Intro: La Fre voleva vederlo e, lo ammetto, anche io ero rimasto incuriosito dal poster e la presenza di Ellen Page che seguo sempre con interesse. Il fatto che un sito di streaming lo abbia proposto fra la sua sterminata lista di titoli in catalogo ha fatto il resto.
Film 1479: "Flatliners" (1999) di Niels Arden Oplev
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: robaccia malfatta. La sceneggiatura è ridicola, la recitazione dilettantesca perlopiù, mancano pathos e la voglia di andare oltre l’unica idea che sta alla base di tutto il film (andare e tornare dall’aldilà per aumentare la propria capacità cerebrale);
oltre ad effetti speciali da film di serie B, spesso si riscontra anche la mancanza di linearità temporale, tanto che il passaggio da una scena all’altra a volte è straniante tanto è la mancanza di consequenzialità;
Nina Dobrev è un cane a recitare e anche se penso l’abbiano ingaggiata solo per la popolarità verso il mondo teen legata al suo nome, rimane comunque una scelta di casting ampiamente discutibile (e lo stesso dicasi per James Norton, totalmente incapace).
Cast: Ellen Page, Diego Luna, Nina Dobrev, James Norton, Kiersey Clemons, Kiefer Sutherland.
Box Office: $45.2 milioni
Vale o non vale: le scelte sono due: o lo si evita come la peste o lo si guarda consapevoli che è una grandissima cagata. Se scegliete per la seconda, è garantita qualche risata (nonostante i presupposti horror…).
Premi: /
Parola chiave: Passato.
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#HollywoodCiak
Bengi
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lunedì 26 marzo 2018
Film 1479 - Flatliners
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lunedì 30 gennaio 2017
Film 1290 - Rogue One
Finalmente! Finalmente! Finalmente!
Film 1290: "Rogue One" (2016) di Gareth Edwards
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Questa non è una recensione facile da fare. Ho atteso impaziente di vedere questo film, ne avevo una voglia matta e sono arrivato al cinema carico di speranze. Adoro "Star Wars" e mi piace come si stia rinnovando e rivedendo il franchise, rilanciandone le sorti e certamente anche per questo motivo ho dato per scontato che avrei sicuramente amato "Rogue One". Non è andata esattamente così.
La verità è che durante il primo tempo ho fatto fatica a stare sveglio. Anzi, credo di aver ceduto, per qualche istante. Perché l'inizio di questa storia ha due difetti: è lentissimo ed è preso troppo alla lontana. Forse una trama leggermente sforbiciata (in 2h e 13 minuti qualcosina si trovava) avrebbe aiutato ad ingranare da subito e anche se è ovviamente apprezzabile che si sia deciso di contestualizzare bene la storia, rivelandone scenari principali e non, mi è parso tutto un tantino esagerato, anche perché ci si concentra molto sulla parte antagonista (che francamente non è così interessante). Inoltre ho trovato i personaggi principali - robot compreso - inizialmente antipatici ad esclusione di Saw Gerrera (Forest Whitaker) che, invece, lo è sempre.
Il secondo tempo è quello che mi ha salvato la situazione. Avvilito dalle prime impressioni negative, ho trovato nello svilupparsi della storia motivo di conforto. Grazie ad una seconda parte che si perde meno in chiacchiere e passa ai fatti, "Rogue One" riesce comunque a fare centro. La tanto decantata ribellione comincia e quando si prendono le armi in mano, non ce n'è per nessuno. Gli effetti speciali spettacolari rendono l'azione e la guerra particolarmente efficaci, incalzate da una colonna sonora d'effetto. Nel finale, la scena della battaglia è davvero ben riuscita e anche se manca un po' il dinamismo piacevole di J.J. Abrams, va detto che le scene sono efficaci e realistiche, tanto che mi hanno ricordato veri e propri sbarchi, oltre che in un certo qual modo la regia spielbergiana di "Salvate il soldato Ryan". Insomma, non mancano le emozioni forti. Le quali, tra l'altro, sono anche garantite da un paio di personaggi riprodotti interamente attraverso la computer grafica: Grand Moff Tarkin (Peter Cushing) e la Principessa Leila (Carrie Fisher). Il punto non è tanto che Cushing sia morto nel 1994 e la Fisher sia prematuramente venuta a mancare proprio il giorno in cui ho visto questo film, quanto che la loro ricostruzione attraverso gli effetti speciali è posticcia e si vede. Leila appare solo giovanissima in un cameo, ma Grand Moff Tarkin è un personaggio della storia a tutti gli effetti e la sua presenza a fianco degli altri attori stona e distrae non poco durante tutta la visione. Non so se questa fosse l'unica soluzione praticabile, sicuramente non ha mancato di far discutere.
