venerdì 15 gennaio 2010

Film 60 - Il dubbio

Finalmente comprato il dvd di questo film, non potevo attendere oltre per rivedere il capolavoro che l'anno scorso, prima degli Oscar, avevo visto in inglese. Questa volta, però, ho optato per l'italiano...


Film 60: "Il dubbio" (2009) di John Patrick Shanley
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: John Patrick Shanley non è solo il regista della pellicola, ma anche lo sceneggiatore e l'originale scrittore dell'opera teatrale che, tra gli altri premi, ha vinto un Pulitzer.
Questa è la premessa per "Il dubbio", film che l'anno scorso ha ricevuto 5 nomination all'Oscar di cui 4 nelle categorie recitative per gli attori principali (Meryl Streep, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams e Viola Davis) e una proprio a Shanley per la sceneggiatura.
Cosa si può chiedere di più a un film? Io, personalmente, nulla. Questo è a tutti gli effetti il mio film preferito del 2009. Non "The Millionaire" che, probabilmente, ha riscosso tanto successo per il tema trattato e l'idea positiva di lotta contro il sistema e del non arrendersi mai che in tempo di crisi fa sempre tanto bene. Qui tutto funziona: gli interpreti, i personaggi, la storia, l'ambientazione. C'è atmosfera, c'è tensione, c'è mistero, c'è dramma e, ovviamente, c'è il dubbio.
Già, di che cosa dubitiamo, qui? Dell'onestà delle persone. Tutte le persone in generale, perchè tutti hanno il loro passato e qualcosa, magari, da nascondere. Ma c'è un personaggio qui, che costringe a più domande degli altri: Padre Flynn. Ha o non ha abusato dell'unico bambino di colore della scuola della sua parrocchia? Sorella Aloysius Beauvier ci pensa, indaga e poi emette la sua sentenza. E' 'granitica', come lo stesso Padre la definisce. Ma non tutto è così limpido come potrebbe sembrare.
Il dubbio come trama e filo narrativo di una storia è decisamente una sfida affascinante di non facile portata. La bellezza stessa di questa pellicola è che riesce ad insinuarlo di soppiatto, silenziosamente fino a portarti a credere che effettivamente la verità potrebbe non appartenere a chi credevi. Dove sono le certezze?
A mio avviso, la potente arma di questa pellicola e della sceneggiatura stessa, sta nella finezza del suo autore e nella sua sottile idea di portare il 'buio' nel cuore di quella che dovrebbe essere la 'luce'. Se nemmeno in una scuola cattolica i principi cristiani riescono a garantire la purezza dell'individuo, vuol dire che non c'è speranza effettiva per nessuno in nessun luogo. La stessa Sorella Beauvier confessa di aver commesso peccato capitale, ma quale sia lo capiamo solo alla fine. Unica speranza in questa incertezza dilagante è il buon cuore di Sorella James, personaggio creato dall'autore ispirandosi ad una vera Sorella James avuta come insegnante da bambino proprio in una scuola cattolica del Bronx.
Shanley tesse, quindi, la trama per un racconto che lascia tantissimo spazio al non detto, all'espressività del volto e al carattere fortemente simbolico delle immagini. Alcuni episodi sono parabole stesse che aiutano a centrare il senso del taciuto, come fossero uno dei tanti sermoni di Padre Flynn (il più bello è quello sul pettegolezzo). Attenzione, quindi, alla lampadina che si fulmina due volte nell'ufficio di Sorella Beauvier (in inglese, rivolgendosi a Sorella James che le ha appena confidato gli strani comportamenti di Padre Flynn, le dice: "Look at that. You blew out my light". Letteralmente: mi hai fatto scoppiare la luce...), alla scelta della Sorella di aumentare la luce nel suo ufficio, mentre il Padre si alza per richiudere la tapparella e aumentare il buio, al corvo che anticipa l'arrivo del Padre nel giardino, al rosone con disegnato l'occhio di Dio che "guarda" Padre Flynn dall'alto di una scala o ancora il vento che cambia quando, secondo Sorella Beauvier, non era mai successo, sintomo del Mondo che cade a pezzi. Questi e molti altri simboli o riferimenti sono disseminati per la storia, il piacere di chi guarda sta nel trovarli e usarne l'interpretazione che preferisce.
Perchè se è vero che è facile giudicare superficialmente, non è altrettanto facile ricredersi. E qui, il dubbio, la fa sempre da padrone.
Ps. Attenzione alla madre del ragazzo di colore, un personaggio che fa rabbrividire.
Film 60 - Il dubbio
Film 125 - Il dubbio
Film 342 - Il dubbio
Film 2123 - Doubt
Consigli: Da guardare in italiano, in inglese, di giorno, di notte, dal lunedì alla domenica, in ogni occasione possibile! Bellissimo.
Parola chiave: Vino.



#HollywoodCiak
Bengi

3 commenti:

  1. Senz'altro un gioiello di perfezione recitativa e tecnica!

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  2. Uno dei film che sono voluta andare a vedere al cinema con Ale l´anno scorso...bellissimo! Un film ben strutturato e dal titolo geniale: riesci ad ¨uscire¨ dal film con un grosso dubbio....e anzi forse piu´ di uno!

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  3. Sì, davvero stupendo! Credo meritasse più attenzione da parte di quelli che valutano migliore un'opera rispetto ad un'altra...
    Ma l'importante è che abbia lasciato qualcosa a noi, giusto?! :)

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