La 3 ci offre lo spettacolo e noi accorriamo, ben felici di non perderci nemmeno una boiata!
Film 895: "Il settimo figlio" (2014) di Sergey Bodrov
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika
Pensieri: Ci aspettavamo una boiata, e una boiata abbiamo avuto. E' giusto così, non cercavamo niente di diverso.
A dire il vero questo "Seventh Son" avrebbe qualche carta in regola per riuscire a intrattenere il pubblico e non fallire nella realizazione generale, eppure nonostante ciò la produzione manda tutto all'aria in nome di una spettacolarità che non possono permettersi: la storia non è poi così innovativa o entusiasmante, né gli effetti speciali sbalorditivi a dispetto di un budget monster di 95 milioni di dollari (e poi scopro grazie a Wiki: "Gli effetti speciali del film sono stati realizzati grazie a un finanziamento della portata di 5 milioni di dollari alla compagnia della Rhythm & Hues Seeks, cui la produzione si è affidata e che è finita in bancarotta quando il film doveva ancora finire le riprese, perché venisse completato il lavoro sul film, dal momento che la Universal e la Fox avevano fornito prestiti non sufficienti per coprire l'opera per intero"). Il risultato finale quindi è mediocre, quasi da B-movie, con scenografie tanto finte da essere imbarazzanti, dialoghi non certo magistrali e un protagonista che, nonostante anni di esperienza come attore, ancora non riesce a migliorare sotto il profilo recitativo. Ho sempre trovato che Ben Barnes fosse praticamente inespressivo e non mi spiego come ancora gli si possa affidare un ruolo da protagonista in un film commerciale che sull'appeal dei suoi attori ci basa gli incassi. Non che sia tutta colpa di Barnes se al box office questo film non ha brillato, però è chiaro che il suo status di attore non sia minimamente paragonabile a quello di altri e per capacità e per fama.
La cosa veramente strana qui però è la presenza dei 2 premi Oscar Jeff Bridges e la neo vincitrice Julianne Moore (che a dire il vero non si risparmia in quanto a pellicole discutibili) che, almeno sulla carta, dovrebbero garantire un po' di sicurezza sulla qualità recitativa del film o perlomeno definire uno standard minimo... Non che la recitazione ne "Il settimo figlio" sia una priorità, è chiaro.
Comunque, attori a parte, la storia parla di streghe e magie, del settimo figlio di un settimo figlio che si rivelerà essere l'unico capace di sottomettere la malvagia madre Malkin (Moore) e sconfiggere lei e il suo "esercito" (saran tipo 6) di mutaforma. Se la realizzazione non fosse così sciatta, la pellicola avrebbe anche un suo mercato cui rivolgersi perché è chiaro che, nonostante la palese mancanza di qualità, dall'incasso si deduce che non in pochi in giro per il mondo siano andati a vederlo. Ma, appunto, il risultato finale è mediocre e poco accattivante e ricorda una serie tv anni '90 alla stregua di "Xena: Principessa guerriera" o "Hercules" piuttosto che un prodotto destinato al cinema. Peccato, il fantasy è un genere d'intrattenimento che, se fatto bene, ha sempre il suo perché.
Ps. Tratto da "L'apprendista del mago" di Joseph Delaney, autore della saga "The Wardstone Chronicles".
Box Office: $108.1 milioni
Consigli: Si salva solo la bellezza di Julianne Moore e la simpatica goffaggine del personaggio di Bridges, ma per il resto il tutto è un po' banale e mal realizzato. Oltre alle due star il cast è composto da attori piuttosto noti: Ben Barnes, Alicia Vikander, Kit Harington, Olivia Williams, Antje Traue, Djimon Hounsou. Protagonisti a parte, "Il settimo figlio" rimane un titolo fantasy un po' debole, nonostante la trama tenti di giustificare i 102 minuti di pellicola con non pochi escamotage narrativi. Se la realizzazione fosse stata più di qualità questo film avrebbe sicuramente avuto molte chance in più di riuscire nel suo intento commerciale. Proprio come "Eragon" nel 2006...
Comunque se si scende a patti con il fatto che questa pellicola sia qualcosa di assolutamente dimenticabile, è chiaro che la si può tranquillamente scegliere per una serata senza pretese. Una storiella che tiene compagnia per il tempo necessario a spegnere un po' il cervello e rilassarsi davanti a qualche sciocchezza fantasy assolutamente innocua. C'è di meglio, è chiaro, però lo si può guardare tranquillamente.
Parola chiave: Collana.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
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