martedì 23 maggio 2023

Film 2189 - Dungeons & Dragons: Honour Among Thieves

Intro: Non che abbia mai giocato al gioco da cui è tratto, però ero super curioso di vedere questo film perché dal trailer non sembrava niente male!

Film 2189: "Dungeons & Dragons: Honour Among Thieves" (2023) di John Francis Daley, Jonathan Goldstein
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: in tutto questo marasma di blockbuster a ripetizione senza arte né parte, devo dire che "Dungeons & Dragons: Honour Among Thieves" è stato la boccata d'aria fresca che non mi aspettavo. Visto il trailer diciamo che ci speravo, ma sicuramente un buon risultato finale non era per nulla scontato.
Invece, il quarto film tratto dal famoso gioco di ruolo è spassoso e divertente, favorito da un cast di ottimi attori capitanati dalla strana coppia Chris Pine + Michelle Rodriguez che, insieme, funzionano alla grande. Se poi ci aggiungiamo uno Hugh Grant che fa Hugh Grant che fa il cattivo della situazione... il film funziona alla grande!
La storia è avventurosa quanto basta e, per quanto non totalmente innovativa per il genere, sicuramente riesce a incapsulare bene ogni elemento potenzialmente già visto nel contesto (magico) specifico a questo franchise. Tra le scene che ho apprezzato di più, il labirinto (tra "Harry Potter" e "Il galdiatore") e quella in cui i protagonisti mettono a segno il piano per entrare nel caveau.
Il risultato finale è davvero ben riuscito, la storia ha un ottimo ritmo e il film riesce a bilanciare bene i momenti comici (particolarmente divertenti) e quelli più prettamente da blockbuster (leggi effetti speciali a gogo). Onestamente "Dungeons & Dragons: Honour Among Thieves" è stata una visione inaspettatamente piacevole che ha superato apiamente le mie aspettative. E, ultimamente, questo non capita spesso.
Cast: Chris Pine, Michelle Rodriguez, Regé-Jean Page, Justice Smith, Sophia Lillis, Daisy Head, Chloe Coleman, Bradley Cooper, Hugh Grant.
Box Office: $207.4 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Assolutamente da vedere! Avventura divertente e ben scritta, "Dungeons & Dragons: Honour Among Thieves" regala l'intrattenimento perfetto per una serata spensierata all'insegna di un blockbuster che, per una volta, fa il suo dovere. Non guasta, poi, che il cast sia particolarmente azzeccato!
Premi: /
Parola chiave: Tablet of Reawakening.
Trailer
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Bengi

venerdì 19 maggio 2023

Film 2188 - Bridesmaids

Intro: Era nella mia "watching" list di Netflix da tempo e, qualche settimana fa, si è presentata l'occasione perfetta per rivederlo.

Film 2188: "Bridesmaids" (2011) di Paul Feig
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: "Bridesmaids" è un film che torno sempre a vedere volentieri. E' spassoso, romantico, divertente e pazzo quanto basta per garantire una serata di svago e intrattenimento che funziona (anche a distanza di 12 anni dall'uscita del film nelle sale).
Cast è perfetto, il gruppo di attrici Kristen Wiig, Maya Rudolph, Rose Byrne, Wendi McLendon-Covey, Ellie Kemper e Melissa McCarthy fa da solo tutto il film. Mitiche.
Film 309 - Le amiche della sposa
Film 480 - Le amiche della sposa
Film 828 - Le amiche della sposa
Film 2188 - Bridesmaids
Cast: Kristen Wiig, Maya Rudolph, Rose Byrne, Wendi McLendon-Covey, Ellie Kemper, Melissa McCarthy, Chris O'Dowd, Jill Clayburgh, Matt Lucas, Rebel Wilson, Jon Hamm, Terry Crews, Annie Mumolo.
Box Office: $306.4 milioni
Vale o non vale: Un'ottima commedia con qualche tono romantico che non manca di divertire anche a oltre un decennio di distanza. Un sacco di carriere sono state lanciate con questo film (Kristen Wiig & Melissa McCarthy in primis, ma anche Wendi McLendon-Covey - "The Goldbergs" - e Ellie Kemper -"Unbreakable Kimmy Schmidt").
Premi: Candidato agli Oscar e ai BAFTA per la Miglior sceneggiatura originale e la Miglior attrice non protagonista (Melissa McCarthy). 2 nomination ai Golden Globes per Miglior film commedia o musical e Miglior attrice protagonista (Kristen Wiig).
Parola chiave: Matrimonio.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 16 maggio 2023

Film 2187 - 80 for Brady

Intro: Non ero riuscito a vederlo al cinema, così ho recuperato a casa non appena ho potuto.

Film 2187: "80 for Brady" (2023) di Kyle Marvin
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese, italiano
Compagnia: nessuno
In sintesi: 4 attrici magnifiche che insieme fanno 5 Oscar vinti e 12 nomination in totale, per un film che non è davvero niente di che, ma regala ai fan di Lily Tomlin, Jane Fonda, Rita Moreno e Sally Field un'ulteriore occasione per amarle ancora di più.
La storia è tratta dalla vera amicizia di quattro donne fan del campione di footbal Tom Brady che, qui, decidono di andarlo a vedere al Super Bowl del 2017. Tra una vicissitudine e l'altra, non solo riusciranno ad assistere all'evento ma, neanche a dirlo, a conoscere il campione tanto amato.
Come dicevo, la storia non è granché innovativa, eppure l'idea delle quattro ultra ottantenni (Rita Moreno ne ha 91 a dire il vero ed è una spanna sopra a tutti, mentre Sally Field ne ha 76) fan sfegatate di Brady è simpatica e originale quanto basta. Inutile dire che, poi, l'innegabile fascino e carisma di Tomlin, Fonda, Moreno, Field fanno certamente la differenza e valgono da sole la visione del film.
Tutto sommato "80 for Brady" è una commedia innoqua che ricorda moltissimo altri prodotti come "Book Club" (e il suo sequel appena uscito nelle sale), "Grace and Frankie" o "One Day at a Time" e che sì, non riscrive certo la storia del cinema, ma fa certamente passare un'oretta e mezza di garbato intrattenimento e ci ricorda - servisse ancora, al giorno d'oggi - che la vita non finisce col cominciare della terza età. Anzi, qui parrebbe addirittura il contrario.
Cast: Lily Tomlin, Jane Fonda, Rita Moreno, Sally Field, Billy Porter, Rob Corddry, Guy Fieri, Bob Balaban, Sara Gilbert, Patton Oswalt, Retta, Tom Brady.
Box Office: $40.3 milioni
Vale o non vale: Simpatico e senza pretese, "80 for Brady" mette insieme l'insolito connubio donne di una certa età + sport, per un risultato finale che sì, è meno brillante di quanto non ci si sarebbe aspettato, eppure funziona grazie alle ineguagliabili quattro protagoniste.
Premi: /
Parola chiave: Super Bowl.
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Bengi

lunedì 15 maggio 2023

Film 2186 - The Pope's Exorcist

Intro: Visto addirittura in anteprima su invito del mio amico Paul a recuperarlo assieme al cinema. E anche se non mi immaginavo certo che sarebbe stato un capolavoro... diciamo che l'anteprima me la potevo risparmiare.

