mercoledì 13 novembre 2024

Film 2320 - Apartment 7A

Intro: Secondo appuntamento di Halloween rigorosamente sul divano.

Film 2320: "Apartment 7A" (2024) di Natalie Erika James
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: Sarah
In sintesi: ho iniziato questo film senza sapere che fosse direttamente collegato a "Rosemary's Baby". Verso metà della visione, andando a curiosare su internet, ho poi scoperto che si trattasse del prequel ufficiale del famosissimo film di Polanski e tutto ha cominciato ad avere un senso (a partire dal poster).
Le atmosfere sono simili e ci sono sufficienti rimandi alla pellicola originale, anche se in generale "Apartment 7A" mi pare riesca sufficientemente a distinguersi (a parte il titolo, che trovo veramente poco fantasioso). In particolare ho apprezzato la sequenza di ballo ispirata alla Hollywood dei grandi musical del passato che qui, immancabilmente essendo questo un horror, cela tutt'altro significato.
Julia Garner è un'ottima protagonista, mentre Dianne Wiest si dimostra (al solito) magnifica comprimaria. Onestamente, un piacere anche ritrovare Jim Sturgess che da troppo tempo non ritrovavo in qualche progetto.
Non un prodotto perfetto e, certamente, era impossibile bissare l'impareggiabile originale, però il film funziona abbastanza bene quando si entra nel vivo dell'azione (ci si mette un po', però).
Anche se solo disponibile in streaming, ho trovato curioso che la produzione del film non abbia pubblicizzato di più e meglio un progetto di così alto rilievo, considerato che "Rosemary's Baby" è ancora oggi ritenuto uno dei migliori horror della storia del cinema.
Ps. Il palazzo usato nel film mi ha ricordato tantissimo l'Arconia (in realtà The Belnord, NY) di "Only Murders in the Building", anche se la location usata per le riprese, scopro da internet, è stata l'edificio The Dakota di New York.
Cast: Julia Garner, Dianne Wiest, Jim Sturgess, Kevin McNally, Marli Siu.
Box Office: /
Vale o non vale: Alcuni storceranno il naso, considerato che si tratta di un prodotto direttamente derivato da un grande classico, ma preso per quello che è "Apartment 7A" fa il suo dovere. Visivamente ed esteticamente presenta uno suo stile ben definito, il cast è ottimo e l'atmosfera è quella giusta. Non iconico quanto l'originale, certo, ma si lascia guardare.
Premi: /
Parola chiave: "The girl who fell".
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 12 novembre 2024

Film 2319 - Late Night with the Devil

Intro: E siamo finalmente arrivati alla notte di Halloween, che ho passato a guardare film con la mia coninquilina comodamente sul divano.

Film 2319: "Late Night with the Devil" (2023) di Colin Cairnes, Cameron Cairnes
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: Sarah
In sintesi: ho trovato questo film per caso. Non ne avevo mai sentito parlare prima, non sapevo chi vi recitasse e di cosa parlasse la trama. Mi sono bastati titolo e poster per essere immediatamente intrigato.
"Late Night with the Devil" è un esperimento interessante. Il primo atto del racconto è tutta esposizione pure a cui, tra l'altro, bisogna prestare grande attenzione perché alcuni dettagli rilevanti per la storia sono rivelati già qui. Poi si procede con il set-up del film stesso: show televisivo con presentatore famoso ma in declino, gli ospiti, le interviste, il pubblico che interagisce. Ci sono persino i break commerciali in cui viene dato uno scorcio del dietro le quinte, nonché certi altri elementi narrativi importanti. Poi, ovviamente, il tutto si complica quando due degli ospiti - una ragazzina posseduta e la dottoress che l'ha in cura - si prestano alla richiesta di presentatore e pubblico in sala e si mettono in contatto con il demone che vive nel corpo della ragazza.
Come dicevo, "Late Night with the Devil" è un titolo interessante perché risulta più quasi come un esperimento che come un film vero e proprio. Per la maggior parte del tempo segue le regole del programma televisivo più che della pellicola cinematografica. Al contempo, contrariamente alle regole televisive, anche durante le pause per la pubblicità, la narrazione continua indisturbata in quanto noi del pubblico (del film, non della trasmissione) possiamo assistere al dietro le quinte del fuori onda.
In generale il film mi è piaciuto e l'ho trovato una boccata d'aria fresca rispetto alla solita tipologia di pellicola horror a cui siamo abituati. Forse l'unico aspetto un filo traballante sono gli effetti speciali, non sempre all'altezza. David Dastmalchian è un'ottimo protagonista.
Cast: David Dastmalchian, Laura Gordon, Ian Bliss, Fayssal Bazzi, Ingrid Torelli, Rhys Auteri, Georgina Haig, Josh Quong Tart, Michael Ironside.
Box Office: $15.5 milioni
Vale o non vale: Nella forma in cui è presentata, questa è certamente una delle pellicole horror meno conforme ai canoni classici che io abbia mai visto. A me, personalmente, è piaciuta, ma mi rendo conto che per chi fosse alla ricerca di qualcosa di più "tradizionale", questo approccio potrebbe risultare frustrante.
Premi: /
Parola chiave: Camp.
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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 9 novembre 2024