Questa problematica a parte, il risultato finale si salva in corner, ma per quanto mi riguarda non è stata una visione soddisfacente. Certo, nel mio giudizio c'è anche la delusione di non aver trovato ciò che mi aspettavo, motivo per cui sono sicuro che una seconda visione saprà in parte ribaltare la mia prima impressione non esattamente entusiasta. Sta di fatto che, secondo me, questo spin-off sia assolutamente più debole di quell'intricata storia che è tutto il mondo di "Star Wars". Ho apprezzato l'onestà di un finale che non ha paura di mettere in pratica l'estremo sacrificio e questo, su tutto, mi ha fatto propendere per un'opinione complessivamente positiva dell'ennesimo prodotto del franchise di Lucas, anche se con le riserve di cui sopra. Poi sì, mi aspettavo molto di più e, forse per questo, ci sono rimasto male.
Ps. Candidato a 2 premi Oscar 2017: Migliori effetti speciali e missaggio sonoro.
Film 15 - Star wars: Episodio I - La minaccia fantasma
Film 23 - Star wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
Film 30 - Star wars: Episodio III - La vendetta dei sith
Film 37 - Guerre stellari: Episodio IV - Una nuova speranza
Film 41 - Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora
Film 50 - Star Wars: Episodio VI - Il ritorno dello Jedi
Film 1072 - Star Wars - Il risveglio della Forza 3D
Film 1080 - Star Wars - Il risveglio della Forza
Film 1469 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1595 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1816 - Star Wars: The Rise of Skywalker
Film 1290 - Rogue One
Film 1679 - Solo: A Star Wars Story
Cast: Felicity Jones, Diego Luna, Ben Mendelsohn, Donnie Yen, Mads Mikkelsen, Alan Tudyk, Jiang Wen, Forest Whitaker, James Earl Jones.
Box Office: $1.030 miliardi
Consigli: C'è tutto il mondo di "Star Wars", ma non si vede. o meglio sì, la saga è sempre ben presente per tutto il film, ma "Rogue One" mette ben in chiaro che, diversamente dall'ultimo episodio 7, qui le vicende e i personaggi sono altri. Da un lato sarebbe meglio così, non fosse che il risultato finale traballa fra un primo tempo letargico e un secondo adrenalinico e spettacolare, per una sommatoria che non è necessariamente una sufficienza su tutti i fronti. Colonna sonora di Giacchino in linea con quelle di Williams, pur mantenendo l'identità del suo creatore, effetti speciali galattici e una protagonista un po' antipatica, ma ben impersonata dalla brava Felicity Jones, qui affiancata da un cast multietnico come solo l'eterogeneo mondo di Lucas poteva partorire. Insomma, sulla carta è sempre la solita solfa, ma il risultato differisce di non poco. Piacerà a moltissimi, ne sono certo, ma io non ho vissuto la magia.
Parola chiave: Stellina.
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Bengi
Film 1290: "Rogue One" (2016) di Gareth Edwards
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Questa non è una recensione facile da fare. Ho atteso impaziente di vedere questo film, ne avevo una voglia matta e sono arrivato al cinema carico di speranze. Adoro "Star Wars" e mi piace come si stia rinnovando e rivedendo il franchise, rilanciandone le sorti e certamente anche per questo motivo ho dato per scontato che avrei sicuramente amato "Rogue One". Non è andata esattamente così.
