mercoledì 13 marzo 2019

Film 1530 - Call Me by Your Name

Intro: Continuiamo il nostro percorso di preparazione alla notte degli Oscar con uno dei film che più ho atteso di vedere, carico di speranze ed aspettative.
Film 1530: "Call Me by Your Name" (2017) di Luca Guadagnino
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Un film che ho trovato imperfetto e bellissimo. Non subito, a dire il vero, ho maturato questa consapevolezza col tempo, la lettura dell'omonimo libro di Aciman da cui è tratto e una successiva seconda visione. Il punto, per me, è che "Call Me by Your Name" è plausibile. Mi ricorda le mie prime storie, le delusioni, l'inconsapevolezza giovanile, il desiderio. Io sono stato Elio e anche se a volte ha fatto male, è stato al contempo una bellissima scoperta di me stesso. Questa storia racconta il primo viaggio di un ragazzo che viene a contatto con una parte di sé che non si aspettava di trovare. Lo spettatore vive con lui quest'esperienza e, forse, non fatica a farla sua. Del resto chi non è mai stato innamorato, chi non si è mai ritrovato in una storia destinata a finire nonostante il sentimento reale e martellante? Quella certa dose di ossessione mescolata ad amore ed irrazionalità, con il martellante scandire di un tempo che passa a prescindere da quanto si vorrebbe poter fermarlo, quel momento magico ed irripetibile che solo certe circostanze della vita riescono a creare. In "Call Me by Your Name" si trovano tutti questi elementi combinati insieme, portati in vita da una bellissima storia, una sceneggiatura consapevole, un gruppo di attori perfetti;
Chalamet davvero bravo, un'interpretazione sensibile e molto umana, assolutamente veritiera e plausibile. Non è stato difficile immedesimarsi nel suo Elio, così apparentemente imperscrutabile e sicuro di sé, eppure fragile e, giustamente, acerbo. Un personaggio costruito in tanti piccoli significativi gesti, sfumature, modi di atteggiarsi che lo rendono incredibilmente vero, quasi un amico che si conosce da tanto tempo. Colpisce la sua vulnerabilità, vorresti abbracciarlo, consigliarlo, rassicurarlo e fargli sapere che non è sempre così dura;
belle figure maschili, personaggi riusciti e magnificamente interpretati, per un'idea d'insieme che lascia un bel ricordo oltre che la speranza di più famiglie capaci di guidare e consigliare, oltre che dimostrare amore;
belle musiche, davvero in grado di trasportare il film. La regia di Guadagnino a volte mi è parsa troppo statica, forse a riflettere un'immobilità estiva tipica del paesino italiano anni '80. Avrei preferito che si rianimasse un po' con lo svilupparsi della storia d'amore fra Elio e Oliver, ma rimane spesso incastrato tra le viuzze di paese o la natura in cui il film è immerso;
"Call Me by Your Name" è una bella pellicola davvero ben realizzata. La sceneggiatura è scritta in maniera impeccabile e si rende (nuovamente) giustizia ad una storia d'amore omosessuale senza stereotiparne contorni e dinamiche. L'attrazione capita tra due persone, quali siano i loro gusti sessuali ci interessa poco. E il riassunto di quanto sia speciale quello che ci viene raccontato qui sta nelle dolci parole del padre di Elio;
è un film molto fisico, corporeo. I due protagonisti si mettono a nudo e, per farlo, ci mostrano anche i loro corpi, raccontano la storia attraverso la loro pelle scoperta. Il che mi è parso di capire sia anche un tratto distintivo dei titoli di Guadagnino che, inoltre, pare solito richiedere ai "suoi" attori e rispettivi personaggi l'utilizzo di moltissime lingue diverse fra cui l'italiano (che sembra immancabile). E' un modo di contaminare e caratterizzare le storie che mi piace molto e dà alle sue pellicole un sapore meno scontato o artificiale o prodotto in serie. La pronuncia è sbavata, imperfetta e la storia sembra più vera.
Film 1530 - Call Me by Your Name
Film 1686 - Call Me by Your Name
Film 2262 - Call Me by Your Name
Cast: Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, Amira Casar, Esther Garrel, Victoire Du Bois.
Box Office: $41.9 milioni
Vale o non vale: Insieme a "Three Billboards Outside Ebbing, Missouri" la pellicola della stagione 2017 che ho preferito. Onesto, verosimile, umano, "Call Me by Your Name" vive di due magnifici interpreti, una figura paterna invidiabile, una colonna sonora magnifica e quegli scorci estivi dell'Italia di paese che ti riportano indietro nel tempo. Un tuffo negli anni '80 nostalgico e romantico, una storia d'amore sensibile, un film da cui imparare qualcosa. Vi serve altro per convincervi a vederlo?
Premi: Candidato a 4 premi Oscar, tra cui Miglior film e attore protagonista (Chalamet), ha vinto per la Miglior sceneggiatura (James Ivory che, ad 89 anni, diventa la persona più vecchia ad aver vinto un Academy Award); Ivory ha vinto anche il BAFTA nella stessa categoria. 3 nomination ai Golden Globes (film, attore protagonista, attore non protagonista) e 2 ai Grammys (colonna sonora e canzone scritta per un medium visivo). Recentemente il film è stato candidato a 12 David di Donatello, tra cui Miglior film, regia e sceneggiatura (la cerimonia si terrà il 27 marzo).
Parola chiave: Massaggio alla spalla.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

1 commento:

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