martedì 23 maggio 2023

Film 2189 - Dungeons & Dragons: Honour Among Thieves

Intro: Non che abbia mai giocato al gioco da cui è tratto, però ero super curioso di vedere questo film perché dal trailer non sembrava niente male!

Film 2189: "Dungeons & Dragons: Honour Among Thieves" (2023) di John Francis Daley, Jonathan Goldstein
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: in tutto questo marasma di blockbuster a ripetizione senza arte né parte, devo dire che "Dungeons & Dragons: Honour Among Thieves" è stato la boccata d'aria fresca che non mi aspettavo. Visto il trailer diciamo che ci speravo, ma sicuramente un buon risultato finale non era per nulla scontato.
Invece, il quarto film tratto dal famoso gioco di ruolo è spassoso e divertente, favorito da un cast di ottimi attori capitanati dalla strana coppia Chris Pine + Michelle Rodriguez che, insieme, funzionano alla grande. Se poi ci aggiungiamo uno Hugh Grant che fa Hugh Grant che fa il cattivo della situazione... il film funziona alla grande!
La storia è avventurosa quanto basta e, per quanto non totalmente innovativa per il genere, sicuramente riesce a incapsulare bene ogni elemento potenzialmente già visto nel contesto (magico) specifico a questo franchise. Tra le scene che ho apprezzato di più, il labirinto (tra "Harry Potter" e "Il galdiatore") e quella in cui i protagonisti mettono a segno il piano per entrare nel caveau.
Il risultato finale è davvero ben riuscito, la storia ha un ottimo ritmo e il film riesce a bilanciare bene i momenti comici (particolarmente divertenti) e quelli più prettamente da blockbuster (leggi effetti speciali a gogo). Onestamente "Dungeons & Dragons: Honour Among Thieves" è stata una visione inaspettatamente piacevole che ha superato apiamente le mie aspettative. E, ultimamente, questo non capita spesso.
Cast: Chris Pine, Michelle Rodriguez, Regé-Jean Page, Justice Smith, Sophia Lillis, Daisy Head, Chloe Coleman, Bradley Cooper, Hugh Grant.
Box Office: $207.4 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Assolutamente da vedere! Avventura divertente e ben scritta, "Dungeons & Dragons: Honour Among Thieves" regala l'intrattenimento perfetto per una serata spensierata all'insegna di un blockbuster che, per una volta, fa il suo dovere. Non guasta, poi, che il cast sia particolarmente azzeccato!
Premi: /
Parola chiave: Tablet of Reawakening.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 19 maggio 2023

Film 2188 - Bridesmaids

Intro: Era nella mia "watching" list di Netflix da tempo e, qualche settimana fa, si è presentata l'occasione perfetta per rivederlo.

Film 2188: "Bridesmaids" (2011) di Paul Feig
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: "Bridesmaids" è un film che torno sempre a vedere volentieri. E' spassoso, romantico, divertente e pazzo quanto basta per garantire una serata di svago e intrattenimento che funziona (anche a distanza di 12 anni dall'uscita del film nelle sale).
Cast è perfetto, il gruppo di attrici Kristen Wiig, Maya Rudolph, Rose Byrne, Wendi McLendon-Covey, Ellie Kemper e Melissa McCarthy fa da solo tutto il film. Mitiche.
Film 309 - Le amiche della sposa
Film 480 - Le amiche della sposa
Film 828 - Le amiche della sposa
Film 2188 - Bridesmaids
Cast: Kristen Wiig, Maya Rudolph, Rose Byrne, Wendi McLendon-Covey, Ellie Kemper, Melissa McCarthy, Chris O'Dowd, Jill Clayburgh, Matt Lucas, Rebel Wilson, Jon Hamm, Terry Crews, Annie Mumolo.
Box Office: $306.4 milioni
Vale o non vale: Un'ottima commedia con qualche tono romantico che non manca di divertire anche a oltre un decennio di distanza. Un sacco di carriere sono state lanciate con questo film (Kristen Wiig & Melissa McCarthy in primis, ma anche Wendi McLendon-Covey - "The Goldbergs" - e Ellie Kemper -"Unbreakable Kimmy Schmidt").
Premi: Candidato agli Oscar e ai BAFTA per la Miglior sceneggiatura originale e la Miglior attrice non protagonista (Melissa McCarthy). 2 nomination ai Golden Globes per Miglior film commedia o musical e Miglior attrice protagonista (Kristen Wiig).
Parola chiave: Matrimonio.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 16 maggio 2023

