giovedì 29 novembre 2018

Film 1525 - Fear and Loathing in Las Vegas

Intro: Sono sempre stato curioso di vederlo, anche se non avevo mai avuto né lo stimolo, né la situazione giusta che supportassero la mia curiosità. Poi, complice il solito giorno libero e la mancanza di cose da fare al Takarakka, si è presentato il momento perfetto.
Film 1525: "Fear and Loathing in Las Vegas" (1998) di Terry Gilliam
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Una delle pellicole più strane e disturbanti che abbia mai visto, sicuramente non quello che mi aspettavo. Una storia difficile da seguire, tra violenza ed ira ingiustificata, una massiccia dose di droghe e allucinogeni, un retrogusto piacevolmente retrò e una coppia di protagonisti scoppiati come non mai, per un risultato finale altalenante e non del tutto soddisfacente. Ne comprendo lo status di cult, ma ho faticato a godere della visione;
il viaggio (letteralmente) allucinante di Raoul Duke e Dr. Gonzo per il deserto del Nevada alla volta di Las Vegas sarà minato di personaggi assurdi e le più disparate disavventure, il tutto per uno sballo totale che costerà non poche fatiche ai due protagonisti. Il tutto in nome di uno sballo costante - che francamente fatico a comprendere - e una ricerca quasi masochistica della situazione a complicarsi che, in tutta onestà, alla lunga perde di quel senso ludico e spregiudicato per sfociare in una ripetitiva spirale nonsense che rallenta l'"avventura". E alla fine sembra tutto un po' fine a se stesso.
Cast: Johnny Depp, Benicio Del Toro, Tobey Maguire, Ellen Barkin, Gary Busey, Christina Ricci, Mark Harmon, Cameron Diaz, Flea.
Box Office: $13.7 milioni
Vale o non vale: Uno di quei titoli cult che andrebbero visti almeno una volta nella vita per farsi un'idea personale su uno di quei titoli che ha diviso la critica ed esaltato un certa certa tipologia di pubblico. Sicuramente un film insolito e avventuroso alla sua maniera, anche se ho assistito a trasgressioni più riuscite.
Premi: In competizione a Cannes 1998 per la Palma d'Oro.
Parola chiave: Droghe.

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#HollywoodCiak
Bengi

Film 1524 - The Salt of the Earth

Intro: Un documentario è sempre un ottimo modo per approfondire qualche argomento. In questo caso si tratta del lavoro di oltre 40 anni di un artista di fama internazionale.
E poi cugina spingeva tanto per farmelo vedere...
Film 1524: "The Salt of the Earth" (2014) di Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado
Visto: dal computer della Fre
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Un documentario affascinante e ben realizzato, un lavoro che racconta la storia dell'uomo e artista Sebastião Salgado in maniera particolarmente approfondita e intimista attraverso l'occhio del figlio Juliano Ribeiro e quello esperto di Wim Wenders;
colpisce innanzitutto la forza di Salgado, costantemente alla ricerca di nuovi progetti e stimoli, oltre che di storie da raccontare. C'è la ricerca di una verità sull'uomo e la sua natura, sulla Natura, sui rapporti tra individui, nonché quelli tra la Terra e chi la abita. C'è molto da vedere, oltre che da farsi raccontare, per un approfondimento sul lavoro di un grande fotografo che ha saputo essere l'occhio del suo tempo, narrando conflitti, accendendo riflettori, puntando il dito. Non si può fare a meno di rimanere affascinati, stregati dal suo lavoro, oltre che profondamente scossi dalle immagini potentissime e dalle storie tragicamente umane che fanno parte di questo documentario. Un vero e proprio tour de force che lascia lo spettatore con non pochi spunti su cui riflettere.
Cast: Sebastião Salgado, Wim Wenders, Lélia Wanick Salgado, Juliano Ribeiro Salgado.
Box Office: $3.6 milioni
Vale o non vale: Bello e potente, nonché carico di significato. Interessante per chi già conosce l'artista e certamente di valore per chi non dovesse ancora conoscerlo. Vale davvero la pena di lasciarsi condurre attraverso questo "The Salt of the Earth".
Premi: Candidato all'Oscar per il Miglior documentario; vincitore nella categoria Meilleur film documentaire ai César 2015 e vincitore a Cannes 2014, tra i vari premi, anche del Un Certain Regard - Special Jury Prize.
Parola chiave: Fotografia.

