mercoledì 24 giugno 2015

Film 943 - Ex Machina

In Italia in arrivo il 30 luglio, un nuovo film sull'opposizione di umani e macchine. Non vedevo l'ora di poterlo vedere e lo streaming in inglese è stato un bel regalo.

Film 943: "Ex Machina" (2015) di Alex Garland
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Luigi
Pensieri: Un bel film fantascientifico che usa l'intelligenza artificiale come accattivante attrattiva, ma non risparmia colpi di scena a tinte thriller. Una sceneggiatura apparentemente fatta di pochi elementi che, combinati, funzionano bene e costruiscono una storia che non vuole solo mostrare qualcosa, ma anche lasciare con qualche domanda.
Il punto di partenza è questo: giunti al momento in cui l'intelligenza artificiale sembra possibile, bisgona testare la macchina (qui nelle forme molto umane e provocanti di Alicia Vikander) per verificarne le caratteristiche. E' veramente capace di pensare in autonomia? A questo serve Caleb (Domhnall Gleeson), incaricato dal suo solitario capo Nathan (Oscar Isaac) di capire se l'umanoide Ava sia effettivamente capace di generare pensieri autonomi attraverso il test di Turing.
Inizialmente la novità è strabiliante e talmente inaspettata che tutto sembra essere magnifico, grandioso. A ben vedere già dall'inizio ci sono indizi relativamente al fatto che non si esaurisca tutto alla facciata sapientemente costruita e mantenuta da Nathan. Insomma, cosa c'è dietro? Che cosa vuole nascondere o proteggere? I misteri di "Ex Machina" non sono pochi e man mano che il racconto evolve lo spettatore viene o lasciato a prodursi in coggeture o spiazzato dagli eventi, specialmente nel finale, vero e proprio exploit spiazzante dopo un crescendo di avvenimenti che ribaltano totalmente la situazione.
Trama a parte, che funziona bene e si percepisce quale magnetico vortice in grado di inglobare non solo i protagonisti ma anche chi guarda, questa pellicola ha un suo specifico fascino derivante anche da ciò che sceglie di analizzare. Il tema dell'intelligenza artificale, che oggi pare di moda al cinema, resta un derritorio che, seppure battuto, non smette di lasciare domande e dubbi. Cosa succede quando una macchina comincia a pensare? Cosa può accadere quando non ci è più possibile distinguere tra umani e macchine? Cosa accadrà quando le macchine capiranno di essere la nostra naturale, imperitura evoluzione?
Queste sono alcune delle domande che in effetti sono affrontate anche qui - pur in relazione con quanto si sta raccontato - ed è inevitabile che il pensiero di chi guarda finisca per soffermarcisi suo malgrado. La prospettiva di una macchina umanoide emancipata e cosciente è intrigante e per certi versi allettante, eppure non si può evitare di rimanere con numerosi dubbi in proposito, primo fra tutti quello dell'incolumità delle persone.
"Ex Machina", insomma, riesce nel certamente non facile intento di rimanere impresso. Piaccia o meno, ha comunque il pregio di risultare meno scontato dei tanti prodotti cinematografici realizzati ultimamente sull'argomento (il più brutto certamente "Humandroid", il più fiacco, forse, "Autómata"). La storia ha la giusta dose di scienza, thriller, malizia e mistero, tutto mixato in un cocktail che personalemte ho trovato equilibrato e molto ben riuscito. I tre protagonisti sono perfetti nei loro ruoli e la Vikander riesce perfino a risultare sexy (e inquietante) nonostante le manchi una forma corporea umana tradizionale; bellissima fotografia, scenografie ultramoderne negli interni, magnificamente incontaminati gli esterni (i paesaggi sono norvegesi). Sicuramente un film d'impatto.
Ps. Proprio su Turing di recente è stato realizzato il film "The Imitation Game", vincitore dell'Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale agli Academy Awards di quest'anno.
Box Office: $36.4 milioni
Consigli: Una delle pellicole sull'intelligenza artificiale più interessante degli ultimi anni, capace di generare interesse per ciò di cui parla, tensione e suspense per quello che mostra. Un thriller fantascientifico ben costruito e recitato, privo di fronzoli visivi e capace di andare dritto al punto: cosa succede quando la macchina può pensare come l'uomo?
Se siete interessati a scoprire la risposta questo film è ciò che fa per voi, un titolo magnetico e visivamente bello da vedere a cui vale la pena dare una possibilità.
Parola chiave: Blackout.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

Nessun commento:

Posta un commento