Intro: Primo film da adepta della Cineworld Card per Debbi, ieri sera abbiamo scelto una pellicola irlandese come battesimo.
Lingua: inglese, irlandese
Compagnia: Niamh, Debbi
Film 2304: "Kneecap" (2024) di Rich Peppiatt
Visto: al cinemaLingua: inglese, irlandese
Compagnia: Niamh, Debbi
In sintesi: uno dei migliori film del 2024 che ho visto fino ad ora.
Non avevo idea di cosa trattasse questo film, di chi fossero i Kneecap e, soprattutto, mi fidavo poco delle ottime critiche ricevute dal film. Non è che non volessi credere all'entusiasmo nei confronti di questo titolo, semplicemente di recente ho notato un mio generale disallineamento rispetto a quello che leggo nelle recensioni e la mia personale opinione. Quindi si può dire che mi sia approcciato a questa visione con un certo scetticismo.
In realtà ogni mio dubbio è stato dissipato fin da subito: la sceneggiatura ha un'evidente elemento personale caratteristico - il tono è coerente per tutta la storia (miracolo!) -, i protagonisti e i loro archi narrativi sono ben delineati, il montaggio perfettamente concertato al mood della storia, la colonna sonora pazzesca. Insomma, per me un vero trionfo, specialmente considerato che si tratti di un "piccolo" film.
Ancora più sorprendente, il messaggio della storia si traduce efficacemente anche in quello del film: il valore culturale di quello che i Kneecap fanno con la loro musica specificamente in lingua irlandese - dal film, parafrasando, "make every word as a bullett" - viene trasportato al valore della storia e, per estensione, della pellicola. Sfido chiunque, infatti, ad uscire dal cinema e non avere voglia di recuperare subito la discografia dei Kneecap, pur non capendo una parola di quello che dicono (per i curiosi, qui il link al loro Spotify). Il che, per me, è davvero eccezionale. Vivo da quattro anni a Dublino, sono in qualche modo esposto all'Irish praticamente ogni giorno, la mia coinquilina lo parla perfettamente, la segnaletica è bilingue, eppure mai davvero mi ero lasciato interessare da questa lingua prima di ieri.
Ovvio, la colpa è solamente mia ci mancherebbe, ma ho trovato particolarmente impressionante che "Kneecap" non solo si interessi di mostrare come un gruppo hip-hop dell'Irlanda del Nord sia riuscito, tramite le sue canzoni, ad avvicinare un pubblico generalista a una lingua che in molti ritenevano poco rilevante (specialmente per l'Irlanda del Nord che fa parte del Regno Unito e non della Repubblica d'Irlanda), ma inoltre sia in grado di trascendere l'elemento narrativo e tradurlo perfettamente in qualcosa di concreto, ovvero la voglia di avvicinarsi effettivamente al prodotto culturale che promuove: la musica dei Kneecap.
Non so, forse sono io che sono troppo immerso nella mia "primavera irlandese", però ho davvero apprezzato il lavoro fatto qui. Un prodotto solido, ben recitato, potente a livello narrativo e coeso nel rappresentare il suo punto di vista, capace anche con grande leggerezza a volte, di far passare un messaggio importante, oltre che raccontare una storia non facile. Un inatteso gioiellino di questa fresca estate a Dublino.
Cast: Naoise Ó Cairealláin, Liam Óg Ó Hannaidh, JJ Ó Dochartaigh, Josie Walker, Fionnuala Flaherty, Jessica Reynolds, Adam Best, Simone Kirby, Michael Fassbender.
Box Office: $470,977 (ad oggi)
Vale o non vale: C'è molto "Trainspotting" in questo "Kneecap", ma nel senso più positivo possibile. Non una copia, ma assolutamente un prodotto a sé stante, anche se il mood di questo film e certe tematiche (e pure qualche scena, a dire il vero) ricordano certamante il cult di Danny Boyle. Quindi, se questo tipo di pellicola è quello che piace o si sta cercando, "Kneecap" non deluderà assolutamente. Va notato che buona parte dei dialoghi è in Irish, per cui c'è molto da leggere, anche per le scene musicali in cui i testi delle canzoni appaiono sullo schermo (non sempre facili da leggere, devo ammettere).
Considerate le tematiche della storia, però, non un film per tutti, anche se a mio avviso davvero un titolo da recuperare, una delle storie originali più interessanti e ben realizzate che ho visto nell'ultimo periodo.
