venerdì 30 aprile 2021

Film 1989 - Uncle Frank

Intro: Premesso che non ho Amazon Prime, non avevo nemmeno idea che questo film esistesse.
Film 1989: "Uncle Frank" (2020) di Alan Ball
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Tiago
In sintesi: Volevo vederlo? No. Mi è dispiaciuto? Al contrario, è stato meglio del previsto. Poi, per carità, non un capolavoro, ma sicuramente più interessante di quanto mi sarei aspettato. Ecco, diciamo che forse non lo consiglierei come pellicola da primo appuntamento, ma questo è un altro discorso.
"Uncle Frank" è la storia del rapporto tra zio e giovanissima nipote ma, soprattutto, la storia dello zio Frank del titolo - che dalla Carolina del Sud degli anni '70 fugge verso New York - e del suo rapporto col padre Daddy Mac (Stephen Root) - che lo rifiuta dopo averne scoperto per caso l'omosessualità. Onestamente prima della visione non avevo la minima idea che si trattasse di una pellicola a tematica LGBTQI+ - il che ha fatto acquisire punti al film del premio Oscar Alan Ball - anche se, in generale, quello che mi ha convinto a vederla è stata la presenza del bravo (e sottovalutato) Paul Bettany e di Sophia Lillis, una vera boccata d'aria fresca (l'abbiamo già vista in "It" e "Sharp Objects").
Detto questo, qualche considerazione personale. Francamente, mi sono un po' rotto di vedere Margo Martindale interpretare sempre circa lo stesso ruolo da sfondo della storia; Stephen Root nella parte del padre non mi ha del tutto convinto, sarà che la sua faccia simpatica mina un po' la credibilità da cattivo; nonostante le buone intenzioni, "Uncle Frank" si serve un tantino troppo spesso di cliché o soluzioni narrative già viste. Questo finisce per appiattire il risultato finale, o quantomeno lo accosta a tutta una serie di altri prodotti dalle buone intenzioni, ma che rimangono bloccati in una sorta di limbo delle pellicole indie dalle lodevoli intenzioni, tematiche edificanti, ma niente di nuovo da dire e che di fatto non spostano l'ago della bilancia da nessuna parte. E poi, tanto per cambiare, un attore gay che interpreti il protagonista gay non sarebbe una sorpresa malvagia.
Cast: Paul Bettany, Sophia Lillis, Peter Macdissi, Judy Greer, Steve Zahn, Lois Smith, Margo Martindale, Stephen Root, Colton Ryan.
Box Office: /
Vale o non vale: Tematiche pesanti e buone intenzioni per un film che, pur non essendo un perfetto o spingendo la conversazione sull'omosessualità verso nessuna nuova discussione che non sia già stata affrontata, ha comunque sufficiente personalità per rimanere impresso. Merito dei due bravi protagonisti Bettany e Lillis e una "spalla" gay che, per quanto macchietta, trova in Peter Macdissi un inaspettato alleato.
Premi: /
Parola chiave: Funerale.

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giovedì 29 aprile 2021

Film 1988 - No Country for Old Men

Intro: Altro appuntamento cinematografico richiesto da Ferdia per il corso di sceneggiatura. Questa volta un film che adoro e non vedevo onestamente l'ora di riguardare.
Film 1988: "No Country for Old Men" (2007) di Joel Coen, Ethan Coen
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non voglio dire il miglior cattivo di sempre, ma sicuramente uno dei migliori che si sia mai visti sul grande schermo, Anton Chigurh (Javier Bardem) è, da solo, l'emblema di questa storia, elemento impossibile da dimenticare di una storia che, senza di lui, non avrebbe trovato lo stesso successo.
Un grande film, spesso lento ma mai noioso, intenso e teso dall'inizio alla fine, serio quanto basta a far passare il messaggio che il suo cattivo protagonista è qualcuno con cui è meglio non scherzare. O non fare affari. O non entrare proprio in contatto. Perché una volt che ti ha messo gli occhi addosso, non distoglierà lo sguardo finché non avrà ottenuto quello che vuole.
E' vero, Bardem e il suo tremendo parrucchino fanno il 70% del lavoro qui, ma il resto del lavoro fatto qui non è assolutamente da sottovalutare. Il fatto che un prodotto teoricamente di nicchia come questo riesca a veicolare tinte horror così maledettamente ben architettate e che, nonostante questo, si abbia allo stesso tempo la sensazioen che si sia di fatto guardando un bel western moderno; il resto del cast, capitanato da un Tommy Lee Jones sempre magneticamente perfetto e supportato da una Kelly Macdonald che è un piacere vedere recitare; la regia dei Coen, i paesaggi, le atmosfere. E, forse più di tutto questo - ci tengo a ribadirlo - la costante, inesorabile tensione.
Una fantastica montagna russa emotiva.

Come sempre, qualche pensiero dai miei appunti (spoiler):

Llewelyn (Josh Brolin) seems to be the main character until he's shot. He's goal is to steal the money and survive the crazy man who's hunting him.
Tom Bell (Lee Jones) seems to be the main character for the second half of the story. He wants to solve these crimes because it's his job (he seems to be genuinely interested in understanding what is going on, the world around him, which he doesn't understand anymore because he's getting old and tired and he feels he's not fit for the job anymore). 
Film 161 - Non è un paese per vecchi
Film 1988 - No Country for Old Men
Cast: Tommy Lee Jones, Javier Bardem, Josh Brolin, Woody Harrelson, Kelly Macdonald, Garret Dillahunt, Tess Harper.
Box Office: $171.6 milioni
Vale o non vale: Anche sentendo le opinioni dei miei compagni, mi sento di dire che "No Country for Old Men" non è un film per tutti. E' angosciante, a tratti lento, la struttura della trama è meno convenzionale del solito (i protagonisti si susseguono e cambiano rapidamente seguendo quel principio alla "Games of Thrones" per cui è meglio non affezionarsi troppo a nessuno dei personaggi perché prima o poi potrebbe essere fatto fuori) e rimane comunque un titolo non commerciale. Detto questo, per me questo film rimane un piccolo capolavoro.
Premi: Candidato a 8 Oscar, ha vinto per Miglior film, regia, sceneggiatura non originale e attore non protagonista (Bardem). 2 Golden Globe vinti (sceneggiatura non originale e attore non protagonista) su 4 nomination totali (anche Miglior film e regia), 3 BAFTA (regia, attore non protagonista, fotografia) su 9 candidature (tra cui Miglior film, sceneggiatura non originale, attore non protagonista per Lee Jones e attrice non protagonista per Macdonald). Vincitore del David di Donatello per il Miglior film straniero e in concorso a Cannes 2007 per la Palma d'Oro.
Parola chiave: Soldi.

