Ogni nuovo sforzo cinematografico di Maggie Smith è un evento imperdibile, per quanto mi riguarda. Così, colta l'occasione offerta dallo streaming, non ho esitato a scegliere questa pellicola ancora inedita in Italia (e senza una data di programmazione).
Film 1147: "The Lady in the Van" (2015) di Nicholas Hytner
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Tratto dalla storia vera di Mary Shepherd e riadattato dall'opera teatrale diretta dallo stesso Hytner e sceneggiata qui come a teatro da Alan Bennett (protagonista della vicenda), questo film è una piccola sorpresa che viaggia tutta su binari propri.
Fuori da buona parte dei canoni contemporanei di cinema biografico, è evidente quanto questo "The Lady in the Van" abbia avuto una gestazione teatrale, forgiando fortemente anche le caratteristiche del suo gemello cinematografico. In questo è certamente aiutato da una protagonista invariata che riprende il ruolo di Miss Shepherd per la terza volta in carriera e, neanche a dirlo, si produce in una performance spettacolare. Maggie Smith non delude mai.
Ruvida, sgradevole, egoista, pazza quanto basta, l'ex suora dal passato oscuro Miss Shepherd saprà come appassionare lo spettatore nonostante un caratteraccio difficile da digerire inizialmente. Ovviamente non mancherà l'occasione per spiegarne motivi e cause, oltre che momenti a dimostrazione di un affetto verso il protagonista maschile che vanno a dar prova non solo della peculiarità dell'amicizia tra i due, ma anche della sua autenticità. Né Miss Shepherd né Alan Bennett (qui interpretato da Alex Jennings) negheranno di non sopportarsi, eppure la loro unione è magnetica quanto palese. Insomma, siamo di fronte ad uno di quesi casi in cui l'amicizia è nascosta sotto strati di intolleranza, frecciatine e ripicche, ma che nel concreto è presente e sentita.
Un bel film, misto di commedia pungente e momenti drammatici che lascia ampio materiale su cui riflettere (in particolare i rapporti di vicinato non solo con la signora del titolo, ma anche reciproci) e, in unltima analisi, un sapore agrodolce che difficilmente si sciacqua via in poco tempo dopo la visione. Il connubio di storia vera, dramma, legame umano, degrado personale, percezione di sé e degli altri, sono tutti elementi che convivono all'interno della storia, conferendole un certo "valore di fruizione" che regala allo spettatore non solo uno svago per qualche ora, ma anche un prodotto in grado di far riflettere e lasciare un ricordo. Già di per sé fatto rarissimo di questi giorni.
Ps. Candidato ai Golden Globes e ai BAFTA 2016 per la Miglior attrice protagonista (Smith).
Cast: Maggie Smith, Alex Jennings, Jim Broadbent, Frances de la Tour, Roger Allam; camei da parte del cast "The History Boys" (precedente pellicola del regista Hytner) Samuel Barnett, Samuel Anderson, Stephen Campbell Moore, Dominic Cooper, James Corden, Sacha Dhawan, Andrew Knott, Clive Merrison, Jamie Parker, Russell Tovey.
Box Office: $41.3 milioni
Consigli: Maggie Smith superlativa - da guardare e ascoltare -, storia peculiare ad alto tasso di umanità, un risultato finale piacevole, ma non tanto commedia come potrebbe apparire in superficie. Un buon titolo cui approcciarsi con curiosità, tenendo presente non solo che si tratta di una vicenda dai toni veritieri, ma anche una storia che non si tira indietro quando è il momento di parlare di cose serie.
Parola chiave: Incidente stradale.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi