Mi era molto piaciuto e rivederlo sembrava un'ottima idea.
Film 1045: "Come non detto" (2012) di Ivan Silvestrini
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Pietro
Pensieri: Film molto carino che avevo visto al cinema qualche anno fa, rivederlo è stato un piacere. Prodotto molto giovane e fresco, si approccia alla questione del coming out, ovvero del dichiararsi gay, in maniera simpatica, pur non evitando le questioni salienti e le parti difficili. Perché sì, "Come non detto" è una commedia, ma dichiararsi alla propria famiglia non è sempre uno scherzo. Anzi, quasi mai.
Più che a titolo esemplificativo, terrei presente questa pellicola in nome di una leggerezza piacevole che la caratterizza tutta fin dalle prime scene: toni simpatici, battute divertenti e personaggi-macchiette riusciti riescono a confezionare un prodotto atipico per l'Italia e piacevole da vedere. Il risultato finale è buono, il cast ben assortito e il tema ad oggi ancora caldo. Da recuperare.
Film 456 - Come non detto
Cast: Josafat Vagni, Valeria Bilello, Francesco Montanari, Monica Guerritore, Ninni Bruschetta, Jose Dammert, Valentina Correani, Lucia Guzzardi, Andrea Rivera, Alan Cappelli Goetz, Victoria Cabello.
Box Office: € 216.439 (solo Italia)
Consigli: Carino, simpatico, fresco, "Come non detto" è uno di quei rari film italiani che funziona e diverte in quanto commedia. L'argomento sarebbe serio e oggi più che mai la questione omosessuale ha bisogno di buona e costruttiva pubblicità in vista di una platea difficile da convincere e una rappresentanza politica che non muove un dito. Non che titoli come questo possano fare il miracolo - di far capire che gay è normalità, nient'altro -, ma possono certamente aiutare a far passare un (buon) messaggio: l'amore è di tutti.
Parola chiave: Coming out.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
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mercoledì 9 dicembre 2015
Film 1045 - Come non detto
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lunedì 1 ottobre 2012
Film 456 - Come non detto
Cosa aspettarsi da una commedia teoricamente brillante tutta italiana su uno degli argomenti più caldi degli ultimi anni...?
Film 456: "Come non detto" (2012) di Ivan Silvestrini
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea
Pensieri: La storia di Mattia/Josafat Vagni potrebbe essere (ma lo è sicuramente) quella di tanti ragazzi contemporanei con il problema di farsi accettare dalla propria famiglia. Al di là del fatto che si stia parlando di omosessualità, in generale accettazione va a braccetto con serenità e, necessariamente diventa capitale sapere di avere l'appoggio di chi ti sta vicino.
A seconda della 'gravità' della bomba da lanciare è chiaro che ci si debba preparare un minimo a conseguenze, possibilità, eventuali sviluppi collaterali. Qui, come si diceva, la news scottante riguarda la preferenza di gusti del protagonista che, cresciuto in una qualunque famiglia romana di ceto medio, vede nel fare coming out una delle eventualità più terrificanti che lo allontanerebbero per sempre dai suoi familiari.
Un fidanzato spagnolo alle porte che sta per arrivare a conoscere i suoceri, una situazione familiare già particolare di per sé, una vita all'estero che sta per cominciare: tutto verrà 'sciolto' in 90 minuti di pellicola tra gag divertenti e qualche banalità.
In generale direi che questo "Come non detto" è stata una piacevole sorpresa, più che altro perchè le aspettative riguardo ad una commedia a tematica gay di produzione italiana non erano decisamente molto alte. Solitamente ridotti a macchietta, i gay faticano ancora ad interpretare un ruolo nell'immaginario cinematografico che non sia di spalla o, appunto, figura fuori dall'ordinario e stravagante. Di buono, qui, c'è che Mattia è un ragazzo normale, con un fidanzato normale (Jose Dammert) e che i due vogliono solo poter trascorrera la propria vita assieme in maniera serena, senza doversi nascondere. Il contorno umano forzatamente sbroccato crea le situazioni comiche ed è evidente che l'esasperazione di certi tratti della sceneggiatura è volta come unico scopo a dar ritmo e rendere piacevole una commedia che, altrimenti, si reggerebbe sull'unico evento dell'annuncio in famiglia.
Già perchè, di fatto, è quello della rivelazione il momento che rimane inevitabilmente più impresso nei ricordi dello spettatore. E perchè anche divertente, e perchè in fin dei conti a ben pensarci è una paraculata. Senza voler rovinare niente a nessuno riguardo al finale, ci tengo solo a dire che sarebbe bella una reazione del genere da parte di una famiglia in un contesto reale, ma è una visione troppo facilmente sdolcinata e superficiale, troppo all'acqua di rose, diciamo.
Momenti come questi, oltre ad essere delicatissimi, possono anche sconvolgere l'equilibrio di individui vicini, ma - come spesso capita - lontani di opinioni. Chiaro è che, in una commedia, i toni devono rispettare un diktat comico a cui non si può prescindere, però liquitare con tanta leggerezza quello che, tra l'altro, è l'argomento topico del film, mi sembra una scelta troppo facile e frettolosa.
