domenica 30 luglio 2023

Film 2195 - The Little Mermaid

Intro: In Italia per un paio di settimane tra maggio e giugno, con il mio amico (e super Disney fan) Andrea siamo andati al cinema dopo anni e anni che non vedevamo un film insieme. E, ovviamente, non potevamo che scegliere l'ultima "fatica" della casa di Topolino.

Film 2195: "The Little Mermaid" (2023) di Rob Marshall
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Andrea
In sintesi: erano anni che non tornavo al cinema più grande di Bologna, il Medica. Per un'esperienza cinematografica come questa, nientemeno che il remake in live-action di uno dei miei film Disney preferiti di sempre, ci siamo concessi il meglio del meglio. In inglese con i sottotitoli in italiano, la visione di questo "The Little Mermaid" ha sicuramente beneficiato delle meravigliose doti canore di Halle Bailey che, nella prima parte della pellicola, fa un ottimo lavoro nel riportare in vita alcune delle canzoni più iconiche del repertorio Disney. Con una Melissa McCarthy perfetta nel ruolo di Ursula, poi, il film di Rob Marshall inizialmente sembra riuscire nella difficilissima impresa, pur non potendo eguagliare l'originale, quantomeno di proporne una copia carbone che riesce a giustificare la sua esistenza. Tutto questo cambia nel momento che Ariel mette piede sulla terra ferma.
Una cosa va detta subito: la prepotente visione moderna in termini di storytelling qui la fa da padrone, rovinando in parte una fiaba che, pur non politicamente corretta in termini di standard attuali, funziona benissimo senza bisogno di drastiche revisioni. Sono 100% a favore delle principesse Disney a cui viene affidato un arco narrativo principalmente basato sul proprio desiderio di realizzazione e indipendenza, senza la necessità del principe azzurro che intervenga a salvare la povera donna indifesa. Detto ciò, non c'è alcun bisogno di rivisitare classici cinematorafici e letterari per adattarli a standard che all'epoca del loro concepimento non avevano alcun senso. Sarebbe meglio, invece, concepire nuove storie, regalare al pubblico nuovi protagonisti, nuovi eroi da ammirare e apprezzare. L'audience moderna ha gusti diversi - com'è giusto che sia - per cui avrebbe immensamente più valore investire tempo e risorse nel creare qualcosa di contemporaneo, innovativo e interessante, invece che costantemente rivolgersi al passato per rivisitare classici del passato solamente per la sicurezza di un incasso facile al botteghino. Ma, si sa, non sono queste le regole del gioco.
Con questo in mente, penso innanzitutto che il principe Eric (Jonah Hauer-King) sia uno dei personaggi più inutili, insipidi e mal interpretato che un remake live-action della Disney abbiamo portato sul grande schermo di recente. Inspiegabilmente la sceneggiatura gli affida una nuova (dimenticabilissima) canzone che, mi spiace dirlo, l'attore non è in grado di valorizzare vocalmente, il tutto mixato a una presenza scenica pari a quella di un sasso.
Il grande regno di Re Tritone - padre di Ariel e un gruppo di altre sirene di etnie completamente differenti (mi sfugge il senso pratico di questa scelta che non vada oltre la necessità di diversificare il cast) - per tutto il film è ridotto al gruppo di figlie che presenziano alla riunione della Luna Corallo a inizio pellicola, fino a quando - letteralmente nell'ultima scena - il film ci regala un saluto di gruppo del popolo del mare che comprende a malapena una cinquantina di individui. Fine, di Atlantica e i suoi abitanti non ci è dato vedere altro.
Per quanto riguarda il mondo degli umani, governato dalla regina Selina (Noma Dumezweni) madre adottiva di Eric (ma anche lì, c'era bisogno?), il regno fiabesco si presenta piuttosto progressista e di ampie vedute, considerando che Ariel ed Eric non si sposano, scegliendo di imbarcarsi per una vita all'avventura: il regno resta senza il suo principe ereditario e non sembra particolarmente preoccupato all'idea che questi non sia minimamente interessato a produrre un erede. Ma del resto cosa importa, quando è l'amore a trionfare?
Per carità, mi rendo perfettamente conto che si tratti di una fiaba, un'opera di finzione (per di più con protagonista una sirena) per nulla interessata ai risvolti politici e le implicazioni sociali delle scelte che decide di rappresentare. Rimane il fatto che una parte delle scelte "moderne" di questa sirenetta moderna finiscano per sgretolare quegli elementi "classici" che la storia decide, invece, di conservare intatti. Se si vuole una fiaba che includa un principe e una principessa, un regno e la sua corte, alla ci sarebbero delle regole da rispettare in termini di credibilità, anche quando si tratti di un racconto per bambini.