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venerdì 23 aprile 2021

Film 1987 - Uncut Gems

Intro: Nuovo appuntamento cinematografico per il corso di sceneggiatura, questa volta un film che avrei recuperare tempo fa, ma non ero mai riuscito a vedere.
Film 1987: "Uncut Gems" (2019) di Benny Safdie, Josh Safdie
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: del capolavoro "Uncut Gems" di cui avevo tanto sentito parlare non ho ritrovato molto in questa mia visione del film che ha riportato Adam Sandler sui radar dell'industria cinematografica che conta. Non che il film sia terribile, semplicemente non è il mio genere.
Sopratutto perché - è bene che lo sappiate fin da subito - la sceneggiatura non prevede un momento di silenzio che sia uno. Dialogo costante. Fiumi di parole, come direbbero i Jalisse. E, a dire il vero, anche una montagna di stress, dall'inizio alla fine.
E a proposito del finale, va detto che dopo due ore piene piene di grida, schiamazzi, parole, parolacce, gioielli, criminali, bagagliai e basketball, il colpo di scena che la storia ha in serbo per lo spettatore è qualcosa di esplosivo. Inaspettato, scioccante ed estremamente soddisfacente (dopo che ha razionalizzato). Anche se, per quanto mi riguarda, il buon finale non ripaga delle due precedenti ore di mal di testa che il resto del film è capace di suscitare. Poi, va detto anche questo, supponendo che uno degli scopi di questa produzione fosse suscitare ansia e stress nello spettatore (sì sì, io dico di sì), la missione è ampiamente compiuta.
Ora, come sempre, qualche pensiero dal mio taccuino universitario:

Howard (Sandler) is the protagonist. He wants to sell the rock with all the gems so he can get enough money to repay his debts and become rich. 
Against his goal: himself, since he is a compulvie gambler (he gambles the money he doesn't have on new gambles) and all the people that want their money back and are looking for him.

Cast: Adam Sandler, Lakeith Stanfield, Julia Fox, Kevin Garnett, Idina Menzel, Eric Bogosian, The Weeknd, Judd Hirsch.
Box Office: $50 milioni
Vale o non vale: Mi ha fatto venire il mal di testa e ho dovuto prendermi delle pause durante la visione a causa del costante rumore, dialogo e frenesia della trama. Scegliete voi se ne valga la pena.
Premi: Adam Sandler è stato candidato al Razzie Redeemer Award, ma ha perso contro Eddie Murphy per "Dolemite Is My Name".
Parola chiave: Black opal.

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mercoledì 21 aprile 2021

Film 1986 - The Purge

Intro: Bizzy non aveva mai visto questo film e, a me e Kate, sembrava assurdo. Così abbiamo provveduto a rimediare durante una delle sessioni del nostro Penthouse Cineforum.
Film 1986: "The Purge" (2013) di James DeMonaco
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Bizzy, Kate
In sintesi: secondo me l'idea dietro a "The Purge" rimane geniale in termini narrativi, anche se devo dire che il ricordo di questo primo episodio fosse ben più positivo rispetto al risultato finale del film. Che, per carità, rimane comunque un ottimo esempio di prodotto originale, anche se meno indimenticabile di quanto fossi inizialmente convinto.
Ci sono buoni momenti di tensione e scene decisamente interessanti anche in riferimento a certi aspetti sociali che la trama affronta in superficie, anche se tutto sommato la storia procede a passo abbastanza lento per una buona parte di pellicola - bizzarro, se si pensa che la durata totale di questo primo episodio è di appena 85 minuti... - e il risultato finale è più votato all'anima thriller e horror della questione che alle implicazioni sociali di un evento così evidentemente drammatico come quello di una purga sociale che si basa sul concetto di "tutto è lecito" per 12 ore non stop di violenti omicidi e vendette da vicinato. Insomma, si poteva andare più in profondità. Ciò detto, "The Purge" rimane un prodotto interessante che gioca bene le carte della sua premessa inquietante e regala una sufficiente dose di angoscia e pathos che, non a caso, hanno contribuito a fare di questo titolo il capostipite di un lucroso franchise (5 film - il prossimo, "The Forever Purge", in uscita il 2 luglio - e una serie tv).
Film 591 - La notte del giudizio
Film 1986 - The Purge
Film 758 - Anarchia - La notte del giudizio
Film 1205 - La notte del giudizio - Election Year
Cast: Ethan Hawke, Lena Headey, Adelaide Kane, Max Burkholder.
Box Office: $89.3 milioni
Vale o non vale: A mio avviso il film non è male e vive principalmente dell'idea alla base della sua storia, dando vita a quella possibilità assurda che prevede il "tutto è possibile" durante un arco di 12 ore che, non troppo inaspettatamente, si trasformano in pura angoscia da horror. Vi siete mai chiesti cosa si provi ad essere la preda chiusa in gabbia? Vedere questo film vi darà una risposta.
Premi: /
Parola chiave: Sconosciuto.

