Il verbo biondo
Black Swan in fondo non è un film sulla danza: la storia del cigno nero (e del cigno bianco naturalmente) fa infatti da sfondo a quella che è prima di tutto la storia di una donna, o meglio delle tante donne che, come emanazioni dell’originaria coppia Odette/Odilie, popolano questo universo al femminile.
Un film di contrasti e di “figure” dunque, come appare nel modo più evidente nella protagonista, Nina (una bravissima Natalie Portman), che vive dentro di se questa pericolosa scissione, lacerata dal desiderio di aderire ad un ideale di perfezione nel quale lo spazio per ogni traccia di "umanità" sembra destinato ad essere annullato.
La soluzione a questa contraddizione, se esiste, è lasciata alla visione del film.
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