Se la trama presenta evidenti problematiche, non sono da meno i comparti tecnici: gli effetti speciali sono di qualità sorprendentemente bassa, soprattutto nella parte della storia che si svolge sott'acqua. Le critiche rivolte ai personaggi di Sebastian (Daveed Diggs) e Flounder (Jacob Tremblay) sono state praticamente unanimi, per non parlare di quelle disastrose per Awkwafina nei panni di Scuttle, il tutto a ricordarci che quello che funziona per i film d'animazione non si traduce automaticamente e con successo nei loro "fratellastri" live-action.
Stesso dicasi per la componente musicale, qui decisamente meno ispirata rispetto all'originale cartoon: a parte Bailey che ha una voce magnifica - che, tra l'altro, il film a mio avviso sfrutta veramente pochissimo considerato che lei sarebbe la protagonista - e McCarthy che pur non essendo una cantante professionista come Bailey si fa assolutamente valere, il resto è piuttosto mediocre. Canzoni iconiche come "In fondo al mar" e Baciala" sono pallide imitazioni di quelle originali, tra l'altro mancando di quell'impatto visivo che ha reso il cartoon così iconico: i colori del fondale marino, dovendo adattarsi alla componente realistica della nuova ambientazione, sono scuri e mancano di vivacità, finendo per rendere il risultato finale cupo e scialbo, niente di paragonabile alla festa per gli occhi che è quel capolavoro de "La sirenetta" dell'89.
Insomma, come per tutte le cose, pare che l'incredibile fenomeno economico dei live-action Disney stia finalmente giungendo a un punto di non ritorno. Questo "The Little Mermaid" è stato estremamente deludente al box-office mondiale e lo stesso si può dire per titoli che, una decina di anni fa, avrebbero sbancato al botteghino e invece hanno fallito miseramente (vedi pellicole Marvel come "Ant-Man and the Wasp: Quantumania" o quelle della DC come "Black Adam" e "Shazam! Fury of the Gods" o alcuni titoli Disney/Pixar come "Strange World", "Turning Red" e "Elemental"). A questo punto, o il genere del live-action prendere una nuova piega, oppure lentamente finirà nel dimenticatio perché pare che la gente cominci a perdere interesse. Personalmente ne sono felice, sarebbe ora che le storie raccontate al cinema tornassero ad essere originali e non necessariamente parte di un franchise, una saga o una proprietà commerciale.
Non credo che "The Little Mermaid" sia il remake live-action Disney peggiore finora prodotto, anzi, tutto sommato e considerato il film è anche meno peggio di quanto mi aspettassi (specialmente la prima parte, peccato per la totale deriva dal momento che si approda sulla terraferma), però evidente che la risposta del pubblico rispetto a questo ennesimo prodotto figlio di un rimaneggiamento scellerato delle proprietà Disney dovrà necessariamente (prima o poi) venire preso in considerazione. Con il remake di Biancaneve a un tiro di schioppo e una valanga di critiche mediatiche che hanno fanno sembrare quelle per la sirenetta di colore un comizio pacifista per i diritti umani, è veramente il caso che la Disney consideri con attenzione quanto ancora sostenibile sia il suo modello di business. Nel frattempo, questa Ariel ce la siamo già dimenticata.
Cast: Halle Bailey, Jonah Hauer-King, Daveed Diggs, Awkwafina, Jacob Tremblay, Noma Dumezweni, Art Malik, Javier Bardem, Melissa McCarthy.
Box Office: $561.4 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: L'originale è imbattibile. Poi, se qualcuno sta cercando un passatempo spensierato e innocuo, allora anche questo copia-e-incolla di scene de "La sirenetta" può funzionare. La voce di Halle Bailey è magnifica e Melissa McCarthy è una Ursula perfetta, mentre Javier Bardem h la stessa fitalità del pescato al banco del frigo. Si poteva (doveva) fare di meglio, ma c'è certamente di peggio.
Premi: /
Parola chiave: Voce.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 14 luglio 2023

Emmys 2023: nomination e vincitori

75th Primetime Emmy Awards

Outstanding Drama Series
Andor
Better Call Saul
The Crown
House of the Dragon
The Last of Us
Succession
The White Lotus
Yellowjackets