Grammys 2025: nomination e vincitori

67th Annual Grammy Awards 

Best Compilation Soundtrack for Visual Media
The Color Purple – Various Artists
Deadpool & Wolverine – Various Artists
Maestro: Music by Leonard Bernstein – London Symphony Orchestra, Yannick Nézet-Séguin and Bradley Cooper
Saltburn – Various Artists
Twisters: The Album – Various Artists

Best Score Soundtrack Album for Visual Media
American Fiction – Laura Karpman
Challengers – Trent Reznor and Atticus Ross
The Color Purple – Kris Bowers
Dune: Part Two – Hans Zimmer
Shōgun – Nick Chuba, Atticus Ross and Leopold Ross

Best Song Written for Visual Media
"Ain't No Love in Oklahoma" (from Twisters: The Album)
Jessie Alexander, Luke Combs & Johnathan Singleton, songwriters (Luke Combs)
"Better Place" (from Trolls Band Together)
Amy Allen, Shellback, & Justin Timberlake, songwriters (NSYNC & Justin Timberlake)
"Can't Catch Me Now" (from The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes)
Dan Nigro & Olivia Rodrigo, songwriters (Olivia Rodrigo)
"It Never Went Away" (from American Symphony)
Jon Batiste & Dan Wilson, songwriters (Jon Batiste)
"Love Will Survive" (from The Tattooist of Auschwitz)
Walter Afanasieff, Charlie Midnight, Kara Talve, & Hans Zimmer, songwriters (Barbra Streisand)

#HollywoodCiak
Bengi

Film 2318 - The Omen

Intro: Altra scelta di Michael, questa volta perfettamente in linea con il mood del momento. Visto il 30 ottobre, ci sembrava il titolo perfetto per prepararci alla notte di Halloween.

