domenica 28 aprile 2013

Film 540 - The Sessions - Gli incontri

Ancora qualche pellicola arretrata dalla cerimonia degli Oscar...

Film 540: "The Sessions - Gli incontri" (2012) di Ben Lewin
Visto: dal portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Leoo
Pensieri: Per quanto questo film abbia il suo perchè e rappresenti una storia sia interessante che umanamente coinvolgente, non posso onestamente dire che mi abbia però catturato. L'ho visto volentieri ed ero comunque incuriosito dal poco di trama che conoscevo. Va aggiunto che Helen Hunt ha avuto un gran coraggio ad abbracciare questo progetto cinematografico. Al di là del personaggio che doveva interpretare (una certamente disinibita terapista sessuale), le numerosissime scene di nudo integrale non devono essere state così semplici da recitare. Va aggiunto alla considerazione, poi, che per anni la Hunt è stata sulla breccia della scena americana vincendo praticamente ogni tipo di riconoscimento (4 Emmy per la serie tv "Innamorati pazzi", 4 Golden Globes e 1 Oscar, solo per citare i più importanti) e passando buona parte della sua vita rappresentata come esempio di bravura senza eccessi e bellezza. Un ruolo come quello di Cheryl in "The Sessions" non deve essere stato facile da abbracciare considerando ciò che ha alle spalle. Una scelta che mi è sembrata onesta (c'è comunque un po' troppo nudo secondo me) e che la Hunt ha saputo portare sullo schermo con professionalità e buona resa del personaggio. Sono più titubante, invece, sulla scelta di darle la nomination agli Academy Awards come Miglior attrice non protagonista.
Credibile e maledettamente impressionante John Hawkes che, senza gridare o esagerare, ricrea il personaggio di Mark - basato sulla vera persona di Mark O'Brien, poeta - in maniera davvero convincente. Costretto all'immobilità e a passare la maggior parte delle sue giornate in un polmone d'acciaio a causa di complicazioni dopo aver contratto la poliomelite da bambino, Mark vorrà sperimentare i piaceri del sesso liberandosi dalle sue inibizioni causate e dalla sua condizione fisica e dalla religione. In tutto questo Padre Brendan/William H. Macy lo aiuterà facendogli da confessore, consigliere e amico, instaurando con Mark un rapporto basato sul dialogo aperto e franco influenzato, chiaramente, anche dagli aspetti religiosi. Il che è un connubio interessante se si pensa all'argomento sessuale discusso all'interno di una chiesa.
E, appunto, interessante mi sembra l'aggettivo più adatto a questa pellicola che, più che essere poeticamente illuminante, toccante o scioccante, pone al centro della storia una serie di tematiche scottanti come malattia, disabilità, pari opportunità, sessualità e credo religioso per analizzarle in un contesto quantomeno singolare. Il risultato è, quindi, quasi uno studio antropologico ispirato dalla realtà dei fatti.
L'impronta da film indipendente regala alla storia una certa libertà di azione e l'esplorazione umana è permessa ad alti livelli e certamente gli interrogativi morali sollevati sono trattati con cura e la giusta introspezione del caso. La sceneggiatura è ben scritta, anche se devo dire che mi ha abbastanza sorpreso vedere come negli anni '80 tutta la faccenda fosse trattata con così tanta disinvoltura.
Insomma, un prodotto cinematografico che vive di ottime interpretazioni e una storia che sa tenere desta l'attenzione del pubblico. Non è un capolavoro, ma aiuta a cogliere qualche sfumatura in più di un mondo che in molti sicuramente non conosciamo.
Ps. Doppia candidatura ai Golden Globes per entrambi i protagonisti della pellicola (anche se solo la Hunt porterà a casa anche quella per l'Oscar) e un incasso di $9,113,716 (1 milione per produrlo).
Consigli: Non è certo la pellicola migliore per uno svago a cervello spento. L'argomento non è dei più distesi ed è meglio arrivare un attimo predisposti alla visione. Buone le interpretazioni e storia capace di aprire un varco su una serie di tematiche (sesso, religione, malattia) legandole insieme con eleganza, intelligenza e un pizzico di malizia. A tratti anche divertente.
Parola chiave: Sesso.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

1 commento:

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