domenica 6 settembre 2020

Film 1915 - Hereditary

Intro: Lo avevo cominciato l'anno scorso ad Auckland, ma causa sonno lo avevo abbandonato. Da allora ho pensato varie volte di recuperarlo, senza mai trovare la determinazione vera per farlo. Ci voleva Andrea.
Film 1915: "Hereditary" (2018) di Ari Aster
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Andrea
In sintesi: nel tempo, in tantissimi mi hanno parlato bene di questa pellicola, per cui inutile dire che le aspettative fossero piuttosto elevate. A conti fatti mi aspettavo qualcosa di più eclatante nel suo insieme, anche se riflettendo poi con più calma sulla trama, mi sono accorto che in effetti la grande forza della storia di Ari Aster stia negli strati che la compongono.
"Hereditary" comincia in un modo, prosegue in un altro e, una volta terminato, si rivela essere qualcosa ancora di diverso, il che per un prodotto cinematografico - specialmente horror - pare essere un piccolo miracolo. Il punto della questione, però, sta nello stare molto attenti a tutti i dettagli forniti: perdetevene uno e faticherete a mettere insieme i pezzi.
Molti di questi elementi sta nei dialoghi più che nelle immagini, per cui nonostante una certa dose di sano spavento intrattenitivo, sono i dialoghi a farla da padrone, cucendo una trama che vive di esperienze passate, ricordi e traumi raccontati dalla sempre perfetta Toni Collette, anche qui in grado di regalare una magnifica interpretazione. Accanto a lei colpisce particolarmente la presenza di Milly Shapiro, magneticamente inquietante nel ruolo della figlia.
Nell'insieme "Hereditary" è un film che non ti aspetti e si avvicina molto ai canoni di quel "Midsommar" che ha scosso le poltrone estive della scorsa stagione, più che altro sul piano delle tematiche e del ritratto disturbato del gruppo (che diventa setta) che da un punto di vista estetico. In generale questo film non mi è dispiaciuto, anche se non ricade prettamente in quella categoria horror che preferisco di più quando sono alla ricerca di una serata più spaventosa che psicologicamente inquietante. Comunque un titolo interessante e molto, molto ben girato.
Cast: Toni Collette, Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann Dowd, Gabriel Byrne.
Box Office: $80.2 milioni
Vale o non vale: Una prodotto horror interessante e disturbante, con non poche scene forti a lasciare lo spettatore di sasso. Nel complesso, però, meno prodotto aderente al genere di appartenenza e più interessato alle sfumature psicologiche. Da vedere.
Premi: Candidato agli MTV Movie + TV Award nella categoria Most Frightened Performance (Alex Wolff).
Parola chiave: Lutto.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

1 commento:

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