Premi: Presentato in anteprima al Sundance Film Festival di quest'anno, dove ha vinto il NEXT Audience Award.
Parola chiave: Notebook.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Non avevo idea di cosa trattasse questo film, di chi fossero i Kneecap e, soprattutto, mi fidavo poco delle ottime critiche ricevute dal film. Non è che non volessi credere all'entusiasmo nei confronti di questo titolo, semplicemente di recente ho notato un mio generale disallineamento rispetto a quello che leggo nelle recensioni e la mia personale opinione. Quindi si può dire che mi sia approcciato a questa visione con un certo scetticismo.
In realtà ogni mio dubbio è stato dissipato fin da subito: la sceneggiatura ha un'evidente elemento personale caratteristico - il tono è coerente per tutta la storia (miracolo!) -, i protagonisti e i loro archi narrativi sono ben delineati, il montaggio perfettamente concertato al mood della storia, la colonna sonora pazzesca. Insomma, per me un vero trionfo, specialmente considerato che si tratti di un "piccolo" film.
Ancora più sorprendente, il messaggio della storia si traduce efficacemente anche in quello del film: il valore culturale di quello che i Kneecap fanno con la loro musica specificamente in lingua irlandese - dal film, parafrasando, "make every word as a bullett" - viene trasportato al valore della storia e, per estensione, della pellicola. Sfido chiunque, infatti, ad uscire dal cinema e non avere voglia di recuperare subito la discografia dei Kneecap, pur non capendo una parola di quello che dicono (per i curiosi, qui il link al loro Spotify). Il che, per me, è davvero eccezionale. Vivo da quattro anni a Dublino, sono in qualche modo esposto all'Irish praticamente ogni giorno, la mia coinquilina lo parla perfettamente, la segnaletica è bilingue, eppure mai davvero mi ero lasciato interessare da questa lingua prima di ieri.
Ovvio, la colpa è solamente mia ci mancherebbe, ma ho trovato particolarmente impressionante che "Kneecap" non solo si interessi di mostrare come un gruppo hip-hop dell'Irlanda del Nord sia riuscito, tramite le sue canzoni, ad avvicinare un pubblico generalista a una lingua che in molti ritenevano poco rilevante (specialmente per l'Irlanda del Nord che fa parte del Regno Unito e non della Repubblica d'Irlanda), ma inoltre sia in grado di trascendere l'elemento narrativo e tradurlo perfettamente in qualcosa di concreto, ovvero la voglia di avvicinarsi effettivamente al prodotto culturale che promuove: la musica dei Kneecap.
Non so, forse sono io che sono troppo immerso nella mia "primavera irlandese", però ho davvero apprezzato il lavoro fatto qui. Un prodotto solido, ben recitato, potente a livello narrativo e coeso nel rappresentare il suo punto di vista, capace anche con grande leggerezza a volte, di far passare un messaggio importante, oltre che raccontare una storia non facile. Un inatteso gioiellino di questa fresca estate a Dublino.
Cast: Naoise Ó Cairealláin, Liam Óg Ó Hannaidh, JJ Ó Dochartaigh, Josie Walker, Fionnuala Flaherty, Jessica Reynolds, Adam Best, Simone Kirby, Michael Fassbender.
Box Office: $470,977 (ad oggi)
Vale o non vale: C'è molto "Trainspotting" in questo "Kneecap", ma nel senso più positivo possibile. Non una copia, ma assolutamente un prodotto a sé stante, anche se il mood di questo film e certe tematiche (e pure qualche scena, a dire il vero) ricordano certamante il cult di Danny Boyle. Quindi, se questo tipo di pellicola è quello che piace o si sta cercando, "Kneecap" non deluderà assolutamente. Va notato che buona parte dei dialoghi è in Irish, per cui c'è molto da leggere, anche per le scene musicali in cui i testi delle canzoni appaiono sullo schermo (non sempre facili da leggere, devo ammettere).
Considerate le tematiche della storia, però, non un film per tutti, anche se a mio avviso davvero un titolo da recuperare, una delle storie originali più interessanti e ben realizzate che ho visto nell'ultimo periodo.
Premi: Presentato in anteprima al Sundance Film Festival di quest'anno, dove ha vinto il NEXT Audience Award.
Parola chiave: Notebook.
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