Outstanding Comedy Series
Abbott Elementary
Barry
The Bear
Jury Duty
The Marvelous Mrs. Maisel
Only Murders in the Building
Ted Lasso
Wednesday

Outstanding Lead Actor in a Drama Series
Jeff Bridges, The Old Man
Brian Cox, Succession
Kieran Culkin, Succession
Bob Odenkirk, Better Call Saul
Pedro Pascal, The Last of Us
Jeremy Strong, Succession

Outstanding Lead Actress in a Drama Series
Sharon Horgan, Bad Sisters
Melanie Lynskey, Yellowjackets
Elisabeth Moss, The Handmaid's Tale
Bella Ramsey, The Last of Us
Keri Russell, The Diplomat
Sarah Snook, Succession

Outstanding Lead Actor in a Comedy Series

Bill Hader, Barry
Jason Segel, Shrinking
Martin Short, Only Murders in the Building
Jason Sudeikis, Ted Lasso
Jeremy Allen White, The Bear

Outstanding Lead Actress in a Comedy Series
Christina Applegate, Dead to Me
Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel
Quinta Brunson, Abbott Elementary
Natasha Lyonne, Poker Face
Jenna Ortega, Wednesday

Outstanding Supporting Actor in a Drama Series
F. Murray Abraham, The White Lotus
Nicholas Braun, Succession
Michael Imperioli, The White Lotus
Theo James, The White Lotus
Matthew Macfadyen, Succession
Alan Ruck, Succession
Will Sharp, The White Lotus
Alexander Skarsgård, Succession

Outstanding Supporting Actress in a Drama Series
Jennifer Coolidge, The White Lotus
Elizabeth Debicki, The Crown
Meghann Fahy, The White Lotus
Sabrina Impacciatore, The White Lotus
Aubrey Plaza, The White Lotus
Rhea Seehorn, Better Call Saul
J. Smith-Cameron, Succession
Simona Tabasco, The White Lotus

Outstanding Supporting Actor in a Comedy Series
Anthony Carrigan, Barry
Phil Dunster, Ted Lasso
Brett Goldstein, Ted Lasso
James Marsden, Jury Duty
Ebon Moss-Bachrach, The Bear
Tyler James Williams, Abbott Elementary
Henry Winkler, Barry

Outstanding Supporting Actress in a Comedy Series
Alex Borstein, The Marvelous Mrs. Maisel
Ayo Edebiri, The Bear
Janelle James, Abbott Elementary
Sheryl Lee Ralph, Abbott Elementary
Juno Temple, Ted Lasso
Hannah Waddingham, Ted Lasso
Jessica Williams, Shrinking

Outstanding Limited or Anthology Series
Beef
Dahmer — Monster: The Jeffrey Dahmer Story
Daisy Jones & the Six
Fleishman Is in Trouble
Obi-Wan Kenobi

Outstanding Lead Actor in a Limited Series or Movie
Taron Egerton, Blackbird
Kumail Nanjiani, Welcome to Chippendales
Evan Peters, Dahmer — Monster: The Jeffrey Dahmer Story
Daniel Radcliffe, Weird: The Al Yankovic Story
Michael Shannon, George & Tammy
Steven Yeun, Beef

Outstanding Lead Actress in a Limited Series or Movie
Lizzy Caplan, Fleishman Is in Trouble
Jessica Chastain, George & Tammy
Dominique Fishback, Swarm
Riley Keough, Daisy Jones & the Six
Kathryn Hahn, Tiny Beautiful Things
Ali Wong, Beef

Outstanding Supporting Actor in a Limited Series or Movie
Murray Bartlett, Welcome to Chippendales
Paul Walter Hauser, Blackbird
Richard Jenkins, Dahmer — Monster: The Jeffrey Dahmer Story
Joseph Lee, Beef
Ray Liotta, Blackbird
Young Mazino, Beef
Jesse Plemons, Love & Death

Outstanding Supporting Actress in a Limited Series or Movie
Annaleigh Ashford, Welcome to Chippendales
Maria Bello, Beef
Claire Danes, Fleishman Is in Trouble
Juliette Lewis, Welcome to Chippendales
Camila Morrone, Daisy Jones & the Six
Niecy Nash-Betts, Dahmer — Monster: The Jeffrey Dahmer Story
Merritt Wever, Tiny Beautiful Things

