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venerdì 12 novembre 2021

Film 2059 - Sleepy Hollow

Intro: Con Halloween sempre più vicino, un altro titolo che ho recuperato in vista del 31 ottobre (anche se in realtà avevamo provato a vedere "The Green Knight" di David Lowery, ma abbiamo desistito quasi subito...).

Film 2059: "Sleepy Hollow" (1999) di Tim Burton
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Craig
In sintesi: uno dei film di Burton che preferisco in assoluto, "Sleepy Hollow" è un piccolo gioiello di gotico terrore tratto dal racconto "The Legend of Sleepy Hollow" di Washington Irving.
Colonna sonora di Danny Elfman fantastica, costumi magnifici di Colleen Atwood, fotografia del futuro 3 volte (di fila) premio Oscar Emmanuel Lubezki, il tutto con un Johnny Depp tripudio di manierismi nonché protagonista perfetto, Miranda Richardson cattiva pazzesca e, inutile dirlo, un iconico Christopher Walken nei panni del cavaliere senza testa.
Sempre un gran bel film, vedere per credere.
Film 98 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 2059 - Sleepy Hollow
Film 2288 - Sleepy Hollow
Cast: Johnny Depp, Christina Ricci, Miranda Richardson, Christopher Walken, Michael Gambon, Casper Van Dien, Jeffrey Jones, Christopher Lee, Richard Griffiths, Ian McDiarmid, Michael Gough, Lisa Marie, Martin Landau.
Box Office: $207 milioni
Vale o non vale: Una volta con Burton raramente si sbagliava e, sicuramente, questo titolo fa parte di quella sua filmografia ancora di valore.
Suggestivo, esteticamente e visivamente curatissimo, "Sleepy Hollow" è un gioiellino del genere horror che bisognerebbe ricordarsi di recuperare più spesso.
Premi: Candidato 3 Oscar per fotografia e costumi, ha vinto quello per la scenografia; 2 BAFTA vinti per costumi e scenografia su 3 nomination (anche effetti speciali).
Parola chiave: Taglio nella mano.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 29 dicembre 2020

