venerdì 1 giugno 2012

Film 413 - To Rome with Love

Dopo "Midnight in Paris" torna Allen in trasferta. Questa volta in Italia.


Film 413: "To Rome with Love" (2012) di Woody Allen
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: Vorrei cominciare dicendo che, visti i primi 10 minuti di film, mi sembrava di guardare un episodio de "I Cesaroni" diretto dai Vanzina. E io non ho mai visto un episodio de "I Cesaroni". Non si metteva bene.
"To Rome with Love", mi spiace dirlo, è un generico nonsense. Quattro storie che non si incrociano mai raccontano le vicende di amore, fama e genericamente vita di personaggi bidimensionali tanto macchiette quanto privi di ogni realisticità. O Roma ad Allen ispira follia e semplicità (di quella grezza), oppure c'è una mancanza di approfondimento. La critica di Verdone ("La sua Roma non mi fa ridere, anzi, mi fa piangere. E' un brutto film girato da qualcuno che non ha capito niente della città. Una pellicola da cartolina da tabaccai") è parzialmente azzeccata. Fermo restando che Allen non si tocca, pare vero che il regista non abbia colto appieno lo spirito della città, se non addirittura di un popolo.
Privo del romanticismo e della magia del precedente "Midnight in Paris", qui ci si trova di fronte a personaggi burini, una trama banale e noiosa, una mancanza di idee. L'uomo che diventa famoso per essere famoso (la critica è evidente, ma non è mascherata e risulta quindi fastidiosa e buttata lì tanto per), il cantante lirico capace di esibirsi solo quando è sotto la doccia (questa è la trovata che ho ritenuto più idiota e inutile), la prostituta scambiata per moglie a causa di un equivoco (però, che novità)... Insomma, non ci siamo. Non si ride, manca la verve e gli attori italiani sono imbarazzanti (Ornella Muti, Riccardo Scamarcio, Alessandra Mastronardi e sì, anche Benigni). Peccato per l'occasione sprecata, perchè il resto del cast era veramente da sogno (Penélope Cruz, Alec Baldwin, Judy Davis, Jesse Eisenberg, Ellen Page - non ce n'è uno che non abbia avuto almeno una nomination all'Oscar). E, soprattutto, perchè come al solito veniamo dipinti come sempliciotti creduloni e superficiali.
Consigli: Meglio ripassare la filmografia di Allen escludento questa poco felice parentesi.
Parola chiave: Roma.

Trailer

Ric

1 commento:

  1. Mmm...ho appena finito di guardare il film e son subito corso qui per leggere quale fosse il tuo pensiero riguardo al film.
    Detto questo devo dire che mi trovi totalmente d'accordo su tutte le tue annotazioni...ma volevo aggiungerne qualcuna...tipo:
    1) vogliamo parlare della musichetta stile filmetto osé degli anni '70? io ogni tanto esclamavo: "no vabbé tranquilli fra 1po' esce la Fenech e si fa una doccia!!!" e poi trovi l'attore 1po' incapace (quello con la fantastica e sprecata Penelope Cruz) che sembrava Pierino e poi sotto la doccia c'è finito un altro...ma vabbé!
    2) vogliamo parlare anche della già fuori dal normale, seppur la più divertente, storia di Benigni sottolineata da una forzatissima morale finale? bah!
    3) il film è talmente brutto e noioso che pensi sempre: no vabbè cambio...spengo...faccio altro... però poi vuoi capire fin dove va a finire...e finisci di guardarlo.

    Una volta finito pensi solo: ok non è successo niente...questo film non è mai esistito... è soltanto uno scivolone di Allen!
    Penso sia anche normale e comune il voler andar a ripescare i vecchi film di Allen per rifarsi dell'amaro lasciato da quest'ultimo!

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