Outstanding Guest Actor in a Drama Series
Murray Bartlett, The Last of Us
James Cromwell, Succession
Lamar Johnson, The Last of Us
Arian Moayed, Succession
Nick Offerman, The Last of Us
Keivonn Montreal Woodard, The Last of Us

Outstanding Guest Actress in a Drama Series
Hiam Abbass, Succession
Cherry Jones, Succession
Melanie Lynskey, The Last of Us
Storm Reid, The Last of Us
Anna Torv, The Last of Us
Harriet Walter, Succession

Outstanding Guest Actress in a Comedy Series
Becky Ann Baker, Ted Lasso
Quinta Brunson, Saturday Night Live
Taraji P. Henson, Abbott Elementary
Judith Light, Poker Face
Sarah Niles, Ted Lasso
Harriet Walter, Ted Lasso

Outstanding Guest Actor in a Comedy Series
Jon Bernthal, The Bear
Luke Kirby, The Marvelous Mrs. Maisel
Nathan Lane, Only Murders in the Building
Pedro Pascal, Saturday Night Live
Oliver Platt, The Bear
Sam Richardson, Ted Lasso

Outstanding Television Movie
Dolly Parton's Mountain Magic Christmas
Fire Island
Hocus Pocus 2
Prey
Weird: The Al Yankovic Story

Outstanding Competition Program
The Amazing Race
RuPaul's Drag Race
Survivor
Top Chef
The Voice

Outstanding Host for a Reality or Competition Program
Bobby Berk, Karamo Brown, Tan France, Antoni Porowski, and Jonathan Van Ness, Queer Eye
Nicole Byer, Nailed It
Padma Lakshmi, Top Chef
Amy Poehler and Maya Rudolph, Baking It
RuPaul, RuPaul's Drag Race

Outstanding Host for a Game Show
Mayim Bialik, Jeopardy
Steve Harvey, Family Feud
Ken Jennings, Jeopardy
Keke Palmer, Password
Pat Sajak, Wheel of Fortune

Outstanding Talk Series
The Daily Show With Trevor Noah
Jimmy Kimmel Live
Late Night With Seth Meyers
The Late Show With Stephen Colbert
The Problem With Jon Stewart

Outstanding Scripted Variety Series
A Black Lady Sketch Show
Last Week Tonight With John Oliver
Saturday Night Live

Outstanding Variety Special (Live)
The Apple Music Super Bowl LVII Halftime Show Starring Rihanna
Chris Rock: Selective Outrage
Elton John Live: Farewell From Dodger Stadium
The Oscars
75th Annual Tony Awards

Outstanding Variety Special (Pre-recorded)
Carol Burnett: 90 Years of Laughter + Love
John Mulaney: Baby J
Lizzo: Live in Concert
Norman Lear: 100 Years of Music & Laughter
Trevor Noah: I Wish You Would
Wanda Sykes: I'm an Entertainer

Outstanding Hosted Nonfiction Series or Special
The Light We Carry: Michelle Obama & Oprah Winfrey
My Next Guest Needs No Introduction With David Letterman and Volodymyr Zelenskyy
Stanley Tucci: Searching for Italy
Taste The Nation With Padma Lakshmi
United Shades of America With W. Kamau Bell

#HollywoodCiak
Bengi

Film 2194 - Boston Strangler

Intro: Scoperto per caso, mi ha subito incuriosito. Anche perché non vedevo Keira Knightley in un film dai tempi di "The Nutcracker and the Four Realms" (ed era il 2018!).

Film 2194: "Boston Strangler" (2023) di Matt Ruskin
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: di base non ha niente che non vada questo film, non fosse che manca di un certo - e lo virgoletto con enfasi - "brio" o, comunque, un qualcosa che lo caratterizzi più vigorosamente rispetto ad altri progetti simili e già visti. "Boston Strangler" - che a mio avviso sarebbe stato molto più efficace fosse stato un documentario - per un motivo o per un altro ricorda tanti altri titoli negli anni passati su piccolo e grande schermo ("She Said", "Spotlight", "The Imitation Game", "Last Night in Soho", "Zodiac", "The Black Dahlia" e così via).
Ribadisco, il risultato finale è assolutamente guardabile, spesso inquietante considerato che si tratta di una storia vera, però il film non riesce davvero a farsi ricordare per nessun elemento particolare. Va tutto bene, ma si dimentica in fretta.
Ps. Carrie Coon e Morgan Spector si riuniscono in questa pellicola dopo aver già condiviso il set in "The Gilded Age".
Cast: Keira Knightley, Carrie Coon, Alessandro Nivola, Chris Cooper, David Dastmalchian, Morgan Spector, Rory Cochrane.
Box Office: /
Vale o non vale: Le atmosfere sono quasi sempre giuste e le protagoniste in parte, ma questo film manca di un punto di vista e, a tratti, è troppo lento. Tutto sommato, comunque, non ci si pente della visione.
Premi: Candidato all'Emmy per la Miglior fotografia (Outstanding Cinematography for a Limited or Anthology Series or Movie).
Parola chiave: Calze.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 4 luglio 2023

