Molto, molto curioso di vedere questa pellicola apparentemente molto alla Woody Allen, ma non del regista/sceneggiatore.
Film 716: "Gigolò per caso" (2013) di John Turturro
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Ho letto che il film non ha ottenuto critiche particolarmente entusiaste e non ho potuto che chiedermi il perché. Non che questo film sia rivelazione o capolavoro del suo scrittore/regista/attore John Turturro, ma ricevere addirittura delle critiche negative mi sembra un po' eccessivo...
"Fading Gigolo" è un prodotto sulla falsariga dei soliti di Allen e il fatto che lui ci reciti pure non credo sia una coincidenza. Il duo pacato e stropicciato che si crea tra lui e Turturro è assolutamente godibile e i due artisti risultano davvero affiatati. Inoltre lo spunto narrativo - uno gigolò e relativo pappa alle primissime armi - è certo intrigante sia di per sé, sia se associato ad una coppia tanto improbabile di "addetti" del mestiere. Colpisce come il pretesto per cominciare il sodalizio lavorativo sia tanto veloce quanto privo di contestualizzazione, ma lo svolgimento della trama approfondisce abbastanza bene le situazioni e ci si dimentica in fretta di un inizio tanto sbrigativo.
Per il resto questo film da il suo meglio nella prima parte, nel susseguirsi di clienti tra cui spicca una Sharon Stone in formissima e una Sofía Vergara davvero ben accessoriata. Finché la storia rimane fresca e concentrata su di loro situazioni buffe e sorrisi non mancano. La seconda parte della pellicola, invece, investe tantissime energie su un paio di personaggi più faticosi interpretati da Vanessa Paradis e Liev Schreiber. Ci si addentra in questioni religiose, amore, famiglia, conoscenza di sé, rispettabilità. Sono temi molto complessi e non sempre, a mio avvsio, trattati qui con chiarezza. Forse c'è troppa carne al fuoco.
Ecco, se proprio devo lamentarmi di qualcosa, posso dire che avrei gradito di più il proseguimento dei toni da commedia, magari con qualche altra facoltosa cliente e qualche altro imbarazzante ingaggio da parte del pappa Allen. Lo spostamento della trama su Avigal, austera - e acerba - vedova di un rabbino e del suo corteggiatore un po' spostato Dovi, oltre che le questioni annesse alla comunità ebraica ortodossa (addirittura un tribunale rabbinico) alla lunga tediano un po' e, soprattutto, sono una vera sorpresa per lo spettatore che, per esempio, era stato incuriosito dal trailer.
Tutto sommato, comunque, "Gigolò per caso" è una pellicola interessante, un lavoro delicato e curato nei dettagli, un buon esempio di come si possa parlare di tematiche "scabrose" con un approccio dissacrante e naturale; il buon cast è un incentivo alla visione.
Box Office: $11,882,488
Consigli: Delicato, molto mentale, dissacrante e inaspettato per quanto riguarda certe parti della trama. Gli appassionati di Allen non possono perderselo, ma anche chi apprezza la bella presenza femminile. New York non è niente male, anche se mette ansia il quartiere ebraico con la sua pretesa di essere comunità nella comunità. Vanessa Paradis affascina e sprigiona tenerezza, ma quando Turturro la definisce bellissima non si può che dissentire (al cinema una signora ha sentenziato: "Insomma"). Non mi è dispiaciuto e alla fine si vede volentieri, ma una volta può bastare.
Parola chiave: Massaggio.
Trailer
Bengi
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