Film 2186: "The Pope's Exorcist" (2023) di Julius Avery
Visto: al cinema
Lingua: inglese, italiano
Compagnia: Paul
In sintesi: "The Pope's Exorcist" è una boiata pazzesca che, però, nel finale vira inaspettatamente in una sorta di thriller soprannaturale a tinte fantascientifiche che, per quanto non elevi lo status di boiata, sicuramente coglie inaspettati. Ma andiamo con calma.
Innanzitutto, si capisce fin dal primo minuto che a Russell Crowe di sto film non gliene può fregar di meno (e giustamente). La trama non ha senso, i "trucchetti" horror sono da B-movie e tutta la questione dell'esorcismo/esorcista serve solo ad irretire potenziali spettatori. Detto cioò, e tornando a Crowe, dico solo che ho dovuto leggere i sottotitoli in inglese quando il suo personaggio - basato su Gabriele Amorth, realmente esistito - parla in italiano. Non si capisce una mazza. Per carità, sforzo encomiabile e apprezzo la buona volontà, ma per qualche motivo la produzione ha deciso che avesse assolutamente senso realizzare un buon 30% di questa pellicola (principalmente ambientata in Spagna) in italiano e il risultato è terribile. Per dire, Franco Nero parla un inglese 100 meglio dell'"italiano" di Crowe.
Poi, la storia. Il problema vero è questa storia non ha niente di nuovo da raccontare. Ci sono tutti i cliché del genere e per di più sbandierati senza alcun ritegno come se questa storia se li fosse appena inventati di sana pianta. Non che mi aspettassi originalità, ma almeno un vago tentativo di vendere un po' meglio la storia... Una volta che abbiamo passato le varie profanità del bambino posseduto, le occhiaie, le visioni, i crocifissi al contrario, le spruzzate di acqua santa, il latino come lingua salvifica (anche quella parlata allo stesso livello dell'italiano) e il demone che deve rivelare il suo nome per essere sconfito, di fatto la sceneggiatura prende una piega inaspettata, rilanciando una seconda parte di storia che - senza vole rivelare troppo - include l'Inquisizione spagnola e un gigantesco insabbiamento della Chiesa.
Insomma, per quanto questo "The Pope's Exorcist" sia di una banalità pazzesca, sicuramente sono rimasto colpito da un secondo tempo più originale, certamente preambolo di un eventuale sequel nel caso questo primo film avesse fatto faville (sequel che poi è stato confermato). Quello che più ho apprezzato è stato il piglio più thriller che prende la storia, resuscitando un vago interesse nello spettatore e promettendo nuove avventure per il nostro Russell Crowe in versione clero (lontani i tempi de "Il gladiatore" cari miei...).
Ps. In termini di location, ho trovato questo film molto confuso. Le scene in Vaticano non sembrano girate in loco (la chiesa dove si trova il Papa tutte le volte che è in una scena mi è sembrata alquanto modesta), mentre in vari punti della storia cercando di far passare per biblioteca vaticana quella che palesemente è la biblioteca del Trinity College di Dublino dove si trova il famoso Book of Kells.
Cast: Russell Crowe, Daniel Zovatto, Alex Essoe, Laurel Marsden, Peter DeSouza-Feighoney, Franco Nero.
Box Office: $70.2 milioni
Vale o non vale: Non esattamente un horror, né totalmente un film sugli esorcismi, "The Pope's Exorcist" è un prodotto dalle tante anime, nessuna delle quali particolarmente riuscita. Il casting è tremendo - salvo solo Franco Nero e il mood menefreghista di Russell Crowe che conferisce al suo personaggio una certa spavalderia (volontaria o involontaria) - e la storia non particolarmente ispirata, eppure nel finale il film un po' si salva. C'è di meglio, ma bisogna anche dire che ultimamente ho visto molto di peggio.
Premi: /
Parola chiave: Inquisizione spagnola.
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Bengi

Film 2185 - Divergent

Intro: Non so bene perché, ma mi era tornata voglia di vederlo.

Film 2185: "Divergent" (2014) di Neil Burger
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: come sempre, quando qualcosa funziona alla grande, non ci vuole molto perché comincino a comparire dei cloni. Fossimo stati all'inizio degli anni '00 e stessimo parlando di musica, si potrebbe benissimo fare riferimo alla battaglia delle teen popstar, ovvero Britney Spears, Christina Aguilera, Mandy Moore e Jessica Simpson.
Invece, siccome ci occupiamo di cinema - e il riferimento temporale risale solo a 10 anni fa - ci tocca dire che questo "Divergent" è la copia sbiadita di quell'"Hunger Games" che in sala fece faville (specialmente coi primi due capitoli) e sta per tornare a novembre conl'inevitabile quanto evitabile prequel "The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes". I sequel di "Divergent", invece, sono stati un totale disastro, tanto che la produzione del quarto e conclusivo episodio non si è mai verificata.
La verità è che "Divergent" accusa pesantemente i suoi quasi 10 anni di età e non regge il confronto con il ben più interessante "Hunger Games". Non è colpa di Shailene Woodley, che è sempre una grande protagonista, ma sicuramente la storia manca di mordente e la sceneggiatura qui non è esattamente eccelsa. La romance tra Tris e Four non è particolarmente elttrizzante e il risultato finale, per quando passabile, manca di quel qualcosa in più. Forse, non ci fosse stato l'inevitabile paragone con l'altro franchise, questo ne sarebbe uscito vincente. Ma, vista la difficile competizione, "Divergent" finisce per risultare solamente quell'altra saga che hanno provato a lanciare dopo "Hunger Games".
Cast: Shailene Woodley, Theo James, Ashley Judd, Jai Courtney, Ray Stevenson, Zoë Kravitz, Miles Teller, Ansel Elgort, Tony Goldwyn, Maggie Q, Kate Winslet.
Box Office: $288.9 milioni
Vale o non vale: Il primo dei soli 3 film usciti di questo franchise è sicuramente il migliore. Col tempo si perde il senso della storia e ci si inabissa in un'intollerabile vortice di banalità pseudo politiche e prodozze tecnologiche (leggi effetti speciali) che non impressionano nessuno. Detto ciò, "Divergent" parte da un'idea anche intrigante, ma non riesce a capitalizzare sul suo potenziale in termini di cast e storia. Fosse finito qui il racconto, sarebbe andato bene lo stesso.
Premi: Vincitore nella categoria Miglior personaggio per Tris (Shailene Woodley) agli MTV Movie & TV Awards del 2014.
Parola chiave: Sierum.
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Bengi

