giovedì 27 giugno 2013

Film 561 - St. Elmo's Fire

Era già da un po' che mi incuriosiva vedere questo film. Ho colto l'occasione l'altra sera, alla fine di un weekend divertente e ricco di avvenimenti inconsueti.

Film 561: "St. Elmo's Fire" (1985) di Joel Schumacher
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Ed è stato come tornare a casa.
Strana la sensazione che mi ha accolto all'inizio di questa pellicola, ennesimo prodotto anni '80 figlio e/o fratello di una miriade di altri a cui mi sto sempre più piacevolmente appassionando. Dopo aver visto altri prodotti simili come "Sixteen candles - un compleanno da ricordare" o "L'ammiratore segreto", e ancora "Bella in rosa" e "Breakfast Club" (quest'ultimo vero simbolo della cinematografia teen e un po' ribelle del periodo, con cui tra l'altro "St. Elmo's Fire" condivide un terzo del cast), mi sono accorto che il legame tra questo film e i precedenti è veramente molto forte, come se ognuno avesse una propria identità, ma inevitabilmente finisse per essere connesso agli altri.
La pellicola di Joel Schumacher è come se avesse ricevuto il testimone dal "Breakfast Club", come se i ragazzi avessero scontato la punizione e fossero finalmente usciti da scuola per cominciare le loro vite: con la presenza in entrambi i film di Emilio Estevez, Judd Nelson e Ally Sheedy la cosa sembra spesso, involontariamente(?), verificarsi. Eppure dove prima c'era Molly Ringwald, qui invece la bella di turno è una giovanissima Demi Moore dalla voce che più roca non si può, sensuale e magnetica dall'inizio alla fine, quando dovrà dimostrarsi, tra l'altro, la più fragile del gruppo. Completano il quadro Andrew McCarthy (proprio da "Bella in rosa"), Mare Winningham (poi vista in "Grey's Anatomy" nei panni della matrigna di Meredith) e quel Rob Lowe che finirà per recitare in tantissime produzioni televisive USA (le più famose "The West Wing", "Brothers & Sisters" e ora " Parks and Recreation"). L'effetto amicizia-di-gruppo è inevitabilmente lo stesso e finisce per riportare a quella bella sensazione che già il 'Club' mi aveva regalato.
Inutile, quindi, dire che anche questa storia mi sia piaciuta, nonostante alcuni limiti di approfondimento di trama e personaggi e alcuni aspetti sinceramente evitabili (l'infatuamento d'amore di Estevez per Andie MacDowell è sinceramente la storia più inutile).
Nonostante la storia qui sia meno originale e interessante, l'atmosfera era proprio quella che stavo cercando e, nella mia ottica, il film ha risposto bene alla mia richiesta di anni '80, drammi post adolescenza e romanticherie che, al giorno d'oggi, appartengono quasi più ai bambini che agli adulti. Negli anni '00 la timida e sfigata Wendy sarebbe stata letteralmente forzata al cambiamento in 'puttanone' dalle sue amiche più cool, invece di rispettare il suo essere ciò e chi vuole; Jules sarebbe certamente finita morta in qualche vicolo dopo essersi fatta di qualunque cosa e Kirby invece di seguire l'amata in montagna solo per riuscire a rubarle un bacio, forse si sarebbe depresso ed autocommiserato fino alla fine della storia. Ogni tanto, insomma, non fa male qualche storia all'acqua di rose.
In quest'ottica - semplificata - la caratterizzazione dei personaggi è molto spiccata, ma solo in superficie. Ognuno dei 7 ha caratteristiche decisamente evidenti (ragazzo in carriera, bella che ha bisogno di veri amici dopo che si è circondata di uomini che non la amano, sfigatina casa e chiesa che si emancipa dalla famiglia, alternativo intelligente e segretamente innamorato dell'amica, quest'ultima di classe, intelligente e con una carriera pronta a prendere il volo... ecc), ma non si approfondisce nessuno oltre il cliché che incarna. Le situazioni teen drama sono particolarmente incentrate sull'amore e le dinamiche di un gruppo che parte affiatato e sicuro, si sfalda e finirà (qui troppo semplificatamente, però) per riassemblarsi per ripartire con nuovi e più maturi presupposti.
Come al solito, a seconda dell'aspettativa che si ha, il risultato finale ne sarà potenzialmente influenzato. Di fatto io ho trovato ciò che cercavo e ho gradito "St. Elmo's Fire" come avevo gradito gli altri simili esperimenti filmici. Non è un capolavoro, mi pare ovvio, ma nel complesso funzione ed intrattiene.
Consigli: Anche in lingua originale è molto semplice da capire (io l'ho visto senza sottotitoli). Carino, fresco e senza pretese. Ottimo per una serata tranquilla alla riscoperta di un genere adesso decisamente cambiato che, ai nostalgici, finirà inevitabilmente per piacere.
Parola chiave: Amicizia.

Trailer

Bengi

1 commento:

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