Fagocitando film prima della Sicilia: episodio 3 - Recupero di vecchi titoli.
Film 987: "The Sentinel" (2006) di Clark Johnson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Credo sia l'ultima grande, grandissima prova d'attrice di Eva Longoria, motivo per il quale non potevo esimermi dal rivedere questo film che, ormai una decina d'anni fa, avevo visto addirittura al cinema. Il fascino della storia mi ha nuovamente rapito (bugia) e Michael Douglas è proprio simpatico (bugia bugia), il tutto per un risultato finale eccellente (vabbé, la smetto).
Tornando seri, "The Sentinel" è un film abbastanza innocuo e insipido, interessante forse più per il suo cast che per la storia in sé, di un patriottismo americano a livelli inimmaginabili. All'interno del Secret Service che protegge il Presidente USA e la First Lady (Kim Basinger) c'è una talpa - e tutti credono che sia Douglas, quel simpaticone - e ovviamente chi è incaricato di effettuare le indagini (Kiefer Sutherland) non ha capito una mazza su chi sia il colpevole. Poco male, ci penserà Douglas a rimettere tutto a posto, risolvendo non solo il qui pro quo che lo vuole colpevole di tradimento, ma anche riuscendo a non farsi beccare mentre si slinguazza la First Lady praticamente davanti ogni finestra...
Insomma, si capisce che questa pellicola non fa parte di quelle belle storie di spie che fanno il doppiogioco, con tentati attentati al Presidente e in mezzo un po' di piccante erotismo alla James Bond, ma che siamo di fronte ad un thriller che ha qualche momento più ispirato e niente di più. Del resto, se è Eva Longoria quella che con la pistola in mano risulta più credibile, è già chiaro di cosa stiamo parlando...
Box Office: $78,084,827
Consigli: Tratto dall'omonimo romanzo dell'ex agente del Secret Service Gerald Petievich, questo film è un thriller accettabile, senza troppe pretese. Va bene per un serata a base di intrighi, segreti inconfessabili e un po' di sparatoria dopo una lunga caccia all'uomo, ma che alla fine della visione non lascia impressionati.
Parola chiave: Macchina della verità.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
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domenica 6 settembre 2015
Film 987 - The Sentinel
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martedì 17 giugno 2014
Film 729 - In a world - Ascolta la mia voce
Incuriosito da questa pellicola indipendente e dalla sua regista...
Film 729: "In a world - Ascolta la mia voce" (2013) di Lake Bell
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Avevo letto critiche piuttosto entusiaste a proposito di questo piccolo film indipendente e mi sono incuriosito. Sinceramente non l'ho trovato così maledettamente brillante ed innovativo come sembravano spacciarlo, però non posso dire di non essere rimasto sorpreso nello scoprire che Miss Lake "monoespressività" Bell fosse stata in grado di scrivere, dirigere e recitare la sua pellicola d'esordio. Ammetto che la seguo ormai da tempo immemore, da quando, per la precisione, l'interessante (ma a troppo basso budget) telefilm "Surface" nel 2005 mi ha fatto conoscere le sue innate doti di attrice dall'unica espressione. Non che sia rimasto folgorato, ma l'ho incontrata spesso nel tempo ("Boston Legal", "Notte brava a Las Vegas", "È complicato", "Amici, amanti e...") e mi sono incuriosito nello scoprire che le è stata affidata la parte di protagonista femminile del recentissimo flop Disney "Million Dollar Arm". Non potevo, quindi, lasciarmi sfuggire questo esordio così apprezzato, tanto che ha portato la Bell a vincere il premio per la Miglior sceneggiatura al Sundance Film Festival del 2013.
Ripeto: non è stato amore a prima vista; eppure non posso dire di non essere rimasto piacevolmente colpito da ciò che l'attrice (e doppiatrice, naturalmente) è riuscita a mettere in campo. Un buon cast (perfido una dimenticatissima Eva Longoria), una buona storia e uno spunto di partenza interessantissimo, specialmente per un Paese come l'Italia: il mondo dei doppiatori.