La verità è che durante il primo tempo ho fatto fatica a stare sveglio. Anzi, credo di aver ceduto, per qualche istante. Perché l'inizio di questa storia ha due difetti: è lentissimo ed è preso troppo alla lontana. Forse una trama leggermente sforbiciata (in 2h e 13 minuti qualcosina si trovava) avrebbe aiutato ad ingranare da subito e anche se è ovviamente apprezzabile che si sia deciso di contestualizzare bene la storia, rivelandone scenari principali e non, mi è parso tutto un tantino esagerato, anche perché ci si concentra molto sulla parte antagonista (che francamente non è così interessante). Inoltre ho trovato i personaggi principali - robot compreso - inizialmente antipatici ad esclusione di Saw Gerrera (Forest Whitaker) che, invece, lo è sempre.
Il secondo tempo è quello che mi ha salvato la situazione. Avvilito dalle prime impressioni negative, ho trovato nello svilupparsi della storia motivo di conforto. Grazie ad una seconda parte che si perde meno in chiacchiere e passa ai fatti, "Rogue One" riesce comunque a fare centro. La tanto decantata ribellione comincia e quando si prendono le armi in mano, non ce n'è per nessuno. Gli effetti speciali spettacolari rendono l'azione e la guerra particolarmente efficaci, incalzate da una colonna sonora d'effetto. Nel finale, la scena della battaglia è davvero ben riuscita e anche se manca un po' il dinamismo piacevole di J.J. Abrams, va detto che le scene sono efficaci e realistiche, tanto che mi hanno ricordato veri e propri sbarchi, oltre che in un certo qual modo la regia spielbergiana di "Salvate il soldato Ryan". Insomma, non mancano le emozioni forti. Le quali, tra l'altro, sono anche garantite da un paio di personaggi riprodotti interamente attraverso la computer grafica: Grand Moff Tarkin (Peter Cushing) e la Principessa Leila (Carrie Fisher). Il punto non è tanto che Cushing sia morto nel 1994 e la Fisher sia prematuramente venuta a mancare proprio il giorno in cui ho visto questo film, quanto che la loro ricostruzione attraverso gli effetti speciali è posticcia e si vede. Leila appare solo giovanissima in un cameo, ma Grand Moff Tarkin è un personaggio della storia a tutti gli effetti e la sua presenza a fianco degli altri attori stona e distrae non poco durante tutta la visione. Non so se questa fosse l'unica soluzione praticabile, sicuramente non ha mancato di far discutere.
Questa problematica a parte, il risultato finale si salva in corner, ma per quanto mi riguarda non è stata una visione soddisfacente. Certo, nel mio giudizio c'è anche la delusione di non aver trovato ciò che mi aspettavo, motivo per cui sono sicuro che una seconda visione saprà in parte ribaltare la mia prima impressione non esattamente entusiasta. Sta di fatto che, secondo me, questo spin-off sia assolutamente più debole di quell'intricata storia che è tutto il mondo di "Star Wars". Ho apprezzato l'onestà di un finale che non ha paura di mettere in pratica l'estremo sacrificio e questo, su tutto, mi ha fatto propendere per un'opinione complessivamente positiva dell'ennesimo prodotto del franchise di Lucas, anche se con le riserve di cui sopra. Poi sì, mi aspettavo molto di più e, forse per questo, ci sono rimasto male.
Ps. Candidato a 2 premi Oscar 2017: Migliori effetti speciali e missaggio sonoro.
Film 15 - Star wars: Episodio I - La minaccia fantasma
Film 23 - Star wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
Film 30 - Star wars: Episodio III - La vendetta dei sith
Film 37 - Guerre stellari: Episodio IV - Una nuova speranza
Film 41 - Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora
Film 50 - Star Wars: Episodio VI - Il ritorno dello Jedi
Film 1072 - Star Wars - Il risveglio della Forza 3D
Film 1080 - Star Wars - Il risveglio della Forza
Film 1469 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1595 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1816 - Star Wars: The Rise of Skywalker
Film 1290 - Rogue One
Film 1679 - Solo: A Star Wars Story
Cast: Felicity Jones, Diego Luna, Ben Mendelsohn, Donnie Yen, Mads Mikkelsen, Alan Tudyk, Jiang Wen, Forest Whitaker, James Earl Jones.