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#HollywoodCiak
Bengi

Film 1523 - It 2

Intro: Credevamo fosse la miniserie completa e, invece, era solo il secondo episodio... Ci siamo lasciati convincere a vederlo lo stesso. Forse non è stata una grande idea.
Film 1523: "It 2" (1990) di Tommy Lee Wallace
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Avevo già visto la miniserie tratta dal famoso romanzo di Stephen King qualche anno fa e, nonostante le buone intenzioni, non ne ero rimasto particolarmente impressionato. La mancanza di quella insicurezza infantile, lo stile retrò e la mise-en-scène particolarmente datata avevano compresso un risultato finale potenzialmente interessante. Oggi come allora si ripropone la stessa mancanza con, in aggiunta, il confronto stilistico e narrativo del più recente e riuscito "It", uscito al cinema appena un anno fa e subito campione di incassi (nonché di critiche entusiaste).
Questa miniserie televisiva, uscita nel 1990, fa quello che può nel consegnare al pubblico un prodotto spaventoso e delirante, mancando però di fondi e, forse, anche un po' in creatività. Ciò detto, tutto il peso di questo prodotto ricade su un ottimo Pennywise interpretato da Tim Curry, indimenticabile protagonista;
la mancata visione del primo episodio ha forse sottratto qualche sfumatura al racconto, sicuramente più affascinante quando si tratta di raccontare le paure dei ragazzini, piuttosto che degli adulti. Risolvere il mistero del clown malefico e sconfiggerlo una volta per tutte coinvolge, in questa storia, un punto di vista adulto che manca di una certa dose di fantasia. Ovvero è tutto più reale di quanto non vorremmo, nonostante tutto. In definitiva direi che questa seconda parte di "Stephen King's It" funziona così così e non riesce nel suo intento catartico di risolvere egregiamente la vicenda. Si lascia guardare, ma gli spaventi sono tutt'altra cosa.
Film 446 - It
Film 1523 - It 2
Film 1422 - It
Film 1804 - It
Film 1819 - It Chapter Two
Cast: Harry Anderson, Dennis Christopher, Richard Masur, Annette O'Toole, Tim Reid, John Ritter, Richard Thomas, Tim Curry.
Box Office: /
Vale o non vale: Ha un valore nostalgico innegabile e certamente i fan di King apprezzeranno. Per lo spettatore moderno, però, il nuovo "It" potrebbe avere più appeal dal punto di vista dello stile e di quel pathos legato a spaventi e paura.
Premi: Candidato a 2 Emmy Awards, la serie ha vinto per nella categoria Miglior colonna sonora.
Parola chiave: Fognature.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 16 novembre 2018

Film 1522 - The French Lieutenant's Woman

Intro: I always wanted to see this movie and it was about time I saved some time to just do it.
Film 1522: "The French Lieutenant's Woman" (1981), Karel Reisz
Watched: my laptop
Language: English
Watched with: no one
Briefly: "The French Lieutenant's Woman" was not what I expected it to be. I got myself mislead by a title which refers to France & army, but in the end that's not what the movie is about. Two love stories, two different settings for a plot that is divided between the struggling relationship involving the gentleman palaeontologist Charles Smithson and the enigmatic Sarah Woodruff and the actors who play them in a modern filming of the story. Meryl Streep and Jeremy Irons are romantically involved in both stories in a parallelism that drives you exactly where you expect it to lead you, except that everything just turns and what would have been impossible in the Victorian period drama story happens and what you thought to be inevitable in the real life story fades away. Sometimes a plot can still surprise you;
I find the Victorian period settings quite intriguing, with a special note on costumes (by Tom Rand) and hairstyling (for Streep bold and explosive hair). The comparison between the two plot timelines' style are obvious and well handled not in an ordinary way;
Streep and Irons are great actors and perfect for their double roles here: I was really fascinated by Streep performances, she can really be whomever she wants;
I find this art imitating art subplot really fascinating. A movie that depicts the making of a movie means to witness the process of that medium analyzing itself through its own tools, which is always compelling and worth studying.