Film 1764 - King Arthur

Intro: Volevo rivederlo perché non mi ricordavo bene il livello di boiata di questa pellicola. Sentivo il bisogno di un ripasso.
Film 1764: "King Arthur" (2004) di Antoine Fuqua
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ritorno ai bei tempi in cui per attirare gente al cinema si aumenava la grandezza delle tette della protagonista nel poster (qui come in Harry Potter, ma anche i capezzoli rimossi di Angelina Jolie perché la gente distratta causava incidenti per le strade), pure questo "King Arthur" non si sottrae alla (teorica?) regola della protagonista femminile che deve risultare sexy e attraente a tutti i costi per convincere il maschio medio a vedere un prodotto cinematografico teoricamente (?) costruito sulla base delle sue aspettative. O almeno quelle che gli studios ritengono esserlo. Già perché, diciamocelo, la gente non si è esattamente presentata in massa per vedere questa ennesima versione della storia di Re Artù e la sua famosa tavola rotonda.
Antoine Fuqua - che dopo il successo di "Training Day" ha deciso di buttare tutto alle ortiche con questa pellicola, il remake di "The Magnificent Seven" e quella che oso solo immaginare essere una meravigliosa saga action-thriller che porta il titolo di "The Equalizer" (1 e 2) - dirige un action movie ricolmo di violenza e nebbia che si propone come rivisitazione moderna del mitico personaggio medioevale e la sua storia, pur concedendosi non poche licenze rispetto a (e qui cito Wikipedia) figure storiche, popolazioni, eventi, religione, vestiario e tipologia di armi usate nel'era qui descritta. Poi, per carità, penso in pochi abbiano deciso di vedere questa pellicola alla ricerca di qualsivoglia verosimiglianza rispetto ai fatti descritti. Nondimeno, "King Arthur" e il suo piglio più moderno (leggi rappresentazione molto realistica della violenza da campo di battaglia) non hanno impressionato nessuno o quasi.
Alcuni dettagli tecnici, poi, non hanno giocato a suo favore. Innanzitutto la sensazione che ci sia una generale mancanza di star-power: Clive Owen stava cominciando ad essere abbastanza conosciuto all'epoca, ma questo titolo non lo ha certo aiutato a sbarcare nel mondo degli attori di serie A; Keira Knightley era sicuramente nel suo boom da "Pirati dei Caraibi", ma forse non sufficientemente famosa da risultare motivo di traino commerciale per tutta l'operazione; Ioan Gruffudd sarebbe approdato solo l'anno successivo nei cinema nel ruolo di Mr Fantastic nel deludente-ma-comunque-accettabile "Fantastic 4" con Jessica Alba (in ogni caso diciamocelo: ma chi è che sa chi sia Ioan Gruffudd?!); tutto il resto del cast all'epoca era un generale "chi?!" difficilmente vendibile al pubblico mainstream (anche se non mancano volti noti: Stellan Skarsgård, Hugh Dancy, Mads Mikkelsen e Joel Edgerton).
Continuando con gli elementi sfavorevoli, credo che la smania da "dobbiamo rendere questa storia sufficientemente sexy" abbia un po' confuso: il film si chiama "King Arthur", il protagonista è Re Artù e il primo nome sul poster è il suo e, nonostante questo, nella locandina l'attore è a malapena visibile, relegato a sinistra sullo sfondo per fare spazio all'immagine centrale di Keira Knightley che, equipaggiata di tette e arco, ammicca leggermente a chi guarda. Scusate, chi è il protagonista, quindi?
Infine qualche aspetto più marginale o tecnico: credo che questo titolo volesse cavalcare l'onda remunerat...ehm... positiva del successo globale de "Il gladiatore" (un altro titolo non particolarmente interessato ai dettagli storici, ma sicuramente molto descrittivo a livello di scene di battaglia e dotato di una buona dose di mascolina epicità), il tutto shakerato assieme alla formula vincente Disney targata "Pirati dei Caraibi" - franchise non a caso citato anche nella locandina di questo film e dal quale hanno preso in prestito il compositore delle musiche Hans Zimmer (che, hey!, ha scritto anche le musiche per "Il gladiatore"! Coincidenza?) - che probabilmente voleva suggerire una certa dose di divertimento e leggerezza applicata ad un racconto "storico" altrimenti forse potenzialmente nocivo in termini di successo al botteghino. Che poi vedi quanto abbia funzionato...
In ogni caso, a prescindere da tutto questo insieme di elementi confusi e malamente assemblati insieme, il film di Antoine Fuqua risulta comunque megliore del noiosissimo "King Arthur: Legend of the Sword" di Guy Ritchie e, tutto sommato, un passatempo persino godibile una volta che si sia fatta pace col fatto che non sarebbe servito scomodare Re Artù per raccontare una storia di guerre sanguinarie e sottotrame politiche facili facili per propinare al pubblico generalista un racconto ambientato in tempi antichi in cui la legge della spada era l'unica accettata per governare. Ma, immagino, Hollywood fatica ad imparare la lezione.
Cast: Clive Owen, Keira Knightley, Stellan Skarsgård, Stephen Dillane, Ray Winstone, Hugh Dancy, Til Schweiger, Ioan Gruffudd, Mads Mikkelsen, Joel Edgerton, Ivano Marescotti.
Box Office: $203.6 milioni
Vale o non vale: Per niente ispirato, decisamente troppo lungo (dura solo 2 ore?! What?!) e molto confuso a livello di trama, "King Arthur" può funzionare come riempitivo da cervello spento, senza alcun bisogno di prendere la storia troppo seriamente. Si è visto sicuramente di peggio, per carità, ma per un film che quasi 20 anni fa è costato 120 milioni di dollari, si doveva fare molto, molto di più.
Premi: /
Parola chiave: Freedom.
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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 27 marzo 2019

Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow

Intro: Qualcosa di diverso rispetto alle ultime pellicole viste.
Film 1536: "Il mistero di Sleepy Hollow" (1999) di Tim Burton
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Fre
In sintesi: una delle mie pellicole preferite, ho visto "Sleepy Hollow" per la prima volta al cinema e da allora non perdo occasione per rivederlo anche se, praticamente, lo so a memoria...;
questo è il Tim Burton che mi piace: cupo, disturbante, magico e a tratti poetico (grazie alla bellissima colonna sonora di Danny Elfman), per un mix finale di eleganza e bizzarria che mi ha sempre affascinato. Un grande narratore, oltre che un artista capace di magnifiche suggestioni (anche se ultimamente mi pare abbia perso il suo smalto);
Johnny Depp e Christina Ricci, una strana coppia che funziona e convince. Mitico Christopher Walken nei panni del cavaliere senza testa - che definirei inquietante quanto basta - e stupenda Miranda Richardson nei panni della cattivissima padrona del galoppante decapitatore;
"Il mistero di Sleepy Hollow" è, per me, un grandissimo film: intrattiene alla perfezione e confeziona un colpo di scena magnifico per il finale; è intrigante e disgustoso, spaventoso e impossibile da smettere di guardare; le lugubri ambientazioni sono semplicemente magnifiche. Insomma, un film che funziona e lo fa bene ancora oggi.
Film 98 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 2059 - Sleepy Hollow
Film 2288 - Sleepy Hollow
Cast: Johnny Depp, Christina Ricci, Miranda Richardson, Michael Gambon, Casper Van Dien, Jeffrey Jones, Christopher Walken, Richard Griffiths, Ian McDiarmid, Michael Gough, Lisa Marie, Christopher Lee.
Box Office: $207 milioni
Vale o non vale: Capace di intrigare lo spettatore sia per il mistero dietro alla figura del cavaliere, sia grazie alla trama, questo lugubre horror burtoniano non finisce mai di lasciarmi piacevolmente soddisfatto. Che siate fan degli horror, di Depp prima che perdesse il suo smalto o Burton prima che si regalasse alla Disney, fatevi un regalo: lasciatevi trasportare nell'inquietante Sleepy Hollow e lasciatevi inseguire dal suo famoso cavaliere. Vi regalerete un paio d'ore davvero interessanti.
Premi: Candidato a 3 Oscar, ne ha vinto 1 per le scenografie. 2 BAFTA (per costumi e scenografie) su 3 candidature.
Parola chiave: Teschio.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 6 aprile 2010

