mercoledì 3 dicembre 2014

Film 829 - Gattaca - La porta dell'universo

Dopo che negli ultimi mesi ci hanno ripetutamente portato nello spazio con titoli di successo quali "Gravity" e "Interstellar", recupero per caso un titolo che 17 anni fa aveva incassato molto meno, ma era arrivato fino a Titano...

Film 829: "Gattaca - La porta dell'universo" (1997) di Andrew Niccol
Visto: dalla tv di Rosita
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Rosita, Pierluca, Rosalia
Pensieri: Un titolo intrigante, una sceneggiatura che credevo scritta da Christopher Nolan, una storia d'amore nata sul set e una tematica a sfondo scentifico: ecco tutti gli elementi in mio possesso relativamente a questo film di Andrew Niccol. Ecco quanto poco ne sapevo.
Per quanto non si possa dire che "Gattaca" sia un film pieno di ritmo, ho trovato questo prodotto cinematografico molto intrigante e interessante, con una premessa narrativo-futuristica particolarmente riuscita. In un domani (distopico) in cui gli esseri umani vengono geneticamente preconfezionati prima della nascita in modo da selezionarne tratti, caratteristiche e prestazioni future, Vincent Freeman/Ethan Hawke è uno di quegli sfortunati che sono, invece, stati concepiti alla vecchia maniera. Questo fatto ne determina la vita intera in quanto tutta la società lo tratta da inferiore, discriminandolo in qualsiasi aspetto della sua esistenza: può fare solo lavori per cui non sia richiesta una preventiva selezione genetica e, di fatto, è escluso da qualsiasi interazione con individui che non condividano con lui la nascita "naturale" (i non validi); a questi aspetti già di per sé frustranti si aggiunge l'elemento scatenante della vicenda, ovvero il sogno di Vincent di diventare astronauta.
Queste premesse si fanno particolarmente interessanti quando scopriamo che, per realizzare il suo scopo, l'uomo - che, da non sottovalutare, soffre di cuore -, ricorre all'aiuto di uno specialista della metamorfosi in chiave moderna (German/Tony Shalhoub) che lo metterà in contatto con il geneticamente modificato ma sfortunato Jerome/Jude Law (è disabile a causa di un incidente stradale) per uno scambio di identità che avrà dell'incredibile. Ai due futuri "amici per forza" verrà spiegato cosa e come fare per scambiarsi le identià e questo comporterà lo scambio di sangue e urina tramite sacche, l'utilizzo di lenti a contatto colorate, ma anche una quotidiana esfoliatura totale da parte di Vincent per minimizzare il più possibile la contaminazione degli ambienti che frequenta con le sue cellule corporee naturali. Insomma, Vincent si annulla nella persona di Jerome pur mantenendo le sue fattezze originali, ma giocandosi la carta del superuomo preconfezionato che, presso Gattaca - l'ente aerospaziale responsabile delle missioni interplanetarie -, riscuote il successo sperato: Vincent viene considerato per il prossimo viaggio spaziale, ovvero la missione per Titano.
In mezzo a tutto questo un problema: l'omicidio di uno dei direttori di volo che porterà quasi da subito i sospetti sul Vincent-Jerome, nonché a un passo dallo smascherare la sua quotidiana metamorfosi.
Inutile dire che, oltre agli aspetti scientifici a le tinte thriller, uno degli elementi portanti della storia sarà l'amore, nello specifico quello per la bellissima Irene/Uma Thurman.
Come si può dedurre da quanto ho scritto fino ad ora, "Gattata" mi è piaciuto e non poco. E' una di quelle pellicole che magari non rivedrò più, ma che ha scatenato in me qualcosa che continua a farmela apprezzare. Sarà l'intreccio narrativo o la mia predisposizione alla curiosità per le storie ambientate in futuri plausibili e scientificamente all'avanguardia, sarà che la questione del doppio, dell'assumere un'identià altrui è tra le più appassionanti, di fatto il risultato finale - che pure come dicevo è meno adrenalinico di quanto mi aspettassi - mi ha convinto. Ammetto che non è un prodotto cinematografico poi così facile, meno commerciale di quanto uno potrebbe dedurre ad esempio dal cast patinato (Hawke, Thurman, Law, Shalhoub, ma anche Gore Vidal, Elias Koteas, Maya Rudolph, Ernest Borgnine e Alan Arkin), eppure una volta che ci si lascia coinvolgere e affascinare dalla storia, credo che "Gattaca" possa conquistare molti. Tra l'altro certi paesaggi scelti e certe ambientazioni utilizzate (o ricreate) sono di una bellezza inaspettata.
Box Office: $12,532,777
Consigli: Dopo religione, colore della pelle, sesso e orientamento sessuale, il futuro della discriminazione passerà per il DNA? E' questa la domanda che si e ci pone Andrew Niccol ipotizzando la società non troppo lontana di "Gattaca" dove l'uomo sarà in grado di selezionare il meglio per la sua progenie, ma non di evitare che chi non è stato creato in laboratorio sia costretto a vivere ai margini della società. Si parla di andare nello spazio, eppure l'altro, l'alieno è già tra noi e siamo stati noi a crearlo.
Se queste non sono premesse intriganti per un'unica storia da mostrare in un film non so cosa potrebbe esserlo. In mezzo c'è anche un omicidio, il che contribuisce a spaziare anche nel genere thriller. Ottimo cast di comprimari dove svetta un bellissimo Ethan Hawke accompagnato da un paraplegico Jude Law e una Uma Thurman all'apice della sua femminilità inusuale e conturbante. C'è tutto quello che servirebbe a una pellicola hollywoodiana, eppure la magia non ha funzionato (il budget era 36 milioni di dollari). Una sola nomination all'Oscar (per le scenografie) che non rende giustizia a un lavoro d'insieme bello e ben fatto a cui manca solo un pizzico di ritmo in più. E' un titolo adatto a una serata in cui si ha voglia di recuperare un titolo che si è recuperato la sua nicchia col tempo e che richiede una certa dose di concentrazione. In gruppo scatenerà non poche discussioni.
Parola chiave: Ciglio.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

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