Film 2187 - 80 for Brady

Intro: Non ero riuscito a vederlo al cinema, così ho recuperato a casa non appena ho potuto.

Film 2187: "80 for Brady" (2023) di Kyle Marvin
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese, italiano
Compagnia: nessuno
In sintesi: 4 attrici magnifiche che insieme fanno 5 Oscar vinti e 12 nomination in totale, per un film che non è davvero niente di che, ma regala ai fan di Lily Tomlin, Jane Fonda, Rita Moreno e Sally Field un'ulteriore occasione per amarle ancora di più.
La storia è tratta dalla vera amicizia di quattro donne fan del campione di footbal Tom Brady che, qui, decidono di andarlo a vedere al Super Bowl del 2017. Tra una vicissitudine e l'altra, non solo riusciranno ad assistere all'evento ma, neanche a dirlo, a conoscere il campione tanto amato.
Come dicevo, la storia non è granché innovativa, eppure l'idea delle quattro ultra ottantenni (Rita Moreno ne ha 91 a dire il vero ed è una spanna sopra a tutti, mentre Sally Field ne ha 76) fan sfegatate di Brady è simpatica e originale quanto basta. Inutile dire che, poi, l'innegabile fascino e carisma di Tomlin, Fonda, Moreno, Field fanno certamente la differenza e valgono da sole la visione del film.
Tutto sommato "80 for Brady" è una commedia innoqua che ricorda moltissimo altri prodotti come "Book Club" (e il suo sequel appena uscito nelle sale), "Grace and Frankie" o "One Day at a Time" e che sì, non riscrive certo la storia del cinema, ma fa certamente passare un'oretta e mezza di garbato intrattenimento e ci ricorda - servisse ancora, al giorno d'oggi - che la vita non finisce col cominciare della terza età. Anzi, qui parrebbe addirittura il contrario.
Cast: Lily Tomlin, Jane Fonda, Rita Moreno, Sally Field, Billy Porter, Rob Corddry, Guy Fieri, Bob Balaban, Sara Gilbert, Patton Oswalt, Retta, Tom Brady.
Box Office: $40.3 milioni
Vale o non vale: Simpatico e senza pretese, "80 for Brady" mette insieme l'insolito connubio donne di una certa età + sport, per un risultato finale che sì, è meno brillante di quanto non ci si sarebbe aspettato, eppure funziona grazie alle ineguagliabili quattro protagoniste.
Premi: /
Parola chiave: Super Bowl.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 15 maggio 2023

Film 2186 - The Pope's Exorcist

Intro: Visto addirittura in anteprima su invito del mio amico Paul a recuperarlo assieme al cinema. E anche se non mi immaginavo certo che sarebbe stato un capolavoro... diciamo che l'anteprima me la potevo risparmiare.