Box Office: $1.030 miliardi
Consigli: C'è tutto il mondo di "Star Wars", ma non si vede. o meglio sì, la saga è sempre ben presente per tutto il film, ma "Rogue One" mette ben in chiaro che, diversamente dall'ultimo episodio 7, qui le vicende e i personaggi sono altri. Da un lato sarebbe meglio così, non fosse che il risultato finale traballa fra un primo tempo letargico e un secondo adrenalinico e spettacolare, per una sommatoria che non è necessariamente una sufficienza su tutti i fronti. Colonna sonora di Giacchino in linea con quelle di Williams, pur mantenendo l'identità del suo creatore, effetti speciali galattici e una protagonista un po' antipatica, ma ben impersonata dalla brava Felicity Jones, qui affiancata da un cast multietnico come solo l'eterogeneo mondo di Lucas poteva partorire. Insomma, sulla carta è sempre la solita solfa, ma il risultato differisce di non poco. Piacerà a moltissimi, ne sono certo, ma io non ho vissuto la magia.
Parola chiave: Stellina.
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lunedì 8 settembre 2014
Film 770 - Elysium
Una pellicola che volevo recuperare da qualche tempo.
Film 770: "Elysium" (2013) di Neill Blomkamp
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Visto lo scarso successo commerciale e le voci che mi erano giunte, non ero esattamente sicuro mi sarebbe piaciuto questo "Elysium". Tutto sommato, invece, me lo sono goduto.
Dico 'tutto sommato' perché non parliamo di un prodotto innovativo o di un capolavoro cinematografico, ma nemmeno lo sconclusionato blockbuster tutto effetti speciali e nient'altro che mi aspettavo. Forse il vero problema di questa pellicola è che risulta semplicemente come l'ennesia del suo genere - quello distopico di fantascienza ultimamente tanto caro a Tom Cruise - e soffre, come hanno sofferto altri prodotti simili prima di lui ("Oblivion", "Edge of Tomorrow - Senza domani"), di quello che si potrebbe definire un calo di popolarità.
La storia è sempre la stessa, cambiano solo i motivi per cui l'elemento pacificamente integrato nel suo 'sistema' diventi eroe solitario capace di vincere il sistema che soggioca lui e il popolo, causandone la liberazione in ultima battuta. Poco male, allora, se si sceglie che il gioco valga la candela. Per quanto riguarda "Elysium", rendono assolutamente accettabile la visione i bellissimi effetti speciali e la presenza di una cattivissima Jodie Foster, per troppo tempo lontana dal grande schermo.
Il risultato finale, comunque, richiama vagamente anche la pellicola d'esordio cinematografico del regista Neill Blomkamp "District 9": non solo per la presenza dell'attore Sharlto Copley in entrambi i film, ma soprattutto per l'evoluzione ibrida dei suoi protagonisti, che in entrambe le storie fondono il loro DNA con organismi estranei - lì alieni, qui componenti robotiche - e si muovono per un tempo del racconto che è scandito tachicardicamente da un conto alla rovescia per la vita.
In ogni caso, questione di gusti, ho assolutamente preferito questo film al precedente - e clamorosamente di successo - "District 9" che, all'epoca, mi era parso privo di particolari motivi di rilievo che giustificassero le 4 nomination all'Oscar tra cui Miglior film (bah!).
In conclusione, per tornare ad "Elysium", un film di fantascienza con un minimo di morale (equità sociale) ed un largo uso di effetti speciali, con un Matt Damon protagonista che è pompato da far paura (43 anni wow) e una realizzazione che è degna del miglior blockbuster. Migliore, per esempio, di quel "World War Z" che ha incassato 254 milioni di dollari in più, ma che non ha nulla di più di questo film (se escludiamo, chiaramente, al voce Brad Pitt). Insomma, considerato cosa riesce ad ottenere successo al cinema al giorno d'oggi, si sarebbe potuto ipotizzare un risultato ben migliore per questa pellicola al box-office (dove pure ha esordito alla #1), che però non si è verificato. Né male né bene: il film è carino, ma nulla di più.
Box Office: $286,140,700
Consigli: Per una serata nello spazio o che ipotizzi un futuro dove ricchi e poveri siano tanto separati da vivere su pianeti differenti, questo è il film giusto. Anche per gli appassionati di effetti speciali o, inevitabilmente, per i fan di Damon o Foster. Per gli altri "Elysium" può rappresentare una buona distrazione serale capace di intrattenere dignitosamente senza stancare o annoiare. Non molto di più, però.
