Nella storia degli Oscar, lei è l'unica donna ad aver vinto come Miglior regista. Per un film che non ho visto (e che fatico a farmi venire voglia di vedere). La sua nuova fatica cinematografica, però, non potevo perdermela. Quindi ecco l'ultima pellicola che ho visto prima della serata degli Oscar.
Film 514: "Zero Dark Thirty" (2012) di Kathryn Bigelow
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Leoo
Pensieri: "Zero Dark Thirty" sembra avere alcuni punti in comune con il precedente "The Hurt Locker": guerra, un cast quasi totalmente maschile, tematica impegnata (Mark Boal è sceneggiatore di entrambi), un/a protagonista che regge tutta la pellicola. Ma, non avendo altri elementi, i miei paragoni si devono necessariamente fermare qui. Rimango con la domanda: ma la Bigelow in altri contesti funziona? Magari prima o poi lo scopro.
Ma ripartiamo da questo film: innanzitutto il titolo, a me incomprensibile fin quando non mi sono documentato. Da Wiki: "Zero Dark Thirty, nel gergo militare americano indica una qualsiasi ora compresa tra mezzanotte e le quattro del mattino, colloquialmente si può intendere come "una levataccia" o "maledettamente presto", operativamente è la fascia oraria in cui si fanno di preferenza le incursioni". Ora il tutto prende un senso.
Già, perchè il tema del film è la cattura di colui che è stato il nemico #1 dell'America di oggi: Osama bin Laden. Loperazione in questione, come si sa, è andata a buon fine ed è oggetto e tema portante di questa pellicola. La storia che si racconta è spalmata in 10 anni di ricerche, indagini, soffiate, interrogatori e buchi nell'acqua, qui tenuti insieme dal personaggio di Maya, interpretato da una grandissima Jessica Chastain. Su di lei e il suo Oscar mancato parleremo dopo.
In generale devo dire che questo genere di pellicole non esercita alcun tipo di fascino su di me. La mia ossessione per gli Oscar mi ha spinto ad interessarmi a questo prodotto; inoltre documentarmi un po' sul lavoro della Bigelow cominciava a sembrarmi necessario. In effetti la sua regia mi è sembrata solida e funzionale allo svolgimento del racconto. Niente di mirabolante o eccessivo, ma le inquadrature giuste per sottolineare gli stati emotivi dei personaggi, il taglio giusto per inquadrare un'azione militare al buio o in circostanze di "alta tensione". Credo che il diktat del 'non voler strafare' nella narrazione accomuni qui un po' il lavoro di tutti, ma nonostante possa sembrare che vi sia una tendenza generale all'essere sottotono, credo che sia più che altro un effetto ricercato. L'incertezza delle informazioni, degli esiti delle missioni, la durezza degli degli interrogatori in cui si impiega la tortura, le immagini 'asciutte' che raccontano l'uccisione di un bin Laden che non si vede mai... sembra tutto mirato a non spettacolarizzare e, anzi, presentare la vicenda al massimo dei fatti e il minimo della fiction. Ho apprezzato.
La suddivisione per capitoli, invece, non mi è piaciuta. E' una cosa che in generale non apprezzo perchè tende a frammentare il film, cosa che in effetti mi sembra valere per "Zero Dark Thirty". L'idea finale che mi ha lasciato è quella di essere un racconto spezzettato, troppo nettamente diviso. Certamente ha inciso anche l'averlo visto in due parti.
Ma ora tornerei alla Chastain. Ho particolare interesse per questa attrice che in poco tempo è riuscita a imporsi nella Hollywood che conta con una serie di titoli uno più azzeccato dopo l'altro. Alla sua seconda nomination all'Oscar - questa volta come Miglior attrice protagonista - si è vista di nuovo sconfitta, in questo caso da(ll'altrettanto dotata) Jennifer Lawrence. Due ruoli completamente diversi, due pellicole imparagonabili e comunque per quanto mi riguarda due prodotti cinematografici che non rivedrei. Però la Chastain qui è intensa e veramente brava a delineare il suo personaggio. Maya è concentrata, intuitiva e solo apparentemente docile. Nel corso della crescita del suo personaggio sa dimostrare una determinazione, un coraggio e una grinta che forse solo Jessica Chastain poteva incarnare così bene. Ho molto rivalutato il risultato finale di questo film solo grazie alla sua interpretazione. Che, si sarà intuito, per me meritava di più del solo Golden Globes aggiudicatosi come Miglior attrice drammatica.
Insomma, "Zero Dark Thirty" è una pellicola certamente complessa per tematica, immagini mostrate, uso della violenza (ci sono state numerose critiche all'approccio degli interrogatori presentato dal film, accusato di giustificare, se non addirittura presentare in maniera favorevole l'utilizzo della tortura) e perchè riapre ferite ancora aperte per molti, nonostante i tanti anni già passati dall'attacco terroristico alle Torri Gemelle. Ho seguito con interesse questa pellicola, ma non posso dire che mi sia effettivamente piaciuta. Ho molto apprezzato l'interpretazione della Chastain che credo rimarrà ciò che più ricorderò - e meglio rappresenta, a mio avviso - del film "Zero Dark Thirty".
Ps. Non si può considerare questa pellicola come un facile prodotto da botteghino. Eppure al box office mondiale l'incasso è stato decisamente buono: $105,101,044 di incasso.
Pps. Alcuni attori abbastanza famosi sono riconoscibili in questo film (Kyle Chandler di "Argo" e "Super 8" e Mark Strong di "Sherlock Holmes" e "Lanterna verde", per esempio). Ma James Gandolfini nei 'grossi' panni del direttore della C.I.A. proprio non l'avevo riconosciuto.
Consigli: Gli appassionati dei film di spionaggio o tattica militare tratti da storie vere non hanno che da farsi sotto, questa pellicola soddisferà appieno i loro gusti. Chi, invece, segue gli Oscar, non potrà esimersi dal vedere questa pellicola che ha collezionato 5 nomination (ma una sola statuetta per il miglior montaggio sonoro, tra l'altro condivisa con "Skyfall" a cuasa di un pareggio). Per tutti gli altri "Zero Dark Thirty" potrebbe non essere un film tanto facile da digerire, per quanto debba ammettere che tecnicamente è proprio un lavoro ben fatto.
Parola chiave: "Sono certa al 100%, anzi no, visto che il 100% vi fa andare fuori di testa, diciamo il 95%, ma è 100%".
Trailer
Ric
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