giovedì 28 marzo 2013

Film 522 - Il grande e potente Oz 3D

"Almost Home" di Mariah Carey mi è entrata in testa da qualche settimana a questa parte. In più il film era sicuramente il più atteso di questo mese. Il 3D me lo sarei risparmiato come al solito, ma non c'erano altre possibilità...


Film 522: "Il grande e potente Oz" (2013) di Sam Raimi
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Ale, Leo, Leoo
Pensieri: L'ultimo film di Sam Raimi è una favola, non importa quanto "dark" abbia provato a renderla.
Per quanto sia effettivamente godibile tutto l'insieme, la prima cosa che, appunto, mi ha colpito è con quanta leggerezza sia raccontata questa storia, più paragonabile ad un racconto per bambini che ad una favola per adulti. L'intreccio narrativo è, tra l'altro, tirato un po' inutilmente per le lunghe. Alcuni momenti sarebbero potuti essere sforbiciati o velocizzati così da evitare un nonsense di 130minuti di pellicola che, detto tra noi, potevano essere anche 90" e filava tutto liscio uguale.
Dal punto di vista estetico, invece, "Oz the Great and Powerful" è molto molto simile all'"Alice in Wonderland" di Burton, anche se con colori addirittura più sgargianti. Il finto in evidenza mi urta, anche se mi rendo conto che più finto del mondo di Oz c'è poco e, quindi, si sia giocato sull'esasperazione di questo aspetto. Non mi piace, ma lo capisco.
Il cast, invece, è delle grandi occasioni è l'ho gradito. Amo Rachel Weisz e Michelle Williams e anche qui ho apprezzato la la loro presenza. Il ruolo di nessuno dei 4 protagonisti (gli altri sono James Franco e Mila Kunis), chiaramente, richiede una particolare attitudine recitativa, però il magnetismo che il quartetto è riuscito a rendere sullo schermo è un valore aggiunto a questa pellicola multimilionaria. Sono cool e patinati quanto lo è il film stesso e la cosa funziona.
Presi in considerazione questi macroaspetti, insomma, posso dire che "Il grande e potente Oz" mi è piaciuto nell'ottica dei limiti che lo contraddistinguono. Non mi aspettavo una trama complessa ed elaborata, né una ricerca realistica o un lavoro di caratterizzazione dei personaggi che superasse il minimo sindacale della bidimensionalità. In questo senso e, appunto, al di fuori di ogni aspettativa che non sia puramente estetica, Oz funziona e intrattiene a dovere il suo pubblico.
Ps. Ad oggi la pellicola, costata 215 milioni di dollari, ne ha incassati $360,847,930 in tutto il mondo. Un sequel è già stato previsto.
Consigli: La storia che precede il famosissimo classico "Il mago di Oz" raccontata senza che la Disney ne detenesse i diritti. I riferimenti si capiscono bene lo stesso (anche per me che non avevo visto l'originale del 1939 è stato piuttosto facile riconoscere alcune figure chiave), la parte iniziale in bianco e nero non in 16:9 è una furbata che incuriosisce gli spettatori fino all'arrivo nel coloratissimo 'pianeta Oz' che rende bene il contrasto tra due mondi così differenti e di fatto segna l'inzio del cambiamento nel protagonista Oz/Franco.
Carino e spensierato, favoletta per tutti senza pretese e spegni-cervello. Niente di più, ma preso ciò come assunto, "Il grande e potente Oz" è piuttosto godibile. Il 3D, come al solito, non serve a niente.
Parola chiave: Theodora.

Trailer

Ric

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