Film 2193 - Guardians of the Galaxy Vol. 3

Intro: Ovviamente non mi sarei mai perso l'occasione di vedere al cinema il terzo capitolo - teoricamente conclusivo - di uno dei franchise Marvel che preferisco!

Film 2193: "Guardians of the Galaxy Vol. 3" (2023) di James Gunn
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: per uno dei franchise della Marvel che apprezzo di più, una delle conclusioni più deludenti.
E lo so, lo so, sto dando un giudizio impopolare, ma davvero da questo terzo capitolo dei Guardiani mi aspettavo qualcosa di diverso e sicuramente più divertente/divertito.
La verità è che "Guardians of the Galaxy Vol. 3" non ha niente che non vada di per sé, ma il tono e l'atmosfera sono certamente diversi dai primi due film della saga, molto più spensierati e vivaci. Qui i colori sono spenti, la storia di Rocket (Bradley Cooper) tristissima, Star-Lord (Chris Pratt) è praticamente un personaggio secondario, Gamora - ovviamente - non è Gamora (Zoe Saldaña) e, insomma, ho molto sentito la mancanza di quella leggerezza che fino ad ora aveva contraddistinto questo gruppo di supereroi dal resto del molto più serioso catalogo Marvel. Per non parlare del fatto che ci troviamo di fronte ad uno dei cattivi - The High Evolutionary (Chukwudi Iwuji) - più deboli visti fino ad ora.
Poi, per carità, considerato il susseguirsi di recenti risultati piuttosto fallimentari - si salva davvero solo "Spider-Man: No Way Home" - questo ultimo (?) episodio dei Guardiani della Galassia non è certo un brutto terzo capitolo, ma la verità è che quando sono uscito dal cinema non riuscivo a smettere di pensare quanto in generale il film non mi avesse soddisfatto.
Capisco l'atmosfera più cupa e che la trama sia penalizzata dall'addio (momentaneo?) al gruppo, però davvero non mi aspettavo che "Guardians of the Galaxy Vol. 3" avrebbe così tanto spinto su tristezza e un generale senso di pesantezza.
Non che abbia mai rivisto il secondo capitolo - per me una grande occasione mancata, anche se l'atmosfera vincente del primo film era stata replicata con successo - ma non credo che investirò nuovamente 2 ore e mezza del mio tempo per vedere questa pellicola una seconda volta. Quantomeno non a breve. Peccato.
Film 817 - Guardiani della Galassia
Film 974 - Guardiani della Galassia
Film 1054 - Guardiani della Galassia
Film 1358 - Guardiani della Galassia Vol. 2
Film 2193 - Guardians of the Galaxy Vol. 3
Cast: Chris Pratt, Zoe Saldaña, Dave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, Vin Diesel, Bradley Cooper, Will Poulter, Sean Gunn, Chukwudi Iwuji, Elizabeth Debicki, Maria Bakalova, Linda Cardellini, Nathan Fillion, Sylvester Stallone.
Box Office: $837.4 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: I fan della Marvel e di questo franchise non possono astenersi dal recuperare questo terzo capitolo della saga di Star-Lord e soci, anche se i toni qui sono decisamente differenti dai precedenti due film. Certamente un prodotto di eccellente intrattenimento, anche se l'atmosfera più cupa e la sensazione che Peter Quill non sia davvero più il personaggio principale rendono questo nuovo episodio decisamente diverso dagli altri. Se vi erano piaciuti i due film precedenti, quindi, preparatevi. Per tutti gli altri, invece, il film dura 2 ore e mezza e senza un minimo di contesto rispetto a quanto successo prima (praticamente in ogni altro film della Marvel) è difficile seguire e, probabilmente, non vale nemmeno la pena provare.
Premi: /
Parola chiave: Sky.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi