lunedì 7 dicembre 2015

Film 1044 - Spectre

Lo attendevo da mesi, curiosissimo e con una segreta paura: avrebbe rovinato tutto?

Film 1044: "Spectre" (2015) di Sam Mendes
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Ale, Matte, Pietro
Pensieri: Allora, allora, allora, che ne è stato di James Bond, dopo i fasti di "Skyfall"?
Sembra quasi una filastrocca, ma la domanda è seria perché dopo aver conquistato tanti traguardi importantissimi - due Oscar, oltre un miliardo di dollari d'incasso e critiche molto positive -, il franchise su 007 arriva a quel fatidico momento in cui l'apice lo ha raggiunto e ora deve saper fare se non meglio, quantomeno molto bene. A "Spectre" il difficilissimo compito di replicare un successo fino ad ora inusuale per la saga inglese.
E, infatti, il secondo film consecutivo diretto dal premio Oscar Sam Mendes fa egregiamente il suo lavoro, senza però toccare picchi di qualità visti in precedenza: è un buon film, tecnicamente inattaccabile, che ci conduce purtroppo oltre lo stupendo ma ormai passato "Skyfall" e verso un futuro Bond che sa tantissimo di passato. Funziona? Sicuramente sì, pur mancando di qualcosa.
Nello specifico a mancare è l'azione, sacrificata in favore di una trama complessa e rivelatrice che regala tantissimo agli appassionati del celebre personaggio di Ian Fleming, togliendo però a chi è in sala solo per il piacere di gustarsi un bel film adrenalinico, quella sensazione di avventura e missioni ai limiti della sopravvivenza che sono tanto comuni all'agente segreto. A ben vedere è forse un po' troppa la parte sottratta al pubblico di massa e troppo lenta quella relativa alle scoperte sul passato di James e della sua famiglia. Tant'è, non possiamo farci nulla, la crisi mistica del cinema commerciale ci regala sempre più spesso introspezioni al limite del cinema d'autore e anche se spesso la cosa funziona, aggiungendo spessore ai personaggi protagonisti, in questo caso specifico mi è parso leggermente fuori dai canoni della saga che, fino ad ora, ha preferito mantenere gli intriganti misteri del suo protagonista piuttosto che rivelarne al pubblico dettagli particolari.
Questo cambiamento legittimo, snatura leggermente - almeno per me è stato così - l'anima di James Bond rilanciata con Daniel Craig e fino a qui proposta. Probabilmente col tempo mi abituerò all'idea che "Spectre" (da pronunciare rigorosamente con la "e") sia, a livello narrativo, un titolo-ponte che ci trainerà verso altre, e a questo punto numerose, scoperte su 007. Non che non le volessi sapere, ci mancherebbe, semplicemente non mi aspettavo questo tipo di scelta. Forse, dopo tanti combattimenti, intrighi, e vittorie per il rotto della cuffia, si è preferito optare per un momento di (relativa) pausa favorendo l'approfondimento di un personaggio famosissimo, eppure quasi completamente sconosciuto.
A parte ciò, come si diceva prima, tecnicamente il film è veramente ben fatto: una fotografia stupenda, la regia di Mendes molto funzionale, effetti speciali da grande budget - il regista ha voluto che ogni scena fosse girata veramente, per cui si spiega facilmente l'investimento mastodontico che oscilla, e scusate se è poco, tra i 245 e i $300 milioni di dollari - e un cast delle grandi occasioni, capitanato dal nuovissimo supercattivo Christoph Waltz, che ormai pare solo riuscire a trovare parti da antagonista diabolico. Il risultato finale è quindi molto buono, oltre che molto affascinante dato che si passa da Città del Messico a Roma, da Città del Capo a Tangeri senza, ovviamente, dimenticare Londra. Le violente avventure dell'agente segreto spaziano geograficamente quanto tendono a non passare inosservate, tanto che nell'incipit di questa storia il nostro Bond riuscirà perfino a farsi sospendere dal nuovo M (Ralph Fiennes)... Ma non aggiungo altro, il piacere di scoprire la nuova avventura di Bond, James Bond preferisco lasciarlo intatto.
Dunque "Skyfall" vs "Spectre" non è una battaglia persa in partenza e, tutto sommato, non si può nemmeno dire che le due pellicole insieme non garantiscano reciprocamente il nuovo altissimo standard assicurato dalla saga di 007. La verità, è inutile nasconderlo, è che il primo supera il secondo, il quale comunque si difende degnamente e porta a casa un risultato che, fosse mancato il predecessore, sarebbe stato festeggiato con un entusiasmo assolutamente più marcato. Fare il miracolo era quasi impossibile - solo Adele può, ora lo sappiamo, e lei questa saga l'ha già benedetta 3 anni fa -, ma fare bene non era scontato, per cui va detto: "Spectre" è un ottimo film su James Bond, capitanato da un grande protagonista (Craig). Non sarà il miglior titolo di sempre della saga, ma certamente non ha nulla da invidiare a quanto mostrato fino ad ora.
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Cast: Daniel Craig, Christoph Waltz, Léa Seydoux, Ben Whishaw, Dave Bautista, Naomie Harris, Monica Bellucci, Ralph Fiennes, Andrew Scott, Rory Kinnear, Judi Dench.
Box Office: $792 milioni (ad oggi)
Consigli: Cast al solito internazionale, con - ma che lo dico a fare? - la nostra Monica Bellucci al solito autodoppiata e pure terribilmente, una nuova fiamma dallo sguardo tossico ma ammaliante (Léa Seydoux), un nuovo nemico direttamente dal suo passato (Waltz): a Bond non si risparmia niente e Bond non si risparmia niente. Un buon film, da vedere certamente, una buona prova di longevità per l'agente segreto più famoso di sempre che, dopo il botto di 3 anni fa, riesce nuovamente ad accattivarsi il pubbico con uan performance cinematografica degna del suo ben conosciuto nome. Manca un po' di azione, ma lo si intuiva già dalla scelta della canzone di apertura (e relativo videoclip): "Writing's on the Wall" di Sam Smith è una ballad strappalacrime e pure un po' pallosa, ma rende giustizia a dei titoli di testa come sempre maledettamente sexy ed intriganti. L'operazione commerciale è riuscitissima, il passaggio di testimone dal 23esimo al 24esimo episodio effettuata e la replica del miracoloso successo non replicata, ma avvicinata. Di più non credo si potesse fare.
Parola chiave: "Nove Occhi".

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

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