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2021 MTV Movie & TV Awards: nomination e vincitori

2021 MTV Movie & TV Awards

Best Movie
Borat Subsequent Moviefilm
Judas and the Black Messiah
Promising Young Woman
Soul
To All the Boys: Always and Forever

Best Show
Bridgerton
Cobra Kai
Emily in Paris
The Boys
WandaVision

Best Performance in a Movie
Carey Mulligan – Promising Young Woman
Chadwick Boseman – Ma Rainey’s Black Bottom
Daniel Kaluuya – Judas and the Black Messiah
Sacha Baron Cohen – The Trial of the Chicago 7
Zendaya – Malcolm & Marie

Best Performance in a Show
Anya Taylor-Joy – The Queen's Gambit
Elizabeth Olsen – WandaVision
Elliot Page – The Umbrella Academy
Emma Corrin – The Crown
Michaela Coel – I May Destroy You

Best Comedic Performance
Annie Murphy – Schitt's Creek
Eric Andre – Bad News
Issa Rae – Insecure
Jason Sudeikis – Ted Lasso
Leslie Jones – Coming 2 America

Best Hero
Anthony Mackie – The Falcon and The Winter Soldier
Gal Gadot – Wonder Woman 1984
Jack Quaid – The Boys
Pedro Pascal – The Mandalorian
Teyonah Parris – WandaVision

Best Villain
Aya Cash – The Boys
Ewan McGregor – Birds of Prey
Giancarlo Esposito – The Mandalorian
Kathryn Hahn – WandaVision
Nicholas Hoult – The Great

Best Kiss
Chase Stokes and Madelyn Cline – Outer Banks
Jodie Comer and Sandra Oh – Killing Eve
Lily Collins and Lucas Bravo – Emily in Paris
Maitreyi Ramakrishnan and Jaren Lewison – Never Have I Ever
Regé-Jean Page and Phoebe Dynevor – Bridgerton

Most Frightened Performance
Simona Brown – Behind Her Eyes
Elisabeth Moss – The Invisible Man
Jurnee Smollett – Lovecraft Country
Victoria Pedretti – The Haunting of Bly Manor
Vince Vaughn – Freaky

Best Fight
"Final Funhouse Fight" – Birds of Prey
"Finale House Fight" – Cobra Kai
"Starlight, Queen Maeve, Kimiko vs. Stormfront" – The Boys
"Wanda vs. Agatha" – WandaVision
"Final Fight vs. Steppenwolf" – Zack Snyder's Justice League

Best Breakthrough Performance
Antonia Gentry – Ginny & Georgia
Ashley Park – Emily in Paris
Maria Bakalova – Borat Subsequent Moviefilm
Paul Mescal – Normal People
Regé-Jean Page – Bridgerton

Best Duo
Barb and Star – Barb and Star Go To Vista Del Mar
Falcon and the Winter Soldier –The Falcon and the Winter Soldier
Din Djarin and Grogu – The Mandalorian
Emily Cooper and Mindy Chen – Emily in Paris
Borat and Tutar Sagdiyev – Borat Subsequent Moviefilm

Best Musical Moment
"Edge of Great" – Julie and the Phantoms
"Brown Skin Girl" – Black is King
"Wildest Dreams" – Bridgerton
"I Wanna Rock" – Cobra Kai
"Stand by Me" - Love and Monsters
"Lost in the Wild" – The Kissing Booth 2
"Beginning, Middle, End" – To All the Boys: Always and Forever
"Agatha All Along" - WandaVision

Best Music Documentary
BTS – Break the Silence: The Movie
Ariana Grande: Excuse Me, I Love You
Framing Britney Spears
The Bee Gees: How Can You Mend a Broken Heart
Biggie: I Got a Story to Tell
Billie Eilish: The World's a Little Blurry
Demi Lovato: Dancing with the Devil
Tina
Shawn Mendes: In Wonder
Taylor Swift: Miss Americana

Best Docu-Reality Show
Below Deck Mediterranean
Black Ink Crew: New York
Bling Empire
Jersey Shore: Family Vacation
Love & Hip Hop: Atlanta

Best Dating Show
90 Day Fiancé
The Bachelorette
Ex On The Beach
Love Is Blind
Ready to Love

Best Reality Cast
90 Day Fiancé
Jersey Shore: Family Vacation
Love & Hip Hop: Atlanta
RuPaul’s Drag Race
The Real Housewives of Atlanta

Best Competition Series
The Circle
The Challenge
Legendary
The Masked Singer
RuPaul's Drag Race

Best Lifestyle Show
Deliciousness
Fixer Upper: Welcome Home
Making the Cut
Nailed It!
Queer Eye

Best New Unscripted Series
Bling Empire
Cardi Tries
Selena + Chef
The Real Housewives of Salt Lake City
VH1 Family Reunion: Love & Hip Hop Edition

Best Talk/Topical Show
The Breakfast Club
The Daily Show with Trevor Noah
A Little Late with Lilly Singh
Red Table Talk
Watch What Happens Live with Andy Cohen

Best Comedy/Game Show
Floor is Lava
Impractical Jokers
Kids Say the Darndest Things
Ridiculousness
Wild 'n Out

Best Host
Nicole Byer – Nailed It!
Rob Dyrdek – Ridiculousness
Tiffany Haddish – Kids Say the Darndest Things
RuPaul – RuPaul's Drag Race
T. J. Lavin – The Challenge

Breakthrough Social Star
Charli D'Amelio
Jalaiah Harmon
Addison Rae
Bretman Rock
Rickey Thompson

Best Real-Life Mystery or Crime Series
Catfish: The TV Show
Evil Lives Here
Night Stalker: The Hunt for a Serial Killer
Tiger King
Unsolved Mysteries

Best Fight
"Chrishell Stause vs. Christine Quinn" — Selling Sunset
"Jackie Goldschneider vs. Teresa Giudice" – The Real Housewives of New Jersey
"Kandy Muse vs. Tamisha Iman" – Untucked: RuPaul’s Drag Race
"Kourtney Kardashian vs. Kim Kardashian West" – Keeping Up With The Kardashians
"Law Roach vs. Guest Judge Dominique Jackson – Legendary

Best International Reality Series
Acapulco Shore
Geordie Shore
Love Island (UK)
Nailed It! (Mexico)
RuPaul's Drag Race UK