Film 2318: "The Omen" (1976) di Richard Donner
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: non sono mai stato particolarmente fan di questo franchise, anche se nel tempo ho recuperato alcuni titoli connessi alla serie, il più recente giusto quest'anno. Vedere l'originale è stato sicuramente interessante e mi ha permesso di mettere insieme alcuni pezzi del puzzle che, a posteriori, adesso hanno molto più senso.
Premesso che "The Omen" non mi è dispiaciuto, il fatto di conoscere già parti della storia mi ha un po' rovinato la visione perché, inevitabilmente, sapevo dove si sarebbe andato a parare. Qualcuno potrebbe anche dire che, essendo un titolo degli anni '70, sarei comunque stato in grado di anticipare alcuni dei colpi di scena, ma tant'è.
In ogni caso, gli horror in generale mi piacciono sempre e sicuramente questa pellicola ha il suo posto d'onore tra quelle che hanno portato alta la bandiera del genere. Per i miei gusti da spettatore odierno il film in generale è un po' lento, però tutto sommato davvero nessuna critica. Ho trovato anche molto interessante tutto il lavoro fatto con gli animali (il che deve aver richiesto un sacco di preparazione) e con gli effetti speciali.
Film 2279 - The First Omen
Film 2318 - The Omen
Film 775 - Omen - Il presagio
Cast: Gregory Peck, Lee Remick, David Warner, Billie Whitelaw, Harvey Spencer Stephens, Patrick Troughton.
Box Office: $60,922,980 (solo Stati Uniti e Canada)
Vale o non vale: Un classico imperdibile per i fan dell'horror. Forse non un prodotto per tutti, ma una buona scelta se si sta cercando qualcosa di meno contemporaneo (e/o non troppo spaventoso). Per chi apprezza "L'esorcista", un titolo da recuperare.
Premi: Candidato a 2 premi Oscar per Miglior canzone originale ("Ave Satani") e colonna sonora, il film ha vinto per quest'ultima. 1 nomination ai BAFTA per la Miglior attrice non protagonista (Billie Whitelaw) e 1 nomination ai Golden Globe per Harvey Spencer Stephens (Miglior attore esordiente). La colonna è stata candidata al Grammy per Best Album of Original Score Written for a Motion Picture or Television Special.
Parola chiave: 666.
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#HollywoodCiak
Bengi

Film 2317 - The Crucible

Intro: Tra una decina di giorni sarò a Salem, in Massachusetts, per cui quando Michael ha suggerito di vedere questo film mi è sembrata una scelta molto appropriata.

Film 2317: "The Crucible" (1996) di Nicholas Hytner
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: non il film che mi aspettavo, comunque un titolo sufficientemente interessante.
Ho trovato la prima parte un po' lenta e faticosa da seguire, ma quando finalmente la storia ingrana e i processi contro le streghe cominciano, "The Crucible" rivela finalmente il suo lato più intrigante. Ci vuole un po' per arrivarci, il che spezza il ritmo della narrazione, anche se alla fine ne vale la pena. Forse avrei preferito un prodotto un po' più "dinamico" (le 2 ore di durata si sentono).
Molto interessante l'aspetto sociale della vicenda, con il gruppo di ragazze - guidate da una spiritata Winona Ryder - che mette a ferro e fuoco la città di Salem, il tutto per cercare di distogliere l'attenzione dal proprio "crimine" (aver ballato nella foresta e lanciato qualche incantesimo d'amore) all'epoca giudicato segno di inequivocabile stregoneria. Per coprire le proprie tracce il gruppo punterà il dito contro altre donne del villaggio, fino ad arrivare alla moglie di Daniel Day-Lewis che sarà inevitabilmente messa a processo. Ed è qui che la storia prende vita.
Appunto, ci vuole un bel po' per arrivare al fulcro della vicenda, ma quando finalmente ci si arriva, il racconto si rianima anche grazie a due performance particolarmente riuscite, quelle di Paul Scofield e Joan Allen.
A tratti mi ha ricordato "La lettera scarlatta", anche se questo film presenta un tono decisamente più serio. Scritto da Arthur Miller sulla base della sua opera teatrale omonima.
Cast: Daniel Day-Lewis, Winona Ryder, Paul Scofield, Joan Allen, Bruce Davison, Rob Campbell, Jeffrey Jones, Peter Vaughan, Frances Conroy.
Box Office: $7.3 milioni
Vale o non vale: Gigantesco flop commericale (solo produrre questa pellicola è costato 25 milioni di dollari), "The Crucible" non è sicuramente un film per tutti, ma nondimeno un prodotto con alcune evidenti qualità. Anche se racconta dei processi per stregoneria tenuti a Salem durante il '600, decisamente non il classico titolo di Halloween.
Premi: Candidato a 2 premi Oscar per Miglior attrice non protagonista (Joan Allen) e sceneggiatura non originale. 1 nomination ai BAFTA per Miglior sceneggiatura non originale e 1 vittoria per Paul Scofield come miglior attore non protagonista. 2 candidature ai Golden Globes per Miglior attrice non protagonista (Allen) e attore non protagonista (Scofield). in concorso a Berlino 1997.
Parola chiave: Trial.
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#HollywoodCiak
Bengi