Film 2186: "The Pope's Exorcist" (2023) di Julius Avery
Visto: al cinema
Lingua: inglese, italiano
Compagnia: Paul
In sintesi: "The Pope's Exorcist" è una boiata pazzesca che, però, nel finale vira inaspettatamente in una sorta di thriller soprannaturale a tinte fantascientifiche che, per quanto non elevi lo status di boiata, sicuramente coglie inaspettati. Ma andiamo con calma.
Innanzitutto, si capisce fin dal primo minuto che a Russell Crowe di sto film non gliene può fregar di meno (e giustamente). La trama non ha senso, i "trucchetti" horror sono da B-movie e tutta la questione dell'esorcismo/esorcista serve solo ad irretire potenziali spettatori. Detto cioò, e tornando a Crowe, dico solo che ho dovuto leggere i sottotitoli in inglese quando il suo personaggio - basato su Gabriele Amorth, realmente esistito - parla in italiano. Non si capisce una mazza. Per carità, sforzo encomiabile e apprezzo la buona volontà, ma per qualche motivo la produzione ha deciso che avesse assolutamente senso realizzare un buon 30% di questa pellicola (principalmente ambientata in Spagna) in italiano e il risultato è terribile. Per dire, Franco Nero parla un inglese 100 meglio dell'"italiano" di Crowe.
Poi, la storia. Il problema vero è questa storia non ha niente di nuovo da raccontare. Ci sono tutti i cliché del genere e per di più sbandierati senza alcun ritegno come se questa storia se li fosse appena inventati di sana pianta. Non che mi aspettassi originalità, ma almeno un vago tentativo di vendere un po' meglio la storia... Una volta che abbiamo passato le varie profanità del bambino posseduto, le occhiaie, le visioni, i crocifissi al contrario, le spruzzate di acqua santa, il latino come lingua salvifica (anche quella parlata allo stesso livello dell'italiano) e il demone che deve rivelare il suo nome per essere sconfito, di fatto la sceneggiatura prende una piega inaspettata, rilanciando una seconda parte di storia che - senza vole rivelare troppo - include l'Inquisizione spagnola e un gigantesco insabbiamento della Chiesa.
Insomma, per quanto questo "The Pope's Exorcist" sia di una banalità pazzesca, sicuramente sono rimasto colpito da un secondo tempo più originale, certamente preambolo di un eventuale sequel nel caso questo primo film avesse fatto faville (sequel che poi è stato confermato). Quello che più ho apprezzato è stato il piglio più thriller che prende la storia, resuscitando un vago interesse nello spettatore e promettendo nuove avventure per il nostro Russell Crowe in versione clero (lontani i tempi de "Il gladiatore" cari miei...).
Ps. In termini di location, ho trovato questo film molto confuso. Le scene in Vaticano non sembrano girate in loco (la chiesa dove si trova il Papa tutte le volte che è in una scena mi è sembrata alquanto modesta), mentre in vari punti della storia cercando di far passare per biblioteca vaticana quella che palesemente è la biblioteca del Trinity College di Dublino dove si trova il famoso Book of Kells.
Cast: Russell Crowe, Daniel Zovatto, Alex Essoe, Laurel Marsden, Peter DeSouza-Feighoney, Franco Nero.
Box Office: $70.2 milioni
Vale o non vale: Non esattamente un horror, né totalmente un film sugli esorcismi, "The Pope's Exorcist" è un prodotto dalle tante anime, nessuna delle quali particolarmente riuscita. Il casting è tremendo - salvo solo Franco Nero e il mood menefreghista di Russell Crowe che conferisce al suo personaggio una certa spavalderia (volontaria o involontaria) - e la storia non particolarmente ispirata, eppure nel finale il film un po' si salva. C'è di meglio, ma bisogna anche dire che ultimamente ho visto molto di peggio.
Premi: /
Parola chiave: Inquisizione spagnola.
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#HollywoodCiak
Bengi

Film 2185 - Divergent

Intro: Non so bene perché, ma mi era tornata voglia di vederlo.

