lunedì 25 ottobre 2010

Film 156 - Inception

Il film più atteso dell'anno, anche da me. Un cast stellare, un regista diventato di culto grazie ad alcune scelte decisamente azzeccate. Una storia che più complicata non si può ed effetti speciali che definire da urlo è fargli un torto. Che dire se non... sensazionale!


Film 156: "Inception" (2010) di Christopher Nolan
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea Puffo
Pensieri: C’è stato un momento – precisamente il 1997 – in cui molti di noi hanno affrontato la noiosa lungaggine del Titanic solamente per godere della morte finale del tanto odiato Leonardo DiCaprio/Jack.
Quelli erano tempi in cui il giovanissimo attore compariva in ogni dove, sbucava peggio che il signor Pattinson oggi: televisione, giornali, giornaletti, qualche film (sbagliato) come La maschera di ferro o The Beach, biografie più o meno autorizzate, poster, cartoline e tanto, tanto, tanto altro ancora.
Saturi causa indigestione da sovraesposizione, abbiamo sperato che una cosa del genere non avremmo più dovuto subirla. Che DiCaprio finisse dimenticato e che, finalmente, potessimo gustarci un film al cinema senza una marea di adolescenti innamorate con gridolino facile alla vista del biondo beniamino.
Contro molti pronostici, invece, oggi DiCaprio è una superstar. Non più per minorenni dall’ormone sensibile. In 13 anni di cammino dal famoso (o famigerato?) naufragio, ha saputo consolidare ed accrescere la sua popolarità, collaborando con alcuni tra i migliori narratori cinematografici di oggi (Scorsese in primis) diventando sempre più garanzia di grandi guadagni al botteghino. Ultimo, in ordine di tempo (da noi è uscito il 24 settembre), è Inception che, ad oggi, può vantare $804,183,607 di incasso mondiale, il film che ha guadagnato di più nel 2010 dopo Toy story 3 – La grande fuga. Si è gridato già più volte al capolavoro, lodando non solo il DiCaprio protagonista, ma anche svariati altri elementi del film. Il più evidente, sicuramente, è il grande lavoro di effetti speciali che sta dietro una resa così ben riuscita. La storia intricatissima di Nolan (altro elemento a favore) necessita di un supporto visivo davvero complesso, capace di interagire con i suoi personaggi in maniera così sofisticata che, fossero stati impiegati effetti scadenti, il film avrebbe raccolto solo fischi.
Invece Christopher Nolan è abituato a spingersi al limite: già con The Prestige aveva portato la sua storia ai confini con il fantascientifico, incastrando elementi storici con elaborazione pseudo scientifiche che, sicuramente, ad un altro avrebbero finito per sfuggire di mano. Ma il nostro regista londinese non si fa mettere nel sacco così facilmente e, anche qui, si districa egregiamente tra sogni, lavori da svolgere, generazione di idee spontanee, inseguimenti, sparatorie e una storia d’amore che più struggente non si può. Sia chiaro a tutti, il film non è per niente semplice. Richiede mente libera e concentrazione. Ma lasciarsi trascinare in fondo, nella mente dei vari protagonisti, è davvero affascinante!
Il tutto supportato da una colonna sonora da urlo, veramente azzeccata, capace di accompagnare vicende, emozioni, sentimenti tanto bene quanto solo un capace compositore come Hans Zimmer può fare. Il mio cuore è stato decisamente conquistato dall’atmosfera decadente delle track “Dream Is Collapsing” e “528491″ (ricordate questo numero, è importante) o dal ritmo trascinante di “Mombassa”.
Insomma, una combinazione vincente di elementi che – come se il resto non fosse già abbastanza – gioca inoltre su un certo appeal commerciale regalato dal cast che prevede un susseguirsi di grandi nomi (e grandi premi) del cinema contemporaneo: si passa dal nostro amato/odiato DiCaprio, ai premi Oscar Marion Cotillard (La vie en rose) e Michael Caine (Hannah e le sue sorelle e Le regole della casa del sidro, ai candidati all’Oscar Ellen Page (Juno) e Ken Watanabe (L’ultimo samurai), agli istrionici Joseph Gordon-Levitt ((500) giorni insieme) e Cillian Murphy (La ragazza con l’orecchino di perla, Il cavaliere oscuro) al viso stra-conosciuto e ormai logoro di Pete Postlethwaite (Nel nome del padre).
Insomma, questo ‘innesto’ di Nolan, nella nostra mente, è sicuramente riuscito: Inception ha davvero qualcosa di nuovo da raccontare (James Cameron impara!) e, soprattutto, da far vedere! Ringraziando il cielo che, per una volta, ci è stato risparmiato il mal di testa del 3D. E, chissà, magari il 27 febbraio ci scappa pure qualche statuetta importante…
Film 156 - Inception
Film 339 - Inception
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Film 1512 - Inception
Consigli: Bellissimo! Non si può davvero perdere! Un capolavoro complesso e ben realizzato che va più volte visto per non perdere tutti i particolari della trama. Davvero sorprendente!
Parola chiave: (Ce ne sarebbero tantissime! Ne scelgo 3) Mal. Realtà. 528491.