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lunedì 19 aprile 2021

Film 1985 - News of the World

Intro: Appena ho visto comparire questa pellicola su Netflix ho deciso di vederla. Il che, senza volerlo, è stato utile perché un paio di settimane dopo il prof di Sceneggiatura ci ha chiesto di recuperare questo titolo per la consueta discussione settimanale in classe.
Film 1985: "News of the World" (1989) di Paul Greengrass
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese, Kiowa
Compagnia: nessuno
In sintesi: devo ammettere che, pur non essendo un grande fan del genere western, ho molto gradito la visione di questo "News of the World", un prodotto di qualità che vive di due egregi pratoginisti che portano sulle loro spalle tutta la storia (tratta dall'omonimo romanzo di Paulette Jiles).
In particolare, credo che Tom Hanks dimostri qui e per l'ennesima volta la sua versatilità di attore, capace di risultare credibile in qualsiasi contesto lo si faccia recitare. In altri termini, credo sia uno di questi pochi attori capaci sempre di regalare quel qualcosa in più al film di cui sono protagonisti per il semplice fatto della loro presenza e bravura. Con questo non voglio dire che Hanks sia sempre all'altezza delle aspettative - il suo "Larry Crowne" è assolutmente dimenticabile e certi copioni che sceglie lasciano sicuramente perplessi, per esempio "Inferno", "The Circle" o "Cloud Atlas" - ma credo gli vada riconosciuta quella star quality che non tutti, nemmeno certi colleghi di Hollywood, hanno.
Qui in buona compagnia, Hanks si ritrova affiancato dalla 12enne tedesca Helena Zengel che, bisogna ammettere, fa uno spettacolare lavoro nei panni Johanna, ragazzina rapita da infante da un gruppo di nativi americani e poi cresciuta secondo i loro costumi che, al momento in cui viene trovata dal capitano Jefferson Kyle Kidd (Hanks), non sa parlare inglese e cerca in tutti i modi di ritornare dalla sua tribù. Il viaggio che i due intraprenderanno sarà alla volta della vera famiglia di Johanna - o quello che ne è rimasto - per riconsegnare la giovane alla sua vecchia vita anche se, sul cammino, i due protagonisti dovranno affrontare una serie di difficoltà che li porteranno a costruire un legame speciale che, ammetto, è stato un piacere veder rappresentato in questa storia.
Come sempre, qualche appunto che ho trascritto per il corso:

Captain Kidd is the protagonist. At the beginning of this story he is mainly focused on his job (reading newspapers from town to town), which requires him to travel a lot and eventually put him on Johanna's path. 
Becuse of their meeting, his main goal switches as he now wants/has to bring the girl back to her family. When that goal is fulfilled, Kidd's goal changes again, as he decides to go back home and deal with his wife's death. This one is probably a broader story arc that the screenplay wants to explore from the very beginning and the encounter with Johanna is instrumental in pointing him to going back home.
Once he dealt with his past, he's free to move forward and embrace his new goal, which is to go back, free Johanna from her family and start a new life together as a sort of family of thier own. Because of this ending, we can say that Kidd's overall main goal was to make peace with his past and being able to move forward.
The main obstacles presented during the story are: the former Confederate soldiers that want to buy Johanna; people who try to kill or put them in danger during the story; Johanna's surviving family members; in a sense, Kidd himself, as initially he's not pleased he has to bring the girl back to her family.

Cast: Tom Hanks, Helena Zengel, Michael Covino, Fred Hechinger, Neil Sandilands, Thomas Francis Murphy, Ray McKinnon, Mare Winningham, Elizabeth Marvel.
Box Office: $12.6 milioni
Vale o non vale: Non una pellicola per tutte le occasioni, ma sicuramente un prodotto solito che dovrebbe lasciare i fan dei western (in chiave moderna) soddisfatti quanto gli ammiratori di Hanks. Il film ha varie anime e, per molteplici ragioni, ricorda altre pellicole simili ("The Missing", "Appaloosa", "Il Grinta" e tanti altri), anche se la presenza della brava Helena Zengel qui fa la differenza. Da vedere.
Premi: Candidato a 4 Oscar e 4 BAFTA per Miglior sonoro, fotografia, colonna sonora e scenografie. Candidato a 2 Golden Globe per la Miglior attrice non protagonista (Zengel) e Miglior colonna sonora.
Parola chiave: Viaggio.

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mercoledì 14 aprile 2021

Oscars 2021: Who do you think is going to win?


93rd Academy Awards

Do you think you can guess who is going to win at the Oscars this year?

Do you want to prove to all your friends that you're actually better than them at quizzes and polls?!

Do you think this is finally going to be Glenn Close's year? Or Diane Warren's?!

Well... there you go, you finally have the chance to prove everyone that you know what you're talking about. 

Take this quiz and place your bet: there's nothing to win, but a lot to be proud of if you do.

(Your score will be submitted to you after the Oscars ceremony on April 25, 2021.)


