martedì 17 dicembre 2013

Film 634 e 635 - Hunger Games: la ragazza di fuoco

Tra i film che più attendevo quest'anno: avrebbe mantenuto l'altissimo livello del primo, bellissimo, "Hunger Games"?
Film 634 e 635: "Hunger Games: la ragazza di fuoco" (2013) di Francis Lawrence
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea, Diego, Ale; Luigi
Pensieri: A distanza di pochi giorni ho rivisto questa pellicola che mi è piaciuta veramente molto. Non pensavo fosse possibile superarsi con questo secondo episodio e, invece, "The Hunger Games: Catching Fire" riesce nell'impresa.
Ritorno alla futuristica Capitol City e ai 12 distretti ribelli dopo che l'eroina Katniss e il fidanzatino sullo schermo Peeta sono riusciti a portare a casa il titolo di vincitori dei 74esimi Hunger Games, ovvero a salvarsi dalla carneficina nell'arena. Finalmente sembrerebbero poter tirare un sospiro di sollievo, ma non è in verità così. Entrambi sono in pericolo, come lo sono gli altri vincitori delle passate edizioni del gioco. Dopo aver gabbato il sistema centrale, infatti, i due ragazzi hanno messo in luce la falla di tutto il meccanismo e sono riusciti - attraverso lo sdoganamento di un amore al solo fine della sopravvivenza (?) - a mostrare alla gente che c'è ancora speranza di mettere in scacco Capitol e la tirannia che rappresenta. In questa nuova cornice, non solo Katniss è in pericolo in quanto è solo grazie a lei se Peeta si è salvato, ma lo è anche tutta la categoria di vincitori, osannati dal pubblico come star e circondati da un'aura d'intoccabilità che il Presidente Snow vuole eliminare alla radice.
Saranno quindi indetti i nuovi giochi, ma questa volta non estraendo tra altri tributi: la 75esima edizione degli Hunger Games sarà quella della memoria e, quindi, richiamerà in gioco i vincitori delle passate edizioni. La nostra protagonista, essendo l'unica donna ad aver vinto i giochi del suo distretto, sarà nuovamente chiamata a rappresentarlo, per la seconda volta consecutiva. Inutile dire che Peeta la seguirà.
Questo l'incipit dela trama di "Hunger Games: la ragazza di fuoco" che, nonostante sia già molto ricco, proseguirà portando alla luce novità che sconvolgeranno non poco lo spettatore. La storia, infatti, sarà in grado non solo di mantenere stabile la tensione, ma di presentare una serie di colpi di scena piuttosto notevoli che culmineranno nel finale che lascia a bocca aperta. Durante la visione, lo spettatore non smetterà mai di chiedersi come riusciranno Katniss e Peeta a uscirne nuovamente indenni visto che è chiaro non verrà lasciata la possibilità di un'ulteriore coppia di vincitori. A chi vorrà, il piacere di scoprire quale destino toccherà ai ragazzi.
Storia a parte, anche a livello tecnico "La ragazza di fuoco" è molto curato: come nel precedente film, il look è una questione centrale lasciata alla creatività più spontanea di costumisti, truccatori ed hairstylist che, in questo, sono un passo avanti a tutti (nonostante né l'Academy né altri abbiano premiato lo sforzo di rendere in maniera originale questo aspetto del racconto).
Gli effetti speciali sono di grande aiuto a creare un modo altrimenti irrealizzabile fisicamente: l'arena è certo un piccolo capolavoro. Molto intrigante anche la scenda della nebbia "assassina" che, nonostante il tocco mortale, rimane visivamente bella.
Infine, ottimo anche il cast che ritorna in toto e funziona come per "Hunger Games" alla grande. Jennifer Lawrence, oltre che ormai lanciatissima, è anche veramente brava a caratterizzare il personaggio, regalando a Katniss un potere espressivo evidente e una fragilità alternata ad una forza che si percepiscono anche solo attraverso lo sguardo. Intrigante Donald Sutherland nei panni del vendicativo Presidente e untuoso, come al solito, Philip Seymour Hoffman nei panni del nuovo stratega dei giochi Plutarch Heavensbee. Ho apprezzato ancche il personaggio di Johanna Mason, velata lesbo-vincitrice dal carattere forte e genuinamente incazzata con il sistema che l'ha riportata sul luogo del massacro; Jena Malone - sempre molto sottovalutata - la interpreta con il carisma e l'attitudine necessari.
Insomma, anche questo secondo "Hunger Games" funziona bene, bilanciando lo sconforto per la violenza del contesto con il messaggio positivo e di speranza che Katnis porta con sé. E' facile immedesimarsi in lei e, per quanto la storia porti a vivere un'angoscia quasi costante, non si riesce a fare a meno di volerne sapere di più.
Chi sceglierà in amore? Come finirà la storia? Che fine faranno gli Hunger Games?
Tutte le risposte in due episodi: "Hunger Games: il canto della rivolta - Parte 1 e Parte 2" (2014-15).
Ps. $730,403,663 di incasso mondiale ad oggi. Giovedì 12 dicembre, con l'annuncio delle candidature ai Golden Globes 2014, il film si è guadagnato un posto nella categoria Miglior canzone originale grazie ad "Atlas", track dei titoli di coda cantata da Coldplay, nominati nella stessa categoria anche ai Grammy Awards.
Pps. Nel cast, a sorpresa, anche Lynn Cohen, mitica Magda di "Sex and the City"!
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[EDIT]: Un mio ulteriore pensiero a proposito di questo film nella recensione per "IL MURO mag": "HUNGER GAMES: LA RAGAZZA DI FUOCO"
Consigli: Vedere, vedere e rivedere! Quasi un imperativo.
Devo dire, però, che questo episodio numero 2 è piuttosto legato a quello che l'ha preceduto, quindi sarebbe meglio avere un'idea di quello che è successo precedentemente, prima di affrontare questa nuova avventura. Secondo me ne vale la pena.
Parola chiave: Freccia.

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#HollywoodCiak
Bengi

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