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sabato 30 novembre 2019

Film 1684 - Swimming with Men

Intro: Non sapevo nemmeno dell'esistenza di questo film. Poi per caso ci sono capitato su IMDb e ho deciso di recuperarlo quanto prima perché dal trailer mi sembrava un prodotto valido.
Film 1684: "Swimming with Men" (2018) di Oliver Parker
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: l'ho trovata una pellicola molto carina, simpatica e ben realizzata. La storia, tratta da un fatto realmente accaduto, racconta di un gruppo di uomini di mezza età (se non terza) che si appassionano e praticano il nuoto sincronizzato, finendo per rappresentare il Regno Unito ai Campionati mondiali che si vanno a tenere a Milano;
il film parte un po' lento, ritrae perfettamente la monotona vita del suo protagonista Eric (Rob Brydon). Una volta che la storia ingrana, non mancano i momenti divertenti e quelli commoventi, nonché quelli tra il i ridicolo/surreale e il tenero, come nella scena finale.
Risulta comunque un prodotto piacevole, privo di schiamazzi o toni concitati, per un risultato finale che è una commedia delicata e molto leggera.
Cast: Rob Brydon, Jane Horrocks, Rupert Graves, Daniel Mays, Adeel Akhtar, Thomas Turgoose, Jim Carter, Charlotte Riley, Christian Rubeck.
Box Office: /
Vale o non vale: Recentemente è uscito in Italia il film "Le grand bain" che pensavo essere il remake francese di (o l'originale francese da cui fosse tratta) questa pellicola; in realtà scopro ora che la sceneggiatura di "Swimming with Men" si ispira al documentario svedese del 2010 "Men Who Swim" di Dylan Williams. In ogni caso questo film è simpatico e piacevole e vale la pena di dargli una chance.
Premi: /
Parola chiave: Amicizia.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 26 aprile 2012

Film 396 - Johnny English - La rinascita

Ultima pellicola per il volo Tokyo - Roma. E anche con il Giappone abbiamo chiuso: fine di un viaggio bellissimo.


Film 396: "Johnny English - La rinascita" (2011) di Oliver Parker
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Eppure Oliver Parker è regista che fino ad ora si era spinto verso lidi molto diversi da questo tipo di commedia british e demenziale. Suoi, infatti, "Othello", "Un marito ideale", "L'importanza di chiamarsi Ernest", e due "St. Trinian's", e l'orrendo "Dorian Gray". Ma, eccolo, che dirige Rowan Atkinson nel secondo episodio della serie "Johnny English" dopo l'esordio della saga nel 2003. E, strano ma vero, l'esperimento cinematografico funziona piuttosto bene: questo capitolo ha incassato (senza motivo) $160,078,586 e il precedente non è stato da meno. Quale sia il segreto che rende questa formula vincente mi è oscuro.
Naturalmente penso che chiunque sia andato a vederlo al cinema si aspettasse una bella scemenza senza pretese, ma bisogna dire che certe gag non reggono e, naturalmente, la trama stenta spesso ad avere una plausibilità anche se chi guarda è perfettamente conscio dell'anima 'silly' della pellicola.
Inutile dire che Atkinson ricava il suo English - senza celarlo neppure molto - dal personaggio che lo ha reso famoso alias "Mr. Bean". Non l'ho mai amato, ma la mimica facciale dell'attore si vede che è frutto dell'esperienza.
Detto ciò il film è una delle classiche boiate buone appunto per tenere compagnia durante un momento in cui non si ha davvero altro da fare. Essendo il mio terzo film di fila e cominciando a presentare un certo mal di testa pressante, ammetto che ha giovato alla mia tranquillità psicologica che la pellicola in questione non avesse praticamente una trama. Ma, sia chiaro, è davvero un brutto film.
Tra gli altri protagonisti famosi Gillian Anderson ("X-Files", "X-Files - Il film "), Rosamund Pike ("An Education", "We Want Sex", "Orgoglio e pregiudizio") e Dominic West ("Chicago", "300", "John Carter", "Mona Lisa Smile").
Consigli: Assolutamente evitabile. Come, suppongo e azzardo anche senza averlo visto, il primo capitolo.
Parola chiave: Mozambico.

Trailer

Ric