martedì 28 maggio 2019

Film 1600 - Hail, Caesar!

Intro: Non morivo esattamente dalla voglia di vederlo, ma non so perché alla fine qualcosa mi ha convinto a recuperarlo.
Film 1600: "Hail, Caesar!" (2016) di Ethan Coen, Joel Coen
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non il miglior Coen, ma sicuramente godibile. Surreale come solo i due registi riescono, con un cast da sogno e una Hollywood da Golden Era ricreata alla perfezione, "Hail, Caesar!" riesce a intrattenere il suo pubblico a dovere tra qualche battuta e colpi di scena. Scarlett Johansson colpisce per il suo accento e Alden Ehrenreich riesce perfettamente a rendersi ridicolo. Nell'insieme non male.
Cast: Josh Brolin, George Clooney, Alden Ehrenreich, Ralph Fiennes, Jonah Hill, Scarlett Johansson, Frances McDormand, Tilda Swinton, Channing Tatum, Alison Pill, Wayne Knight, Christopher Lambert.
Box Office: $63.6 milioni
Vale o non vale: Sinceramente? Pensavo molto, molto peggio. E, invece, questa pellicola riesce ad equilibrare i suoi momenti comici e di satira grazie ad un cast stellare e bene in parte e una messa in scena onestamente molto bella da guardare.
Premi: Candidato all'Oscar e al BAFTA per le Migliori scenografie.
Parola chiave: Rapimento.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 27 maggio 2019

Film 1599 - Closer

Intro: Avevo visto questa pellicola una sola volta al cinema quando era uscita e ultimamente mi era tornata la voglia di rivederla, così alla prima occasione buona ne ho approfittato.
Film 1599: "Closer" (2004) di Mike Nichols
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: amare e farsi del male. Praticamente questa la trama di "Closer", pellicola palesemente tratta da un'opera teatrale, eppure inaspettatamente immune alla logica da interno cara al teatro;
credo che "Closer" sia un film interessante e ben realizzato, anche se troppo spesso devoto all'eccessiva drammatizzazione, il che alla lunga può stancare. Capisco che si voglia descrivere un tipo di amore che tende a mettere in pratica la scelta sbagliata, ma con questo si rischia molto spesso di mettere in scena una serie di comportamenti antipatici e poco realistici. Poi, si sa, è un'opera di finzione e va bene esplorare attraverso l'esagerazione territori altrimenti nella vita meno comuni, però mi chiedo quante volte si possa tornare sui propri passi in nome di una relazione. Della serie: prendete una decisione e conviveteci. Detto questo, ho comunque apprezzato l'opera nel suo insieme grazie all'ottima regia di Nichols e la performance corale dei quattro protagonisti. E poi vogliamo parlare di quanto sia bella la locandina?
Cast: Julia Roberts, Jude Law, Natalie Portman, Clive Owen.
Box Office: $115 milioni
Vale o non vale: Un drammone romantico che analizza il rapporto a 4 tra due coppie che scoppiano, per riassortirsi e rimescolarsi con il procedere della trama. Non per ogni occasione, ma comunque un buon film.
Premi: Candidato a 2 premi Oscar per le performance degli attori protagonisti (Portman e Owen) che, per la stessa categoria, hanno vinto entrambi il Golden Globe (su 5 nomination tra cui Miglior regia e film); Owen ha vinto anche il BAFTA come Miglior attore non protagonista sulle 3 nomination ricevute nel complesso dal film (anche sceneggiatura e attrice non protagonista).
Parola chiave: Tradimento.

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Bengi

Film 1598 - Gangs of New York

Intro: Non vedevo l'ora di rivedere questo film. Avendolo visto una sola volta - non so nemmeno quanti anni fa - avevo un ricordo vago e non esattamente affidabile, per cui desideravo recuperarlo per rinfrescarmi la memoria. Sapevo che mi sarebbe piaciuto! Second time's a charm...
Film 1598: "Gangs of New York" (2002) di Martin Scorsese
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: come per "The Departed", anche per questo titolo di Scorsese provavo inizialmente una certa avversione, dettata probabilmente dalla mia giovane età al tempo d'uscita... A 15 anni forse non hai la capacità di apprezzare un certo modo di fare cinema. All'epoca, poi, non apprezzavo particolarmente DiCaprio. Col senno di poi devo dire che "Gangs of New York", con la sua sete di sangue e vendetta, mi ha davvero conquistato. Privo di fronzoli, diretto e crudo, con un cast azzeccatissimo - Cameron, davvero?! Chi se lo aspettava! - e una regia assolutamente consapevole di ciò che deve raccontare e far vedere, questo film riesce a portare a casa un risultato straordinariamente realistico nonostante la ogni tanto evidente finzione scenografica da ricostruzione in studio (Cinecittà, tra parentesi). Menzione speciale per Daniel Day-Lewis, qui grandissimo co-protagonista e spietato macellaio. Un'interpretazione magistrale.
Cast: Leonardo DiCaprio, Daniel Day-Lewis, Cameron Diaz, Jim Broadbent, John C. Reilly, Liam Neeson, Henry Thomas, Brendan Gleeson, Gary Lewis, Eddie Marsan, Barbara Bouchet.
Box Office: $193.8 milioni
Vale o non vale: Forse non un titolo per tutti, ma sicuramente imperdibile per gli amanti di DiCaprio e Scorsese e chi apprezza, tra l'altro, le loro molteplici collaborazioni. Il film è un vero e proprio colossal, non solo per i soldi spesi per produrlo, ma anche per ciò che riguarda la storia e la realizzazione. Da vedere.
Premi: Candidato a 10 premi Oscar, tra cui Miglior film, regia, attore protagonista, sceneggiatura e canzone originale (degli U2); nominato a 5 Golden Globe ne ha vinti 2 per Miglior regia e canzone originale ("The Hands That Built America"); 12 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior film e regia) e 1 premio portato a casa per Day-Lewis come attore protagonista; nominato al César come Miglior film straniero.
Parola chiave: Priest.

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Bengi

sabato 25 maggio 2019

Film 1597 - Only God Forgives

Intro: Non avevo alcuna intenzione di vederlo, ma Ryan è Ryan e ogni tanto cambiare un po' genere può fare bene. O no?
Film 1597: "Only God Forgives" (2013) di Nicolas Winding Refn
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: visivamente intrigante ed esteticamente sicuramente riuscito, nel complesso "Only God Forgives" è, però, un brutto film. Privo di qualcosa da raccontare, Nicolas Winding Refn tenta di bissare il successo ottenuto con "Drive", esasperando il racconto e richiedendo allo spettatore un grandissimo atto di fede che si tramuta in un attesa senza speranza. Un film immobile, una narrazione priva di pathos, di suspense, che prende vita solamente nel finale pur non riuscendo a lasciare lo spettatore soddisfatto. Non è colpa degli attori, né della regia. La verità è che questa pellicola si basa sul nulla e col nulla ti lascia.
Cast: Ryan Gosling, Kristin Scott Thomas, Vithaya Pansringarm, Rhatha Phongam, Gordon Brown, Tom Burke.
Box Office: $10.6 milioni
Vale o non vale: Nicolas Winding Refn ha fatto di meglio (davvero, però?) e sicuramente Ryan Gosling può annoverare titoli più riusciti nella sua filmografia. Non perdete tempo con questa pellicola.
Premi: In concorso al Festival di Cannes 2013.
Parola chiave: Spada.