martedì 9 maggio 2023

Film 2184 - Scream

Intro: Ogni tanto ritorna...

Film 2184: "Scream" (1996) di Wes Craven
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: dopo averlo costretto a vedere gli ultimi due capitoli della saga, Ciarán si è appassionato e ha voluto vedere l'originale (però adesso ha detto basta, gli sembra che tutti i film si assomiglino troppo...).
Anche se ormai l'ho visto un'infinità di volte, trovo sempre che il primo "Scream" sia una genialata. Non solo un horror ben riuscito per l'epoca, ma anche un film capace di mettere in risalto e allo stesso tempo alla berlina gli elementi classici del genere, in una sorta di meta commento che non solo ha ancora senso al giorno d'oggi, ma ha anche inspirato un sacco di altre pellicole. Insomma, è innegabile che il genere horror moderno sia stato in qualche modo influenzato dal primo capitolo della popolarissima saga di "Scream". Non è un caso, quindi, che questo titolo funzioni ancora benissimo a quasi 30 anni dalla sua uscita nelle sale!
Film 1123 - Scream
Film 2057 - Scream
Film 2184 - Scream
Film 1249 - Scream 3
Film 326 - Scream 4
Film 2091 - Scream
Film 2178 - Scream
Film 2179 - Scream VI
Cast: David Arquette, Neve Campbell, Courteney Cox, Matthew Lillard, Rose McGowan, Skeet Ulrich, Henry Winkler, Jamie Kennedy, Drew Barrymore.
Box Office: $173 milioni
Vale o non vale: Ottimo cast, serial killer iconico (Ghostface) e un risultato finale che funziona sempre alla grande. Non fa paura, ma intrattiene alla grande.
Premi: Vincitore nella categoria Miglior film agli MTV Movie & TV Awards del 1997. Curiosamente, 26 anni dopo, "Scream VI" ha vinto nella stessa categoria all'edizione 2023 (ovvero giuto 2 giorni fa).
Parola chiave: Horror.
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Bengi

giovedì 4 maggio 2023

Film 2183 - Creed III

Intro: Molto contento all'idea di recuperare questo film sul grande schermo!

Film 2183: "Creed III" (2023) di Michael B. Jordan
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: e anche Jonathan Majors ce lo siamo giocato. Dopo un inizio 2023 col botto tra "Ant-Man and the Wasp: Quantumania" e questo terzo "Creed", l'ospitata agli Oscar (come presentatore insieme a Michael B. Jordan) e una serie di progetti futuri di altro profilo (leggi Marvel) sembrava proprio che di Majors ne avremmo sentito parlare a lungo. E invece...
In quella che per un bel po' sarà sicuramente la sua ultima apparizione sul grande schermo, Majors si accoda al terzo capitolo della fortunata saga di "Creed", nonché spin-off di "Rocky", e lascia il segno. Nei panni del nuovo antagonista Damian "Diamond Dame" Anderson - amico di infanzia di Adonis (Jordan) che rispunta dal passato - l'attore riesce fin da subito a far percepire due aspetti del suo personaggio: che mette a disagio le altre persone e che non ha niente da perdere, per cui è disposto a fare qualunque cosa per arrivare dove vuole (wild card). Da questa combinazione di elementi, ne viene fuori una sorta di bomba a orologeria. Lo spettatore capisce fin da subito che qualcosa non va, che ogni volta che Damian è in una scena l'atmosfera cambia e ci si aspetta che prima o poi qualcosa succeda, che l'iniziale armonia finirà inevitabilmente per guastarsi.
Il fatto che ce lo si aspetti, però, non va minimamente ad intaccare l'ottimo risultato finale - specialmente considerato che siamo al terzo capitolo del franchise - che, va detto, funziona soprattutto grazie all'ottima performance di Majors. Questo senza voler sminuire l'ottimo lavoro degli altri protagonisti che è sempre un piacere vedere in azione. Michael B. Jordan qui ritorna non solo nei panni di Adonis, ma anche di regista (al suo debutto) e fa un egregio lavoro, specialmente considerato che i modi per poter girare l'immagine al rallentatore di un pugno che colpisce la faccia di qualcuno non sono infiniti. Inoltre ci sono non poche scelte stilistiche che mi hanno piacevolmente sorpreso (vedi il momento in cui, schermo diviso in due dal muro che separa i due protagonisti, Adonis va a fare l'in bocca al lupo a Damian per il suo primo match). Al suo fianco, poi, ritroviamo la sempre bravissima Tessa Thompson - che ha un non so che affascinante che mi incanta tutte le volte - e Phylicia Rashad che riprende il ruolo della mamma di Adonis. Grande assente, invece, Sylvester Stallone. In mezzo, come è ovvio che sia, la boxe la fa da padrone.
Insomma, tra vecchi e nuovi elementi "Creed III" riesce non solo a convincere e proseguire l'ottimo trend della saga in termini di qualità e intrattenimento, ma riesce inoltre a sganciarsi con successo dalla pesante (nel bene e nel male) eredità di Rocky Balboa dicendogli, almeno per ora, addio.
Film 1086 - Creed - Nato per combattere
Film 1696 - Creed II
Film 2183 - Creed III
Cast: Michael B. Jordan, Tessa Thompson, Jonathan Majors, Wood Harris, Mila Davis-Kent, Florian Munteanu, José Benavidez, Selenis Leyva, Phylicia Rashad.
Box Office: $273.7 milioni
Vale o non vale: Ottimo terzo capitolo della saga, "Creed III" convince su tutti i livelli. Belle sequenze sportive e di combattimento, colonna sonora e fotografia ben realizzate e (ma un po' ce lo si aspettava) un grande cast in grado di mantenere le aspettative. Michael B. Jordan e Tessa Thompson sono una coppia meravigliosa, ma Jonathan Majors qui ruba la scena. I fan della saga apprezzeranno.
Premi: /
Parola chiave: Fotografia.
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Bengi

sabato 29 aprile 2023

Film 2182 - 65

Intro: Molto incuriosito dal trailer, sono corso al cinema a recuperare questo film non appena ho potuto!