Parola chiave: Radiazioni.
Trailer
Bengi
Film 770: "Elysium" (2013) di Neill Blomkamp
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Visto lo scarso successo commerciale e le voci che mi erano giunte, non ero esattamente sicuro mi sarebbe piaciuto questo "Elysium". Tutto sommato, invece, me lo sono goduto.
Dico 'tutto sommato' perché non parliamo di un prodotto innovativo o di un capolavoro cinematografico, ma nemmeno lo sconclusionato blockbuster tutto effetti speciali e nient'altro che mi aspettavo. Forse il vero problema di questa pellicola è che risulta semplicemente come l'ennesia del suo genere - quello distopico di fantascienza ultimamente tanto caro a Tom Cruise - e soffre, come hanno sofferto altri prodotti simili prima di lui ("Oblivion", "Edge of Tomorrow - Senza domani"), di quello che si potrebbe definire un calo di popolarità.
La storia è sempre la stessa, cambiano solo i motivi per cui l'elemento pacificamente integrato nel suo 'sistema' diventi eroe solitario capace di vincere il sistema che soggioca lui e il popolo, causandone la liberazione in ultima battuta. Poco male, allora, se si sceglie che il gioco valga la candela. Per quanto riguarda "Elysium", rendono assolutamente accettabile la visione i bellissimi effetti speciali e la presenza di una cattivissima Jodie Foster, per troppo tempo lontana dal grande schermo.
Il risultato finale, comunque, richiama vagamente anche la pellicola d'esordio cinematografico del regista Neill Blomkamp "District 9": non solo per la presenza dell'attore Sharlto Copley in entrambi i film, ma soprattutto per l'evoluzione ibrida dei suoi protagonisti, che in entrambe le storie fondono il loro DNA con organismi estranei - lì alieni, qui componenti robotiche - e si muovono per un tempo del racconto che è scandito tachicardicamente da un conto alla rovescia per la vita.
In ogni caso, questione di gusti, ho assolutamente preferito questo film al precedente - e clamorosamente di successo - "District 9" che, all'epoca, mi era parso privo di particolari motivi di rilievo che giustificassero le 4 nomination all'Oscar tra cui Miglior film (bah!).
In conclusione, per tornare ad "Elysium", un film di fantascienza con un minimo di morale (equità sociale) ed un largo uso di effetti speciali, con un Matt Damon protagonista che è pompato da far paura (43 anni wow) e una realizzazione che è degna del miglior blockbuster. Migliore, per esempio, di quel "World War Z" che ha incassato 254 milioni di dollari in più, ma che non ha nulla di più di questo film (se escludiamo, chiaramente, al voce Brad Pitt). Insomma, considerato cosa riesce ad ottenere successo al cinema al giorno d'oggi, si sarebbe potuto ipotizzare un risultato ben migliore per questa pellicola al box-office (dove pure ha esordito alla #1), che però non si è verificato. Né male né bene: il film è carino, ma nulla di più.
Box Office: $286,140,700
Consigli: Per una serata nello spazio o che ipotizzi un futuro dove ricchi e poveri siano tanto separati da vivere su pianeti differenti, questo è il film giusto. Anche per gli appassionati di effetti speciali o, inevitabilmente, per i fan di Damon o Foster. Per gli altri "Elysium" può rappresentare una buona distrazione serale capace di intrattenere dignitosamente senza stancare o annoiare. Non molto di più, però.
Parola chiave: Radiazioni.
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lunedì 3 settembre 2012
Film 445 - Contraband
Una pellicola che mi aveva incuriosito specialmente per il cast.
Film 445: "Contraband" (2012) di Baltasar Kormákur
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non sono un gran fan del genere 'regolazione dei conti', però ho una certa predilezione per Kate Beckinsale dai tempi di "Underworld" e "Pearl Harbor" e la compagnia di Mark Wahlberg non poteva che aumentare la tentazione di vedere questo film. Che, alla fine, non è male. E' tratto da "Reykjavík Rotterdam" che ha come protagonista proprio il regista di questa pellicola, quindi si può dire che si potesse sperare in buone possibilità di riuscita.