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Film 1596 - All the Money in the World

Intro: Interessatissimi a vedere questo film, lo abbiamo recuperato appena potuto.
Film 1596: "All the Money in the World" (2017) di Ridley Scott
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: "All the Money in the World" è un brutto film, non c'è altro modo di descriverlo. Spiace vedere attori talentuosi invischiati in un progetto che sembra avere più a cuore la spettacolarità della vicenda che il narrare la vicenda stessa e, soprattuto, mette in scena il suo racconto in maniera sciatta e a tratti dilettantesca. Penso che, nel complesso, il vero problema di questa pellicola stia nelle numerose comparse - di cui la maggior parte italiane - che abbassano il livello della qualità del progetto nel suo insieme, andando a compromettere una visione d'insieme già di per sé non perfetta. E spiace, perché la terrificante storia del rapimento di John Paul Getty III e le successive ripercussioni su di lui e la sua famiglia sarebbero state non solo un interessante spunto narrativo, ma avrebbero anche meritato una realizzazione migliore.
Cast: Michelle Williams, Christopher Plummer, Mark Wahlberg, Romain Duris, Timothy Hutton, Charlie Plummer, Andrew Buchan, Marco Leonardi, Giuseppe Bonifati, Nicolas Vaporidis, Ghassan Massoud, Stacy Martin.
Box Office: $57 milioni
Vale o non vale: Non so se la fotografia tendente al verde volesse implicitamente rimandare al colore dei soldi (dollari, ovviamente), in ogni caso l'ho trovata fastidiosa. Le comparse italiane hanno un accento imbarazzante e recitano in maniera sorprendentemente anche peggiore. Plummer è bravo, ma non lo scopriamo certo in questo film; lo stesso dicasi per Williams, mentre Wahlberg è più inutile che mai. Il resto è noia.
Premi: Candidato a 1 Oscar per il Miglior attore non protagonista (Plummer), a 3 Golden Globe (Miglior attrice, attore non protagonista e regia) e a 1 BAFTA per il Miglior attore non protagonista.
Parola chiave: Riscatto.

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Bengi

giovedì 23 maggio 2019

Film 1595 - Star Wars: The Last Jedi

Intro: Dopo averlo visto la prima volta al cinema 2 anni fa in Australia, ero rimasto con la voglia di rivederlo per vedere se, con una seconda visione, mi sarei un po' chiarito le idee su questa pellicola.
Film 1595: "Star Wars: The Last Jedi" (2017) di Rian Johnson
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ricordavo che il tono fosse diverso da quello dei precedenti capitoli della saga e che, anche per questo, "Star Wars 8" fosse stato criticato dai fedelissimi George Lucas e i suoi personaggi. Personalmente trovo il risultato ottenuto da Rian Johnson piuttosto godibile e, francamente, un po' di umorismo non mi pare che guasti. Poi, sì, "The Last Jedi" non è il mio preferito di tutta la compagnia dei 100.000 del franchise, ma ciò non vuol dire che il risultato finale non sia buono;
visivamente curatissimo e bellissimo, narrativamente a tratti un po' lento, nel complesso questo ottavo episodio funziona bene e fa da ponte verso quel "The Rise of Skywalker" conclusivo che andrà a porre la parola fine anche a questa terza trilogia dedicata a "Star Wars". Che poi, ce n'era veramente bisogno di un'ulteriore estensione della già ampiamente sfruttata avventura? Apparentemente sì, visti gli incassi e la reazione entusiasta dei fan. Sono sicuro che anche con il prossimo capitolo le cose non mancheranno di andare alla grande, fosse anche solo per il fatto che tornerà J.J. Abrams a regia e sceneggiatura.
Film 15 - Star wars: Episodio I - La minaccia fantasma
Film 23 - Star wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
Film 30 - Star wars: Episodio III - La vendetta dei sith
Film 37 - Guerre stellari: Episodio IV - Una nuova speranza
Film 41 - Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora
Film 50 - Star Wars: Episodio VI - Il ritorno dello Jedi
Film 1072 - Star Wars - Il risveglio della Forza 3D
Film 1080 - Star Wars - Il risveglio della Forza
Film 1469 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1595 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1816 - Star Wars: The Rise of Skywalker
Film 1290 - Rogue One
Film 1679 - Solo: A Star Wars Story
Cast: Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Andy Serkis, Lupita Nyong'o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie, Kelly Marie Tran, Laura Dern, Benicio del Toro, Billie Lourd.
Box Office: 1.333 miliardi
Vale o non vale: L'avventura è sempre emozionante e il film è bello da vedere e intrattiene alla perfezione, dosando in maniera intelligente azione, colpi di scena e l'inevitabile effetto nostalgia per la scomparsa dell'iconica Carrie Fisher. Un pochino lento qualche passaggio, ma lo si perdona grazie a una dose inaspettata di umorismo bizzarro e stravagante che non manca di fare centro.
Premi: Candidato a 4 Oscar (colonna sonora, effetti speciali, mixaggio e montaggio sonoro) e 2 BAFTA (sonoro ed effetti speciali).
Parola chiave: Supreme leader.

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Film 1594 - Mean Girls

Intro: Per me è semplicemente geniale. Lo so a memoria e lo rivedrei altre 100.000 volte.
Film 1594: "Mean Girls" (2004) di Mark Waters
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: esattamente 9 anni fa recensivo per la prima volta quello che per me è uno dei film cult su teenager e liceo americani. Nel tempo la mia passione non è scemata...
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Cast: Lindsay Lohan, Rachel McAdams, Tim Meadows, Ana Gasteyer, Amy Poehler, Tina Fey, Lacey Chabert, Amanda Seyfried, Lizzy Caplan, Daniel Franzese, Neil Flynn, Jonathan Bennett.
Box Office: $169 milioni
Vale o non vale: Dal libro "Queen Bees and Wannabes"di Rosalind Wiseman, Tina Fey trae la sceneggiatura di questo piccolo capolavoro per teenagers che è "Mean Girls" e comincia la sua vera e propria scalata verso lo stardom hollywoodiano. E' con questo film, infatti, che io - ancora inconsapevole - sono venuto per la prima volta in contatto con il genio di Fey e da allora non ho più potuto fare a meno di amarla. Se siete fan di Tina o dei suoi show questo è sicuramente un titolo imperdibile per voi, una commedia spassosissima e ben scritta con un cast perfettamente in parte e una sbalorditiva Rachel McAdams che all'età di 26 riesce a rendere credibile l'andare ancora al liceo. Vedere per credere.
Premi: /
Parola chiave: Liceo.