Non richiedevo alcuna analisi psicologica approfondita, men che meno che si sfociasse nel miglior dramma italiano, però che ci si prendesse meno in giro, quello sì. Chi ha vissuto il coming out - direttamente o indirettamente - sa che non è così semplice come qui ce la vogliono vendere.
Senza voler stravolgere le tinte comiche di "Come non detto", si poteva certamente trovare un'altra via per raccontare qualcosa di meno simile ad una fiaba con lietofine e più simile alla realtà delle cose. Senza eccessi o drammoni strappalacrime, semplicemente più vera.
Chiusa questa parentesi, comunque, va detto che la pellicola me la son goduta e inevitabilmente un po' di pubblicità alla causa non fa male. Ci si diverte, sì, ma lo si poteva fare con un minimo in più di testa.
Ps. Al 14 settembre il film ha incassato solanmente 216,439€. Da lì in poi se ne sono perse le tracce.
Film 1045 - Come non detto
Consigli: Chiaramente serve una determinata sensibilità per potersi avvicinare ad una pellicola come questa. E' un prodotto divertente, spensierato e senza pretese. Per spegnere il cervello e dimenticare che la nostra vita è ben diversa da un film...
Parola chiave: Madrid.
Trailer
BB
Film 456: "Come non detto" (2012) di Ivan Silvestrini
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea
Pensieri: La storia di Mattia/Josafat Vagni potrebbe essere (ma lo è sicuramente) quella di tanti ragazzi contemporanei con il problema di farsi accettare dalla propria famiglia. Al di là del fatto che si stia parlando di omosessualità, in generale accettazione va a braccetto con serenità e, necessariamente diventa capitale sapere di avere l'appoggio di chi ti sta vicino.
A seconda della 'gravità' della bomba da lanciare è chiaro che ci si debba preparare un minimo a conseguenze, possibilità, eventuali sviluppi collaterali. Qui, come si diceva, la news scottante riguarda la preferenza di gusti del protagonista che, cresciuto in una qualunque famiglia romana di ceto medio, vede nel fare coming out una delle eventualità più terrificanti che lo allontanerebbero per sempre dai suoi familiari.
Un fidanzato spagnolo alle porte che sta per arrivare a conoscere i suoceri, una situazione familiare già particolare di per sé, una vita all'estero che sta per cominciare: tutto verrà 'sciolto' in 90 minuti di pellicola tra gag divertenti e qualche banalità.
In generale direi che questo "Come non detto" è stata una piacevole sorpresa, più che altro perchè le aspettative riguardo ad una commedia a tematica gay di produzione italiana non erano decisamente molto alte. Solitamente ridotti a macchietta, i gay faticano ancora ad interpretare un ruolo nell'immaginario cinematografico che non sia di spalla o, appunto, figura fuori dall'ordinario e stravagante. Di buono, qui, c'è che Mattia è un ragazzo normale, con un fidanzato normale (Jose Dammert) e che i due vogliono solo poter trascorrera la propria vita assieme in maniera serena, senza doversi nascondere. Il contorno umano forzatamente sbroccato crea le situazioni comiche ed è evidente che l'esasperazione di certi tratti della sceneggiatura è volta come unico scopo a dar ritmo e rendere piacevole una commedia che, altrimenti, si reggerebbe sull'unico evento dell'annuncio in famiglia.
Già perchè, di fatto, è quello della rivelazione il momento che rimane inevitabilmente più impresso nei ricordi dello spettatore. E perchè anche divertente, e perchè in fin dei conti a ben pensarci è una paraculata. Senza voler rovinare niente a nessuno riguardo al finale, ci tengo solo a dire che sarebbe bella una reazione del genere da parte di una famiglia in un contesto reale, ma è una visione troppo facilmente sdolcinata e superficiale, troppo all'acqua di rose, diciamo.
Momenti come questi, oltre ad essere delicatissimi, possono anche sconvolgere l'equilibrio di individui vicini, ma - come spesso capita - lontani di opinioni. Chiaro è che, in una commedia, i toni devono rispettare un diktat comico a cui non si può prescindere, però liquitare con tanta leggerezza quello che, tra l'altro, è l'argomento topico del film, mi sembra una scelta troppo facile e frettolosa.
Non richiedevo alcuna analisi psicologica approfondita, men che meno che si sfociasse nel miglior dramma italiano, però che ci si prendesse meno in giro, quello sì. Chi ha vissuto il coming out - direttamente o indirettamente - sa che non è così semplice come qui ce la vogliono vendere.
Senza voler stravolgere le tinte comiche di "Come non detto", si poteva certamente trovare un'altra via per raccontare qualcosa di meno simile ad una fiaba con lietofine e più simile alla realtà delle cose. Senza eccessi o drammoni strappalacrime, semplicemente più vera.
Chiusa questa parentesi, comunque, va detto che la pellicola me la son goduta e inevitabilmente un po' di pubblicità alla causa non fa male. Ci si diverte, sì, ma lo si poteva fare con un minimo in più di testa.
Ps. Al 14 settembre il film ha incassato solanmente 216,439€. Da lì in poi se ne sono perse le tracce.
Film 1045 - Come non detto
Consigli: Chiaramente serve una determinata sensibilità per potersi avvicinare ad una pellicola come questa. E' un prodotto divertente, spensierato e senza pretese. Per spegnere il cervello e dimenticare che la nostra vita è ben diversa da un film...
Parola chiave: Madrid.
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