Film 2182: "65" (2023) di Scott Beck, Bryan Woods
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: l'idea di mischiare navicelle spaziali e dinosauri? Potenzialmente intrigante, anche se quella di alieni e cowboy non aveva funzionato tanto bene in passato... Eppure sulla carta questa pellicola sembrava un potenziale successo. Dove sta il problema, quindi?
La verità è che "65", oltre all'idea alla base della trama non va. Adam Driver si schianta sulla Terra e, pur provenendo da lfuturo, per qualche motivo finisce nel passato all'epoca dei dinosauri. E proprio qui sta il problema: tutto quanto detto finora lo sappiamo già perché ce lo dice il poster. Ergo, no effetto sorpresa rispetto ad uno dei colpi di scena della trama che avrebbe potuto fare la differenza in termini di lasciare lo spettatore sorpreso e piacevolmente colpito. Capisco che si debba trovare il modo per invogliare gli spettatori a vedere il film, ma non era davvero necessario rivelare che si trattasse praticamente di un viaggio nel tempo all'epoca dei dinosauri. Quindi sì, abbiamo un problema non da poco sin dal principio.
Avendo praticamente sprecato uno dei possibili twist della sceneggiatura, mi sarei aspettato che la storia facesse di tutto pur di stupirmi con altre sorprese e momenti epici, soprattutto considerato che si fa la fatica di scomodare i dinosauri (in un momento storico in cui un film tremendo come "Jurassic World Dominion" è riuscito ad incassare oltre 1 miliardo di dollari al box-office mondiale). Invece "65" sceglie di relegarli nello sfondo e concentrarsi sul rapporto tra i due protagonisti della pellicola: non ci sarebbe niente di male, non fosse che la storia di fatto finisce per rinnegare quegli elementi usati per attirare al cinema gli spettatori (tutta la componente sci-fi) per focalizzarsi sul rapporto tra Mills, il capitano con i sensi di colpa per la figlia morta che non è riuscito a salvare (Adam Driver), e Koa (Ariana Greenblatt), la bambina che non sa di aver perso i genitori e spera di poterli riabbracciare con l'aiuto di Mills, con cui però non può comunicare poiché i due non parlano le rispettive lingue.
Ribadisco, non ci sarebbe niente di male sul dare spazio prevalentemente alla storia e percorso di crescita dei due protagonisti, non fosse che non è la storia per cui ho pagato il biglietto. Io voglio vedere i dinosauri e voglio vedere come uno piovuto dal futuro, con armi e tecnologie a disposizione che non mi posso neanche immaginare, si confronta con il pericolo primordiale di un animale gigantesco che ti considera la sua cena. Fine. Tutto il resto non mi interessa, se non marginalmente. E non per superficialità o mancanza di tatto, ma semplicemente perché "65" mi ha convinto che fosse la storia di un sopravvissuto che non sa di trovarsi sul nostro pianeta nel periodo Cretaceo e deve confrontarsi con situazioni estreme per sopravvivere. Benissimo darmi un po' di contesto in termini di motivazione del personaggio e del suo percorso personale all'interno della storia, ma questo è un film di fantascienza che si immagina un mondo in cui un umano nel futuro, per un motivo o per un altro, deve fare i conti coi dinosauri: se avessi voluto vedere una pellicola su un padre disperato per la morte della figlia e pieno di rimorso perché quando è venuta a mancare lui non c'era e che ora cerca di alleviare dolore e senso di colpa aiutando la povera orfana a sopravvivere... allora a) non mi servivano i dinosauri e b) avrei guardato un altro film.
Quindi no, "65" non fa centro. E' un prodotto che non sa cosa vuole vendere o che tenta - senza riuscirci - di essere troppe cose alla volta. E nonostante Adam Driver sia ovviamente in grado di portare tutta la baracca sulle sue spalle, il risultato finale è mediocre a dir molto. Peccato.
Ps. Il fatto che Koa passi dal non sapere una parola di inglese a capire Mills nel giro di qualche giorno, considerato poi che lui si riveli assoltamente incapace (in-ca-pa-ce) a spiegarsi tramite gesti o disegni, è una semplificazione della trama che mi ha alquanto irritato.
Cast: Adam Driver, Ariana Greenblatt.
Box Office: $56.2 milioni
Vale o non vale: Cercate un film di fantascienza? Un film sui dinosauri? Un film che combini insieme elementi narrativi inaspettati e, sulla carta, impossibili da mischiare? Ottimo, evitate "65".
Scelte perfette per la ricerca di cui sopra sono, nell'rodine: "Alien", "Jurassic Park" e "Godzilla vs. Kong".
Premi: /
Parola chiave: Bacche.
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Bengi

giovedì 27 aprile 2023

Film 2181 - Searching

Intro: Solo dopo aver visto "Missing" ho realizzato che il film fosse il sequel di questa pellicola uscita nel 2018. E, una volta realizzata la connessione, tutto ha avuto subito più senso.

Film 2181: "Searching" (2018) di Aneesh Chaganty
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: 5 anni prima di "Missing", c'è stato "Searching" che, evidentemente, ha funzionato bene considerato che hanno pensato di fare un copia-incolla totale per il sequel (del resto questo film è costato $880,000 e ne ha incassati più di 75 milioni...).
Anche visto una seconda volta - e, soprattutto in questo caso, dopo aver visto il sequel - "Searching" funziona bene e regala ottimi momenti thriller e di suspence. Ammetto, però, che il secondo film del franchise è addirittura meglio di questo primo (che ha un colpo di scena finale meno soddisfacente).
Tutto sommato un buon film.
Film 1704 - Searching
Film 2181 - Searching
Film 2180 - Missing
Cast: John Cho, Debra Messing, Michelle La, Sara Sohn, Joseph Lee, Steven Michael Eich.
Box Office: $75.6 milioni
Vale o non vale: Se è piaciuto "Missing", sicuramente piacerà anche questo film (sono praticamente identici, eppure perfettamente distinguibili l'uno dall'altro). Colpi di scena a gogo e un ottimo John Cho protagonista, con una Debra Messing in un ruolo per lei inusuale.
Premi: /
Parola chiave: Lagoo.
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Bengi

sabato 15 aprile 2023

Film 2180 - Missing

Intro: Era da un po' che volevo recuperare questo film, quindi appena ho avuto l'occasione ho proposto a Ciarán di vederlo. Senza sapere che si trattasse del sequel di un altra pellicola che avevo visto anni fa...

Film 2180: "Missing" (2023) di Will Merrick, Nick Johnson
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: abbiamo guardato tutto il film senza sapere che si trattasse del seuqel di "Searching", per cui non ho fatto troppo caso alle varie somiglianze narrative ed estetiche. A posteriori posso dire che, nonostante abbia trovato entrambi i titoli particolarmente godibili, questo secondo episodio è superiore al primo.
Qui la trama è molto più intricata e c'è un'ottima dose di colpi di scena dall'inizio alla fine che mantengono lo spettatore sempre interessato. Storm Reid è una perfetta protagonista, capace, pur non comparendo mai di fatto in un'inquadratura che non includa il layout di una piattaforma social o una videocamera di sorveglianza, di portare sulle proprie spalle tutta la storia.
"Missing" è un buon thriller contemporaneo, capace di incorporare con intelligenza gli elementi classici del genere assieme a tutti quegli strumenti che utilizziamo quotidianamente per comunicare, senza che questo approccio inusuale risulti mai forzato (o, peggio ancora, ridicolo). Chiaro, si tratta di una storia esagerata, però il risultato finale intrattiene a dovere e la conclusione lascia decisamente soddisfatti.
Film 1704 - Searching
Film 2181 - Searching
Film 2180 - Missing
Cast: Storm Reid, Joaquim de Almeida, Ken Leung, Amy Landecker, Daniel Henney, Megan Suri, Tim Griffin, Nia Long.
Box Office: $45.1 milioni
Vale o non vale: Non si riscrive certo la storia del cinema qui, però il risultato finale funziona bene e, nonostante l'inusuale utilizzo di immagini unicamente tratte da social media, cellulari o camere di sorveglianza (che nelle mani sbagliate sarebbe potuto essere disastroso), "Missing" funziona benissimo e, anzi, ha un ritmo particolarmente sostenuto e incalzante. Oltre che una trama che non manca di regalare colpi di scena.
Premi: /
Parola chiave: Lucchetto.
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Bengi

Film 2175 - The Girl with the Dragon Tattoo

Intro: Non ricordo come mi sia tornato in mente questo film, però siccome Ciarán non lo aveva mai visto e io apprezzo sempre un bel film di David Fincher, abbiamo deciso di recuperarlo.

Film 2175: "The Girl with the Dragon Tattoo" (2011) di David Fincher
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: continuo a non aver visto la trilogia originale, però nel frattempo ho visto il secondo "The Girl in the Spider's Web" con Claire Foy e, mi spiace, ma questo film è tutta un'altra cosa.
Atmosfere tese, colonna sonora pressante, intrighi e devianze, un serial killer da smascherare e una persona scomparsa, per non parlare dei due magnifici protagonisti Daniel Craig e Rooney Mara: "The Girl with the Dragon Tattoo" è sicuramente una pellicola che non solo mantiene le promesse, ma, per quanto mi riguarda, le supera nettamente. Di solito non apprezzo particolarmente la smania americana di rifare tutto in chiave USA (e, ribadisco, la trilogia originale non l'ho vista), però qui si è fatto decisamente un buon lavoro.
Ps. 8 anni dopo questo film, Daniel Craig e Christopher Plummer si ritroveranno in quell'altro gioiellino che è "Knives Out" praticamente interpretando gli stessi ruoli (ma in chiave decisamente più leggera e divertente).
Film 632 - Millennium: Uomini che odiano le donne
Film 1546 - The Girl with the Dragon Tattoo
Film 2175 - The Girl with the Dragon Tattoo
Film 1768 - The Girl in the Spider's Web
Cast: Daniel Craig, Rooney Mara, Christopher Plummer, Stellan Skarsgård, Steven Berkoff, Robin Wright, Yorick van Wageningen, Joely Richardson, Goran Višnjić, Donald Sumpter, Geraldine James, Embeth Davidtz.
Box Office: $239.3 milioni
Vale o non vale: Teso, cupo ed intrigante, il film di Fincher funziona benissimo, mantenedo alta l'attenzione dello spettatore anche grazie ad una Rooney Mara perfetta per la parte (e che con questo ruolo ha fatto jackpot). Decisamente non un prodotto per tutti, ma di eccellente intrattenimento e qualità.
Premi: Vincitore dell'Oscar per il Miglior montaggio e nominato per la Miglior attrice protagonista (Mara), fotografia, montaggio sonoro e mixaggio sonoro. 2 nomination ai BAFTA per la Miglior fotografia e la Miglior colonna sonora.
Parola chiave: Amicizia.
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Bengi

lunedì 10 aprile 2023

Film 2174 - The Banshees of Inisherin

Intro: Altro film in odore di Oscar, lo siamo andati a recuperare allo Stella, cinemone di lusso tra poltrone private, un menù da ristorante e una discreta scelta di vini da accompagnare alla visione.

Film 2174: "The Banshees of Inisherin" (2022) di Martin McDonagh
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: sarò onesto: le altissime aspettative in tantem con la difficoltà a comprendere una buona parte dei dialoghi hanno certamente reso la visione di questo film più complessa di quanto mi aspettassi.
Il risultato finale non mi ha fatto gridare al capolavoro - specialmente se messo a confronto con quel gioiellino di pellicola che è "Three Billboards Outside Ebbing, Missouri", ovvero il precedente film di Martin McDonagh - e tutto sommato, anche se l'esperienza in generale è stata piacevole (ma quello lo collego più alla location), ammetto che ho davvero fatto fatica ad entrare nel mood di questo "The Banshees of Inisherin".
Gli amici irlandesi mi avevano avvisato che avrei faticato ad apprezzarne l'umorismo e l'approccio molto "Irish" e devo ammettere che così è stato. In ogni caso ho trovato le performance di Colin Farrell e Kerry Condon particolarmente ispirate e ogni loro interazione sul grande schermo un piacere da guardare. Brendan Gleeson e Barry Keoghan fanno altrettanto un egregio lavoro, ma il personaggio di Gleeson è antipatico e Keoghan, che di fatto rappresenta un tipo di humor che sono riuscito a cogliere, ha un ruolo che avrei preferito trovasse ancora più spazio rispetto a una storia che si concentra completamente sul problema dell'amicizia fra Pádraic e Colm (il che, dopo un po', stanca visto che non si riesce a capire il motivo per cui dall'oggi al domani uno dei due smetta di voler essere amico dell'altro e si ostini così tanto a volerlo rimuovere dalla sua vita) quando l'esplorazione del personaggio del sempliciotto Dominic (Keoghan) sarebbe stata molto più interessante.
Detto questo, "The Banshees of Inisherin" mi ha particolarmente interessato più da un punto di vista storico che narrativo, visto che la storia è ambientata durante la Guerra civile irlandese di inizio anni '20, un periodo storico del paese in cui vivo di cui francamente non sapevo nulla.
Rivedrei "The Banshees of Inisherin"? Dovesse succedere, sicuramente non inglese.
Mi sono pentito di averlo visto? Assolutamente no.
Mi è piaciuto? Meh.
Cast: Colin Farrell, Brendan Gleeson, Kerry Condon, Barry Keoghan, Gary Lydon.
Box Office: $48.9 milioni
Vale o non vale: Sicuramente non per tutti. Francamente ho faticato a coglierne alcuni aspetti e, viste le critiche entusiaste, mi aspettavo qualcosa di più leggero, meno criptico e più convenzionalmente divertente. Ottime performance degli attori e bella fotografia.
Premi: Candidato a 9 Oscar per Miglior film, regia, attore protagonista (Farrell), attore non protagonista (Gleeson e Keoghan), attrice non protagonista (Condon), sceneggiatura originale, montaggio e colonna sonora. Vincitore di 3 Golden Globe per Miglior film musical o commedia, attore protagonista (Farrell) e sceneggiatura su 8 nomination (per regia, attore non protagonista - Gleeson e Keoghan -, attrice non protagonista - Condon - e colonna sonora). 10 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior film, regia, attore protagonista per Farrel, attore non protagonista per Gleeson, colonna sonora e montaggio) e 4 premi vinti: Miglior sceneggiatura originale, attore non protagonista (Keoghan), attrice non protagonista (Condon) e film britannico dell'anno. In concorso alla 79esima Mostra del cinema di Venezia, il film ha vinto la Coppa Volpi per il Miglior attore (Farrell) e la Miglior sceneggiatura.
Parola chiave: Amicizia.
Trailer
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giovedì 6 aprile 2023

MTV Movie & TV Awards 2023: nomination e vincitori

MTV Movie & TV Awards 2023 

Best Movie
Avatar: The Way of Water
Black Panther: Wakanda Forever
Elvis
Nope
Scream VI
Smile
Top Gun: Maverick

Best Show 
“Stranger Things” (Netflix)
“The Last of Us” (HBO)
“The White Lotus” (HBO)
“Wednesday” (Netflix)
“Wolf Pack” (Paramount+)
“Yellowstone” (Paramount Network)
“Yellowjackets” (Showtime)

Best Performance In A Movie
Austin Butler — “Elvis”
Florence Pugh — “Don’t Worry Darling
KeKe Palmer — “Nope”
Michael B. Jordan — “Creed III”
Tom Cruise — “Top Gun: Maverick”

Best Performance In A Show
Aubrey Plaza — “The White Lotus”
Christina Ricci — “Yellowjackets”
Jenna Ortega — “Wednesday”
Riley Keough — “Daisy Jones & The Six”
Sadie Sink — “Stranger Things”
Selena Gomez — “Only Murders in the Building”

Best Hero
Diego Luna — “Andor”
Jenna Ortega — “Wednesday”
Paul Rudd — “Ant-Man & The Wasp: Quantumania
Pedro Pascal — “The Last Of Us”
Tom Cruise — “Top Gun: Maverick”

Best Villain 
Elizabeth Olsen — “Doctor Strange in the Multiverse of Madness
Harry Styles – “Don’t Worry Darling”
Jamie Campbell Bower — “Stranger Things”
M3GAN – “M3GAN
The Bear — “Cocaine Bear

Best Kiss 
Anna Torv + Philip Prajoux – “The Last Of Us”
Harry Styles + David Dawson – “My Policeman”
Madison Bailey + Rudy Pankow – “Outer Banks”
Riley Keough + Sam Claflin – “Daisy Jones & The Six”
Selena Gomez + Cara Delevingne – “Only Murders in the Building”

Best Comedic Performance
Adam Sandler – “Murder Mystery 2”
Dylan O’Brien – “Not Okay”
Jennifer Coolidge – “Shotgun Wedding”
KeKe Palmer – “Nope”
Quinta Brunson – “Abbott Elementary”

Breakthrough Performance
Bad Bunny – “Bullet Train
Bella Ramsey – “The Last Of Us”
Emma D’Arcy – “House of the Dragon”
Joseph Quinn – “Stranger Things”
Rachel Sennott – “Bodies Bodies Bodies”

Best Fight
Brad Pitt (Ladybug) vs. Bad Bunny (The Wolf) – “Bullet Train”
Courteney Cox (Gale Weathers) vs. Ghostface – “Scream VI”
Jamie Campbell Bower (Vecna) vs. Millie Bobby Brown (Eleven) – “Stranger Things”
Keanu Reeves (John Wick) vs. Everyone – “John Wick 4”
Escape from Narkina 5- “Andor”

Most Frightened Performance 
Jennifer Coolidge – “The White Lotus”
Jesse Tyler Ferguson – “Cocaine Bear”
Justin Long – “Barbarian
Rachel Sennott – “Bodies Bodies Bodies”
Sosie Bacon – “Smile”

Best Duo 
Camila Mendes + Maya Hawke – “Do Revenge
Jenna Ortega + Thing – “Wednesday”
Pedro Pascal + Bella Ramsey – “The Last Of Us”
Simona Tabasco + Beatrice Grannò – “The White Lotus”
Tom Cruise + Miles Teller – “Top Gun: Maverick”

Best Kick-Ass Cast
“Ant-Man & The Wasp: Quantumania”
“Black Panther: Wakanda Forever”
“Outer Banks”
“Stranger Things”
“Teen Wolf: The Movie”

Best Song 
Demi Lovato – “Still Alive” (“Scream VI”)
Doja Cat – “Vegas” (“Elvis”)
Lady Gaga – “Hold My Hand” (“Top Gun: Maverick”)
OneRepublic – “I Ain’t Worried” (“Top Gun: Maverick”)
Rihanna – “Lift Me Up” (“Black Panther: Wakanda Forever”)
Taylor Swift – “Carolina” (“Where The Crawdads Sing”)

Best Docu-Reality Series 
“Jersey Shore Family Vacation”
“The Real Housewives of Beverly Hills”
“Family Reunion: Love & Hip Hop Edition”
“The Kardashians”
“Vanderpump Rules”

Best Competition Series
“All-Star Shore”
“Big Brother”
“RuPaul’s Drag Race: All-Stars”
“The Challenge: USA”
“The Traitors”

Best Host
Drew Barrymore – “The Drew Barrymore Show”
Joel Madden – “Ink Master”
Nick Cannon – “The Masked Singer”
RuPaul – “RuPaul’s Drag Race”
Kelly Clarkson – “The Kelly Clarkson Show”

Best Reality On-Screen Team 
Mike “The Situation” Sorrentino, Vinny Guadagnino, Pauly D (MVP) – “Jersey Shore Family Vacation”
Tori Deal and Devin Walker – “The Challenge: Ride or Dies”
RuPaul Charles and Michelle Visage – “RuPaul’s Drag Race”
Ariana Madix, Katie Maloney, Scheana Shay, LaLa Kent – “Vanderpump Rules”
Garcelle Beauvais and Sutton Stracke – “The Real Housewives of Beverly Hills”

Best Music Documentary 
“Halftime”
“Love, Lizzo”
“Selena Gomez: My Mind & Me”
“Sheryl”
“The Day the Music Died: The Story of Don McLean’s American Pie”

Best Musical Moment
Daisy Jones & the Six: “Look at Us Now (Honeycomb)”
Don’t Worry Darling: Jack’s Tap Dance
Elvis: “Trouble”
Ginny & Georgia: “I Will Survive” (Bachelorette Party)
M3GAN: “Titanium”
Matilda the Musical: “Revolting Children”
Purple Hearts: “Come Back Home”
RRR: “Naatu Naatu”
She-Hulk: Attorney at Law: “Body”
SNL: “Big Boys”
Stranger Things: “Running Up That Hill”
The Last of Us: “Long Long Time” (Bill & Frank Play Piano)
The School for Good and Evil: “You Should See Me in a Crown”
The Summer I Turned Pretty: “This Love (Taylor’s Version)”
Wednesday: “Goo Goo Muck”
Young Royals: “Simon’s Song”

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venerdì 31 marzo 2023

David di Donatello 2023: nomination e vincitori

David di Donatello 2023 

Miglior Film
Esterno Notte
Il Signore delle Formiche
La Stranezza
Le Otto Montagne
Nostalgia

Miglior Regia
Marco Bellocchio (Esterno Notte)
Gianni Amelio (Il Signore delle Formiche)
Roberto Andò (La Stranezza)
Felix Van Groeningen & Charlotte Vandermeersh (Le Otto Montagne)
Mario Martone (Nostalgia)

Miglior esordio alla regia
Carolina Cavalli (Amanda)
Jasmine Trinca (Marcel!)
Niccolò Falsetti (Margini)
Giulia Louise Steigerwalt (Settembre)
Vincenzo Pirrotta (Spaccaossa)

Miglior sceneggiatura originale
Astolfo (Gianni Di Gregorio, Marco Pettenello)
Chiara (Susanna Nicchiarelli)
Esterno Notte (Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino)
Il Signore delle Formiche (Gianni Amelio, Edoardo Petti, Federico Fava)
L’Immensità (Emanuele Crialese, Francesca Manieri, Vittorio Moroni)
La Stranezza (Roberto Andò, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso)

Miglior sceneggiatura non originale
Bentu (Salvatore Mereu)
Brado (Massimo Gaudioso, Kim Rossi Stuart)
Il Colibrì (Francesca Archibugi, Laura Paolucci, Francesco Piccolo)
Le Otto Montagne (Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersh)
Nostalgia (Mario Martone, Ippolita Di Majo)

Miglior attrice protagonista
Amanda – Benedetta Porcaroli
Esterno notte – Margherita Buy
L’immensità – Penélope Cruz
Settembre – Barbara Ronchi
Siccità – Claudia Pandolfi

Miglior attore protagonista
Esterno notte - Fabrizio Gifuni
Il signore delle formiche - Luigi Lo Cascio
La stranezza - Ficarra e Picone
Le otto montagne - Alessandro Borghi
Le otto montagne - Luca Marinelli

Migliore attrice non protagonista
Amanda - Giovanna Mezzogiorno
Esterno notte - Daniela Marra
La stranezza - Giulia Andò
Nostalgia - Aurora Quattrocchi
Siccità - Emanuela Fanelli

Miglior attore non protagonista
Esterno notte - Fausto Russo Alesi
Esterno notte - Toni Servillo
Il signore delle formiche - Elio Germano
Le otto montagne - Filippo Timi
Nostalgia - Francesco Di Leva

Miglior produttore
Esterno Notte (Lorenzo Mieli, Simone Gattoni)
La Stranezza (Angelo Barbagallo, Attilio De Razza)
Le Otto Montagne (Wildside, Rufus, Menuetto, Pyramide Productions, Vision Distribution, Elastic, Canal+, Ciné+, Sky)
Nostalgia (Medusa Film, Maria Carolina Terzi, Luciano e Carlo Stella, Roberto Sessa, Angelo Laudisa)
Princess (Carla Altieri, Roberto De Paolis, Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri, Rai Cinema)

Miglior fotografia
Esterno notte - Francesco Di giacomo
I racconti della domenica, La storia di un uomo perbene - Giovanni Mammolotti
La stranezza- Maurizio Calvesi
Le otto montagne - Ruben Impens
Nostalgia - Paolo Carnera

Miglior compositore
Esterno notte - Fabio Massimo Capogrosso
Il pataffio - Stefano Bollani
La stranezza - Michele Braga, Emanuele Bossi
Le otto montagne - Daniel Norgren
Siccità - Franco Piersanti

Miglior canzone originale
Se mi vuoi - Diodato (Diabolik - Ginko all'attacco!)
Caro amore lontanissimo - Marco Mengoni (Il colibrì)
Culi culagni - Stefano Bollani (Il pataffio)
Margini - Niccolò Falsetti (La palude)
Proiettili - Joan Thiele, Elisa Toffoli, Emanuele Triglia, Elodie (Ti mangio il cuore)

Miglior scenografia
Giada Calabria, Loredana Raffi – La stranezza
Andrea Castorina, Marco Martucci, Laura Casalini – Esterno notte
Marta Maffucci, Carolina Ferrara – Il signore delle formiche
Massimiliano Nocente, Marcella Galeone – Le otto montagne
Tonino Zera, Maria Grazia Schirippa, Marco Bagnoli – L’ombra di Caravaggio

Migliori costumi
Maria Rita Barbera – La stranezza
Daria Calvelli – Esterno notte
Massimo Cantini Parrini – Chiara
Valentina Monticelli – Il signore delle formiche
Carlo Poggioli – L’ombra di Caravaggio

Miglior trucco
Paola Gattabrusi, Lorenzo Tamburini – Il colibrì
Enrico Iacoponi – Esterno notte
Federico Laurenti, Lorenzo Tamburini – Dante
Luigi Rocchetti – L’ombra di Caravaggio
Esmé Sciaroni – Il signore delle formiche

Miglior acconciatura
Desiree Corridoni – L’ombra di Caravaggio
Alberta Giuliani – Esterno notte
Samantha Mura – Il signore delle formiche
Rudy Sifari – La stranezza
Daniela Tartari – L’immensità

Miglior montaggio
Esmeralda Calabria – La stranezza
Francesca Calvelli con la collaborazione di Claudio Misantoni – Esterno notte
Nico Leunen – Le otto montagne
Simona Paggi – Il signore delle formiche
Jacopo Quadri – Nostalgia

Miglior suono
Gaetano Carito, Lilio Rosato, Nadia Paone – Esterno notte
Emanuele Cecere, Silvia Moraes, Giancarlo Rutigliano – Nostalgia
Emanuele Cicconi, Mimmo Granata, Alberto Bernardi – Il signore delle formiche
Carlo Missidenti, Marta Billingsley, Gianni Pallotto – La stranezza
Alessandro Palmerini, Alessandro Feletti, Marco Falloni – Le otto montagne

Migliori effetti visivi
Alessio Bertotti – Dampyr
Massimo Cipollina – Esterno notte
Marco Geracitano – Siccità
Rodolfo Migliari – Le otto montagne
Simone Silvestri, Vito Picchienna – Diabolik – Ginko all’attacco!

Miglior documentario
Il cerchio di Sophie Chiarello
In viaggio di Gianfranco Rosi
Kill Me If You Can di Alex Infascelli
La timidezza delle chiome di Valentina Bertani
Svegliami a mezzanotte di Francesco Patierno

Miglior film internazionale
Bones and All
Elvis
Licorice Pizza
The Fabelmans
Triangle of Sadness

David Giovani
Corro da te
Il colibrì
L’ombra di Caravaggio
La stranezza
Le otto montagne

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Bengi

martedì 28 marzo 2023

Film 2173 - Marcel the Shell with Shoes On

Intro: Come ogni anno, cerco come posso di recuperare i film candidati all'Oscar prima che si tenga la cerimonia. In particolare, in questa occasione ci tenevo particolarmente a vedere questa pellicola in sala, a maggior ragione perché avevo visto solo uno dei film d'animazione candidati ("Puss in Boots: The Last Wish") e per di più nemmeno al cinema...

Film 2173: "Marcel the Shell with Shoes On" (2021) di Dean Fleischer Camp
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: ho trovato questo film carino per tutti gli ovvi motivi del caso - l'appeal estetico, la voce del protagonista, l'idea generale della storia - anche se, ammetto, verso il finale tutta questa "adorabilità" ha finito per stancarmi. Non tanto da rovinarmi la visione, per carità, ma sicuramente dopo un'ora e mezza di "commovente" Marcel ero un po' provato (emotivamente).
"Marcel the Shell with Shoes On" è un bel film e questo non glielo toglie nessuno. Mi è piaciuto l'approccio documentaristico applicato all'animazione in stop-motion e tutta l'estetica del progetto, dalla bella fotografia alle trovate geniali che applicano oggetti del quotidiano alle varie necessità di Marcel e della sua comunità di conchiglie. Mi è piaciuto il doppiaggio di Isabella Rossellini - qui indimenticabile anche solo con la voce - e mi è piaciuta l'idea generale del progetto, capace di trovare unicità in un'idea di base già esplorata (il punto di vista dei piccoli e fragili, eroi improbabili per di più di dimensioni minuscole).
Come ho detto, avrei preferito che la trama si fosse concentrata un po' meno sugli aspetti commoventi, magari esplorando di più la tematica del "Marcel che diventa famoso" e come reagisce la gente alla sua storia, oppure il rapporto tra la piccola conchiglia e la persona che lo sta filmando (voglio dire, Dean il documentarista sarà consapevole che una parte di quello che sta facendo ricade nello sfruttare la sfortunata situazione di Marcel, no? Senza contare, poi, che la gente successivamente dà di matto in una Marcel-mania che spaventerà il piccolo protagonista ormai diventato famoso. Sicuramente avrei gradito che si espandesse di più questa parte della storia).
In ogni caso, "Marcel the Shell with Shoes On" è certamente un esempio di cinema creativo e in grado di portare sullo schermo qualcosa di interessante e diverso dalla marea di prodotti copia-incolla che vediamo di recente. Non è perfetto, ma ciò non toglie che sia una bella pellicola, ben realizzata.
Cast: Jenny Slate, Rosa Salazar, Thomas Mann, Dean Fleischer Camp, Lesley Stahl, Isabella Rossellini.
Box Office: $7 milioni
Vale o non vale: "Marcel the Shell with Shoes On" è un film molto tenero che funziona per tutta la famiglia. Per chi non digerisce troppo le pellicole che non si risparmiano numerosi momenti commenti, meglio guardare altrove.
Premi: Candidato all'Oscar, al BAFTA e al Golden Globe per il Miglior film d'animazione 2023.
Parola chiave: 60 Minutes.
Trailer
#HollywoodCiak
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