giovedì 14 aprile 2022

Film 2102 - The Worst Person in the World

Intro: In molti continuavano a parlarmi di questo cinema Stella qui a Dublino, famoso per l'atmosfera chic e l'esperienza cinematografica di qualità superiore (poltrone vere e proprie o addirittura letti invece delle solite poltroncine, consegna di cibo e calici di vino durante la visione, ecc). Visti i presupposti mi aspettavo un sovrapprezzo, ma mai nella vita avrei pensato che, per assistere alla (sola) proiezione di un film, avrei finito per spendere 21€...

Film 2102: "The Worst Person in the World" (2021) di Joachim Trier
Visto: al cinema
Lingua: norvegese
Compagnia: Oisin
In sintesi: un bel film? Sì. Il film de cui avevo bisogno? No. Mi spiego meglio.
E' ormai da un po' di tempo che ho notato di far fatica a vedere un certo tipo di pellicole drammatiche o a tematica complessa, fiaccato da questi ultimi anni di pantemie e lockdown, solitudine e fatiche universitarie, delusioni sentimentali e incertezze sul futuro. In un contensto mai così congestionato di ansie e insicurezze, in cui mi sento di riuscire a malapena a tenere insieme i pezzi di un'esistenza proiettata verso un non ben definito cammino, ammetto di aver rifuggito non solo i film in generale, ma nello specifico proprio quei titoli che presentassero tematiche simili o comunque che temevo potessero appesantire ulteriormente la mia esperienza del quotidiano.
In uno scenario così apparentemente negativo, devo ammettere che la visione di questo "Verdens verste menneske" di Joachim Trier mi abbia un po' spronato a rivedere il bello anche nella difficoltà emotiva, cioè che nonostante possa sembrare difficile affrontare un certo tipo di tematiche e perplessità interiori, a volte può anche fare bene vederli proiettati su uno schermo e assistervi da spettatori, permettendo una razionalizzare che, forse, avrebbe richiesto tempi di decodifica molto più lunghi e/o impervi. Con questo non voglio dire che "The Worst Person in the World" mi sia stato terapeutico, però sicuramente qualcosa ha smosso.
La storia è molto più banale di quanto non possa sembrare da questo mio preambolo personale, ma è totalmente basata sull'esperienza umana della vita e di come navigare attraverso le proprie emozioni e relazioni, per cui è facilissimo rispecchiarsi in alcune delle situazioni o dei meccanismi che vengono raccontati.
C'è l'amore a prima vista, la relazione tra persone di età estremamente differenti, il tradimento, l'incertezza su cosa si voglia fare del proprio futuro, i rapporti familiari, le delusioni, i cambi di piani inaspettati e quella vena beffarda della vita che non possiamo contrastare. Insomma, c'è un po' di tutto quello che un essere umano ha vissuto sulla propria pelle e proprio per questo è così facile immedesimarsi nella storia, semplice ma efficace.
Ottimo il cast - con una Renate Reinsve francamente quasi goccia d'acqua di Dakota Johnson - e risultato finale ben riuscito, anche se forse un po' lungo.
Cast: Renate Reinsve, Anders Danielsen Lie, Herbert Nordrum, Hans Olav Brenner, Helene Bjørneby, Vidar Sandem.
Box Office: $11.8 milioni
Vale o non vale: Per tanti versi si capisce perfettamente dove la storia sembrerebbe andare a parare ed è accettabile che sia così considerato che il film si concentra sul quotidiano di persone qualunque. Eppure uno dei due "colpi di scena" finali non me l'aspettavo e mi ha lasciato con molto amaro in bocca.
Un film non facile, ma certamente una bocca d'aria fresca in un universo omologato di pellicole usa e getta da cui, troppo spesso, finiamo per farci fagocitare. Una storia semplice, ma che ti "rimane addosso" anche una volta usciti dal cinema.
Premi: Candidato a 2 Oscar per la Miglior sceneggiatura originale e il Miglior film straniero. 2 nomination ai BAFTA per la Miglior attrice protagonista (Reinsve) e film straniero; 1 nomination ai César per il Miglior film straniero. In concorso a Cannes 2021 per la Palma d'Oro, il film ha vinto il premio per la Miglior attrice (Reinsve).
Parola chiave: Scoperta di sé.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

2 commenti:

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  2. Porca miseria che prezzi!
    Tolto questo, a me come anti rom-com è piaciuta parecchio, la sceneggiatura nasconde più di una sorpresa, fa riflettere, la regia è a tratti fantasiosa e gli attori meravigliosi. Tra i film candidati all'Oscar è stato uno dei miei preferiti!

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