Intro: Secondo film del sabato sera casalingo salotto con proiettore. In realtà avevo in programma di recuperare un'altra pellicola, ma dato che non si scaricava, ho optato per l'opzione più semplice: Netflix.
Lingua: francese
Compagnia: nessuno
Film 2316: "Under Paris" (2024) di Xavier Gens
Visto: dal proiettoreLingua: francese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ammetto che fossi un po' restio a scegliere questo film all'inizio: non solo si tratta di un prodotto di Netflix (si sa che i loro film sono terribili), ma per di più in francese, il che avrebbe comportato il dover seguire tramite sottotitoli. D'altro canto, però, adoro i film con squali assassini che sembrano intenzionati a voler decimare la razza umana, per cui alla fine mi sono deciso. E ho fatto bene.
Per quanto "Sous la Seine" non si certo "Lo squalo", devo comunque ammettere che la visione non mi sia per niente dispiaciuta. Mi ci è voluto un attimo per risintonizzare l'orecchio sul francese (parlano veramente veloci), ma una volta abituato non ho più avuto problemi, anche perché, diciamocelo pure, non è che la storia sia poi troppo complessa da seguire.
Non troppo complessa, comunque, non vuol dire semplice. Succedono un sacco di cose in questa storia, infatti, il che è abbastanza inusuale per un prodotto di questo genere. Di solito o il racconto non ha niente di nuovo da dire, oppure la trama è talmente farcita di elementi, che il risultato finale è un'accozzaglia informe difficile da digerire. Qui mi pare si sia trovato il giusto equilibrio.
La storia è assurda tanto quanto lo può sembrare ad una prima occhiata: uno squalo bianco che si "trasferisce" nella Senna per mettere al mondo una colonia di altri squali bianchi, il tutto per culminare in una frenesia di spuntini per pescioloni affamati durante una competizione di triathlon in previsioni delle Olimpiadi di Parigi 2024. Insomma, c'è proprio un po' di tutto in questo "Under Paris".
Per quanto, appunto, ampiamente ancorato all'universo dell'improbabile, il film riesce in ogni caso a presentare un mondo sufficientemente credibile e radicato nella realtà. La sempre ottima Bérénice Bejo - la stessa di "The Artist", ruolo per cui fu candidata all'Oscar come Miglior attrice non protagonista - sostiene alla grande il film, tra l'altro in compagnia di un Nassim Lyes davvero niente male. Gli effetti speciali non sono perfetti, ma funzionali e le scene d'azione sono ben girate, specialmente quelle nelle catacombe e della gara. Il finale deraglia un po' nell'assurdo e, ammetto, se non avessi letto il riassunto su Wikipedia avrei faticato a mettere insieme i pezzi del cosa sta succedendo e perché, ma a parte questo "Under Paris" funziona senza intoppi.
Una piacevole sorpresa di Halloween!
Cast: Bérénice Bejo, Nassim Lyes, Léa Léviant, Sandra Parfait, Aksel Ustun, Aurélia Petit, Anne Marivin.
Box Office: /
Vale o non vale: Il film mantiene le promesse: c'è uno squalo che divora tutti, ci sono ottime scene d'azione e il risultato finale è tanto assurdo quanto ben confezionato. Per gli amanti del genere, un titolo sicuramente da tenere in considerazione.
Premi: /
Parola chiave: Parthenogenesis.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Per quanto "Sous la Seine" non si certo "Lo squalo", devo comunque ammettere che la visione non mi sia per niente dispiaciuta. Mi ci è voluto un attimo per risintonizzare l'orecchio sul francese (parlano veramente veloci), ma una volta abituato non ho più avuto problemi, anche perché, diciamocelo pure, non è che la storia sia poi troppo complessa da seguire.
Non troppo complessa, comunque, non vuol dire semplice. Succedono un sacco di cose in questa storia, infatti, il che è abbastanza inusuale per un prodotto di questo genere. Di solito o il racconto non ha niente di nuovo da dire, oppure la trama è talmente farcita di elementi, che il risultato finale è un'accozzaglia informe difficile da digerire. Qui mi pare si sia trovato il giusto equilibrio.
La storia è assurda tanto quanto lo può sembrare ad una prima occhiata: uno squalo bianco che si "trasferisce" nella Senna per mettere al mondo una colonia di altri squali bianchi, il tutto per culminare in una frenesia di spuntini per pescioloni affamati durante una competizione di triathlon in previsioni delle Olimpiadi di Parigi 2024. Insomma, c'è proprio un po' di tutto in questo "Under Paris".
Per quanto, appunto, ampiamente ancorato all'universo dell'improbabile, il film riesce in ogni caso a presentare un mondo sufficientemente credibile e radicato nella realtà. La sempre ottima Bérénice Bejo - la stessa di "The Artist", ruolo per cui fu candidata all'Oscar come Miglior attrice non protagonista - sostiene alla grande il film, tra l'altro in compagnia di un Nassim Lyes davvero niente male. Gli effetti speciali non sono perfetti, ma funzionali e le scene d'azione sono ben girate, specialmente quelle nelle catacombe e della gara. Il finale deraglia un po' nell'assurdo e, ammetto, se non avessi letto il riassunto su Wikipedia avrei faticato a mettere insieme i pezzi del cosa sta succedendo e perché, ma a parte questo "Under Paris" funziona senza intoppi.
Una piacevole sorpresa di Halloween!
Cast: Bérénice Bejo, Nassim Lyes, Léa Léviant, Sandra Parfait, Aksel Ustun, Aurélia Petit, Anne Marivin.
Box Office: /
Vale o non vale: Il film mantiene le promesse: c'è uno squalo che divora tutti, ci sono ottime scene d'azione e il risultato finale è tanto assurdo quanto ben confezionato. Per gli amanti del genere, un titolo sicuramente da tenere in considerazione.
Premi: /
Parola chiave: Parthenogenesis.
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#HollywoodCiak
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