venerdì 25 novembre 2011

Film 330 - Nuovo Cinema Paradiso

Un classico che mi mancava.


Film 330: "Nuovo Cinema Paradiso" (1988) di Giuseppe Tornatore
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Alcuni sanno del mio profondo scetticismo riguardo al cinema italiano. Non mi convinco facilmente ad intraprendere la visione di una pellicola nostrana se non quando ho validi motivi che mi spingano a farlo.
"Nuovo Cinema Paradiso" è uno di quei film di cui senti parlare fin da bambino, di cui forse hai visto qualche spezzone ma non te ne ricordi, di cui sai che l'Italia va fiera per il generale consenso internazionale che la pellicola ha ottenuto (l'apogeo: Oscar come Miglior film straniero nel 1989). Nonostante tutto, lo ammetto, mi sono approcciato a questo film con diffidenza e scetticismo.
Ebbene, devo dire che - nonostante alcuni aspetti tecnici a volte un po' 'artigianali' (per esempio, il trucco per invecchiare le persone, al giorno d'oggi, risulta obsoleto) - ho apprezzato infinitamente il film, che ha toccato il mio lato romantico oggi più che mai bisognoso di attenzioni.
Se devo pensare, infatti, al primo aggettivo da associare a "Nuovo Cinema Paradiso" che mi viene in mente devo proprio dire 'romantico'. L'amore tra due persone, l'amicizia vera, la famiglia (di un profondissimo sud), l'affetto per le persone e, soprattutto, una folle dichiarazione d'amore per il cinema! Baci, baci e ancora baci in una carrellata di passione censurata da un simpatico parroco che al minimo segno d'affetto richiede il taglio della scena dalla pellicola. Sarà la rivolta della passione (castissima) a chiudere una storia che, nonostante la sua semplicità, non lascerà indifferenti.
Sogni e passioni si incrociano nel racconto della vita di Salvatore, detto Totò, e di chi per primo lo avvicinerà al mondo del cinema, Alfredo/Philippe Noiret. Sarà colpo di fulmine (per il cinema) e l'inizio di un'amicizia forte e profonda (con Alfredo). In mezzo infanzia, adolescenza, amori, ricordi, lutti e un paesino da cui si scappa per non fare mai più ritorno. O quasi.
Consigli: Colonna sonora di Morricone davvero d'effetto, accompagna le scene in maniera magistrale. Non può che essere un valore aggiunto ad un film che, credo, valga la pena di essere visto.
Parola chiave: Funerale.

Trailer

Ric

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