Tra stereotipi, misoginia, pugnalate alle spalle e faide familiari, il risultato finale di questo "In a World..." è certamente curioso, bilanciato tra una sceneggiatura matura e un budget che fa quello che può. Il merito che va certamente conferito alla Bell è quello di essere riuscita a far combaciare mezzi e intenti, producendo un'opera d'esordio onesta e in linea con i messaggi che veicola. Ho apprezzato molto la figura della matrigna e, più in generale, la buona caratterizzazione dei personaggi, piuttosto approfondita, nonostante un'inevitabile stereotipazione. Comunque il risultato finale è carino e, sicuramente, piacevolmente inaspettato.
Box Office: $2,963,271
Consigli: Il mondo dei doppiatori (americani) al microscopio, tra luoghi comuni e barriere da abbattere. Buon cast, tra cui anche qualche nome importante (Geena Davis, Eva Longoria, Nick Offerman) e sceneggiatura che tiene, con finale agrodolce che da un tono più realistico alla vicenda (o, se volete, happy ending). Funziona bene e parla di una realtà per nulla conosciuta. Interesssante.
Parola chiave: Golden Trailer Awards.
Trailer
Bengi
Film 729: "In a world - Ascolta la mia voce" (2013) di Lake Bell
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Avevo letto critiche piuttosto entusiaste a proposito di questo piccolo film indipendente e mi sono incuriosito. Sinceramente non l'ho trovato così maledettamente brillante ed innovativo come sembravano spacciarlo, però non posso dire di non essere rimasto sorpreso nello scoprire che Miss Lake "monoespressività" Bell fosse stata in grado di scrivere, dirigere e recitare la sua pellicola d'esordio. Ammetto che la seguo ormai da tempo immemore, da quando, per la precisione, l'interessante (ma a troppo basso budget) telefilm "Surface" nel 2005 mi ha fatto conoscere le sue innate doti di attrice dall'unica espressione. Non che sia rimasto folgorato, ma l'ho incontrata spesso nel tempo ("Boston Legal", "Notte brava a Las Vegas", "È complicato", "Amici, amanti e...") e mi sono incuriosito nello scoprire che le è stata affidata la parte di protagonista femminile del recentissimo flop Disney "Million Dollar Arm". Non potevo, quindi, lasciarmi sfuggire questo esordio così apprezzato, tanto che ha portato la Bell a vincere il premio per la Miglior sceneggiatura al Sundance Film Festival del 2013.
Ripeto: non è stato amore a prima vista; eppure non posso dire di non essere rimasto piacevolmente colpito da ciò che l'attrice (e doppiatrice, naturalmente) è riuscita a mettere in campo. Un buon cast (perfido una dimenticatissima Eva Longoria), una buona storia e uno spunto di partenza interessantissimo, specialmente per un Paese come l'Italia: il mondo dei doppiatori.
Tra stereotipi, misoginia, pugnalate alle spalle e faide familiari, il risultato finale di questo "In a World..." è certamente curioso, bilanciato tra una sceneggiatura matura e un budget che fa quello che può. Il merito che va certamente conferito alla Bell è quello di essere riuscita a far combaciare mezzi e intenti, producendo un'opera d'esordio onesta e in linea con i messaggi che veicola. Ho apprezzato molto la figura della matrigna e, più in generale, la buona caratterizzazione dei personaggi, piuttosto approfondita, nonostante un'inevitabile stereotipazione. Comunque il risultato finale è carino e, sicuramente, piacevolmente inaspettato.
Box Office: $2,963,271
Consigli: Il mondo dei doppiatori (americani) al microscopio, tra luoghi comuni e barriere da abbattere. Buon cast, tra cui anche qualche nome importante (Geena Davis, Eva Longoria, Nick Offerman) e sceneggiatura che tiene, con finale agrodolce che da un tono più realistico alla vicenda (o, se volete, happy ending). Funziona bene e parla di una realtà per nulla conosciuta. Interesssante.
Parola chiave: Golden Trailer Awards.
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