Criticato un po' da tutti, ero curioso di farmi una mia idea personale.
Film 601: "The Women" (2008) di Diane English
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Questo "The Women" trae ispirazione dalla pellicola "Donne" di George Cukor che, pur non avendola vista, scommetto essere decisamente più riuscita.
La più lampante considerazione a proposito di questa pellicola riguarda la superficialità impostata ad ogni livello di narrazione, che riguardi la rappresentazione della famiglia, del matrimonio o del tradimento, oltre che, inevitabilmente, della rivalità femminile. La caratterizzazione di ogni personaggio - da notare che peculiarità di questo prodotto è quello di essere rappresentato solo da, appunto, donne - è definibile attraverso uno specifico cliché (donna seria ed impegnata nel sociale che tenta di riprendere in mano la sua vita, donna in carriera priva di scrupoli e senso materno, donna sforna figli, lesbica sciupafemmine con la paura per le relazioni, ...). E questo è il limite macroscopico di questo film.
Volendo tralasciare il fatto che la trama non ha assolutamente un elemento innovativo - che non sia quello di evitare tassativamente la presenza maschile -, si sarebbe dovuto puntare tutto almeno su una caratterizzazione dei personaggi simpatica e certamente più approfondita o, perlomeno, si sarebbe dovuto tentare di slegare le situazioni standard dal personaggio standard. Le labbra di Meg Ryan si sarebbero potute impegnare in qualcosina di più rispetto alla casalinga ricca e frustrata dalla vita di volontariato in e fuori casa che ritrova sé stessa al di fuori di un matrimonio soffocante ed infelice. Anche perché decide di ritrovarsi, guarda un po', nella moda! Una collezione di grande successo! Santo cielo che novità! Al pari, lasciatemelo dire, della migliore amica spietata e, come si diceva, priva di senso materno che... è la direttrice di una rivista di moda! Oh mio dio, spietata direttrice di un fashion magazine: impensabile!
Insomma, si capisce da subito che "The Women" non ha nessuna storia da raccontare che non sia il tentativo fallito di risollevare la carriera delle labbra Meg Ryan e il tentativo commerciale di giustificare un film semplicemente inserendo scene sexy di Eva Mendes in lingerie.
Fallimento.
Ps. Il film, che tutto sommato ha incassato $50.007.546, si è anche portato a casa una nomination ai Razzie Awards del 2009 nella categoria peggiori attrici (Meg Ryan, Annette Bening, Eva Mendes, Debra Messing, Jada Pinkett Smith).
Consigli: Nonostante il cast di numerose attrici famose (Meg Ryan, Annette Bening, Eva Mendes, Debra Messing, Jada Pinkett Smith, Bette Midler, Candice Bergen, Carrie Fisher e Cloris Leachman) la pellicola non decolla mai. Non ci sono veri momenti sinceramente divertenti e la storia finisce per essere l'ennesimo esempio di un'amicizia tra donne che si ferma alla marca dei vestiti che indossano (oltre che sponsorizzare il pensiero che con i soldi si può fare e disfare qualsiasi cosa). La vita è altro, il buon cinema pure. Si può vedere e dimenticare.
Parola chiave: Manicure.
Trailer
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