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martedì 13 aprile 2021

Film 1984 - Sex, Lies, and Videotape

Intro: Mi era sempre rimasta la curiosità di vedere questo film, ma non ero mai stato nel mood giusto. Poi, qualche settimana fa, ho finalmente deciso di recuperarlo.
Film 1984: "Sex, Lies, and Videotape" (1989) di Steven Soderbergh
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: decisamente niente di quello che mi aspettavo.
"Sex, Lies, and Videotape", promosso all'epoca come pellicola tra lo scandaloso e il piacevolmente piccante, in realtà per lo spettatore moderno non è niente più che una lunga sessione di terapia attraverso le vite dei vari personaggi. Mi ha conquistato? Non direi, anche se penso di riuscire a capire il perché, all'epoca, il film di Soderbergh abbia suscitato tanto interesse.
Detto questo, il legame che ho trovato più interessante è sicuramente quello tra le due sorelle Ann e Cynthia (rispettivamente Andie MacDowell e Laura San Giacomo) che, anche se rappresentano la classica contrapposizione tra perfezione e socialmente accettabile da una parte e il cronico rifiuto a conformarsi e una buona dose di sex appeal dall'altra, rimane comunque qui una dinamica esplorata con intelligenza, conferendo un piglio personale a qualcosa di già visto.
Curiosa la questione delle videocassette erotiche di cui Graham (James Spader) ha bisogno per sentire una connessione con il sesso opposto, anche se forse avrei gradito un ulteriore slancio in termini di approfondimento e approccio alla questione che sì, sa di eccentrico e bizzarro - non tanto oggi, quanto per allora -, ma lascia molti sottintesi che sarebbe stato interessante veder effettivamente affrontati.
Tutto sommato non mi pento di aver recuperato questo "Sex, Lies, and Videotape", ma non sono rimasto irrimediabilmente colpito o impressionato.
Cast: James Spader, Andie MacDowell, Peter Gallagher, Laura San Giacomo, Ron Vawter, Steven Brill.
Box Office: $36.7 milioni
Vale o non vale: Sicuramente interessante, anche se al giorno d'oggi l'aura di scandalo che nel 1989 poteva avere questa pellicola è svanita. E non è solo perché ripensare alla videocassette ci ricorda l'immenso gap temporale tra questa storia e l'evoluzione sociale e culturale che si è verificata nel frattempo.
Sicuramente non un film per tutti e meno scandaloso di quanto ci si potrebbe aspettare.
Premi: Candidato all'Oscar per la Miglior sceneggiatura originale. 3 nomination ai Golden Globes per sceneggiatura, attrice protagonitsa (MacDowell) e attrice non protagonista (San Giacomo); 2 candidature ai BAFTA per sceneggiatura e attrice non protagonista (San Giacomo) e 1 nomination ai César per il Miglior film straniero. A Cannes '89 il film ha vinto la Palma d'Oro per il Miglior film e James Spader per il Miglior attore.
Parola chiave: Orecchino.

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lunedì 12 aprile 2021

Film 1983 - Run

Intro: Avevo voglia di qualcosa di facile facile...
Film 1983: "Run" (2020) di Aneesh Chaganty
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: francamente avevo 0 aspettative rispetto a questo film, per non dire che mi aspettassi un prodotto terribile. In realtà "Run", per quanto titolo assolutamente dimenticabile, fa comunque il suo dovere meglio di quanto non mi potessi aspettare.
Poi, devo dire, non sono esattamente un fan delle pellicole con praticamente due protagonist* e personaggi secondari inesistenti dove paesaggi e scenografie la fanno da padrone - della serie: la casa è un personaggio, il mood della storia è dato dalla fotografia combinata con gli elementi paesaggistici, ecc ecc - perché le storie così scarne di elementi solitamente lo sono perché mancano di una trama, in ogni caso "Run" ha sufficiente tensione e toni drammatici per risultare sostenibile nei suoi 89 minuti di durata. Il che, visto i tempi che corrono, è grasso che cola.
Cast: Sarah Paulson, Kiera Allen, Pat Healy, Sara Sohn, Sharon Bajer, Tony Revolori.
Box Office: $3.4 milioni
Vale o non vale: Certo non un titolo indimenticabile, ma se cercate un diversivo facile e di sufficiente intrattenimento, "Run" dovrebbe fare al caso vostro. Sarah Paulson è sempre un'ottima protagonista, anche se a mio avviso sarebbe ora cercasse di evadere un po' da generi così dark come horror, thriller, dramma o su tematiche di abuso. Sarebbe interessante vederla in altri contesti, diciamo.
Premi: /
Parola chiave: Posta.

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domenica 11 aprile 2021

Film 1982 - Late Night

Intro: Era da un po' che volevo recuperare questo film, nutrendo grandi speranze perché mi piace molto Mindy Kaling e adoro Emma Thompson. Cosa poteva andare storto?
Film 1982: "Late Night" (2019) di Nisha Ganatra
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Giovanni
In sintesi: se devo essere onesto mi aspettavo un film più divertente, perfino più irriverente. Invece la storia scritta da Mindy Kaling è carina, ma niente di più, nel senso che non mette in scena nessuna nuova idea e, anzi, ricicla ampiamente idee già viste (per non dire stereotipi), semplicemente declinandoli al femminile. E' sufficiente perchè il film funzioni? Si può basare tutta l'operazione commerciale sul gigantesco talento di Emma Thompson? Diciamo che qui ci provano, ma non basta a rendere questa pellicola un completo spasso o persino rilevante. Un po' un peccato.
Cast: Emma Thompson, Mindy Kaling, Max Casella, Hugh Dancy, John Lithgow, Paul Walter Hauser, Denis O'Hare, Reid Scott, Amy Ryan, Ike Barinholtz.
Box Office: $22.4 milioni
Vale o non vale: Non voglio dire che "Late Night" sia un brutto film, per carità. Semplicemente tutto considerato si poteva fare molto di più considerata la percentuale di talento coinvolta. E questa a me sembra un occasione un po' sprecata. Detto ciò, il film è innocuo e si lascia guardare e quantomeno, per una volta, abbiamo un prodotto cinematografico con due protagoniste femminili, scritto e diretto da due donne.
Premi: Candidato al Golden Globe per la Miglior attrice protagonista commedia o musical (Emma Thompson).
Parola chiave: Talk show.

