Intro: E’ il primo film horror ad aver vinto l’Oscar per il Miglior film. Ha generato una vera e propria saga in seguito al successo ottenuto. Contiene alcune delle frasi cult più famose della storia del cinema. Pronto il bicchiere di Chianti?
Film 1482: "The Silence of the Lambs" (2010) di Jonathan Demme
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: nonostante si possa contestare che il genere di appartenenza di questa storia spazi più nel thriller che nell’horror, non mancano momenti di agghiacciante paura legati ad un immaginario oscuro che non risparmia nulla allo spettatore narrativamente parlando: cannibalismo, serial killer, tortura, rapimento. Ce n’è di carne sul fuoco ed è sempre quella umana;
Hopkins fornisce la sua performance più iconica ed indimenticabile. Nonostante appaia sullo schermo per meno della metà della pellicola è innegabile che “The Silence of the Lambs” gli appartenga dall’inizio alla fine. Ciò non toglie che un Oscar come protagonista sia stata una scelta opinabile, a mio avviso. Tecnicismi a parte, il suo sguardo follemente lucido, la capacità di ispirare terrore solo tramite la mimica gli vale tutti i riconoscimenti conferitigli;
gli anni ’80 hanno regalato tanto a Jodie Foster, stella di serie A di una Hollywood molto diversa da quella di oggi. La sua presenza in questo film ne ha certamente definito spessore e fortuna, pur ridimensionandone i confini con l’arrivo del nuovo millennio. Rivederla qui mi ha ricordato del perché c’è stato un momento in cui è riuscita ad avere l’industria del cinema americana ai suoi piedi;
il film è un’altalena di emozioni delle quali la maggior parte fa riferimento a paura e tensione. La storia viene costruita con calma e delicatezza, evitando tutta quella serie di macabre evidenze che, al contrario, sarebbero state presenti se si fosse realizzata la pellicola al giorno d’oggi. Nonostante l’argomento, quindi, sorprende la scelta registica di astenersi dal mostrare troppo e, anzi, lasciare allo spettatore la possibilità di figurarsi tutti gli orrori raccontati attraverso la propria immaginazione. Poi, certo, non mancano i momenti macabri, meno scontati di quanto ci si aspetterebbe.
Cast: Jodie Foster, Anthony Hopkins, Scott Glenn, Ted Levine.
Box Office: $272.7 milioni
Vale o non vale: imperdibile. Un titolo che ha terrorizzato l’immaginario collettivo del suo tempo, ridefinendone confini di orrore e disgusto. Senza mai scadere nella banalità.
Premi: Vincitore di 5 premi Oscar per Miglior film, regia, attore e attrice protagonisti, sceneggiatura non originale), 1 Golden Globe (Foster) e 2 BAFTA agli attori.
Parola chiave: Buffalo Bill.
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