Cast: Meryl Streep, Jeremy Irons, David Warner, Hilton McRae, Peter Vaughan, Liz Smith, Penelope Wilton.
Box Office: $26,890,068
Worth watching?: Not always perfect, but well acted and narratively intriguing. The parallelism between the two stories is the core of the plot which will surprise you in the end. Worth watching, a real Meryl Streep's fans cult.
Awards: Nominated for 5 Academy Awards (including Best Actress in a Leading Role and Best Writing, Screenplay Based on Material from Another Medium); 3 Golden Globes nomination and 1 win (Best Actress in a Motion Picture - Drama); 11 BAFTAs nomination and 3 wins (Best Actress, Best Sound and Best Score).
Key word: Film.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 9 novembre 2018

Film 1521 - Boo! A Madea Halloween

Intro: I've never watched a Tyler Perry movie before (and I heard they're terrible), so I was keen to indulge in this pretty little sin of mine to get my own idea about Mr. Perry's work.
Film 1521: "Boo! A Madea Halloween" (2016), Tyler Perry
Watched: my laptop
Language: English
Watched with: no one
Briefly: not that I was expecting it to be great or even entertaining, yet still I was hoping to be proved wrong. Instead, "Boo! A Madea Halloween" is even worst than I thought;
badly acted and poorly directed, Tyler Perry comedy-horror movie is silly and pointless, incapable of being either funny or scary. I was particularly disappointed, especially because this picture had a huge success over the American audience since it managed to gain the top spot at the box-office. I'm still trying to figure it out how or why.

Cast: Tyler Perry, Cassi Davis, Patrice Lovely, Yousef Erakat, Lexy Panterra, Andre Hall, Liza Koshy, Diamond White, Brock O'Hurn, Bella Thorne, Tyga.
Box Office: $74.8 million
Worth watching?: Just for Tyler Perry's work fans.
Awards: Nominated for 3 Razzie Awards (Worst Director, Actress and Screen Combo).
Key word: Prank.

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Bengi

giovedì 1 novembre 2018

Film 1520 - Geostorm

Intro: Not that I was too exited about watching this movie, yet still I was intrigued by its disaster movie vibes.
Film 1520: "Geostorm" (2017), Dean Devlin
Watched: my laptop
Language: English
Watched with: Fre
Briefly: not a really good movie, even though it tries hard to be entertaining and worth watching. It lacks on creativity and delivers a lower than average product that isn't good enough and it is surely forgettable. If you love disaster movies, "The Day After Tomorrow", "2012" or even "Armageddon" are better choices than "Geostorm". And, to be honest, Gerard Butler is not a good actor.
Cast: Gerard Butler, Jim Sturgess, Abbie Cornish, Alexandra Maria Lara, Daniel Wu, Eugenio Derbez, Amr Waked, Adepero Oduye, Robert Sheehan, Richard Schiff, Ed Harris, Andy Garcia, Mare Winningham.
Box Office: $221.6 million
Worth watching?: disaster movies should be fun and thrilling, enjoyable enough to let you go beyond the usually poor plot or character writing. None of this happens here. So save yourself some time and look somewhere else.
Awards: /
Key word: Space station.

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Bengi

Film 1519 - Arrival

Intro: The first time that I saw it I thought that this movie was interesting and compelling, that's why I decided to watch it again.
Film 1519: "Arrival" (2016), Denis Villeneuve
Watched: my laptop
Language: English
Watched with: Fre
Briefly: what I appreciate about this story is the similarity between the plot and the alien's communication: everything goes in circle. And even if you don't understand all from the beginning, you have plenty of time to figure it out what's really happening. And when you do it, you're just blown away;
Amy Adams is just amazing as always. She's a great actress and a wonderful interpreter, it doesn't matter if she's playing a princess, a nun or a linguist professor. You follow her through the movie and trust everything she does because she's perfect in what she's doing;
"Arrival" starts as every other sci-fi film that involves aliens and spaceships as they land on Earth overnight and people cannot understand what's happening; the difference, though, is in what happens next: no fights or violence straight away, just the need to understand what's happening by communicating with the extraterrestrials. That's what I loved the most about the movie and what helped me get over the sometimes too slow pacing of the story. This and the amazing Amy Adams, of course. And Denis Villeneuve directorial style is always beautifully poignant.
Film 1310 - Arrival
Film 1519 - Arrival

Cast: Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma, Mark O'Brien.
Box Office: $203.4 million
Worth watching?: Interesting and challenging, "Arrival" isn't the typical alien-involved sci-fi picture, instead it follows its own path down to an ending which is not granted at all. Not exactly rhythm friendly but surely intense and beautifully acted, directed and scored, it's an elegant story about knowing ourselves and the strangers from out of space. Not to mention the ones that inhabit the Earth...
Awards: 8 Oscars nominations (Best Picture, Director and Adapted Screenplay among others) and 1 win for Best Achievement in Sound Editing; 2 Golden Globes nomination (Best Drama Actress and Original Score); 9 BAFTAs nominations and 1 win for Best Sound.
Key word: Private number.

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Bengi