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Film 1593 - The Rescuers

Intro: Ogni tanto si torna sul viale dei ricordi per riscoprire classici che hanno fatto la storia della nostra infanzia.
Film 1593: "The Rescuers" (1977) di Wolfgang Reitherman, John Lounsbery, Art Stevens
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: uno dei miei personalissimi cult di quando ero bambino, "Bianca e Bernie" è uno di quei cartoon di cui non ti stanchi mai. Animazione stupenda, protagonisti adorabili e storia avvincente, per un titolo adatto a tutta la famiglia che è un piacere guardare e riguardare;
mi ha fatto un po' effetto vederlo in inglese, più che altro per l'effetto che fa sentire le voci originali rispetto a quelle cui ero sempre stato abituato. In un certo senso è stato un "esperimento" interessante e mi ha fatto tremendamente piacere riscoprire questo bellissimo film d'animazione dopo tanti anni che non lo rivedevo. Questa visione non ha fatto altro che consolidare la mia opinione estremamente positiva rispetto a un film delicato e sensibile, perfetto esempio di classico Disney d'altri tempi (come non ce ne sono più).
Cast: Bob Newhart, Eva Gabor, Michelle Stacy, Geraldine Page, Joe Flynn, Jim Jordan, John McIntire, Jeanette Nolan, Pat Buttram, Bernard Fox.
Box Office: $169 milioni
Vale o non vale: Animazione curata ed esteticamente perfetta, due protagonisti adorabili e indimenticabili per un film che combina avventura e un'inaspettato grado di tenerezza, il tutto per un risultato finale impossibile da dimenticare. Perché Bianca e Bernie sono semplicemente fantastici.
Premi: Candidato all'Oscar per la Miglior canzone originale ("Someone's Waiting For You").
Parola chiave: Bottiglia.

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Film 1592 - Sex Tape

Intro: Avevo voglia di farmi due risate e ricordavo che questa pellicola mi aveva particolarmente convinto a suo tempo. E poi sono sempre stato un fan di Renée Zellweger.
Film 1592: "Sex Tape" (2014) di Jake Kasdan
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: stupidino e sciocchino, "Sex Tape" mette in ridicolo uno dei trend degli ultimi anni e, nonostante non riesca ad elevarsi oltre i limiti del suo soggetto, non risulta comunque così terribile come la pioggia di critiche potrebbe far pensare. E, forse ancora peggio, è più innocuo di quanto il titolo non suggerirebbe.
Film 798 - Sex Tape - Finiti in rete
Film 1592 - Sex Tape
Cast: Cameron Diaz, Jason Segel, Rob Corddry, Ellie Kemper, Rob Lowe, Randall Park, Jack Black, Kumail Nanjiani.
Box Office: $126.1 milioni
Vale o non vale: Si poteva fare di più, ma non è inguardabile. Basta sapere a cosa si sta andando incontro (ovvero una commedia sbroccata dai toni superficiali e volgari, ma con qualche guizzo simpatico).
Premi: Candidato a 3 Razzie per la Peggior sceneggiatura, attrice protagonista e coppia sullo schermo, ha vinto nella seconda categoria (Diaz).
Parola chiave: App.

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Film 1591 - Bridget Jones's Baby

Intro: Avevo voglia di farmi due risate e ricordavo che questa pellicola mi aveva particolarmente convinto a suo tempo. E poi sono sempre stato un fan di Renée Zellweger.
Film 1591: "Bridget Jones's Baby" (2016) di Sharon Maguire
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: continuo a trovarlo particolarmente riuscito e simpatico, specialmente per essere il terzo capitolo di un franchise cominciato 15 anni prima e il cui secondo capitolo era stato un totale disastro.
Film 850 - Il diario di Bridget Jones
Film 2260 - Bridget Jones's Diary
Film 857 - Che pasticcio, Bridget Jones!
Film 1231 - Bridget Jones's Baby
Film 1591 - Bridget Jones's Baby
Cast: Renée Zellweger, Colin Firth, Patrick Dempsey, Jim Broadbent, Gemma Jones, Emma Thompson, Sally Phillips, Shirley Henderson, James Callis, Sarah Solemani, Celia Imrie, Ed Sheeran.
Box Office: $212 milioni
Vale o non vale: Simpatico, spensierato e in linea con lo spirito del primo capitolo, ma perfettamente inserito nel contesto moderno, "Bridget Jones's Baby" è una commedia che riesce nel suo intento di intrattenere lo spettatore raccontando alcune delle nuove, incredibili avventure dell'impacciata Bridget Jones. E chi l'ha sempre amata troverà qui un perfetto esempio di come si possa riportare in vita un franchise senza per forza snaturarlo o rovinarlo.
Premi: /
Parola chiave: Sesso.

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Film 1590 - Manchester by the Sea

Intro: E, all'improvviso, un altro film direttamente dalla lista degli Oscar 2017. Ero rimasto indietro...
Film 1590: "Manchester by the Sea" (2016) di Kenneth Lonergan
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: bellissimo, difficilissimo, pesantissimo film, "Manchester by the Sea" era esattamente quel tipo di prodotto a cui mi avvicinavo con diffidenza, per poi posticipare la visione di continuo. E' inutile girarci intorno, qui la visione richiede un investimento emozionale non da poco, per cui meglio essere preparati fin dall'inizio. Per coloro i quali il gioco vale la candela, la pellicola di Lonergan sarà una vera e propria sorpresa sia a livello narrativo che di emozioni. Non mancano, infatti, i motivi per piangere e disperarsi, ma allo stesso tempo la storia fornirà prova del fatto che sia possibile risorgere da qualsiasi sciagura nel momento in cui si riesce a trovare la propria pace. E il modo in cui questa storia è raccontata è semplice e diretto, il che rende il risultato finale ancora più vero ed intenso. Grandissimo cast con Affleck e Williams (per quanto presente pochissimo) perfetti per il ruolo.
Cast: Casey Affleck, Michelle Williams, Kyle Chandler, Gretchen Mol, Lucas Hedges, Tate Donovan, Matthew Broderick, Stephen Henderson.
Box Office: $79 milioni
Vale o non vale: Emotivamente impegnativo e al contempo gratificante, "Manchester by the Sea" richiede allo spettatore di investire nella propria storia e dramma riuscendo, però, a restituire il racconto profondamente umano di una disgrazia che cambierà le vite di tutti i coinvolti. Davvero bello.
Premi: Candidato a 6 Oscar tra cui Miglior film e regia, ha vinto per Miglior attore protagonista (Affleck) e sceneggiatura originale. Nominato a 5 Golden Globes ha vinto quello per Miglior attore drammatico; ai BAFTA 2017 su 6 nomination ha vinto per Miglior attore e sceneggiatura originale. Candidato ai David di Donatello come Miglior film straniero.
Parola chiave: Funerale.

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lunedì 20 maggio 2019

Film 1589 - Father Figures

Intro: Continua la lista di film orrendi...
Film 1589: "Father Figures" (2017) di Lawrence Sher
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: non ricordavo nemmeno di averlo visto. Credo che questo riassuma alla perfezione cosa io possa pensare di "Father Figures".
Cast: Owen Wilson, Ed Helms, J. K. Simmons, Katt Williams, Terry Bradshaw, Ving Rhames, Harry Shearer, June Squibb, Christopher Walken, Glenn Close.
Box Office: $25.6 milioni
Vale o non vale: In questo film ci sono 2 premi Oscar e altri 3 candidati all'Oscar. Che cast sprecato. Tra tutte le commedie stupide che ho visto, di certo questa non funziona.
Premi: /
Parola chiave: Viaggio.