Ric

8 commenti:

  1. Se resiste fino a giovedì quasi quasi lo vado a rivedere. Ho molte cose in sospeso da capire, soprattutto per un'interpretazione interessante dell'intero film che è giunta alle mie orecchie.
    E, ora come ora, non ho assolutamente idea a che cosa corrisponda quel numerino che hai evidenziato. Sarà il riprendere le lezioni che mi ha completamente debilitato il cervello, ma proprio non mi viene in mente...!!

    Cmq devo dire la verità: è un film che mi ha completamente spiazzato. Mi ha, come dire...aperto un mondo! In alcune cose mi ci sono pure ritrovata, altre mi hanno fatto riflettere. Ed è strano che un film odierno, se non taglia vene o in concorso a Venezia (:D), faccia riflettere. Per non parlare del fatto che 2 ore e mezza sono volate via in un semplice istante.

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  2. mi incuriosisci con questa storia della nuova interpretazione... poi mi saprai dire?

    comunque direi che fino a giovedì stai tranquilla, solitamente cambiano programmazione il venerdì :)

    e sono d'accordo con te. per una volta non serve doversi dilaniare l'anima con un film drammatico o con chissà che tematica disperata. azione, rallenty, genialità e bravi attori. può bastare anche questo, ogni tanto!

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  3. Il più è sapere qual è la tua di interpretazione del film e del finale! Magari la tua interpretazione "spontanea" è quella che mi è giunta alle orecchie e la mia interpretazione è per te una cosa completamente nuova...Eheh
    Ps. Alla fine il "popolo" ha deciso per maschi contro femmine, inception-seconda visione aspetterà.

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  4. Ad oggi penso che nel finale Leo decida alla fine di vedere in faccia i suoi figli perchè sceglie di vivere la vita col ricordo della moglie, piuttosto che tornare nel mondo reale. In poche parole fallisce e l'ipotetico risveglio dovuto dallo sbalzo del pulmino è solo un sogno nel sogno che giustifica Leo a tornare dalla sua famiglia.
    Io l'ho interpretata così :)

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  5. Bellissima recensione!!Complimenti! e bellissimo film!

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  6. La mia idea è stata che lui crede di essere finalmente tornato alla realtà perchè rimane a guardare la trottola fin tanto che vede che sta rallentando. Tuttavia questa continua a girare quindi significa che è ancora nel sogno.
    L'interpretazione interessante e che io stesso avevo suggerito ai miei amici mentre ne discutevamo è che in realtà sia tutto un sogno fin dall'inizio. Io mi ero limitata a buttare lì un "e come fai a dire che sia la realtà e che non sia un sogno anche quello?" quando un mio amico mi ha detto "la realtà è fin quando sono sull'aereo, dopodichè è tutto sogno". Infatti questa interpretazione dice che sia tutto un sogno fin dall'inizio e che l'immagine della moglie che lo spinge a suicidarsi sia proprio un tentativo della stessa, ben ancorata alla realtà, affinchè LUI si uccida nel sogno per tornare a vivere nella realtà. Tutto questo sarebbe anche supportato dal fatto che la trottolina non è il suo totem bensì quello della moglie per cui il fatto che continui o meno a girare perde senso.

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  7. Mica per nulla è diventato di fatto uno dei miei film preferiti <3

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