Questo film mi è stato ricordato e consigliato dal mio collega al cinema. Non ricordo come siamo entrati in argomento, in ogni caso dal momento in cui sono ritornato cosciente della sua esistenza, ho tenuto a mente il pensiero che dovessi necessariamente vederlo. Non c'è voluto molto a dire il vero, la mattina successiva - senza internet a casa - ho scelto subito di recuperare questa pellicola, gentilmente fornita via chiavetta USB dal sopracitato collega.
Film 1371: "Demoni e dei" (1998) di Bill Condon
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Prima di "Mr. Holmes" Bill Condon e Ian McKellen si sono incontrati qui. Il film è bello e in parte ricorda le atmosfere della pellicola del 2015, con un McKellen sempre impeccabile nonostante un ruolo che gli ho visto interpretare già più volte. O meglio, l'impressione che ho avuto è stata quella di un'interpretazione nel complesso composta dalle tante sfumature caratteristiche cui l'attore britannico ci ha abituato nel tempo.
La parte che gli spetta - James Whale, regista omosessuale che negli anni '30 portò al cinema gli horror su Frankenstein e del quale scopro solo ora l'esistenza grazie al film - è particolarmente spudorata e richiede all'interprete una certa dose di disinibizione. La stessa trama non si nasconde dietro alcuna contraffazione e, anzi, si spinge proprio là dove penseresti (Hollywood) non sarebbe in grado di andare. Da questo punto di vista ho apprezzato il coraggio.
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Il mix complesso di personaggi, poi, determina uno scenario interessante e non banale che gioca a prendere in giro preconcetti e cliché, riuscendo a restituire un quadro umano e per niente banale. Le fragilità e debolezze di tutti sono messe in piazza, a restituire un quadro plausibile e particolarmente sfaccettato.
L'omosessualità è uno dei temi centrali, trattato alternando momenti di grande apertura ad altri di feroce critica e derisione. Personaggi-macchietta e situazioni-cliché sono messi alla berlina grazie all'ironia del protagonista e a quel savoir-faire di McKellen che lo rende davvero perfetto per qualsiasi contesto (che si tratti di interpretare Magneto, Gandalf il grigio o un anziano gay ad un party accompagnato dal suo sexy giardiniere).
Brendan Fraser, invece, è stato francamente una sorpresa in questo tipo di prodotto. Devo dire che per il ruolo di bisteccone muscoloso a cui la sotira regala un percorso di formazione coi fiocchi l'attore è perfetto. La scena in cui si spoglia per farsi ritrarre completamente nudo - dopo aver dovuto cercare il coraggio nell'alcol - è molto umana e, tutto sommato, dolce e significativa. Mi ha particolarmente colpito. Insieme a lui va detto che anche Lynn Redgrave, nel suo ruolo di governante tutto fare, lascia lo spettatore particolarmente colpito, ma quello di Fraser è un passato recitativo di cui non sapevo niente e se n'è uscito così all'improvviso che non ero davvero preparato.
In ogni caso "Gods and Monsters" è stato un film che mi ha soddisfatto, nonostante una visione mattutina che mi sento di sconsigliare. Un film complesso, ben recitato e molto interessante sia dal punto di vista umano che come sorta di dietro le quinte di una Hollywood ancora giovane della quale oggi non è così semplice reperire testimonianze.
Ps. Candidato a 3 Oscar per Miglior attore protagonista, attrice non protagonista e sceneggiatura non originale, ha vinto per quest'ultima. Ai Golden Globes invece, sulle 3 stesse categorie, è stata Lynn Redgrave a vincere come non protagonista.
Cast: Ian McKellen, Brendan Fraser, Lynn Redgrave, Lolita Davidovich, Jack Plotnick.
Box Office: $6.5 milioni
Consigli: Un titolo curioso, una biografia inaspettata riguardo ad un regista di cui si sa poco al giorno d'oggi. Una sorta di "Ed Wood" senza Tim Burton, eppure tutta un'altra cosa. Ben realizzato, sufficientemente scabroso da risultare anche divertente, tormentato in un personaggio la cui memoria vacilla e il passato comincia a riaffiorare. Non una pellicola semplice e certamente non adatta a qualunque spettatori. Ma se siete già incuriositi, non dovreste rimanere delusi.
Parola chiave: Ricordi.
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#HollywoodCiak
Bengi
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