Intro: Ad Auckland, tra un turno da receptionist notturno e l'altro, decido finalmente di rivedere questo film. Ed era anche ora, sinceramente.
Film 1771: "Moulin Rouge!" (2001) di Baz Luhrmann
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: poteva essere un totale disastro e, invece, "Moulin Rouge!" è un piccolo capolavoro.
Caotico, coloratissimo, a volte confuso ma sempre perfettamente consapevole che tutto il successo di questa produzione ricade sulle spalle di una Nicole Kidman in stato di grazia, questo film è cucito addosso all'attrice, qui nel ruolo più iconico della sua carriera che la lancia ufficialmente nell'olimpo delle star (per lei la prima nomination all'Oscar e, francamente, ad oggi la più - se non unica - meritata).
Grazie a "Moulin Rouge!" Baz Luhrmann stabilisce definitivamente il suo linguaggio cinematografico e lo impone ad Hollywood che, per anni, faticherà a comprenderne i canoni pur provando a replicarne stile ed atmosfere. Ad essere onesti lo stesso Luhrmann tenterà nell'impresa di bissare il seccesso trovato qui, mai riuscendoci veramente, schiacciato dai meccanismi di un'industria cinematografica che gli ha continuato a richiedere una replica della formula vincente di questo titolo e allo stesso tempo imponendogli una standardizzazione estetica che a mio avviso non ha fatto altro che decretare l'insuccesso dei suoi progetti successivi ("Australia" è stato un flop e il l'appeal commerciale di "The Great Gatsby" è a mio avviso da reputarsi solamente alla presenza di DiCaprio). Sia quel che sia, 20 anni dopo "Moulin Rouge!" è ancora, assolutamente cult.
Le calde atmosfere (qui è praticamente tutto rosso) del famosissimo locale parigino si mischiano al coinvolgimento romantico dei due sfortunati protagonisti Christian e Satine in un amore tragico e impossibile che ricorda tantissimo quel "Romeo + Juliet" che spinse proprio Luhrmann sotto le luci della ribalta. Il resto del film è un mix tra circo e teatro, musical e dramma, per un risultato finale che è un piacere per gli occhi e le orecchie e che finisce per lasciare senza fiato. C'è talmente tanta intertestualità, citazioni e rimandi che si fa fatica a individuarli tutti, c'è talmente tanta cultura popolare che non si sa quale canzone amare di più, c'è uno scontro di generi talmente sfacciato (e solo apparentemente confuso) che non si può fare a meno di sentirsi piacevolmente storditi. E, in tutto questo, si ha occhi solo per lei, Nicole Kidman qui semplicemente magnifica e indimenticabile che da sola tiene le redini di tutto il film. Per un tour de force di emozioni che è sempre un piacere rivivere.
Cast: Nicole Kidman, Ewan McGregor, John Leguizamo, Jim Broadbent, Richard Roxburgh, Jacek Koman, Caroline O'Connor, David Wenham, Kylie Minogue.
Box Office: $179.2 milioni
Vale o non vale: Uno dei miei titoli preferiti di sempre, per me un classico assolutamente imperdibile. Mi rendo conto che trattandosi di un musical quasi interamente cantato questo sia un film non esattamente per tutti, eppure una chance a "Moulin Rouge!" secondo me va data. Una grande storia d'amore e una colonna sonora pazzesca.
Premi: 8 nomination all'Oscar (Miglior film, attrice protagonista, fotografia, montaggio, trucco, sonoro) e 2 statuette vinte per Migliori costumi e scenografia; 3 Golden Globes per Miglior film musical, attrice protagonista (Kidman) nella categoria musical o commedia e Miglior colonna sonora e un totale di 6 nomination (regia, McGregor attore protagonista e canzone originale per "Come What May"); 12 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior film e regia) e 3 vittorie per Jim Broadbent attore non protagonista, sonoro e colonna sonora; candidato al César per il Miglior film straniero e al Grammy per Best Compilation Soundtrack Album for a Motion Picture, Television or Other Visual Media. In concorso a Cannes 2001.
