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giovedì 6 febbraio 2014

Berlinale 2014 - 64th Berlin International Film Festival

Inizia oggi il 64esimo Festival internazionale del cinema di Berlino con l'anteprima mondiale della nuova pellicola di Wes Anderson, l'attesissimo "The Grand Budapest Hotel".
Una parata all star sul red-carpet inaugurale sarà consentita proprio da questa pellicola che, tra i suoi protagonisti, annovera attori del calibro di Ralph Fiennes, F. Murray Abraham, Mathieu Amalric, Adrien Brody, Willem Dafoe, Jeff Goldblum, Jude Law, Harvey Keitel, Bill Murray, Edward Norton, Saoirse Ronan, Léa Seydoux, Jason Schwartzman, Tilda Swinton, Tom Wilkinson e Owen Wilson. La lista è bella lunga. Per gli interessati, streaming live direttamente da red-carpet e press conference di tutte le pellicole presentate nelle 10 giornate al link in giallo.
La manifestazione, che comincerà alle 19:30 di oggi, proseguirà fino al 16 febbraio e incoronerà, oltre il film che vincerà l'Orso d'Oro 2014, anche i vincitori nelle categorie Panorama e Berlinale Special Galas (in cui "American Hustle" di David O. Russell è in competizione); saranno inoltre offerte le anteprime fuori concorso delle pellicole "Monuments Men" di George Clooney, "Nymphomaniac" di Lars von Trier e "La bella e la bestia" di Christophe Gans. L'Orso d'Oro alla carriera quest'anno andrà al regista inglese Ken Loach.
La giuria è composta da James Schamus (Presidente di giuria), Barbara Broccoli, Trine Dyrholm, Mitra Farahani, Greta Gerwig, Michel Gondry, Tony Leung, e Christoph Waltz mentre i film in concorso per l'Orso d'Oro sono (nell'ordine titolo in inglese, titolo originale, regista e Paese d'origine della pellicola):

64th Berlin International Film Festival

"'71" ('71) - di Yann Demange, United Kingdom
"Life of Riley" (Aimer, boire et chanter) - di Alain Resnais, France
"Aloft" (Aloft) - di Claudia Llosa, Spain, Canada, France
"Die geliebten Schwestern" (Die geliebten Schwestern) - di Dominik Graf, Germany
"Stratos" (Μικρό Ψάρι Mikro psari) - di Yannis Economides, Greece, Germany, Cyprus
"The Grand Budapest Hotel" (The Grand Budapest Hotel) - di Wes Anderson, United Kingdom, Germany

[EDIT] Vince il 64esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino "Black Coal, Thin Ice" (Cina) di Diao Yinan.

"Black Coal, Thin Ice" (白日焰火 Bai Ri Yan Huo) - di Diao Yinan, China

"Boyhood" (Boyhood) - di Richard Linklater, United States
"The Little House" (小さいおうち Chiisai Ouchi) - di Yoji Yamada, Japan
"History of Fear" (Historia del Miedo) - di Benjamín Naishtat, Argentina, Uruguay, Germany, France
"Jack" (Jack) - di Edward Berger, Germany
"In Order of Disappearance" (Kraftidioten) - di Hans Petter Moland, Norway
"Stations of the Cross" (Kreuzweg) - di Dietrich Brüggemann, Germany
"The Third Side of the River" (La tercera orilla) - di Celina Murga, Argentina, Germany, Netherlands
"Two Men in Town" (La voie de l‘ennemi) - di Rachid Bouchareb, France, Algeria, United States, Belgium
"Macondo" (Macondo) - di Sudabeh Mortezai, Austria
"Praia do Futuro" ( Praia do Futuro) - di Karim Aïnouz, Brazil, Germany
"Blind Massage" (推拿 Tui Na) - di Lou Ye, China, France
"No Man's Land" (無人區 Wu Ren Qu) - di Ning Hao, China
"Inbetween Worlds" (Zwischen Welten) - di Feo Aladag, Germany

Bengi

lunedì 24 dicembre 2012

Film 492 - Moonrise kingdom - Una fuga d'amore

Non si poteva perdere questo film, visto e considerato il cast che ne fa parte!


