martedì 17 giugno 2014

Film 729 - In a world - Ascolta la mia voce

Incuriosito da questa pellicola indipendente e dalla sua regista...

Film 729: "In a world - Ascolta la mia voce" (2013) di Lake Bell
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Avevo letto critiche piuttosto entusiaste a proposito di questo piccolo film indipendente e mi sono incuriosito. Sinceramente non l'ho trovato così maledettamente brillante ed innovativo come sembravano spacciarlo, però non posso dire di non essere rimasto sorpreso nello scoprire che Miss Lake "monoespressività" Bell fosse stata in grado di scrivere, dirigere e recitare la sua pellicola d'esordio. Ammetto che la seguo ormai da tempo immemore, da quando, per la precisione, l'interessante (ma a troppo basso budget) telefilm "Surface" nel 2005 mi ha fatto conoscere le sue innate doti di attrice dall'unica espressione. Non che sia rimasto folgorato, ma l'ho incontrata spesso nel tempo ("Boston Legal", "Notte brava a Las Vegas", "È complicato", "Amici, amanti e...") e mi sono incuriosito nello scoprire che le è stata affidata la parte di protagonista femminile del recentissimo flop Disney "Million Dollar Arm". Non potevo, quindi, lasciarmi sfuggire questo esordio così apprezzato, tanto che ha portato la Bell a vincere il premio per la Miglior sceneggiatura al Sundance Film Festival del 2013.
Ripeto: non è stato amore a prima vista; eppure non posso dire di non essere rimasto piacevolmente colpito da ciò che l'attrice (e doppiatrice, naturalmente) è riuscita a mettere in campo. Un buon cast (perfido una dimenticatissima Eva Longoria), una buona storia e uno spunto di partenza interessantissimo, specialmente per un Paese come l'Italia: il mondo dei doppiatori.
Tra stereotipi, misoginia, pugnalate alle spalle e faide familiari, il risultato finale di questo "In a World..." è certamente curioso, bilanciato tra una sceneggiatura matura e un budget che fa quello che può. Il merito che va certamente conferito alla Bell è quello di essere riuscita a far combaciare mezzi e intenti, producendo un'opera d'esordio onesta e in linea con i messaggi che veicola. Ho apprezzato molto la figura della matrigna e, più in generale, la buona caratterizzazione dei personaggi, piuttosto approfondita, nonostante un'inevitabile stereotipazione. Comunque il risultato finale è carino e, sicuramente, piacevolmente inaspettato.
Box Office: $2,963,271
Consigli: Il mondo dei doppiatori (americani) al microscopio, tra luoghi comuni e barriere da abbattere. Buon cast, tra cui anche qualche nome importante (Geena Davis, Eva Longoria, Nick Offerman) e sceneggiatura che tiene, con finale agrodolce che da un tono più realistico alla vicenda (o, se volete, happy ending). Funziona bene e parla di una realtà per nulla conosciuta. Interesssante.
Parola chiave: Golden Trailer Awards.

Trailer

Bengi

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