Altra pellicola da convalescenza. Il disimpegno imperversa.
Film 234: "L'ultimo dominatore dell'aria" (2010) di M. Night Shyamalan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Durante il periodo Oscar, la domanda che mi ponevo era: è questo il miglior film dell'anno? Ora mi pongo la stessa domanda, ma al contrario: è effettivamente questo il peggior film del 2010?
Sono sorpreso io per primo della mia risposta. No, non lo è.
Personalmente la filmografia di Shyamalan non mi ha mai entusiasmato (eccezione fatta per "The Village" e un po' "The sixth sense - Il sesto senso"), ma questa pellicola non dovrebbe pagare per le oscenità precedentemente prodotte dal suo creatore. Nel 2010, diciamocelo, ci sono state produzioni ben più indecenti di questo "L'ultimo dominatore dell'aria", come per esempio (chissà perchè mi viene subito in mente) il "Piranha" di Alexandre Aja, il secondo capitolo di "Sex and the city", l'orrendo "Skyline" o il veramente pessimo "Vi presento i nostri". Di titoli ben più meritevoli di questa 'onoreficenza' conferita dai Razzie Award di quest'anno, come si può ben dedurre, ce ne sono parecchi e quindi mi domando: come mai questo accanimento (oltre ad aver 'vinto' come peggior film, ha primeggiato nelle categorie peggior regia, sceneggiatura e Jackson Rathbone come attore non protagonista)? Lo trovo un pelino ingiustificato.
Per carità, di pecche questo film ne ha! Quella che ho sofferto di più è la lentezza misto mosse orientaleggianti un po' noiosetta. Lo so che siamo abituati ad azioni super rapide con mosse e scazzottate a tutto spiano, ma in effetti si percepisce una certa lentezza nei combattimenti, ancora più rallentata dagli effetti speciali di acqua e fuoco che, evocati, giungono sempre a scoppio ritardato.
Altro problema: la prima parte del film è interessante e si raccolgono i vari pezzi sugli elementi, i popoli e il famoso dominatore dell'aria. Peccato che, man mano che passa il tempo, si ha sempre più la consapevolezza che anche questo film avrà un sequel. E, peggiore di tutti i casi, il finale è stramaledettamente aperto. Nei miei deliri febbrili ho odiato questa cosa, probabilmente perchè non ero preparato all'eventualità...
Il resto è passabile. Giovani attori sconosciuti (tranne Dev Patel famosissimo protagonista di "The Millionaire"), una bella fotografia, una storia dagli elementi intriganti. Un intrattenimento senza alcuna pretesa, piacevole e che si lascia guardare. Paragonato a pellicole dello stesso regista come "Lady in the Water" o "Signs", questo 'dominatore' è un piccolo miracolo.
Consigli: Ve lo dico fin da ora: il finale è aperto. E la storia non finisce in questo primo capitolo... Auguri.
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