaggi l'utilizzo di moltissime lingue diverse fra cui l'italiano (che sembra immancabile). E' un modo di contaminare e caratterizzare le storie che mi piace molto e dà alle sue pellicole un sapore meno scontato o artificiale o prodotto in serie. La pronuncia è sbavata, imperfetta e la storia sembra più vera.
Film 1530 - Call Me by Your Name
Film 1686 - Call Me by Your Name
Film 2262 - Call Me by Your Name
Cast: Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, Amira Casar, Esther Garrel, Victoire Du Bois.
Box Office: $41.9 milioni
Vale o non vale: Insieme a "Three Billboards Outside Ebbing, Missouri" la pellicola della stagione 2017 che ho preferito. Onesto, verosimile, umano, "Call Me by Your Name" vive di due magnifici interpreti, una figura paterna invidiabile, una colonna sonora magnifica e quegli scorci estivi dell'Italia di paese che ti riportano indietro nel tempo. Un tuffo negli anni '80 nostalgico e romantico, una storia d'amore sensibile, un film da cui imparare qualcosa. Vi serve altro per convincervi a vederlo?
Premi: Candidato a 4 premi Oscar, tra cui Miglior film e attore protagonista (Chalamet), ha vinto per la Miglior sceneggiatura (James Ivory che, ad 89 anni, diventa la persona più vecchia ad aver vinto un Academy Award); Ivory ha vinto anche il BAFTA nella stessa categoria. 3 nomination ai Golden Globes (film, attore protagonista, attore non protagonista) e 2 ai Grammys (colonna sonora e canzone scritta per un medium visivo). Recentemente il film è stato candidato a 12 David di Donatello, tra cui Miglior film, regia e sceneggiatura (la cerimonia si terrà il 27 marzo).
Parola chiave: Massaggio alla spalla.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

Film 1529 - Dunkirk

Intro: Nella nostra corsa alla preparazione pre Oscar, io e cuggy ci siamo lanciati nella visione (seconda, per me) dell'ultimo film di Christopher Nolan.
Film 1529: "Dunkirk" (2017) di Christopher Nolan
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Due gli aspetti più rilevanti di questa seconda visione. Innanzitutto sono riuscito a comprendere meglio i dialoghi che, la prima volta, mi avevano lasciato abbastanza perplesso. La conquista della comprensione è sicuramente un fattore da non sottovalutare che, naturalmente, mi ha lasciato compiaciuto; allo stesso tempo, però, ammetto che ho trovato "Dunkirk" meno intrigante della prima volta. Sempre un bel film, ma decisamente meno d'impatto di quanto mi ricordassi. Nonostante ciò, un prodotto solido e ben costruito, capace di trasportare lo spettatore all'interno della storia, di coinvolgerlo e stupirlo, complice un climax narrativo che aumenta tensione e suspense;
Nolan rimane uno dei registi più interessanti in circolazione, consapevole del suo mestiere e dedito alla sua arte. La martellante colonna sonora di Hans Zimmer non fa che accentuare la grandezza delle scene.
Film 1439 - Dunkirk
Cast: Fionn Whitehead, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles, Aneurin Barnard, James D'Arcy, Barry Keoghan, Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Mark Rylance, Tom Hardy.
Box Office: $526.9 milioni
Vale o non vale: Perfetto esempio di buon cinema contemporaneo. Un film ben costruito e diretto, con un cast interessante e in parte, per un risultato finale avvincente nonostante i difficili temi raccontati (Seconda guerra mondiale, solitudine, violenza, paura, estraneo e nemico, morte). Da vedere.
Premi: Candidato a 8 premi Oscar, tra cui Miglior film e regia, ne ha vinti 3 (Miglior montaggio, mixaggio e montaggio sonoro); 3 nomination ai Golden Globe (film, regia, colonna sonora) e 8 nomination ai BAFTA (una vittoria per il Miglior sonoro).
Parola chiave: Aereo.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 7 marzo 2019

Film 1528 - The Bounty Hunter

Intro: Non si possono vedere solo film impegnati o candidati agli Oscar. Così abbiamo optato per un titolo facile facile. Pure troppo...
Film 1528: "The Bounty Hunter" (2010) di Andy Tennant
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: "The Bounty Hunter" non solo ha un pretesto assurdo alla base - lui cacciatore di taglie, lei viola la libertà vigilata, lui la deve portare in prigione. Di mezzo c'è il fatto che i due erano sposati -, ma non è nemmeno in grado di portarlo a quel punto tanto estremo da risultare piacevolmente divertente; in un momento in cui le carriere di Aniston e Butler volavano alto, un titolo discutibile come questo era ancora considerato in grado di far successo al box-office. La realtà ha ampiamente smentito (per fortuna).
Cast: Jennifer Aniston, Gerard Butler, Jason Sudeikis, Jeff Garlin, Cathy Moriarty, Carol Kane, Christine Baranski.
Box Office: $136.3 milioni
Vale o non vale: Brutto e, francamente, inutile film spacciato per commedia ma incapace di far ridere. Assolutamente da perdere.
Premi: Candidato a 4 Razzie Awards, tra cui peggior film e peggiori attori protagonisti.
Parola chiave: Suicidio.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi