Proseguendo sulla via della guarigione, il mio weekend di prigionia causa febbre mi ha regalato anche questa pellicola di culto che - lo ammetto - non avevo mai visto prima!
Film 1071: "Attrazione fatale" (1987) di Adrian Lyne
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: E alla fine l'ho visto. Dopo anni di spoilerone finale della scena nella vasca da bagno, mi sono impegnato a recuperare questo supercult che ha definitivamente lanciato nello spazio la carriera d'attrice della divina Glenn Close (una che, per capirci, nei soli anni '80 si è fatta 5 nomination all'Oscar).
Questa prima visione di "Fatal Attraction" mi ha soddisfatto, riportandomi così piacevolmente nelle atmosfere anni '80. La pazzia furente di Alex Forrest è qualcosa di pauroso e affascinante allo stesso tempo, un po' perché Dan Gallagher è un antipatico avvocato newyorkese che tradisce la moglie - il che, dunque, non depone a suo favore -, un po' perché il suo interprete è Michael Douglas, che non amo particolarmente, dunque la sensazione che mi ha accompagnato per tutta la visione è stata che un po' di tutta quella follia se la fosse meritata. Poi, ovvio che la donna è totalmente fuori controllo ed è il prototipo cool e glam delle stalker senza freni di oggi, ma rimane il fatto che, se non si considera il lato malsano, Alex/Glenn è veramente una donna irresistibile (e il nudo ce lo confermerà).
Il film è ben fatto e funziona, anche se chiaramente va riletto in chiave anni '80, altrimenti certe cose potrebbero risultare assurde. Alcune di esse - la moglie che non sospetta niente, il sesso selvaggio sul lavandino, l'audiocassetta di minaccia - riportano indietro nel tempo ad un linguaggio cinematografico e a una serie di elementi che appartengo a un periodo lontano e ci risultano necessariamente obsolete oggi. Una Alex 2016 andrebbe a cercare la geolocalizazione delle chiamate, minaccerebbe di mettere tutte le prove su internet, farebbe comunicati stampa, userebbe il cellulare per mandare foto osé o in pose da selfie.
Insomma, è evidente che questo sia un prodotto ormai "vintage", che pure non ha perso il suo fascino. Sexy, violento quanto basta, con una carica di suspense da non sottovalutare, "Attrazione fatale" è stato una bella scoperta.
Ps. 6 candidature agli Oscar dell'88: Miglior film, regia, attrice protagonista e non protagonista, sceneggiatura e montaggio.
Cast: Michael Douglas, Glenn Close, Anne Archer, Ellen Hamilton Latzen, Stuart Pankin, Ellen Foley, Fred Gwynne, Lois Smith, Jane Krakowski.
Box Office: $320,145,693
Consigli: Un pezzo di storia del thriller psicologico con annessa strizzatina d'occhio sexy, "Fatal Attraction" ha ormai delineato l'archetipo della donna malsanamente innamorata dell'uomo che non può avere. Feroce nella sua vendetta, inarrestabile nell'elaborare trappole, minacce e giochetti, di fatto l'ossessione di Alex Forrest è diventata un vero e proprio cult. Seguirla nel vortice di follia che metterà in scena è inquietante e disturbante, eppure coinvolgente: cosa si inventerà, adesso? Per saperlo basta guardare questo film. Non si rimane delusi.
Parola chiave: Coniglio.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
#HollywoodCiak 1071 #AttrazioneFatale #FatalAttraction #MichaelDouglas #GlennClose #AnneArcher #JaneKrakowski #Oscars #GoldenGlobes #BAFTAs #Grammys #80s #affair #obsession #love #sex #family #romance #thriller #cheating #adultery #restrainingorder #stalking #violence #murder #followme
RispondiElimina