C'è una giustissima dose di tensione e adrenalina, oltre che drammi familiari, ricatti e... botte, inevitabilmente! Tutti elementi che fanno parte ci un copione collaudato e che non potevano mancare, chiaramente, anche qui.
Per essere una pellicola d'azione, devo dire che la trama è piuttosto ricca di 'avventure' da raccontare, con anche qualche colpo di scena efficace - ma prevedibile - ad aumentare l'interesse per la storia di Chris Farraday e famiglia.
Unica perplessità riguarda il punto finale con il trucchetto del sale. Mi sembra un po' troppo semplice e sbrigativo che i ragazzi si appostino con la barca ad aspettare proprio nel punto esatto in cui la merce (non voglio essere troppo specifico per non rovinare momenti del film) riemergerà a galla e proprio nel momento esatto in cui lo fa... Poi per carità, capisco che è giusto un particolare.
Per il resto, tutto sommato ho gradito il prodotto in sé, puro intrattenimento, ma azzeccato per la scelta di Wahlberg che è sempre di più capace di calarsi in questi personaggi molto machi che non devono chiedere mai. Se piace il genere, lui è certamente uno dei più validi (ed espressivi...).
Mi domando sempre più, però, se Hollywood non cominci a soffrire di una certa stanchezza (o pigrizia?), perchè a forza di recuperare e rivisitare altri prodotti - la pellicola originale islandese è del 2008 -, si finisce per rimanere fuori allenamento... Il box office comunque ha premiato: $96,262,212.
Consigli: Anche se non capisco bene perchè Ben Foster faccia sempre il cattivo, devo dire che questa pellicola è piacevole e di buon intrattenimento, perfetta per una seratina divano e relax.
Parola chiave: Pollock.
Trailer
BB
Film 445: "Contraband" (2012) di Baltasar Kormákur
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non sono un gran fan del genere 'regolazione dei conti', però ho una certa predilezione per Kate Beckinsale dai tempi di "Underworld" e "Pearl Harbor" e la compagnia di Mark Wahlberg non poteva che aumentare la tentazione di vedere questo film. Che, alla fine, non è male. E' tratto da "Reykjavík Rotterdam" che ha come protagonista proprio il regista di questa pellicola, quindi si può dire che si potesse sperare in buone possibilità di riuscita.
C'è una giustissima dose di tensione e adrenalina, oltre che drammi familiari, ricatti e... botte, inevitabilmente! Tutti elementi che fanno parte ci un copione collaudato e che non potevano mancare, chiaramente, anche qui.
Per essere una pellicola d'azione, devo dire che la trama è piuttosto ricca di 'avventure' da raccontare, con anche qualche colpo di scena efficace - ma prevedibile - ad aumentare l'interesse per la storia di Chris Farraday e famiglia.
Unica perplessità riguarda il punto finale con il trucchetto del sale. Mi sembra un po' troppo semplice e sbrigativo che i ragazzi si appostino con la barca ad aspettare proprio nel punto esatto in cui la merce (non voglio essere troppo specifico per non rovinare momenti del film) riemergerà a galla e proprio nel momento esatto in cui lo fa... Poi per carità, capisco che è giusto un particolare.
Per il resto, tutto sommato ho gradito il prodotto in sé, puro intrattenimento, ma azzeccato per la scelta di Wahlberg che è sempre di più capace di calarsi in questi personaggi molto machi che non devono chiedere mai. Se piace il genere, lui è certamente uno dei più validi (ed espressivi...).
Mi domando sempre più, però, se Hollywood non cominci a soffrire di una certa stanchezza (o pigrizia?), perchè a forza di recuperare e rivisitare altri prodotti - la pellicola originale islandese è del 2008 -, si finisce per rimanere fuori allenamento... Il box office comunque ha premiato: $96,262,212.
Consigli: Anche se non capisco bene perchè Ben Foster faccia sempre il cattivo, devo dire che questa pellicola è piacevole e di buon intrattenimento, perfetta per una seratina divano e relax.
Parola chiave: Pollock.
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