Intro: Sempre alla ricerca di qualche titolo della mia lista di film da recuperare che possa incuriosire anche Ciarán, qualche settimana fa siamo stati al cinema per vedere una delle pellicole favorite agli Oscar di quest'anno.
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
Film 2089: "Belfast" (2021) di Kenneth Branagh
Visto: al cinemaLingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: come sempre quando si tratta di pellicole che stanno ottenendo o hanno ottenuto grande successo, mi sono approcciato a "Belfats" con una certa titubanza scettica nel timore che tutto il clamore generato dalla critica potesse rivelarsi un fuoco di paglia. In realtà, devo dire, il film di Branagh mi è piaciuto molto.
Per quanto mi sia stato riferito che il modo in cui la storia racconta i tumulti avvenuti in Irlanda del Nord durante quel periodo non sia affrontata in maniera del tutto consona - ma vai te a capire che ne so io di questi fatti, per cui mai mi permetterei di esprimere un giudizio in proposito - per quanto mi riguarda questa pellicola ha saputo esercitare un certo fascino che non mi aspettavo.
Innanzitutto va detto che buona parte del merito va al giovanissimo Jude Hill, meraiglioso protagonista in grado da solo di portarsi sulle spalle tutta la storia. Un vero talento. Poi, chiaramente, il resto del cast non fa che impreziosire e arricchire il risultato finale.
In un momento personale di difficoltà, ammetto di aver trovato conforto nella figura della nonna - interpretata dall'intramontabile Judi Dench - che mi ha ricordato per tanti piccoli versi la mia, scomparsa all'inizio di quest'anno. La forza del suo personaggio, l'attaccamento sincero ma senza fronzoli per il nipote e un inevitabile finale che mi ha riportato indietro a qualche anno fa quando anche io ho lasciato la mia nonna per partire, sono stati tutti elementi che hanno contribuito ad un attaccamento involontario ma consapevole nei confronti del personaggio di Granny.
Per il resto "Belfast" è un film ben raccontato e che giova di un bianco e nero che non fa che aumentarne il fascino. Per quanto si tratti di titoli completamente differenti, questa pellicola mi ha ricordato per tanti versi "Billy Elliot", per alcuni elementi anche quel piccolo capolavoro di "Nuovo Cinema Paradiso" e in certi momenti anche qualche episodio recente di "The Crown". Anche se, chiaramente, il film di Branagh - che qui racconta storia personale della sua famiglia - è capace di vivere di momenti suoi suscitando non poche emozioni (io nel finale mi sono anche commosso).
Insomma, un bel film e, per quanto sia riuscito a percepire, un film di cuore che da un lato racconta l'insensatezza dell'intolleranza religiosa e dall'altro l'amore incondizionato per il posto in cui si vive e scelto di mettere radici e, conseguentemente, il dolore, l'incertezza e la paura di doversi lasciare tutto alle spalle nella speranza di rifarsi una vita altrove. E, per coloro che si siano trovati in questa situazione, "Belfast" è un racconto dolceamaro non facile da digerire.
Cast: Caitríona Balfe, Judi Dench, Jamie Dornan, Ciarán Hinds, Colin Morgan, Lewis McAskie, Josie Walker, Jude Hill.
Box Office: $30.2 milioni
Vale o non vale: Che sia finalmente la volta buona per Branagh? Dopo otto (OTTO) nomination all'Oscar in praticamente ogni categoria possibile (regia, sceneggiatura, attore protagonista, attore non protagonista e persino Miglior cortometraggio!), parrebbe finalmente arrivata la sua occasione di riscattare almeno uno dei 3 Oscar per cui è nominato quest'anno (personalmente io punto tutto sulla sceneggiatura). Insomma, fan di Kenneth accorrete numerosi perché questo potrebbe essere il film con cui l'Academy finalmente conferirà il suo massimo onore ad uno degli artisti più dotati - e per certi versi snobbati - della sua generazione.
Per tutti gli altri, "Belfast" non è un film facile e ha non pochi momenti da "pugno nello stomaco", ma vale la pena di dargli una possibilità se siete nel mood giusto.
Premi: Candidato a 7 Oscar per Miglior film, regia, sceneggiatura originale, attore non protagonista (Hinds), attrice non protagonista (Dench), sonoro e canzone originale (Van Morrison, "Down to Joy"). Candidato a 6 BAFTA per Miglior film, sceneggiatura originale, attore non protagonista (Hinds), attrice non protagonista (Balfe), montaggio e film britannico dell'anno. 7 nomination ai Golden Globes - tra cui Miglior film drammatico, regia, attore non protagonista (Hinds e Dornan), attrice non protagonista (Balfe) - Branagh ha vinto per la Migliore sceneggiatura originale.
