domenica 11 aprile 2010

Film 102 - Food, Inc.

Candidato agli ultimi Oscar, ma risultato perdente, il titolo mi aveva colpito tra i vari nominati della cotegoria 'Best Documentary, Features'. E allora ho deciso di vederlo. In inglese e non sottotitolato. E qualcosa l'ho capita...


Film 102: "Food, Inc." (2008) di Robert Kenner
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Crudo e senza pietà per lo spettatore, la mia fortuna è stata non capire al 100% tutte le parole usate. Ma questo documentario è potente e meno ruffiano di quelli di Michael Moore, anche se evidentemente il regista e sceneggiatore Kenner ha avuto meno successo e richiamo di pubblico. Dubito che in Italia vedremo mai questo "Food, Inc.", molto simile per tematiche al "Super Size Me" di Morgan Spurlock, ma meno dannoso dal punto di vista della salute per il suo protagonista. Quello che sta male, qui, è lo spirito! Mamma mia che viaggio intenso nel profondo abisso, quasi inferno, della catena alimentare americana. Un perverso meccanismo di supremazia umana su quella animale, che impedisce alle vittime o futuri pasti di - addirittura! - godere della luce diretta del sole. O di crescere secondo ritmi naturali. O di mangiare alimenti naturalmente sani e adatti. O, più di tutto, di morire degnamente.
Io non sono vegetariano, ma ho davvero sofferto alla vista delle immagini rubate dagli allevamenti delle multinazionali che obbligano i proprietari degli stabilimenti locali a seguire regole fuori dalla minima decenza, ammassando il bestiame in angusti 'contenitori' bui dove faticano a crescere, si ammalano per le polveri o nascono con malformazioni.
Altrettanto orrende le immagini dei maiali che vengono uccisi schiacciati da un muro che li stritola fino alla morte. Le urla sono allucinanti.
Ovviamente questo documentario non è stato concepito per allarmare o spaventare, ma educare a comportamenti quantomeno sensati nei confronti di bestie da noi allevate col solo scopo di divenire cibo.
Da spettatore europeo, devo ammettere, ho subito meno l'allarme suscitato dalle immagini, ma rimane comunque difficile restare indifferenti. E' vero, che il McDonald non serva il meglio del meglio lo sappiamo già da tempo. Manca, però, l'educazione o l'indignazione per far cambiare le cose. Se il cibo spazzatura è buono allora va bene così. Il problema, però, è che per certe schifezze che ci propinano come fresche o sane, c'è chi ne paga un prezzo altissimo. Un caso tra tutti, quello del piccolo Kevin, ucciso in 12 giorni dalla salmonellosi.
Fa male questo documentario, va dritto al cuore della questione e centra il bersaglio, perchè lo spettatore non può che continuare a pensare alle questioni sollevate dalla pellicola. Sta solo a noi capire quanto ci interessa approfondire e quanto, invece, rimanere all'oscuro.
Consigli: Preparatevi. Non a caso la tagline del film è 'You'll never look at dinner the same way again' (non vedrete mai più la cena allo stesso modo).
Parola chiave: Kevin's Law.




Ric

4 commenti:

  1. uno dei film che ha veramente cambiato la mia prospettiva sul cibo. io poi l'ho visto a Bologna in piazza maggiore, l'estate scorsa se non sbaglio!
    veramente fantastico, altro che moore!

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  2. sì, come taglio l'ho preferito a qualunque altro di Moore che, volente o no, ti trascina comunque dalla parte che vuole lui. Magari ha ragione, ma vorrei essere io a deciderlo.
    Qui è molto più neutrale. Si espongono i fatti e si lascia che le immagini si commenti da sole!

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