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Film 1588 - Mother's Day

Intro: Non che lo vorresti rivedere, ma ogni tanto anche i film orrendi ritornano...
Film 1588: "Mother's Day" (2016) di Garry Marshall
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Film 1186 - Mother's Day
Cast: Jennifer Aniston, Kate Hudson, Shay Mitchell, Julia Roberts, Jason Sudeikis, Britt Robertson, Héctor Elizondo, Timothy Olyphant, Jack Whitehall, Margo Martindale, Sarah Chalke, Jennifer Garner, Aasif Mandvi, Jessi Case.
Box Office: $48.4 milioni
Vale o non vale: Assolutamente dimenticabile.
Premi: Candidato a 2 Razzie Award per Peggior attrice (Roberts) e Peggior attrice non protagonista (Hudson).
Parola chiave: Televendita.

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giovedì 16 maggio 2019

Film 1587 - Billy Elliot

Intro: Mi è sempre piaciuto e volevo rivederlo da un po'. Netflix mi ha dato questa occasione circa un anno fa.
Film 1587: "Billy Elliot" (2000) di Stephen Daldry
Visto: dall'iPad
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: piccolo gioiellino del cinema indie britannico, non posso fare a meno di adorarlo ogni volta che ho l'occasione di rivederlo. Toccante, ma mai patetico, poetico nella sua maniera a tratti sgangherata, il film di Stephen Daldry fa centro grazie ad una storia originale e due comprimari pazzeschi.
Ambientato durante lo sciopero dei minatori britannici del 1984-1985 nella cittadina fittizia di Everington, "Billy Elliot" racconta il percorso di formazione di un 11enne che cerca di capire quale sia la sua strada, forzato dalla famiglia a seguire le orme di padre e fratello maggiore e, a sorpresa anche per lui, al contempo interessato a prendere lezioni di danza. Tutto nasce per caso, ma la passione e il talento ci sono, per cui la sua insegnante Mrs. Wilkinson (Walters) lo sprona ed indirizza verso traguardi sempre più ambiziosi fino addirittura a spingerlo a provare ad entrare alla Royal Ballet School di Londra. Da non dimenticare, però, la situazione familiare di Billy (Bell), non esattamente interessata a vederlo investire il suo tempo in piroette e passi di danza.
Al di là delle premesse e degli sviluppi più scontati relativamente al cuore della storia - figlio di un minatore che vorrebbe tentare la carriera nella danza a metà anni ottanta in un contesto socio-culturale ancora piuttosto acerbo e retrogrado relativamente al mondo delle arti -, quello che colpisce di questa pellicola è certamente lo spirito positivo e propositivo nei confronti degli elementi cardine del racconto. Billy non è gay, ma è un ragazzino che vuole danzare; il suo amico Michael è gay e indossa i vestiti della madre; danzare è una forma espressiva di sé e non importa da quale condizione sociale si provenga. Tutto questo, insieme, non dà adito a stereotipi e, anzi, riesce certamente a dimostrare che, una volta capita quale sia la propria strada, ognuno ha il diritto di intraprenderla nella maniera che desidera e anche se il finale commovente e positivo del film è una necessità imprescindibile per l'happy ending richiesto, non si può fare a meno di sentirsi felici per la sorte del giovane Billy ed essere fieri del percorso di crescita fatto da lui e la sua famiglia. Insomma, c'è speranza per tutti di vedere oltre il limite che l'imposizione sociale ci costringe a volte ad abbracciare, che sia per essere accettati o per paura di venire rifiutati non importa: basta un solo elemento che si disponga fuori dal tracciato ordinario per ottenere nuovi, positivi risvolti inattesi.
Cast: Julie Walters, Gary Lewis, Jamie Bell, Jamie Draven, Adam Cooper, Stuart Wells, Jean Heywood.
Box Office: $109.3 milioni
Vale o non vale: Una sorta di mix tra "Arrival", "Ultimatum alla Terra" e "Under the Dome", la pellicola di Alex Garland basata sul romanzo omonimo scritto da Jeff VanderMeer in realtà non funziona granché. Fallisce nel mantenere acceso l'interesse dello spettatore nel momento in cui la storia comincia a non avere più niente di sensato da raccontare. Francamente un film che si può evitare di guardare.
Premi: Candidato a 3 premi Oscar per Miglior regia, sceneggiatura originale e attrice non protagonista (Walters); 2 candidature ai Golden Globe (film ed attrice non protagonista) e 13 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior film, regia e sceneggiatura) e 3 premi vinti per il Miglior film britannico, Miglior attore protagonista (Bell) e Miglior attrice non protagonista (Walters). Candidato come Miglior film straniero sia ai César che ai David di Donatello.
Parola chiave: Audizione.

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Film 1586 - Annihilation

Intro: Uscito al cinema a febbraio dell'anno scorso e disponibile su Netflix a nemmeno un mese di distanza, non abbiamo perso tempo a recuperarlo appena disponibile per lo streaming.
Film 1586: "Annihilation" (2018) di Alex Garland
Visto: dall'iPad
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: ma che è sta roba? No sul serio, di che cavolo stiamo parlando? Trascinato da una personalissima scia di attese piuttosto elevate a causa dal mix di elementi presenti nella storia (Natalie Portman + una storia apparentemente intrigante + strane creature dalle incredibili mutazioni + effetti speciali da paura), con dispiacere ho constato che questo film non è altro che un gigantesco bluff. Oltre a presentare una trama complessa e un finale ridicolo anche a livello visivo, il vero problema di "Annihilation" è che promette tantissimo, ma non riesce a mantenere le aspettative. Ed è un peccato, perché gli elementi ci sarebbero tutti. Eppure perfino il cast non lega bene e la storia perde di credibilità man mano che procede verso la fine. Peccato, davvero un'occasione persa per un prodotto che, sulla carta, prometteva scintille.
Cast: Natalie Portman, Jennifer Jason Leigh, Gina Rodriguez, Tessa Thompson, Tuva Novotny, Oscar Isaac, Benedict Wong.
Box Office: $43.1 milioni
Vale o non vale: Una sorta di mix tra "Arrival", "Ultimatum alla Terra" e "Under the Dome", la pellicola di Alex Garland basata sul romanzo omonimo scritto da Jeff VanderMeer in realtà non funziona granché. Fallisce nel mantenere acceso l'interesse dello spettatore nel momento in cui la storia comincia a non avere più niente di sensato da raccontare. Francamente un film che si può evitare di guardare.
Premi: /
Parola chiave: Shimmer.