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mercoledì 7 aprile 2021

Film 1981 - Onward

Intro: Ogni tanto un film d'animazione ci vuole proprio.
Film 1981: "Onward" (2020) di Dan Scanlon
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ero molto curioso di recuperare questo film, più che altro perché se consideriamo che produrlo è costato alla Disney-Pixar qualcosa come 200 milioni di dollari - ribadisco: solo produrlo - e l'incasso globale non tocca nemmeno i 150 milioni, mi chiedevo se si trattasse semplicemente di una brutta pellicola o se la coincidenza dell'inizio della pandemia globale avesse influenzato il risultato al box-office. E diciamocelo subito: non siamo di fronte ad un secondo esempio di "The Good Dinosaur".
"Onward" è prima di tutto una storia on the road che un titolo per famiglie, una bella avventura che racconta di un mondo fantastico e potenzialmente magico, di due fratelli che devono imparare a comunicare e del viaggio che cambierà la loro vita: per completare l'incantesimo capace di riportare in vita per un giorno il loro papà scomparso anni prima, si metteranno alla ricerca della gemma che permetterà loro di terminare la magia prima che sia troppo tardi.
Onestamente ho trovato questa pellicola davvero godibile, molto di più di quanto mi aspettavo, soprattutto considerato che ho recuperato "Onward" a pochi giorni di distanza dalla visione di "Soul", considerato da tutti come il nuovo capolavoro della Pixar. Ora non voglio dire che questo titolo sia superiore, semplicemente che - pur molto diversi - sono entrambi prodotti degni di nota, soprattutto in questo momento storico di carenza di ontenuti interessanti. Poi, certo, dei due "Soul" è il prodotto più adulto e riflessivo, mentre il film di Dan Scanlon ha un piglio certamente più divertito e rilassato, anche se devo dire che sono rimasto particolarmente impressionato dal complessità del mondo creato per questa storia, molto ben fatto e dettagliatissimo.
In generale, quindi, "Onward" mi ha davvero lasciato piacevolmente sorpreso.
Cast: Tom Holland, Chris Pratt, Julia Louis-Dreyfus, Octavia Spencer, Mel Rodriguez, Lena Waithe, Ali Wong, Tracey Ullman.
Box Office: $141.9 milioni
Vale o non vale: Divertente, avventuroso e ben doppiato dalla coppia Marvel Tom Holland + Chris Pratt (qui più Andy Dwyer che Star-Lord), questo film è il titolo perfetto per una serata spensierata per tutta la famiglia, in un mix narrativo che prende a prestito tutti gli elementi possibili di una storia on the road declinata in toni colorati e animaleschi alla "Zootopia". E il risultato finale funziona alla grande.
Premi: Candidato all'Oscar, Golden Globe e BAFTA per il Miglior film d'animazione.
Parola chiave: Path of Peril.

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lunedì 5 aprile 2021

Film 1980 - Happiest Season

Intro: Un film natalizio... per Pasqua?!
Film 1980: "Happiest Season" (2020) di Clea DuVall
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: carino e sufficientemente piacevole, "Happiest Season" è un buon esempio di titolo per le feste finalmente da un punto di vista LGBTQI+ friendly.
Diciamoci pure la verità, questo film non si inventa proprio nulla a livello narrativo, eppure il solo fatto che si concentri unicamente su una coppia di ragazze innamorate è stato sufficiente a fare di questo sforzo creativo di Clea DuVall un piccolo caso mediatico. E nonostante sia un po' deprimente pensare che nel 2020 possa aver fatto scalpore il fatto che che un film espressamente concepito per il periodo natalizio possa essere incentrato su una coppia di lesbiche, rimane il fatto che, apparentemente, finalmente qualcosa stia cambiando a livello di cultura mainstream. E, diciamocelo pure, è anche bello che per una volta una storia d'amore omosessuale non finisca in tragedia e sia tratta con un tono leggere e volutamente divertente/divertito.
Chapeau a Clea DuVall che costruisce una storia che funziona e riesce a dimostrare che i classici stereotipi delle commedie natalizie possono funzionare a prescindere dall'orientamento sessuale dei protagonisti. Apprezzo, poi, che Kristen Stewart si sia messa in gioco scegliendo una storia che (finalmente) sconfina dai soliti generi cinematografici da lei frequentati. Non sarà un'attrice indimenticabile, ma devo dire che ultimamente la sto rivalutando (anche se, non avendo visto "Charlie's Angels", forse non ho sufficiente materiale su cui basare la mia conversione positiva).
In ogni caso "Happiest Season" è un prodotto riuscito che si lascia guardare con piacere.
Cast: Kristen Stewart, Mackenzie Davis, Alison Brie, Aubrey Plaza, Dan Levy, Mary Holland, Victor Garber, Mary Steenburgen, Ana Gasteyer.
Box Office: $2.1 milioni
Vale o non vale: Forse non il momento migliore per recuperare una pellicola natalizia, in ogni caso "Happiest Season" è un prodotto leggero e piacevole che - senza troppa paranoia rispetto alla tematica omosessuale - mette in scena l'amore di una coppia di ragazze e gli ostali che più o meno ogni coppia deve affrontare (nel mondo delle commedie cinematografiche) quando si tratta di presentare la propria dolce metà alla famiglia di uno dei personaggi protagonisti.
Ci si diverte a sufficienza.
Premi: /
Parola chiave: Paura.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 4 aprile 2021

David di Donatello 2021: nomination e vincitori

Devo ammettere che solitamente non sono granché al passo con le nomination ai David di Donatello, ma mai come quest'anno mi sono trovato così impreparato. Di tutto ciò che è in nomination, ho visto solamente "L'Isola delle Rose" - che consiglio caldamente - e un paio di film stranieri di DUE anni fa (come facciano i David di Donatello ad essere sempre così in ritardo rispetto al discorso popolare rimane uno dei più grandi misteri del mondo del cinema italiano). 
In onda su Rai1 e presentati da Carlo Conti - a cui se la Rai non dà una premiazione da presentare non sta bene - i David edizione numero 66 verranno consegnati l'11 di maggio. Sempre che a qualcuno interessi.

David di Donatello 2021

Miglior film
Favolacce, regia di Damiano e Fabio D'Innocenzo
Hammamet, regia di Gianni Amelio
Le sorelle Macaluso, regia di Emma Dante
Miss Marx, regia di Susanna Nicchiarelli
Volevo nascondermi, regia di Giorgio Diritti

Miglior regista
Damiano e Fabio D'Innocenzo - Favolacce
Gianni Amelio - Hammamet
Emma Dante - Le sorelle Macaluso
Susanna Nicchiarelli - Miss Marx
Giorgio Diritti - Volevo nascondermi

Miglior regista esordiente
Pietro Castellitto - I predatori
Ginevra Elkann - Magari
Mauro Mancini - Non odiare
Alice Filippi - Sul più bello
Luca Medici - Tolo Tolo