Film 98 - Il mistero di Sleepy Hollow

Essendo uno dei miei preferiti, ogni tanto tiro fuori il dvd e mi guardo con gusto questo bellissimo film!

Film 98: "Il mistero di Sleepy Hollow " (1999) di Tim Burton
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Uno dei miei film preferiti, non solo di Burton, ma del cinema in generale. Carico di tensione dark e gotiche visioni paesaggistiche, si avvicina moltissimo all'idea che avevo della delusione, sempre burtoniana, di "Alice in Wonderland".
Ricordo ancora la prima volta che lo vidi: di corsa in sala al Fulgor di via Montegrappa, io, Claudia e Gian arriviamo a film già iniziato. Che è successo? L'ispettore Depp/Ichabod Crane viaggia in carrozza verso un paesino sperduto. Perchè? Scopriamo che, a Sleepy Hollow, le teste dei paesani cadono come frutti maturi da un albero. Per colpa di chi, direbbe Zucchero? Si ipotizza un Cavaliere senza testa. Ma Depp, poliziotto nonché scienziato all'avanguardia, non crede alle storielle, ma alla verità evidenziata dalle prove. Se non fosse che "CSI" è venuto dopo, si potrebbe dire che ci siano cascati anche qui. Tra provette, riesumazioni, decapitazioni e alberi della morte, questo film di Burton esprime il suo potenziale al meglio. La plastilina di "Nightmare Before Christmas" rivive appuntita nella foresta del villaggio, cupa e ostile come in pochi altri film. L'oscurità regna sovrana; dubbio, fanatismo, mistero, occultazione e potere si insidiano nelle ombre delle case che proietta la luna.
In tutto questo riesce comunque a fiorire un amore e un'amicizia, tra Depp e a) Christina Ricci/Katrina Van Tassel il primo, con B) Marc Pickering/giovane Masbath la seconda. Tra l'altro è un peccato che la Ricci sia da molto tempo una outsider del cinema americano e che, nonostante i grandi successi della giovane età, ormai fatichi ad imporsi al cinema. L'ho sempre considerata un'attrice di talento e molto versatile, qualità che anche qui sa dimostrare ampiamente: nonostante l'evidente non convenzionale bellezza, sa trasformarsi in femme fatale graziosa e intelligente, bastone del fifonissimo Depp/Crane.
Altra nota positiva è sicuramente la grandissima Miranda Richardson, attrice di grande livello, non famosa alle masse, che, con la sua interpretazione in questa pellicola, riesce sempre a stupirmi per quanto non banale o convenzionale abbia reso il suo personaggio (e si poteva ben cadere nello stra-già-visto). Curiosità legata anche alla Richardson: come lei, gli attori Michael Gambon e Richard Griffiths, che partecipano a questo film, ricoprono ruoli all'interno della saga Potteriana (li troviamo tutti e tre in "Harry Potter e il calice di fuoco").
A mio avviso, insomma, questo è uno di quei film che, per chi ama Burton, non può non essere visto. Moltissima della sua visionaria concezione filmica è presenta in questa pellicola e si rimane affascinati da quello che è riuscito a creare.
Ps. Tre nomination agli Oscar del 2000, tra cui costumi e fotografia e una statuetta vinta per le scenografie (davvero meritata!).
Film 98 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 2059 - Sleepy Hollow
Film 2288 - Sleepy Hollow
Consigli: Vedere e rivedere sempre! Bellissimo.
Parola chiave: 4 cadaveri in 5 tombe.



#HollywoodCiak
Bengi