Parola chiave: Credo religioso.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Per quanto mi sia stato riferito che il modo in cui la storia racconta i tumulti avvenuti in Irlanda del Nord durante quel periodo non sia affrontata in maniera del tutto consona - ma vai te a capire che ne so io di questi fatti, per cui mai mi permetterei di esprimere un giudizio in proposito - per quanto mi riguarda questa pellicola ha saputo esercitare un certo fascino che non mi aspettavo.
Innanzitutto va detto che buona parte del merito va al giovanissimo Jude Hill, meraiglioso protagonista in grado da solo di portarsi sulle spalle tutta la storia. Un vero talento. Poi, chiaramente, il resto del cast non fa che impreziosire e arricchire il risultato finale.
In un momento personale di difficoltà, ammetto di aver trovato conforto nella figura della nonna - interpretata dall'intramontabile Judi Dench - che mi ha ricordato per tanti piccoli versi la mia, scomparsa all'inizio di quest'anno. La forza del suo personaggio, l'attaccamento sincero ma senza fronzoli per il nipote e un inevitabile finale che mi ha riportato indietro a qualche anno fa quando anche io ho lasciato la mia nonna per partire, sono stati tutti elementi che hanno contribuito ad un attaccamento involontario ma consapevole nei confronti del personaggio di Granny.
Per il resto "Belfast" è un film ben raccontato e che giova di un bianco e nero che non fa che aumentarne il fascino. Per quanto si tratti di titoli completamente differenti, questa pellicola mi ha ricordato per tanti versi "Billy Elliot", per alcuni elementi anche quel piccolo capolavoro di "Nuovo Cinema Paradiso" e in certi momenti anche qualche episodio recente di "The Crown". Anche se, chiaramente, il film di Branagh - che qui racconta storia personale della sua famiglia - è capace di vivere di momenti suoi suscitando non poche emozioni (io nel finale mi sono anche commosso).
Insomma, un bel film e, per quanto sia riuscito a percepire, un film di cuore che da un lato racconta l'insensatezza dell'intolleranza religiosa e dall'altro l'amore incondizionato per il posto in cui si vive e scelto di mettere radici e, conseguentemente, il dolore, l'incertezza e la paura di doversi lasciare tutto alle spalle nella speranza di rifarsi una vita altrove. E, per coloro che si siano trovati in questa situazione, "Belfast" è un racconto dolceamaro non facile da digerire.
Cast: Caitríona Balfe, Judi Dench, Jamie Dornan, Ciarán Hinds, Colin Morgan, Lewis McAskie, Josie Walker, Jude Hill.
Box Office: $30.2 milioni
Vale o non vale: Che sia finalmente la volta buona per Branagh? Dopo otto (OTTO) nomination all'Oscar in praticamente ogni categoria possibile (regia, sceneggiatura, attore protagonista, attore non protagonista e persino Miglior cortometraggio!), parrebbe finalmente arrivata la sua occasione di riscattare almeno uno dei 3 Oscar per cui è nominato quest'anno (personalmente io punto tutto sulla sceneggiatura). Insomma, fan di Kenneth accorrete numerosi perché questo potrebbe essere il film con cui l'Academy finalmente conferirà il suo massimo onore ad uno degli artisti più dotati - e per certi versi snobbati - della sua generazione.
Per tutti gli altri, "Belfast" non è un film facile e ha non pochi momenti da "pugno nello stomaco", ma vale la pena di dargli una possibilità se siete nel mood giusto.
Premi: Candidato a 7 Oscar per Miglior film, regia, sceneggiatura originale, attore non protagonista (Hinds), attrice non protagonista (Dench), sonoro e canzone originale (Van Morrison, "Down to Joy"). Candidato a 6 BAFTA per Miglior film, sceneggiatura originale, attore non protagonista (Hinds), attrice non protagonista (Balfe), montaggio e film britannico dell'anno. 7 nomination ai Golden Globes - tra cui Miglior film drammatico, regia, attore non protagonista (Hinds e Dornan), attrice non protagonista (Balfe) - Branagh ha vinto per la Migliore sceneggiatura originale.
Parola chiave: Credo religioso.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
#HollywoodCiak 2089 #Belfast #KennethBranagh #CaitrionaBalfe #JudiDench #JamieDornan #CiaranHinds #ColinMorgan #LewisMcAskie #JosieWalker #JudeHill #Oscars #BAFTAs #GoldenGlobes #NorthernIreland #religion #family #60s #violence #Ireland #TheTroubles #conflict #Ulster #Protestants #loyalists #Catholics #debts #employment #job #work #emigration #death #loss #grief #violence #workingclass #friends #love #followme
RispondiElimina