Migliore sceneggiatura originale
Francesco Bruni in collaborazione con Kim Rossi Stuart - Cosa sarà
Damiano e Fabio D'Innocenzo - Favolacce
Mattia Torre - Figli
Pietro Castellitto - I predatori
Giorgio Diritti, Tania Pedroni e Fredo Valla - Volevo nascondermi

Migliore sceneggiatura adattata

Salvatore Mereu - Assandira
Francesco Piccolo, Domenico Starnone, Daniele Luchetti - Lacci
Stefano Mordini, Francesca Marciano, Luca Infascelli - Lasciami andare
Pupi Avati, Tommaso Avati - Lei mi parla ancora
Gianni Di Gregorio, Marco Pettenello - Lontano lontano

Miglior produttore
Agostino e Giuseppe Saccà per Pepito Produzioni con Rai Cinema, AMKA Films Productions, Vision Distribution e QMI - Favolacce
Matteo Rovere - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Domenico Procacci e Laura Paolucci per Fandango con Rai Cinema - I predatori
Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo film con Rai Cinema, Joseph Rouschop e Valérie Bournonville per Tarantula Belgique - Miss Marx
Carlo Degli Esposti e Nicola Serra con Rai Cinema - Volevo nascondermi

Migliore attrice protagonista
Vittoria Puccini - 18 regali
Paola Cortellesi - Figli
Micaela Ramazzotti - Gli anni più belli
Sophia Loren - La vita davanti a sé
Alba Rohrwacher - Lacci

Miglior attore protagonista
Kim Rossi Stuart - Cosa sarà
Valerio Mastandrea - Figli
Pierfrancesco Favino - Hammamet
Renato Pozzetto - Lei mi parla ancora
Elio Germano - Volevo nascondermi

Migliore attrice non protagonista
Benedetta Porcaroli - 18 regali
Barbara Chichiarelli - Favolacce
Claudia Gerini - Hammamet
Matilda De Angelis - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Alba Rohrwacher - Magari

Miglior attore non protagonista
Gabriel Montesi - Favolacce
Lino Musella - Favolacce
Giuseppe Cederna - Hammamet
Fabrizio Bentivoglio - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Silvio Orlando - Lacci

Migliore autore della fotografia
Paolo Carnera - Favolacce
Luan Amelio Ujkaj - Hammamet
Gherardo Gossi - Le sorelle Macaluso
Crystel Fournier - Miss Marx
Michele D'Attanasio - Padrenostro
Matteo Cocco - Volevo nascondermi

Miglior compositore
Nicola Piovani - Hammamet
Niccolò Contessa - I predatori
Michele Braga - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo e Downtown Boys - Miss Marx
Pivio e Aldo De Scalzi - Non odiare
Marco Biscarini e Daniele Furlati - Volevo nascondermi

Migliore canzone originale
Gli anni più belli (musica, testo e interpretazione di Claudio Baglioni) - Gli anni più belli
Io sì (Seen) (musica di Diane Warren, testo di Laura Pausini e Niccolò Agliardi, interpretata da Laura Pausini) - La vita davanti a sé
Miles Away (musica di Pivio e Aldo De Scalzi, testo di Ginevra Nervi, interpretata da Ginevra Nervi) - Non odiare
Immigrato (musica e testo di Luca Medici e Antonio Iammarino, interpretata da Luca Medici) - Tolo Tolo
Invisible (musica e testo di Marco Biscarini, interpretata da La Tarma) - Volevo nascondermi

Miglior scenografo
Paolo Bonfini, Paola Peraro, Emita Frigato ed Erika Aversa - Favolacce
Giancarlo Basili e Andrea Castorina - Hammamet
Tonino Zera e Maria Grazia Schirripa - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Alessandro Vannucci, Igor Gabriel e Fiorella Cicolini - Miss Marx
Paola Zamagni, Ludovica Ferrario e Alessandra Mura - Volevo nascondermi

Miglior costumista
Maurizio Millenotti - Hammamet
Nicoletta Taranta - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Vanessa Sannino - Le sorelle Macaluso
Massimo Cantini Parrini - Miss Marx
Ursula Patzak - Volevo nascondermi

Miglior truccatore
Luigi Ciminelli, Andrea Leanza e Federica Castelli - Hammamet
Luigi Rocchetti - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Valentina Iannuccilli - Le sorelle Macaluso
Diego Prestopino - Miss Marx
Giuseppe Desiato e Lorenzo Tamburini - Volevo nascondermi

Miglior acconciatore
Daniele Fiori - Favolacce
Massimiliano Duranti - Hammamet
Aldina Governatori - Le sorelle Macaluso
Domingo Santoro - Miss Marx
Aldo Signoretti - Volevo nascondermi

Miglior montatore
Esmeralda Calabria - Favolacce
Giogiò Franchini - Figli
Simona Paggi - Hammamet
Gianni Vezzosi - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Paolo Cottignola e Giorgio Diritti - Volevo nascondermi

Miglior suono
Favolacce
Hammamet
L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Miss Marx
Volevo nascondermi

Migliori effetti speciali visivi
Luca Saviotti - Hammamet
Stefano Leoni ed Elisabetta Rocca - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Massimiliano Battista - Miss Marx
Renaud Quilichini e Lorenzo Cecotti - The Book of Vision
Rodolfo Migliari - Volevo nascondermi

Miglior documentario
Faith, regia di Valentina Pedicini
Mi chiamo Francesco Totti, regia di Alex Infascelli
Notturno, regia di Gianfranco Rosi
Punta Sacra, regia di Francesca Mazzoleni
The Rossellinis, regia di Alessandro Rossellini

Miglior cortometraggio
Anne, regia di Domenico Croce e Stefano Malchiodi
Gas Station, regia di Olga Torrico
Il gioco, regia di Alessandro Haber
L'oro di famiglia, regia di Emanuele Pisano
Shero, regia di Claudio Casale

Miglior film straniero
1917, regia di Sam Mendes
I miserabili (Les Misérables), regia di Ladj Ly
Jojo Rabbit, regia di Taika Waititi
Richard Jewell, regia di Clint Eastwood
Sorry We Missed You, regia di Ken Loach

