Un film proposto da Ale e Leo che non mi sarei mai aspettato di vedere. Anche perchè non sapevo nemmeno fosse uscito nelle sale...
Film 322: "Jane Eyre" (2011) di Cary Fukunaga
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Ale, Leo, Ferdi
Pensieri: Come mio solito non mi sono informato in alcun modo a proposito di questa pellicola. Non conoscevo la storia del libro, non sapevo (ma avevo immaginato) che esistessero altre pellicole in merito alla sfortunata storia della Signorina Eyre.
Mai film è risultato più drasticamente lontano dalle mie aspettative. Ciò non ha alcuna connotazione negativa, semplicemente nella vuota e vaga idea riguardo alle possibili strade intraprese dalla trama, non mi sarei aspettato tale risultato.
Il film, come capita spesso per i rimaneggiamenti hollywoodiani, ha un’elevata propensione alla perfezione tecnica quasi a compensare una sceneggiatura non esattamente impeccabile. Forse troppo presi a rendere fedelmente i passaggi del libro, si sono dimenticati di rappresentarne degnamente l’atmosfera. Un primo tempo quasi horror, con una fotografia da brividi, lascia a tratti persplessi a tratti estasiati dalla piega inusuale intrapresa. Ma, come accade, alla rivelazione del mistero ogni fascino è perso.
Al di là del momento cupo, comunque, tutta la solitudine - tanto menzionata nei dialoghi - della maltratta Jane non è quasi mai percepita. Sarà che il suo personaggio non è mai da solo, sarà perché la solitudine è uno stato interiore, di fatto chi guarda non può che rimanere indifferente ai sentimenti della ragazza, in virtù del fatto che sceneggiatura, regia e montaggio non sono funzionali a rendere tale stato d’animo.
Al contrario, come si diceva, l’aspetto tecnico è tenuto in gran considerazione: fotografia eccellente, bei costumi, location e scenografie perfette.
Il cast è vario. Mia Wasikowska ("I ragazzi stanno bene", "Alice in Wonderland", "L'amore che resta") è Jane. Struccata e al limite dell’anoressia, interpreta il personaggio non sempre con la profondità necessaria, ma ha un particolare momento ‘di grazia’ durante la rivelazione del suo amore per Rochester sotto l’albero, in mezzo ai campi. Poi Judi Dench, composta e pacata, perfetta padrona di casa. L’ombroso Rochester, antipatico e superstizioso, padrone di un segreto che spezzerà il cuore di Jane e lo condurrà alla rovina è interpretato da Michael Fassbender, sempre più in auge negli ultimi tempi. Personalmente non lo trovo né così affascinante né così espressivo. Infine Jamie Bell (“Billy Elliot”), buono, ma con un risvolto poco piacevole. Non è male.
Insomma, ammetto che, all’uscita dalla sala, fossi confuso a proposito di questa pellicola. Non è un’ottimo prodotto, forse nemmeno buono, ma ha qualcosa di giusto. ll confronto post visione tra amici mi ha portato a vedere in chiave positiva l’intero progetto. Aggiungo, poi, che l’aver visto “A Dangerous Method” il giorno successivo, mi ha spinto ancor di più a pensare che, dopo tutto, questo film è molto meglio di come lo avessi giudicato in principio.
Consigli: Non è un film leggero, richiede attenzione e pazienza. Lo si ama principalmente per fotografia e paesaggi che, da soli, valgono buona parte del film.
Parola chiave: Bertha.
Trailer
Ric
;-)
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