Film 492: "Moonrise kingdom - Una fuga d'amore" (2012) di Wes Anderson
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Paola
Pensieri: Tutto sommato "Moonrise kingdom" mi ha lasciato un bel ricordo, come di un favola per bambini molto ben fatta. Ma pur sempre una favola, chiaramente.
Si trattano, infatti, le questioni di ragazzini da un punto di vista adulto (amore vero, matrimonio), cercando quel tono scanzonato e fiabesco che servirebbe a rendere il tutto più accettabile e - se vogliamo - stilisticamente appetibile.
In effetti per quanto riguarda gli aspetti tecnici il film risulta piuttosto curato e ben fatto. Bella la fotografia di Robert D. Yeoman, azzeccati i costumi di Kasia Walicka-Maimone, titoli di testa e di coda ricercati come del resto lo è tutto il concept del film. Da lodare, come sempre, la colonna sonora di Alexandre Desplat che qui, addirittura, si supera grazie ad un finale (non andate fia appena partono i credits!) che rende giustizia a coloro che musicano ed orchestrano le pellicole di mestiere.
Detto ciò, volevo comunque sottolineare che non tutto mi ha convinto. Innanzittuto - sì, ok, ero stanco - all'inizio della proiezione mi sono un po' addormentato, il che non è un buon segno. Poi credo che la storia manchi un po' di personaggi di spessore. I due ragazzi hanno facce simpatiche e risulta sempre tenero l'amore (qui addirittura pre) adolescenziale. Però i personaggi di contorno non sono sufficientemente costruiti e, anzi, difettano di una certa bidimensionalità che li limita a rappresentare solo il cliché cui stanno dando voce.
Considerato il più che rinomato cast che questa pellicola possiede (Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton, Harvey Keitel, Jason Schwartzman), credo che Wes Anderson avrebbe potuto sfruttarlo molto meglio. E molto di più.
Mi rendo perfettamente conto che il film è incentrato su Sam e Suzy, ma allora, forse, c'è un lieve affollamento di spalle/comparse che potevano essere ridimensionate/eliminate.
Ripeto che, comunque, ho trovato il film piacevole e originale, come al solito, Anderson (altre sue pellicole che ho visto sono "I Tenenbaum" e "Fantastic Mr. Fox") anche se qui ha preferito puntare sullo stile finale della pellicola, piuttosto che dare una connotazione più approfondita al racconto. Rimane, quindi, una favoletta carina.
Ps. Una sola nomination ai Golden Globes 2013 come Miglior Film - Musical o commedia. Difficilmente, però, porterà il premio a casa ("Les Misérables" e "L'orlo argenteo delle nuvole" favoriti).
Consigli: Gli appassionati della filmografia del famoso regista forse non saranno totalmente soddisfatti. Gli altri non avranno alcun problema a vedere questo film, delicato ogni tanto divertente. Sicuramente è spesso surreale.
Parola chiave: Cich-chaw.

Trailer

Ric

mercoledì 24 marzo 2010

Film 92 - Fantastic Mr. Fox

Dopo gli Oscar e i Golden e il tanto parlare di film, attori, registi, vincitori e vinti, mi era rimasto in testa a gironzolare il nome di una pellicola un po' ignorata...