David Giovani
18 regali, regia di Francesco Amato
Favolacce, regia di Damiano e Fabio D'Innocenzo
Gli anni più belli, regia di Gabriele Muccino
L'incredibile storia dell'Isola delle Rose, regia di Sydney Sibilia
Tolo Tolo, regia di Luca Medici

#HollywoodCiak
Bengi

sabato 3 aprile 2021

Film 1979 - The Dig

Intro: Nuova visione richiesta dal prof di sceneggiatura, questa volta non un titolo irlandese.
Film 1979: "The Dig" (2021) di Simon Stone
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: volevo comunque vedere questa pellicola, incuriosito dalla presenza di una Carey Mulligan ultimamente in splendida forma e dalla carriera rinvigorita (il che mi fa un gra piacere). Quindi quando Ferdia - il mio prof - ci ha richiesto di recuperare su Netflix "The Dig" sono stato molto contento. E, devo ammettere, il film non mi ha deluso.
Tratto dalla storia vera che ha portato al ritrovamento del sito archeologico di Sutton Hoo nella contea di Suffolk, nel Regno Unito, questo film racconta la vicenda travagliata degli scavi e di coloro che ne sono stati artefici e protagonisti, in primisi Basil Brown (Ralph Fiennes) ed Edith Pretty (Carey Mulligan), apparentemente una strana coppia agli antipodi che, invece, finirà per funzionare perfettamente ed essere l'elemento trainante di tutta la storia.
Gli altri personaggi, infatti, non sono esattamente memorabili e anche se Peggy (Lily James) e Rory (Johnny Flynn) rappresentano la giovane coppia sfortunata per cui tifare - lei è una giovane sposa ingenua il cui marito è un omosessuale non dichiarato, lui è in procinto di partire per la guerra - la verità è che il contorno narrativo che non riguardi gli scavi o i due protagonisti non lascia un'impressione marcata. Anche perché, a dire il vero, più di metà del cast secondario viene presentato a storia inoltrata e senza un'introduzione preventiva di alcun tipo, per cui è un po' disorientante quando ci si ritrova Lily James in scena per la prima volta senza sapere chi sia o chi stia interpretando dato che nessuno ha mai parlato del suo personaggio in precedenza.
A parte questo, comunque, bisogna ammettere che per essere una pellicola incentrata sul ritrovamento di una nave funeraria durante la seconda guerra mondiale, "The Dig" fa davvero un buon lavoro in termini di intrattenimento e qualità del prodotto finale. Inaspettatamente, infatti, (e un po' a sorpresa) non ci si annoia mai.
Come al solito qualche veloce considerazione rispetto a questo film che ho trascritto come appunti in vista della lezione di Screenwriting: (spoiler)

The protagonist is Edith Pretty. She wants for the mounds to be dug because she wants to know what may be buried underneath them. She also wants for her child to be safe and cared after, as she knows she is going to die soon as her illness worsen, and later on she wants for the work and contribution of Basil Brown to be acknowledged by the people from the museum.
Basil is driven by his passion for discovering the past.
Obstacles are: her illness, the upcoming war, the people from the museum. 

Cast: Carey Mulligan, Ralph Fiennes, Lily James, Johnny Flynn, Ben Chaplin, Ken Stott, Archie Barnes, Monica Dolan.
Box Office: /
Vale o non vale: Un bel film dai toni delicati e interessante rispetto alla storia (vera) che presenta, "The Dig" è un buon esempio di pellicola che analizza un avvenimento potenzialmente privo di brio riuscendo, però, a renderlo interessante ed elettrizzante. Il film ha qualche difetto, ma in generale vale la pena dargli una chance, specialmente perché di solito i film Netflix sono terribili mentre questo è tutto l'opposto. Poi, onestamente, è un piacere vedere Carey Mulligan e Ralph Fiennes recitare insieme.
Premi: Candidato a 5 BAFTA per Miglior film britannico, sceneggiatura non originale, scenografie, costumi e trucco.
Parola chiave: Buried ship.

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Bengi

venerdì 2 aprile 2021

Film 1978 - Palm Springs

Intro: Ne stavano tutti parlando già parlando molto bene, poi sono uscite le nomination ai Golden Globe e, con due candidature in saccoccia, questo film è riuscito ad attirare definitivamente la mia attenzione.
Film 1978: "Palm Springs" (2020) di Max Barbakow
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: capolavoro? No. Simpatico? Assolutamente sì.
"Palm Springs" non mette in scena niente di mai visto, se non combinare in maniera simpatica elementi classici della fantascienza con i toni tipici della commedia. Fine degli aspetti innovativi (?). Detto ciò, la pellicola funziona alla perfezione, è una strana combo di avventure e assurdità al sapore de "Ai confini della realtà" e dà la possibilità a Andy Samberg e soprattutto Cristin Milioti di dimostrare il lovoro valore non solo a livello attoriale, ma anche comico. Sono una strana coppia che funziona. Insieme a loro, tutto un corollario di personaggi secondari qui utilizzati come punchball narrativi ed emotivi per la coppia di protagonisti Nyles e Sarah, bloccati in un loop temporale che li costringere a rivivere giorno dopo giorno il matrimonio della sorella minore di Sarah, Tala (Camila Mendes che riesce finalmente a scappare dagli orrori narrativi di "Riverdale"). Inutile dire che non mancanheranno situazioni imbarazzanti o al limite del grottesco, il tutto per una novantina di minuti che passa spensierata e piacevole. Il che, per il biennio 2020-21 è già un grande risultato.

Cast: Andy Samberg, Cristin Milioti, Peter Gallagher, J. K. Simmons, Meredith Hagner, Camila Mendes, Tyler Hoechlin, June Squibb.
Box Office: $765,535
Vale o non vale: Leggero e simpatico, con una coppia di protagonisti che funziona e una storia abbastanza assurda da farvi sembrare che sia innovativa, "Palm Springs" è la scelta perfetta per una serata di cervello spento e relax a tutto spiano.
Premi: Candidato al Golden Globe per Miglior film musical o commedia e Miglior attore protagonista (Samberg).
Parola chiave: Capra.

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Bengi