martedì 14 febbraio 2017

Film 1305 - Io, Daniel Blake

Come ho già detto, tra i vari vantaggi di lavorare per/in un cinema, oltre a quello di conoscere persone interessanti, c'è quello di poter vedere le pellicole in proiezione...

Film 1305: "Io, Daniel Blake" (2016) di Ken Loach
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Gli unici film di Ken Loach che avevo visto nella mia vita ("Un bacio appassionato" e "Il vento che accarezza l'erba") francamente non mi avevano sconvolto e la fama da regista impegnato che segue ed alleggia sul famoso artista mi frenavano leggermente. In realtà già alla fine del primo tempo ero stato ampiamente conquistato da Daniel Blake e la sua dolce e triste storia.
"I, Daniel Blake" è un gran film che non ha bisogno di scelte pietose per arrivare al cuore del pubblico. La trama è straziante e i pugni nello stomaco arrivano piano, ma tutti ben assestati, eppure la lensazione alla fine della visione è quella di aver assistito a qualcosa di quasi magico.
L'umanità alla base del personaggio protagonista (interpretato da Dave Johns) colpisce e lascia non pochi spunti su cui riflettere e il bel rapporto che nasce tra Daniel, Katie (Hayley Squires) e la sua famiglia è quel racconto di cui ogni tanto abbiamo bisogno per rivedere del buono, una speranza negli altri, un aiuto se necessario che arrivi grauito e fatto in nome della semplice gentilezza e disponibilità. In un mondo fatto di ostacoli, burocrazia ed un cieco automatismo in cui è facile sentirsi presto lasciati fuori - soprattutto quando si è poveri -, la necessità di sopravvivvere spinge ognuno verso scelte differenti e anche il semplice conforto di un nuovo amico può rappresentare quell'elemento di differenza capace di cambiare tutto.
Qui Daniel Blake non è solo una persona, ma è un messaggio, a volte disarmante e sconcertante, a volte umanamente potente. Fossimo in America si potrebbe anche ribattezzare "The People vs. Daniel Blake", un cittadino qualunque che vuole semplicemente vivere l'ultima parte della sua vita con dignità e decoro, ma che finirà per scontrarsi contro la gigantesca montagna statale della previdenza sociale. Non c'è pietà per chi non rispetta le regole, non ci sono soluzioni alle contraddizioni interne, non c'è limite al senso di solitudine e impotenza e, nonostante questo, Daniel non getterà la spugna in nome dei suoi diritti e della ragione che è dalla sua parte. Eppure, dopo la gioia del trovare finalmente ascolto, il racconto non tarderà a ricordarci che spesso la vita è anche più dura di quanto non sia riuscita già ad essere fino a quel momento. Ma il messaggio di Daniel lo abbiamo recepito forte e chiaro.
Ps. Palma d'Oro a Cannes 2016 e BAFTA per il Miglior film britannico.
Cast: Dave Johns, Hayley Squires, Dylan McKiernan, Briana Shann, Sharon Percy.
Box Office: $12.45 milioni
Consigli: "Io, Daniel Blake" è un film potente e raffinato, privo di fronzoli e certamente triste. Non è una pellicolà che soddisferà tutti e certamente non è adatta ad ogni occasione, ma sono sicuro che una volta vista non mancherà di lasciare il segno.
Parola chiave: Lavoro.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

Nessun commento:

Posta un commento