Film 2185: "Divergent" (2014) di Neil Burger
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: come sempre, quando qualcosa funziona alla grande, non ci vuole molto perché comincino a comparire dei cloni. Fossimo stati all'inizio degli anni '00 e stessimo parlando di musica, si potrebbe benissimo fare riferimo alla battaglia delle teen popstar, ovvero Britney Spears, Christina Aguilera, Mandy Moore e Jessica Simpson.
Invece, siccome ci occupiamo di cinema - e il riferimento temporale risale solo a 10 anni fa - ci tocca dire che questo "Divergent" è la copia sbiadita di quell'"Hunger Games" che in sala fece faville (specialmente coi primi due capitoli) e sta per tornare a novembre conl'inevitabile quanto evitabile prequel "The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes". I sequel di "Divergent", invece, sono stati un totale disastro, tanto che la produzione del quarto e conclusivo episodio non si è mai verificata.
La verità è che "Divergent" accusa pesantemente i suoi quasi 10 anni di età e non regge il confronto con il ben più interessante "Hunger Games". Non è colpa di Shailene Woodley, che è sempre una grande protagonista, ma sicuramente la storia manca di mordente e la sceneggiatura qui non è esattamente eccelsa. La romance tra Tris e Four non è particolarmente elttrizzante e il risultato finale, per quando passabile, manca di quel qualcosa in più. Forse, non ci fosse stato l'inevitabile paragone con l'altro franchise, questo ne sarebbe uscito vincente. Ma, vista la difficile competizione, "Divergent" finisce per risultare solamente quell'altra saga che hanno provato a lanciare dopo "Hunger Games".
Cast: Shailene Woodley, Theo James, Ashley Judd, Jai Courtney, Ray Stevenson, Zoë Kravitz, Miles Teller, Ansel Elgort, Tony Goldwyn, Maggie Q, Kate Winslet.
Box Office: $288.9 milioni
Vale o non vale: Il primo dei soli 3 film usciti di questo franchise è sicuramente il migliore. Col tempo si perde il senso della storia e ci si inabissa in un'intollerabile vortice di banalità pseudo politiche e prodozze tecnologiche (leggi effetti speciali) che non impressionano nessuno. Detto ciò, "Divergent" parte da un'idea anche intrigante, ma non riesce a capitalizzare sul suo potenziale in termini di cast e storia. Fosse finito qui il racconto, sarebbe andato bene lo stesso.
Premi: Vincitore nella categoria Miglior personaggio per Tris (Shailene Woodley) agli MTV Movie & TV Awards del 2014.
Parola chiave: Sierum.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 9 maggio 2023

Film 2184 - Scream

Intro: Ogni tanto ritorna...

Film 2184: "Scream" (1996) di Wes Craven
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: dopo averlo costretto a vedere gli ultimi due capitoli della saga, Ciarán si è appassionato e ha voluto vedere l'originale (però adesso ha detto basta, gli sembra che tutti i film si assomiglino troppo...).
Anche se ormai l'ho visto un'infinità di volte, trovo sempre che il primo "Scream" sia una genialata. Non solo un horror ben riuscito per l'epoca, ma anche un film capace di mettere in risalto e allo stesso tempo alla berlina gli elementi classici del genere, in una sorta di meta commento che non solo ha ancora senso al giorno d'oggi, ma ha anche inspirato un sacco di altre pellicole. Insomma, è innegabile che il genere horror moderno sia stato in qualche modo influenzato dal primo capitolo della popolarissima saga di "Scream". Non è un caso, quindi, che questo titolo funzioni ancora benissimo a quasi 30 anni dalla sua uscita nelle sale!
Film 1123 - Scream
Film 2057 - Scream
Film 2184 - Scream
Film 1249 - Scream 3
Film 326 - Scream 4
Film 2091 - Scream
Film 2178 - Scream
Film 2179 - Scream VI
Cast: David Arquette, Neve Campbell, Courteney Cox, Matthew Lillard, Rose McGowan, Skeet Ulrich, Henry Winkler, Jamie Kennedy, Drew Barrymore.
Box Office: $173 milioni
Vale o non vale: Ottimo cast, serial killer iconico (Ghostface) e un risultato finale che funziona sempre alla grande. Non fa paura, ma intrattiene alla grande.
Premi: Vincitore nella categoria Miglior film agli MTV Movie & TV Awards del 1997. Curiosamente, 26 anni dopo, "Scream VI" ha vinto nella stessa categoria all'edizione 2023 (ovvero giuto 2 giorni fa).
Parola chiave: Horror.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 4 maggio 2023

Film 2183 - Creed III

Intro: Molto contento all'idea di recuperare questo film sul grande schermo!