Parola chiave: Play.
Trailer
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: poteva essere un totale disastro e, invece, "Moulin Rouge!" è un piccolo capolavoro.
Caotico, coloratissimo, a volte confuso ma sempre perfettamente consapevole che tutto il successo di questa produzione ricade sulle spalle di una Nicole Kidman in stato di grazia, questo film è cucito addosso all'attrice, qui nel ruolo più iconico della sua carriera che la lancia ufficialmente nell'olimpo delle star (per lei la prima nomination all'Oscar e, francamente, ad oggi la più - se non unica - meritata).
Grazie a "Moulin Rouge!" Baz Luhrmann stabilisce definitivamente il suo linguaggio cinematografico e lo impone ad Hollywood che, per anni, faticherà a comprenderne i canoni pur provando a replicarne stile ed atmosfere. Ad essere onesti lo stesso Luhrmann tenterà nell'impresa di bissare il seccesso trovato qui, mai riuscendoci veramente, schiacciato dai meccanismi di un'industria cinematografica che gli ha continuato a richiedere una replica della formula vincente di questo titolo e allo stesso tempo imponendogli una standardizzazione estetica che a mio avviso non ha fatto altro che decretare l'insuccesso dei suoi progetti successivi ("Australia" è stato un flop e il l'appeal commerciale di "The Great Gatsby" è a mio avviso da reputarsi solamente alla presenza di DiCaprio). Sia quel che sia, 20 anni dopo "Moulin Rouge!" è ancora, assolutamente cult.
Le calde atmosfere (qui è praticamente tutto rosso) del famosissimo locale parigino si mischiano al coinvolgimento romantico dei due sfortunati protagonisti Christian e Satine in un amore tragico e impossibile che ricorda tantissimo quel "Romeo + Juliet" che spinse proprio Luhrmann sotto le luci della ribalta. Il resto del film è un mix tra circo e teatro, musical e dramma, per un risultato finale che è un piacere per gli occhi e le orecchie e che finisce per lasciare senza fiato. C'è talmente tanta intertestualità, citazioni e rimandi che si fa fatica a individuarli tutti, c'è talmente tanta cultura popolare che non si sa quale canzone amare di più, c'è uno scontro di generi talmente sfacciato (e solo apparentemente confuso) che non si può fare a meno di sentirsi piacevolmente storditi. E, in tutto questo, si ha occhi solo per lei, Nicole Kidman qui semplicemente magnifica e indimenticabile che da sola tiene le redini di tutto il film. Per un tour de force di emozioni che è sempre un piacere rivivere.
Cast: Nicole Kidman, Ewan McGregor, John Leguizamo, Jim Broadbent, Richard Roxburgh, Jacek Koman, Caroline O'Connor, David Wenham, Kylie Minogue.
Box Office: $179.2 milioni
Vale o non vale: Uno dei miei titoli preferiti di sempre, per me un classico assolutamente imperdibile. Mi rendo conto che trattandosi di un musical quasi interamente cantato questo sia un film non esattamente per tutti, eppure una chance a "Moulin Rouge!" secondo me va data. Una grande storia d'amore e una colonna sonora pazzesca.
Premi: 8 nomination all'Oscar (Miglior film, attrice protagonista, fotografia, montaggio, trucco, sonoro) e 2 statuette vinte per Migliori costumi e scenografia; 3 Golden Globes per Miglior film musical, attrice protagonista (Kidman) nella categoria musical o commedia e Miglior colonna sonora e un totale di 6 nomination (regia, McGregor attore protagonista e canzone originale per "Come What May"); 12 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior film e regia) e 3 vittorie per Jim Broadbent attore non protagonista, sonoro e colonna sonora; candidato al César per il Miglior film straniero e al Grammy per Best Compilation Soundtrack Album for a Motion Picture, Television or Other Visual Media. In concorso a Cannes 2001.
Parola chiave: Play.
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Bengi
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