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mercoledì 15 maggio 2019

Film 1585 - Borg McEnroe

Intro: Scoperto per caso, ho subito voluto recuperarlo.
Film 1585: "Borg McEnroe" (2017) di Janus Metz
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ero molto incuriosito da questo film più che altro perché da una coproduzione svedese, danese e finlandese non riuscivo a capire come potesse essere rimasto coinvolto uno come Shia LaBeouf che, tra l'altro, non è certo al suo momento di fama più entusiasmante. Premesso che di tennis so pressoché nulla, "Borg McEnroe" mi è piaciuto e l'ho trovato onestamente riuscito. Privo di quel glam hollywoodiano che pervadeva, invece, "Battle of the Sexes", questo film dà la sensazione di raggiungere il cuore della questione e di mettere bene a fuoco la rivalità sul campo tra due personaggi assolutamente opposti, eppure al contempo elementi essenziali della scena mondiale sportiva del loro tempo. In un scontro assoluto che contempla il campo da gioco e i media, Björn Borg e John McEnroe sono in grado di alzare la posta in gioco sia per quanto riguarda il loro match agonistico che per quanto concerne questa pellicola, in un crescendo di intensità che non manca di appassionare lo spettatore man mano che la storia procede. Poi, sì, a tratti la narrazione è un po' lenta, ma quando si entra in campo non si riesce mai a distogliere lo sguardo.
In definitiva, un prodotto interessante e ben realizzato che valorizza sia la componente atletica che quella umana, mettendo a confronto due grandissimi del tennis riuscendone, apparentemente (almeno per un profano come me) a catturarne l'essenza e lo spirito.
Cast: Sverrir Gudnason, Shia LaBeouf, Stellan Skarsgård, Tuva Novotny, Robert Emms, Jason Forbes, Björn Granath.
Box Office: $3.3 milioni
Vale o non vale: "Borg McEnroe" se la gioca bene e porta a casa un risultato vincente. Se si è fan del tennis o di sport in generale è sicuramente un titolo solido da tenere in considerazione.
Premi: Candidato ai David di Donatello come Miglior film europeo.
Parola chiave: Wimbledon.

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martedì 14 maggio 2019

Film 1584 - Jupiter Ascending

Intro: Ricordo che al cinema mi fosse piaciuto, quindi ero abbastanza motivato a vederlo una seconda volta.
Film 1584: "Jupiter Ascending" (2015) di The Wachowskis
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: ora, non che non sia un film godibile, ma sicuramente forse ricordavo qualcosa di meglio. Detto questo, "Jupiter Ascending" è visivamente interessante e presenta qualche elemento intrigante, anche se forse non tutte le scelte del casting sono state felici; poi un elemento che non ho ben compreso: perché Eddie Redmayne bisbiglia in quel tono strano?
Film 890 - Jupiter - Il destino dell'universo
Film 1584 - Jupiter Ascending
Cast: Mila Kunis, Channing Tatum, Sean Bean, Eddie Redmayne, Douglas Booth, Tuppence Middleton, Vanessa Kirby, James D'Arcy, Gugu Mbatha-Raw.
Box Office: $184 milioni
Vale o non vale: A tratti quasi fiabesco, questo film non sarà il migliore delle sorelle Wachowski, ma francamente ho visto di peggio. Intrattiene a sufficienza da risultare passabile, ma niente di più.
Premi: Candidato a 6 Razzie Award tra cui Peggior film, regia e sceneggiatura, Eddie Redmayne ha vinto nella categoria Peggior attore non protagonista (dopo aver vinto l'Oscar come Miglior attore giusto l'anno prima).
Parola chiave: Profitto.

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Film 1583 - Fantastic Beasts and Where to Find Them

Intro: Sempre carino da rivedere, soprattutto in attesa (allora) dell'arrivo del secondo episodio.
Film 1583: "Fantastic Beasts and Where to Find Them" (2016) di David Yates
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Film 1266 - Animali fantastici e dove trovarli
Film 1412 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1583 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1682 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1695 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Film 1754 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Film 2103 - Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore
Cast: Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, Samantha Morton, Jon Voight, Carmen Ejogo, Colin Farrell, Ron Perlman, Johnny Depp, Zoë Kravitz.
Box Office: $814 milioni
Vale o non vale: Nonostante il ritmo non sia certo incalzante, la storia riesce comunque a risultare vincente e interessante, introducendo con molta eleganza la nuova saga dell'autrice di Harry Potter (qui anche sceneggiatrice). Un po' lento, ma funziona e molto bello da vedere.
Premi: Candidato a 2 premi Oscar, ha vinto quello per i Migliori costumi (il primo Academy Award per un film ispirato alla saga della Rowling); 5 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior film britannico) e un premio per le scenografie.
Parola chiave: Credence.

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Film 1582 - The Fifth Element

Intro: Non lo avevo mai visto ed ero sempre stato curioso di recuperarlo. Ricordo che da bambino ero rimasto particolarmente colpito da uno degli outfit di un personaggio di questa pellicola...
Film 1582: "The Fifth Element" (1997) di Luc Besson
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non è la prima volta che Besson delude un po' le mie aspettative e nonostante i numerosi titoli a suo favore ("Léon" in primis), da "Il quinto elemento" mi aspettavo molto, molto di più. Avventura, sci-fi, una tonnellata di effetti speciali, qualche elemento comico ed esplosioni in ogni dove per un'ambientazione futuristica che convince solo a metà, il tutto per un caotico risultato finale che rimane impresso per due soli motivi: il traffico volante della New York 2263 e il "vestito" carta igienica-fetish di Milla Jovovich. Il resto non è nulla che non si sia già visto e anche qui - nemmeno a dirlo - si scomodano geroglifici e antiche profezie (esempi similissimi dal passato e presente: "Mannequin", 1987, e "X-Men: Apocalisse", 2016). Intrattiene, ma non convince.
Cast: Bruce Willis, Gary Oldman, Ian Holm, Chris Tucker, Milla Jovovich, Luke Perry.
Box Office: $263.9 milioni
Vale o non vale: Fa del suo meglio per consegnare un'avventura sorprendente e divertente, ma non ci riesce del tutto. Gli effetti speciali sono quelli che sono e nonostante la presenza di un cast internazionale e la regia lungimirante di uno come Besson, la storia non riesce ad elevarsi oltre lo status di tentativo non americano di produrre un film ad alto budget. Comunque si fa guardare.
Premi: Candidato a 1 premio Oscar per i Migliori effetti sonori e vincitore di 1 BAFTA per gli effetti speciali; ai César 1998 la pellicola era candidata a 8 premi (tra cui Miglior film) e ne ha vinti 3: Miglior regia, fotografia e scenografia. Nominato a 2 Razzie per Peggior attrice non protagonista (Jovovich) e Peggior nuova star (Tucker).
Parola chiave: Diva.

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domenica 12 maggio 2019

Film 1581 - Changeling

Intro: La prima volta che l'ho visto al cinema mi ha talmente colpito e lasciato senza parole, che ho pianto. Non vedevo l'ora di rivederlo!
Film 1581: "Changeling" (2008) di Clint Eastwood
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: straziante e bellissimo, "Changeling" racconta in modo toccante la traumatica storia (vera) di Christine Collins, madre single di fine anni '20 a cui viene rapito il figlio. Non bastasse questo trauma, la polizia, che si vanterà su tutti i giornali di averlo ritrovato, la accuserà di essere pazza e la rinchiuderà in un istituto psichiatrico nel momento in cui la donna comincerà a far pressione mediatica contro la polizia stessa. Il motivo? Le hanno riportato un ragazzino che non è suo figlio;
sconvolgente e sconcertante, un racconto durissimo che mette in mostra i meccanismi corrotti di LAPD, la polizia di Los Angeles, oltre che evidenziare fino a che punto ci si possa spingere pur di fare bella figura con la stampa e i cittadini, all'epoca già particolarmente irrequieti proprio a causa dei comportamenti illeciti dell'organo di prevenzione della criminalità. In uno scenario così complesso si ritrova, suo malgrado, a doversi giocare tutto proprio la povera Christine, il cui unico scopo sarebbe quello di capire che fine abbia fatto suo figlio. Le viene in aiuto il reverendo Gustav Briegleb che, fortunatamente, prende a cuore la vicenda.
Cast: Angelina Jolie, John Malkovich, Jeffrey Donovan, Michael Kelly, Colm Feore, Jason Butler Harner, Amy Ryan, Denis O'Hare.
Box Office: $113 milioni
Vale o non vale: Durissimo per ciò che racconta, ma estremamente delicato nella messa in scena, "Changeling" vive fondamentalmente della magistrale performance di una Angelina Jolie mai così in parte. Da vedere.
Premi: Candidato a 3 premi Oscar (Miglior attrice protagonista, fotografia e scenografie), 2 Golden Globe (regia e attrice) e 8 BAFTA (tra cui regia, attrice protagonista e sceneggiatura).
Parola chiave: Polizia.