Film 2183: "Creed III" (2023) di Michael B. Jordan
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: e anche Jonathan Majors ce lo siamo giocato. Dopo un inizio 2023 col botto tra "Ant-Man and the Wasp: Quantumania" e questo terzo "Creed", l'ospitata agli Oscar (come presentatore insieme a Michael B. Jordan) e una serie di progetti futuri di altro profilo (leggi Marvel) sembrava proprio che di Majors ne avremmo sentito parlare a lungo. E invece...
In quella che per un bel po' sarà sicuramente la sua ultima apparizione sul grande schermo, Majors si accoda al terzo capitolo della fortunata saga di "Creed", nonché spin-off di "Rocky", e lascia il segno. Nei panni del nuovo antagonista Damian "Diamond Dame" Anderson - amico di infanzia di Adonis (Jordan) che rispunta dal passato - l'attore riesce fin da subito a far percepire due aspetti del suo personaggio: che mette a disagio le altre persone e che non ha niente da perdere, per cui è disposto a fare qualunque cosa per arrivare dove vuole (wild card). Da questa combinazione di elementi, ne viene fuori una sorta di bomba a orologeria. Lo spettatore capisce fin da subito che qualcosa non va, che ogni volta che Damian è in una scena l'atmosfera cambia e ci si aspetta che prima o poi qualcosa succeda, che l'iniziale armonia finirà inevitabilmente per guastarsi.
Il fatto che ce lo si aspetti, però, non va minimamente ad intaccare l'ottimo risultato finale - specialmente considerato che siamo al terzo capitolo del franchise - che, va detto, funziona soprattutto grazie all'ottima performance di Majors. Questo senza voler sminuire l'ottimo lavoro degli altri protagonisti che è sempre un piacere vedere in azione. Michael B. Jordan qui ritorna non solo nei panni di Adonis, ma anche di regista (al suo debutto) e fa un egregio lavoro, specialmente considerato che i modi per poter girare l'immagine al rallentatore di un pugno che colpisce la faccia di qualcuno non sono infiniti. Inoltre ci sono non poche scelte stilistiche che mi hanno piacevolmente sorpreso (vedi il momento in cui, schermo diviso in due dal muro che separa i due protagonisti, Adonis va a fare l'in bocca al lupo a Damian per il suo primo match). Al suo fianco, poi, ritroviamo la sempre bravissima Tessa Thompson - che ha un non so che affascinante che mi incanta tutte le volte - e Phylicia Rashad che riprende il ruolo della mamma di Adonis. Grande assente, invece, Sylvester Stallone. In mezzo, come è ovvio che sia, la boxe la fa da padrone.
Insomma, tra vecchi e nuovi elementi "Creed III" riesce non solo a convincere e proseguire l'ottimo trend della saga in termini di qualità e intrattenimento, ma riesce inoltre a sganciarsi con successo dalla pesante (nel bene e nel male) eredità di Rocky Balboa dicendogli, almeno per ora, addio.
Film 1086 - Creed - Nato per combattere
Film 1696 - Creed II
Film 2183 - Creed III
Cast: Michael B. Jordan, Tessa Thompson, Jonathan Majors, Wood Harris, Mila Davis-Kent, Florian Munteanu, José Benavidez, Selenis Leyva, Phylicia Rashad.
Box Office: $273.7 milioni
Vale o non vale: Ottimo terzo capitolo della saga, "Creed III" convince su tutti i livelli. Belle sequenze sportive e di combattimento, colonna sonora e fotografia ben realizzate e (ma un po' ce lo si aspettava) un grande cast in grado di mantenere le aspettative. Michael B. Jordan e Tessa Thompson sono una coppia meravigliosa, ma Jonathan Majors qui ruba la scena. I fan della saga apprezzeranno.
Premi: /
Parola chiave: Fotografia.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi