In questa settimana silenziosa non ho perso la parola, ma semplicemente avuto un calo di ispirazione. Sette giorni intensi sono stati, vediamo di uscire dal buco nero. Dopo qualche delusione sentimentale, un concerto di Katy Perry, una riunione per un video, la solita serata discotecara, la cena insalata+film e la festa di compleanno, direi che devo uscire dal calo di concentrazione. Ripartiamo con un film di due settimane fa...
Film 223: "The Fighter" (2010) di David O. Russell
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: inglese
Compagnia: Andrea, Marco, Andrea Puffo, Marco C.
Pensieri: Questa pellicola è stata tosta. Non per le tematiche in sé, quanto più per il fatto che ci siamo sorbiti un film di 115 minuti sulla boxe in inglese e senza sottotitoli. Siamo sopravvissuti, per carità, ma devo ammettere che un momento di cedimento l'ho avuto, nonostante desiderassi moltissimo vedere questo "The Fighter". Eh già, perchè oltre ad aver vinto due Golden Globes (migliori attori non protagonisti), il film ha racimolato $85,632,024 di incasso e 7 nomination all'Oscar (che, a proposito, sarà stasera!).
Dunque sveliamo subito l'arcano: no, non posso considerare nemmeno questo come il miglior film dell'anno. Non mi è dispiaciuto (per quello che ho capito), ma non mi è nemmeno stra-piaciuto. L'unico riferimento ben saldo nella mia mente riguardo a film sulla boxe è ancora legato a quel "Million Dollar Baby" del Sig. Eastwood (fatico di più a ricordare "The Wrestler", forse distratto dal ricordo dei lineamenti di Rourke...) e, sinceramente, il confronto non regge. Meno poesia, più vita vera tolgono una certa dose di 'magia' che al film con la Swank non manca.
Di fatto, concedetemelo, il fatto stesso che sia una sceneggiatura basata su una storia vera penalizza un po'. Se non si vuole uscire troppo dal tracciato originale, ci si attiene ai fatti. E, sebbene io i fatti precisi non li conosca, posso dirvi che quelli raccontati in questo film non sono niente di che. Niente di mai visto, quantomeno.
La pellicola, infatti, vale principalmente per gli attori piuttosto capaci. Non a caso sono tutti e 4 candidati all'Oscar (Mark Wahlberg in effetti è candidato nella categoria miglior film in quanto produttore di "The Fighter"): Melissa Leo, Christian Bale e Amy Adams si contenderanno i premi come non protagonisti e, probabilmente, due di loro vinceranno. Davvero notevoli, bisogna ammetterlo, le loro interpretazioni. In particolare Leo e Bale risultano piuttosto ispirati (oltre che i favoriti trionfatori) e giocano al meglio le loro carte nei panni di, rispettivamente, madre-manager e fratello-allenatore-tossico della giovane promessa del pugilato Micky Ward/Wahlberg.
Bene anche la fotografia di Hoyte Van Hoytema, belle le riprese in mezzo al ring, ma banale il rallenty del pugno con sputo sferrato da Micky all'avversario.
Curioso, infine, che proprio Darren Aronofsky sia produttore esecutivo di questo film, diretto rivale del suo molto ben riuscito "Black Swan". Staremo a vedere chi, questa notte, trionferà nell'83esima edizione degli Academy Awards...
Buona visione!
Consigli: Visto il numero decisamente abbondante di termini tecnici sulla boxe, o siete ben aggiornati a riguardo o vi procurate la versione sottotitolata. In Italia esce il 4 marzo.
Parola chiave: Riscatto.
Ric
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