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Film 1580 - Step Up

Intro: Secondo mia cugina dovevo guardarmi tutto il franchise, ma ho resistito solo per un film...
Film 1580: "Step Up" (2006) di Anne Fletcher
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: mah, in tutta onestà ho trovato questa pellicola davvero poco interessante. Non che non sia un fan delle pellicole che mettono al centro della storia il ballo, il punto non è tanto quello, quanto proprio la mancanza di elementi narrativi validi e di intrattenimento. Poi, per carità, le mirabolanti esibizioni sono sicuramente d'effetto e belle da vedere, ma rimane il fatto che, oltre la superficie, questa pellicola non abbia molto da raccontare. Perlomeno a me.
Cast: Channing Tatum, Jenna Dewan, Mario, Drew Sidora, Damaine Radcliff, Alyson Stoner, De'Shawn Washington, Josh Henderson, Rachel Griffiths.
Box Office: $114.2 milioni
Vale o non vale: Amore e ballo ai tempi della scuola, per un mix che cerca di combinare "Save the Last Dance", "Honey" e "Saranno Famosi" veramente non molto riuscito. Per i fan del genere balli scatenati e amori adolescenziali (circa) proibiti.
Premi: /
Parola chiave: Presentazione.

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giovedì 9 maggio 2019

Film 1579 - Pirates of the Caribbean: At World's End

Intro: E chiudiamo anche la visione di questo franchise.
Film 1579: "Pirates of the Caribbean: At World's End" (2007) di Gore Verbinski
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: come al solito la sensazione è che ci sia troppa carne al fuoco oltre che, in questo caso, un eccesso di personaggi e relativi tracciati narrativi. Messa insieme la gigantesca personalità di Jack Sparrow ai romanticismi di Elizabeth Swann e Will Turner, l'antagonismo on/off di Barbossa, le molteplici nuove alleanze e le bagarre per e su le navi (Perla Nera, Olandese Volante), il risultato finale è un vortice caotico che sa di avventura, ma non convince del tutto. Perché anche i blockbuster multimilionari a volte esagerano e anche se le buone intenzioni ci sono tutte, "Pirates of the Caribbean: At World's End" è più chiassoso che riuscito e meno avvincente di quanto ci si sarebbe aspettato. Peccato.
Film 240 - La maledizione della prima luna
Film 1560 - Pirates of the Caribbean: The Curse of the Black Pearl
Film 1570 - Pirates of the Caribbean: Dead Man's Chest
Film 1579 - Pirates of the Caribbean: At World's End
Film 1242 - Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare
Film 1415 - Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No Tales
Cast: Johnny Depp, Orlando Bloom, Keira Knightley, Stellan Skarsgård, Bill Nighy, Chow Yun-Fat, Geoffrey Rush, Jack Davenport, Kevin R. McNally, Jonathan Pryce, Tom Hollander, Naomie Harris, Lee Arenberg, Mackenzie Crook.
Box Office: $963.4 milioni
Vale o non vale: Imperdibile per i fan della saga, il terzo dei cinque film sui "Pirati dei Caraibi" non è sicuramente il più riuscito. Buono per un momento di spasso non del tutto a cervello spento (perché cazzo se è complicata la trama!), intrattiene ma non convince appieno.
Premi: Candidato a 2 Oscar (Miglior trucco ed effetti speciali) e al BAFTA per gli effetti speciali. Una nomination ai Razzie per Bloom come Peggior attore non protagonista.
Parola chiave: Cuore.

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mercoledì 8 maggio 2019

Film 1578 - The Notebook

Intro: Mi pare evidente che fossimo in pieno mood Ryan Gosling...
Film 1578: "The Notebook" (2004) di Nick Cassavetes
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: tipo una delle storie più tristi tra quelle di Nicholas Sparks, "The Notebook" è stato un vero e proprio fenomeno cinematografico ai tempi in cui uscì al cinema. Ryan Gosling e Rachel McAdams lanciati nello stardom hollywoodiano, Gena Rowlands scoperta dalle masse di adolescenti (e riscoperta da molti altri), Sparks instradato verso una serie piuttosto lunga di adattamenti cinematografici dei suoi romanzi, questa pellicola è stata un vero e proprio piccolo fenomeno. Ecco perché, probabilmente, avevo così alte aspettative - nonostante le non esattamente entusiaste recensioni della critica - anche se solitamente non sono un estimatore del genere romantico strappalacrime con finale straziante. Ebbene, "The Notebook" non mi è piaciuto. A dispetto di tutte le mie buone intenzioni, non sono riuscito a farmi realmente coinvolgere dalla storia, né sentirmi particolarmente trasportato dagli avvenimenti raccontati; anzi, ho trovato a tratti frustranti le continue avversità che la coppia di protagonisti deve affrontare. Insomma, questo film ha sicuramente tutte le carte in regola per regalare alla sua platea di appassionati tutte le lacrime e i tormenti passionali di cui a bisogno, ma per quanto mi riguarda la storia raccontata qui è stata tutto tranne che appassionante.
Cast: Ryan Gosling, Rachel McAdams, James Garner, Gena Rowlands, Sam Shepard, Joan Allen, James Marsden.
Box Office: $115.6 milioni
Vale o non vale: Lo consiglio a chi apprezza le storie d'amore fatte di premesse avverse e sentimenti salvifici. Gli altri meditino un titolo differente.
Premi: /
Parola chiave: Lettere.

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Film 1577 - Gangster Squad

Intro: Ricordo che al momento dell'uscita in sala non fossi per nulla interessato a vedere questo film. Il sentimento non era cambiato nel tempo, ma la mia compagna di visione sembrava molto motivata.
Film 1577: "Gangster Squad" (2013) di Ruben Fleischer
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: una traccia di storia vera per una pellicola che non fa centro. La "Gangster Squad" del titolo è effettivamente esistita, come del resto Mickey Cohen, ma nonostante i buoni propositi non credo che il risultato finale sia riuscito. In una sorta di mix tra "L.A. Confidential" e un action movie dove l'importante è sparare, questo film si produce in tantissimo rumore, chiama a sé un cast pazzesco, ma porta sullo schermo un prodotto insipido che sembra più pretenzioso che efficace;
cambia il film, ma non cambia il cast. Questo è il secondo di 3 film che Ryan Gosling ed Emma Stone hanno girato assieme (oltre a "Crazy, Stupid, Love" e "La La Land") e sicuramente quello meno di successo. Direi che al contempo è il ruolo più sexy interpretato dalla Stone ad oggi.
Cast: Josh Brolin, Ryan Gosling, Nick Nolte, Emma Stone, Anthony Mackie, Giovanni Ribisi, Robert Patrick, Michael Peña, Sean Penn, Robert Patrick, Mireille Enos, Frank Grillo.
Box Office: $105.2 milioni
Vale o non vale: Non terribile, ma più ambizioso che riuscito. Peccato.
Premi: /
Parola chiave: Microspia.