Film 92: "Fantastic Mr. Fox" (2009) di Wes Anderson
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Se Wikipedia oggi andasse mi lancerei in considerazioni più colte e specifiche, ma siccome non carica, toccherà accontentarsi del poco che so. Non sul film, sia chiaro.
Dunque... Il film si ispira al libro di Roald Dahl, scrittore già conosciuto ai più (e non solo alla mia amica Giarda) per i famosissimi "Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato" (1971) di Mel Stuart, sceneggiato dallo stesso Dahl e interpretato da Gene Wilder e il più recente "La fabbrica di cioccolato" (2005) di Tim Burton interpretato dal fidato Depp. Come ogni favola per bambini che si rispetti, c'è sempre una morale (anche per i più grandi) che stimola l'evolversi del racconto. In questo caso, Mr. Fox e rispettivo film ci ricordano anche una grande verità: è dura essere eternamente secondi! Già in partenza "Fantastic Mr. Fox" doveva combattere contro i film della Pixar - non esattamente una cavolata - in particolare contro "Up", osannato dalla critica mondiale come uno dei più bei film animati della storia. E, infatti, il botteghino non l'ha premiato. Poi, nonostante le ottime recensioni raccolte (cito Horowitz: "Proof that Pixar doesn't have a monopoly on heartfelt and funny animation"), l'incasso è stato ben sotto le aspettative - archiviato come flop - raccogliendo la metà dei 40 milioni di dollari serviti per produrlo. Infine, batosta, Oscar e Golden per il film d'animazione vanno entrambi ad "Up", lasciando la nostra volpe a bocca asciutta (tra l'altro "Up" ha 'rubato' anche l'Oscar per la colonna sonora andato al Giacchino di "Lost", "Star Trek" e "Ratatouille", mentre Alexandre Desplat, compositore per questa pellicola ha perso per la terza volta, dopo "The Queen" e "Il curioso caso di Benjamin Button").
Un'altra grande verità, comunque, è che non per forza i secondi valgono meno dei primi. I premi sono personali, non importa quante migliaia di votanti si voglia recuperare, come del resto lo sono le recensioni. Io, lo dico proprio col cuore in mano, non so se avrei favorito "Up" a questa pellicola. Non per la qualità, ma forse perchè era talmente scontato che la Pixar vincesse di nuovo, che mi sono trovato un po' indeciso su quale 'squadra' tifare. Questo Mr. Fox è proprio carino, realizzato davvero bene e risulta perfino un po' strano, il tanto che basta per piacere. La trama è ben scritta e i personaggi ben approfonditi. Il che, forse, rende questo film meno per bambini di quanto non si voglia far credere. La scelta stessa di mettermi un Wes Anderson alla regia mi da da pensare... In positivo, sia chiaro, ma il regista di film come "I Tenenbaum", "Le avventure acquatiche di Steve Zissou" e "Il treno per il Darjeeling" non mi sembra proprio uno che sia abituato al genere come potrebbe essere il Chris Columbus di "Harry Potter e la pietra filosofale", "Mamma, ho perso l'aereo", "Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre" e il recente "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo: Il ladro di fulmini"... Il grande limite di queso film, potrebbe essere una resa ricercata che, però, non è immediata per un pubblico di giovanissimi. Del resto chi vuole vedere, e di conseguenza trascina al cinema i genitori, i film d'animazione se non i ragazzini? Ecco, io forse avrei strizzato un attimo di più l'occhio a loro, avrei scelto qualche attore di grido (adolescenziale, si intende) per prestare la voce a qualche personaggio minore e poi avrei aspettato di vedere se funzionava. Qui abbiamo FANTASTICI (per rimanere in tema) attori-doppiatori, Meryl in primis, ma in fin dei conti un po' di nicchia. Ok, George Clooney, ma ormai ha 50anni e non è che può piacere proprio a tutte le generazioni. Poi Jason Schwartzman, Bill Murray, Michael Gambon, Willem Dafoe... Tutti bravissimi, giuro, ma che non richiamano nessun bambino, a mio avviso. Non dico bisognasse clonare il cast di "Twilight", ma uno Zac Efron a fare il figlio-volpe un po' gay ce lo vedevo moltissimo!
Marketing a parte, il mio giudizio va a estremo favore della volpe, furba e simpatica, un po' piaciona e sicura di sé, ma che senza i suoi amici non riuscirebbe ad andare da nessuna parte! Da non perdere l'amico opossum ipnotizzato, fa davvero ridere!
Consigli: La pronuncia degli attori-doppiatori è ben scandita, quindi si capisce tutto abbastanza bene anche senza sottotitoli. Ovvio che una mano a capire fa sempre comodo!
Parola chiave: Walter Boggis, Nathan Bunce, Franklin Bean.




Ric