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martedì 7 maggio 2019

Film 1576 - La La Land

Intro: Ero rimasto deluso la prima volta che lo avevo visto, ma con il senno di poi ammetto che non vedevo l'ora di rivederlo.
Film 1576: "La La Land" (2016) di Damien Chazelle
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: la prima volta che l'ho visto avevo aspettative altissime che sono state disattese; il problema era, come sempre, attendersi un capolavoro. Questa seconda volta sapevo a cosa sarei andato incontro e, soprattutto, avevo voglia di rivedere alcuni passaggi del film. E anche se "La La Land" non è tra i miei film preferiti, ammetto che subisco il suo fascino;
innegabile la chimica tra i due protagonisti. Ryan Gosling ed Emma Stone sono sicuramente una delle principali ragioni per vedere questa pellicola;
le musiche non faticano a rimanere impresse grazie a motivi accattivanti. La mia scena preferita è sicuramente quella di apertura ("Another Day of Sun"), la più magica quella ambientata al Griffith Observatory con la scena del ballo tra le stelle. Il finale è strappalacrime;
in generale "La La Land" è un musical contemporaneo ben fatto, dalla bella fotografia e non poche coreografie indimenticabili. Spettacolare sotto multi punti di vista.
Film 1313 - La La Land
Cast: Ryan Gosling, Emma Stone, John Legend, Rosemarie DeWitt, Finn Wittrock, Jessica Rothe, J. K. Simmons, Tom Everett Scott.
Box Office: $446.1 milioni
Vale o non vale: E' stato il film della stagione 2016, premiatissimo, osannato, adorato. Possa piacere o meno, una chance vale la pena di dargliela.
Premi: Vincitore di 6 Oscar su 14 storiche nomination (come "La La Land" solo "Eva contro Eva" e "Titanic"), il film ha trionfato nelle categorie Miglior regia, attrice protagonista, fotografia, scenografia, colonna sonora e canzone originale ("City of Stars"). Nonostante la gaffe dei presentatory Faye Dunaway e Warren Beatty, la pellicola non ha vinto come Miglior film. 7 premi su 7 nomination ai Golden Globe (Miglior film, attore e attrice protagonisti, regia, colonna sonora, canzone e sceneggiatura) e 5 BAFTA su 11 nomination (Miglior film, regia, attrice, fotografia e musica). 2 Grammy vinti su 4 candidature (Best Score Soundtrack for Visual Media e Best Compilation Soundtrack for Visual Media) e Coppa Volpi per la migliore attrice al Festival di Venezia.
Parola chiave: Carriere.

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Film 1575 - No Strings Attached

Intro: Per una serata di totale disimpegno.
Film 1575: "No Strings Attached" (2011) di Ivan Reitman
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Film 245 - Amici, amanti e...
Cast: Natalie Portman, Ashton Kutcher, Cary Elwes, Kevin Kline, Greta Gerwig, Lake Bell, Olivia Thirlby, Ludacris, Jake Johnson, Mindy Kaling, Talia Balsam, Ophelia Lovibond.
Box Office: $149.2 milioni
Vale o non vale: Stupidino e leggerino come ogni commedia romantica pare debba essere, niente più che un prodotto facile facile per spegnere il cervello.
Premi: /
Parola chiave: Relazione.

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Film 1574 - Inglourious Basterds

Intro: Da quando lo avevo visto al cinema non aveva mai trovato l'occasione giusta per rivederlo. Trovata al Takarakka!
Film 1574: "Inglourious Basterds" (2009) di Quentin Tarantino
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: comincia qui la carriera hollywoodiana di Christoph Waltz che, grazie ad un'interpretazione indimenticabile, vince il suo primo Oscar per il film di Tarantino. Un'accoppiata vincente che porterà ad entrambi il secondo Academy Award con la successiva collaborazione per "Django Unchained";
questa è la mia seconda visione di "Inglourious Basterds", una pellicola che, ricordo, al cinema mi aveva lasciato piuttosto inquietato. Violentissima e carica di una tensione palpabile, la storia non mancherà di sorprendere più e più volte lo spettatore attraverso molti colpi di scena e tantissimi colpi d'arma da fuoco. Per non parlare delle esplosioni che, qui, si mescolano al mondo del cinema. Tarantino riscrive la storia della seconda guerra mondiale e lo fa secondo i suoi standard voraci e trasgressivi, senza mai mancare di aggiungere una certa dose di ironia. Il film funziona benissimo e colpisce dritto al cuore.
Cast: Brad Pitt, Christoph Waltz, Michael Fassbender, Eli Roth, Diane Kruger, Daniel Brühl, Til Schweiger, Mélanie Laurent, B. J. Novak, Martin Wuttke, Mike Myers, Léa Seydoux.
Box Office: $321.5 milioni
Vale o non vale: Cosa sarebbe successo se si fosse riusciti a fermare Adolf Hitler e, soprattutto, in quale modo si sarebbe potuto riuscire a farlo? Questa la macrostruttura narrativa di "Inglourious Basterds", pretesto (non da poco) per una storia fatta di numerosi elementi che convergeranno tutti per provare a rispondere alle domande di cui sopra. Se vi piacciono i film violenti, se vi piace Tarantino, questo è assolutamente un film che fa per voi.
Premi: Candidato a 8 premi Oscar (tra cui Miglior film, regia e sceneggiatura) ha vinto quello per il Miglior attore non protagonista (Waltz). 4 nomination ai Golden Globe e 6 ai BAFTA, il film ha vinto per Waltz ad entrambe le premiazioni.
Parola chiave: Premiere.

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mercoledì 1 maggio 2019

Film 1757 - Avengers: Endgame

Intro: Era da un bel po' che non anticipavo la recensione di un film per un commento a caldo. Dopo l'ultimo anno e mezzo passato tra viaggi, prigionia nel bel mezzo del nulla australiano e una autoimposta pausa dai ritmi frenetici richiesti dal blog, mi ritrovo indietro come mai mi era capitato nel corso di questi 10 anni di attività, ovvero di oltre 200 recensioni!
L'esigenza di parlare al volo di questa pellicola, però, è dettata da vari fattori. Innanzitutto si tratta del titolo più atteso degli ultimi anni, per non parlare dei record che ha battuto già nel primo weekend d'uscita (26-28 aprile) e del franchise multimiliardario da cui deriva. Insomma, mi sembrava sensato tirare le somme a caldo relativamente al film più popolare del 2019 a 2019 nemmeno giunto alla sua metà. E così, almeno, per una volta non rimango indietro!
Film 1757: "Avengers: Endgame" (2019) di Anthony Russo, Joe Russo
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: la cosa che mi fa un po' sorridere è che non ho ancora recensito "Infinity War" e già mi trovo a parlare del suo sequel, nonché momentaneo capitolo finale relativo agli Avengers. Tant'è, mi sembrava sciocco posticipare a chissà quando la recensione sul titolo del momento. Ed ecco che ci siamo;
(da qui in poi spoiler) per "Avengers: Endgame" ero talmente carico di aspettative che quando il film è cominciato, ma non mi sono ritrovato nel bel mezzo dell'azione, sono istantaneamente rimasto deluso. Fortunatamente le 3 ore di durata hanno permesso di riprendermi dallo shock iniziale che collego soprattutto alla prima ora buona di racconto, momento certamente cardine di riconnessione con la storia precedente, ma al contempo indubbiamente una frenata non da poco al ritmo della storia;
una volta che sono finalmente tutti - quelli rimasti - a bordo per la nuova avventura, cavalcando la speranza del viaggio temporale, il racconto prende finalmente vita e mette in scena ciò che tutti chiedevamo da questa pellicola: adrenalina, azione ed effetti speciali da panico. Senza contare, almeno per me, la curiosità di capire come cavolo avrebbero fatto a far tornare tutta la storia;
la seconda metà del film è sicuramente quella più entusiasmante e carica di pathos e adrenalina. Sono tantissimi i momenti di forte impatto visivo ed emotivo grazie ad una trama capace di tirare le fila delle innumerevoli storie già presentate nei titoli precedenti. Non importa quale sia l'eroe preferito, in un modo o nell'altro tutti verranno coinvolti per trainare ancora in avanti i vari racconti e, naturalmente, per terminarne altri. Si sapeva, si poteva immaginare, non tutti i supereroi riusciranno a sopravvivere e, neanche a dirlo, dover dire addio ad alcuni dei personaggi più amati della saga va a creare alcuni dei momenti più commoventi di tutto l'arco narrativo qui presentato;
in generale "Avengers: Endgame" è un blockbuster ben confezionato e intelligentemente costruito. Ancora una volta la Marvel riesce a superare se stessa consegnando al proprio pubblico un prodotto magistralmente architettato per funzionare in solitaria quanto accostato ai predecessori. L'universo sgargiante e ultrapopoloso creato da Stan Lee trova in questo titolo un'ulteriore testimonianza di grandezza e impressionante fantasia, nonché il suo film-cardine rispetto a quanto fatto fino ad ora e ciò che succederà nel futuro. Al momento, infatti, non si sa se ci saranno ulteriori pellicole sugli Avengers (ma Bob Iger, amministratore delegato della Disney, ha già detto: "Given the popularity of the characters and given the popularity of the franchise, I don't think people should conclude there will never be another Avengers movie."), quello che si sa per certo è che dopo la fase tre appena conclusasi (precisamente si concluderà a giugno con "Spider-Man: Far From Home"), ci sarà certamente una fase quattro, con titoli programmati per i prossimi anni a venire;
in linea generale, dunque, anche questo quarto "Avengers" funziona bene e intrattiene alla grande. Credo sia davvero impossibile rimanere delusi. Bellissimi effetti speciali, grande colonna sonora, cast (inutile dirlo) perfetto, regia visionaria dei fratelli Russo, il tutto per un capitolo decisivo della narrazione Marvel che è sia degno dell'attesa che ha richiesto che delle altissime aspettative generate;
ora qualche considerazione finale, ovvero le cose che mi sono chiesto/mi hanno colpito durante la visione del film:
- relativamente alla scelta del marketing di far comparire Danai Gurira ("Black Panther") nel poster, con nome accreditato fra i protagonisti principali, rimango un po' perplesso, dato che il suo personaggio compare meno di quello di Gwyneth Paltrow ("Iron Man") che, invece, sul poster non c'è;
- avendo sufficientemente apprezzato il recente "Captain Marvel", avrei gradito vedere un po' di più Brie Larson (anche lei nel poster) nella storia. C'è all'inizio, sparisce e poi torna alla fine a salvare il culo a tutti. Mi domando a) se non la si potesse far intervenire prima, dato che è praticamente il supereroe qui più forte e b) se la sua assenza verrà giustificata nella realizzazione del sequel del suo personaggio;
- non ho capito cosa succede a Gamora (Zoe Saldana) una volta che Thanos (Josh Brolin) viene sconfitto. Sparisce e vediamo che Quill (Chris Pratt) la cerca, ma perché non è rimasta nel presente in cui è stata catapultata?
- mi ha un po' infastidito alla lunga vedere Thor (Chris Hemsworth) appesantito, è come se mi avessero storpiato il personaggio. Può risultare un appunto superficiale, ma dato che l'estetica dei personaggi è importante, avrei preferito ad un certo punto ritrovarlo al suo stato originale;
- com'è che nessuno ha problemi a respirare sugli altri pianeti?
- perché Captain America (Chris Evans) riesce ad utilizzare il Mjolnir di Thor?
- ho adorato il momento in cui tutti i personaggi femminili principali si affiancano a Captain Marvel (Larson) per permetterle di portare via le Gemme dell'Infinito dalle grinfie di Thanos. Avrei veramente gradito, tra l'altro, che questo momento di esaltazione del femminile nell'universo Marvel durasse un pelo di più;
- inutile che rimaniate in attesa delle classiche scene extra dopo i titoli di coda, "Avengers: Endgame" non ne ha nemmeno una. - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1717 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
Film 1792 - Avengers: Endgame
Film 2023 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Cast: Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Don Cheadle, Paul Rudd, Brie Larson, Karen Gillan, Danai Gurira, Bradley Cooper, Josh Brolin, Gwyneth Paltrow, Benedict Wong, Jon Favreau, Benedict Cumberbatch, Chadwick Boseman, Tom Holland, Zoe Saldana, Evangeline Lilly, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Tom Hiddleston, Pom Klementieff, Dave Bautista, Letitia Wright, Michael Douglas, Michelle Pfeiffer, Cobie Smulders, Linda Cardellini, Tom Vaughan-Lawlor, Vin Diesel, Chris Pratt, Samuel L. Jackson, Tessa Thompson, Rene Russo, John Slattery, Tilda Swinton, Hayley Atwell, Marisa Tomei, Taika Waititi, Maximiliano Hernández, Callan Mulvey, Frank Grillo, Jacob Batalon, Robert Redford, Ty Simpkins, Winston Duke, Angela Bassett, William Hurt, Ross Marquand, Natalie Portman, James D'Arcy, Hiroyuki Sanada, Ken Jeong, Yvette Nicole Brown.
Box Office: $1.343 miliardi (ad oggi)
Vale o non vale: Assolutamente imperdibile. Sia perché conclude un ciclo nella narrazione dei personaggi portati sul grande schermo dalla Marvel, sia perché si tratta oggettivamente del titolo non solo della stagione, ma dell'anno e non è possibile non farsi un'opinione in proposito. E' vero, è un po' lungo, ma in questo caso il gioco vale la candela. Vedrete.
Premi: /
Parola chiave: Time heist.

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